Lettera inviata da Genova il 9 febbraio 1840. De Notaris è sempre molto indaffarato e non si è ancora congratulato per la sua nomina a Torino. Segue una lunga serie di suggerimenti a Moris, con cui lo consiglia di guardarsi dai suoi dipendenti, che sono infidi e pertanto vanno tenuti a distanza.
Lettera inviata da Genova il 26 novembre 1839. De Notaris è a Genova da pochi giorni [De Notaris nel 1839 si trasferisce a Genova, dove nel 1843 sarà professore di Botanica e direttore dell’Orto Botanico]. Deve occuparsi di mille cose; deve anche fare compagnia alla sorella, che nei primi tempi lo aiuterà, ed è chiusa tutto il giorno in una camera di albergo. Si trasferirà quanto prima in due camere ammobiliate, nella stessa casa del signor Ratti. Tutti sono molto gentili con lui. De Notaris fa una descrizione sommaria dell’orto botanico e delle serre. Il lavoro sarà impegnativo, anche perché deve svolgere tre lezioni alla settimana; teme di non potersi occupare per parecchio tempo delle sue crittogame.
Lettera inviata dalla borgata “le Fontane” presso Frabosa il 22 luglio 1844. Sinora Lisa non è riuscito a fare una raccolta “che meriti”. La flora è scarsa e simile a quella di Limone, del colle di Tenda e di Carlino. Inoltre il terreno è arido e le montagne sono sovente inaccessibili.
Lettera inviata da Genova il 3 luglio 1841. Nella lettera è contenuta la lista dei prodotti vegetali usati in medicina in Brasile. Casaretto ritiene meglio che il signor Abbene pubblichi per primo i risultati delle sue analisi chimiche e solo in seguito si possano dare alle stampe i nomi esatti delle piante da cui sono state estratte le droghe, anche perché sarebbero utili ulteriori precisazioni.
Lettera inviata da Genova il 25 giugno 1842. Casaretto invia a Moris un esemplare del fascicolo della 2° Decade di piante nuove trovate in Brasile. Ha intenzione di pubblicarne altre, però vorrebbe sapere se Abbene ha eseguito indagini chimiche sul materiale inviatogli, perché, se le conclusioni fossero interessanti, vorrebbe pubblicarle assieme alla descrizione delle piante. Chiede se è possibile avere in visione due campioni della collezione carpologica.
Lettera intestata “Ministero degli Affari Esteri”, inviata da Torino il primo di settembre 1859, in cui lo scrivente comunica a Moris che la spedizione di piante di vite ad Ava [Birmania] non è probabilmente ben riuscita. Viene riportato un passo della lettera spedita l’11 giugno 1859 dal missionario Abbona, il quale racconta che la cassetta con i tralci di vite, che sarebbe dovuta arrivare all’inizio di aprile, è arrivata solo da pochi giorni. Le piante sono deteriorate e teme che seccheranno tutte.
Lettera inviata da Valencia il 22 novembre 1847, in cui De Cardenas rinnova a Moris la richiesta già fatta in un precedente scritto, di cui non ha ricevuto risposta. Vorrebbe sapere, sulla classificazione delle viti, notizie pubblicate dopo il 1825, quando il direttore della Biblioteca Italiana, Giuseppe Acerbi, gli aveva comunicato le notizie raccolte in un volume del 1825.
Foglio senza data e località di invio, contenente un elenco di piante desiderate. del Piemonte e della Liguria. Viene proposto uno scambio con piante di Spagna, Algeria e Isole Britanniche.
Lettera inviata da Torino il 5 febbraio 1859. Il segretario dell’Università avvocato Ballerini spiega in dettaglio a Moris i motivi per cui ritiene sia stata danneggiata la sua carriera. Spera, con l’interessamento di Moris, di ottenere un avanzamento di carriera, oppure un aumento di stipendio e perlomeno la decorazione di S. Maurizio. Il commendatore Cibrario gli aveva detto che tale decorazione avrebbe potuto recargli qualche agevolazione economica.
Lettera inviata da Cagliari il 5 luglio 1828. Baille ringrazia Moris per essersi occupato di suo nipote Meloni. Il dottor Mueller è tornato da Iglesias e si recherà ad Arizzo. Baille chiede a Moris se gli sia possibile interessarsi per la sistemazione della cattedra di Anatomia a Cagliari. Nel P.S. viene comunicato che è arrivato in quello stesso giorno il cavalier La Marmora.
E' qui descritta la corrispondenza esclusa dall'ordinamento per mittenti effettuata all'inizio del Novecento, perché ritenuta non meritevole di attenzione.
Lettera inviata da Cagliari il 24 maggio 1828. Baille è estremamente dispiaciuto di non aver potuto salutare Moris a Sassari, prima della sua partenza per ritornare in patria [Moris nel 1828 si trasferì a Torino all’Orto botanico, essenzialmente per motivi di salute]. Baille è in attesa dell’arrivo di Lisa, che porterà le piante promesse da Moris e la carta adatta alla loro conservazione. Baille raccomanda a Moris suo nipote Meloni che studia a Torino. Gli chiede se intende scartare alcuni libri della sua biblioteca, per ridurre le spese di trasporto.
Lettera inviata da Torino il 2 giugno 1854 (?). Bonino ringrazia Moris per avergli fatto avere il testo della sua proposta di legge sulle risaie e sui prati da marcita.