- IT ORTOUT MORIS Corr. Saint Martin, 306
- Unità archivistica
- 1858
Parte diOrto botanico
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Lettera inviata da Trieste il 10 aprile 1840. Biasoletto ringrazia Moris per i semi ricevuti e dice che invierà quelli richiesti. Si dichiara spiaciuto di non averlo incontrato a Pisa, e spera di conoscerlo a Torino. Invia gli ossequi ai professori Botto, Genè e Sismonda, conosciuti a Pisa.
Richiesta dei lavori di Colla sulle piante di Bertero.
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Lettera inviata da Napoli il 25 giugno 1837. Gussone ha ricevuto, tramite Saint Martin, gli opuscoli di Moris e Colla, e li ringrazia. Acclude uno scritto da far pervenire a De Candolle, per sapere a che punto è la stampa del Prodromus, utile alle proprie pubblicazioni. Gli interesserebbe anche avere i fascicoli di Colla sulle piante raccolte da Bertero.
Misure sanitarie e invio di materiale botanico.
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Lettera inviata da Napoli il 24 giugno 1836. Per mezzo del signor Saint Martin, Tenore ha ricevuto gli opuscoli che Moris e Colla gli hanno mandato e li ringrazia. Affida a Moris una lettera e un suo opuscolo, da far pervenire a De Candolle. A causa delle misure sanitarie [si tratta dell’epidemia di colera della metà degli anni Trenta] Tenore non ha potuto inviare a Moris materiale botanico.
Piante, frutti e legni brasiliani.
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Lettera inviata da Padova il 24 maggio 1841. De Visiani ringrazia Moris per avergli fatto avere le piante secche, i frutti e i legni brasiliani. Gli ha spedito, tramite la diligenza Franchetti, che a Novara si cambia con quella di Bonafous, una cassa con 146 piante vive, come richiestogli. Se riesce a vedere Saint Martin, Moris dovrebbe acquistare Clematis azurea grandiflora, Verbena suaveolens e Althaea speciosa e fargliele avere a Padova.
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Lettera inviata da Padova il 23 agosto 1847. De Visiani è stato contattato dal marchese Ridolfi, che Moris conosce di fama, avendogli dedicato il genere Ridolfia, il quale lo prega di raccomandargli il suo giovane giardiniere Luigi Montagni, che vorrebbe venire a Torino per apprendere metodi di coltura e moltiplicazione al Valentino e allo stabilimento Burdin. De Visiani prega Moris di presentare Montagni ai giardinieri e a Saint Martin, direttore dello stabilimento Burdin.
Scarse risorse per il giardino.
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Lettera inviata da Genova il 18 marzo 1840. De Notaris ringrazia Moris per avergli spedito alcuni libri. E’ riconoscente a de Jussieu, ma in particolare a Boissier, poiché non sarebbe stato in grado di acquistare la sua opera. E’ di nuovo stato malato con febbre e difficoltà di respiro. Riprenderà a giorni le lezioni. Ha avuto altri finanziamenti per il proseguimento dei lavori. De Notaris ha scritto a Saint Martin per la fornitura di un ottantina di alberelli. Spera di non doverli rimandare indietro, se il presidente non concede l’acquisto. Il marchese Canepa, membro della deputazione, è venuto a visitare l’orto. Gli ha fatto qualche richiesta, ma teme che non se ne farà nulla. Eppure l’Università di Genova dispone per l’anno in corso di risorse maggiori, essendo morti i professori Viviani e Multedo.