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Descrizione archivistica
Parlatore, Filippo
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Proposta per i libri di testo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.49
  • Unità documentaria
  • 1847-11-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 24 novembre 1847, in cui lo scrivente, interpellato da S. E., fa alcune osservazioni sul nuovo regolamento. Per quanto riguarda i libri di testo è dell’opinione che sarebbe necessario aprire alle opere degli autori stranieri, piuttosto che servirsi unicamente dei testi locali, che a volte farebbero torto al paese, se oltrepassassero i confini. S.E. ha notato che De Notaris era estremanete triste e il cavaliere Peveraro gli ha spiegato il motivo; generosamente S.E. gli ha ottenuto una gratificazione straordinaria di 400 lire. De Notaris attende con impazienza l’arrivo di Parlatore, per fargli vedere alcune Glumacee che ritiene nuove. Ha somministrato alla sua ragazzina, affetta da grippe, del tartaro emetico ed ora sta meglio. L’arcivescovo ci ha invece lasciata la pelle. La città è in esultanza, non tanto per la morte dell’arcivescovo, persona ben vista da tutti, ma per la caduta del vicario generale Guala, esecrato da tutti.

Centenario della cacciata dei tedeschi da Genova. Critiche alla situazione universitaria.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.50
  • Unità documentaria
  • 1847-12-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 13 dicembre 1847. De Notaris ha completato l’elenco dei semi. La visita di Parlatore è stata breve, poiché non ha trovato nell’erbario Viviani i giunchi che gli interessavano. E’ stato celebrato il centenario della cacciata dei tedeschi da Genova del 10 dicembre 1747, con gran tripudio di folla. Seguono alcune osservazioni di carattere generale sulle materie del piano di studi, soprattutto per quanto riguarda la Chimica. Anche il signor Peyrone è d’accordo. Occorrerebbe inoltre togliere dal regolamento della deputazione le pedanterie gesuitiche, quale l’obbligo di confessione per gli studenti. Si dice che la deputazione sarà decimata e sarà sostituita da un ispettorato, composto dal marchese Spinola e dai professori anziani della facoltà: “Misericordia!” E’ giunta a De Notaris la notizia della morte di padre Badano; a suo avviso dovrebbe essere sostituito da Fasiani.

Invio del lavoro di Gennari per l’Accademia delle Scienze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.13
  • Unità documentaria
  • 1852-03-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 marzo 1852. De Notaris spedisce a Moris i semi richiesti, un plico di Parlatore e il lavoro di Gennari da presentare all’Accademia delle Scienze.

Ritratto di Moris. Richiesta di parere su esemplari di Delphinium.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 243.20
  • Unità documentaria
  • 1842-07-29
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 29 luglio 1842, in cui De Notaris ringrazia Moris per i libri e la Spigelia. Gli ha spedito un plico arrivato da Firenze da parte di Parlatore, contenente esemplari del ritratto dello stesso Moris. De Notaris lo trova ben riuscito; anche la moglie l’ha subito riconosciuto. Ha dovuto farsi forza per non trattenerne una copia. Sta preparando il capitolo delle Talamiflorae da presentare in autunno all’Accademia. De Notaris manda a Moris esemplari di Delphinium, su cui ha parecchi dubbi, che esprime in dettaglio. Chiede lumi su parecchie altre piante. E’ contento che Lisa faccia “buoni affari” sul monte Cistella.

Criticità del giardino di Genova.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 243.47
  • Unità documentaria
  • 1843-11-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 20 novembre 1843. De Notaris ritirerà nell’ufficio di Bonafous le piante che Moris gli ha spedito. Gli è stato modificato l’orario delle lezioni, come da sua richiesta. Peveraro è stato a Genova ma De Notaris non è riuscito a parlargli del giardino. Tornerà alla carica con il marchese Serra. Rimanda a Moris la tavola dell’Isias, perché non sa come aggiustare “lo sconcio” del disegno. Spedirà quanto prima 10 esemplari dell’opera di Parlatore, ricevuti dall’autore.

Nuova specie di Allium.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 244.7
  • Unità documentaria
  • Parte diOrto botanico

De Notaris invia a Moris dieci copie dell’operetta di Parlatore. Lo prega di fare parecchie correzioni sul manoscritto del micromiceti. Dice di non avere crediti con lui, avendo Moris saldato il debito per il vino e il capriolo del signor Bruera nel marzo 1842. De Notaris vorrebbe inserire nel catalogo dei semi un Allium nuovo, raccolto da un certo professore Ciocca, addetto alla Regia Scuola di Marina. Ha anche ricevuto piante da un certo Sprunner, farmacista ad Atene.

Eredità di Viviani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 244.8
  • Unità documentaria
  • Parte diOrto botanico

De Notaris cerca di chiarire a Moris la posizione degli eredi di Viviani, che ha lasciato in eredità a Carlo Alberto la biblioteca e l’erbario. I nipoti vorrebbero completare l’opera sui funghi, però il continuatore dovrebbe ritirare in blocco tutte le copie incompiute in circolazione. Viviani non ha lasciato materiale; si potrebbe completare l’opera con una centuria di specie. Durieu ha mandato a De Notaris semi di Algeria, tra cui due Galactites e alcuni esemplari delle nuove specie di Isoetes di Bory. Sta preparando la “pettinatura” per Risso, però non sa se Parlatore vorrà pubblicarla nel suo giornale, ove De Notaris vorrebbe inserire un elenco di piante locali, approdate in Liguria con i cereali e le messi. Al momento vi è un certo interesse per le piante straniere.

Eredità dello zio di De Notaris. Esposizione di Firenze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.61
  • Unità documentaria
  • 1861-10-30
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Trobaso il 30 ottobre 1861. De Notaris sta per rientrare a Genova. Neppure quest’anno riuscirà a trascorrere qualche giorno con Moris. Durante le vacanze è stato angustiato dalla vicinanza del “lurido” soggetto che accampava pretese sull’eredità dello zio. Fortunatamente la questione è stata risolta, seppure con sacrificio; prezioso è stato l’interessamento del commendatore Marioni. De Notaris ha ricevuto un altro invito per la classe Agricoltura dell’esposizione di Firenze, ma non gli sarà possibile partecipare. Ha avuto per caso tra le mani un giornale di Firenze, il Lampione, che contiene una caricatura di Parlatore, accanto alla quale si fa riferimento alla Victoria regia [oggi V. amazonica, pianta acquatica simile alla ninfea] e a un cospicuo finanziamento per la sua coltura [non si riesce a capire l’ironia, non essendo a conoscenza del contesto].

Articolo su Aira.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.63
  • Unità documentaria
  • 1862-01-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 gennaio 1862. De Notaris prega Moris di presentare all’Accademia torinese un suo breve articolo su alcune specie di Aira, scritto per chiarire alcune divergenze su questo genere con “papà” Bertoloni e Parlatore. Ha dato alle stampe il primo fascicolo su Musci Italici; la litografia delle 25 tavole costerà da sola 800 lire! Le 2.000 lire dategli dal governo serviranno solo a stampare i primi due fascicoli.

Invio di semicenturia su Sferiacei.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.84
  • Unità documentaria
  • 1863-07-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 7 luglio 1863. De Notaris manda a Moris la prima semicenturia degli Sferiacei. A giorni partirà per Trobaso. Se la Società Italiana delle Scienze nominasse nuovi membri, De Notaris proporrebbe Parlatore.

Pubblicazione sui Discomiceti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.87
  • Unità documentaria
  • 1863-12-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 27 dicembre 1863. De Notaris ha dovuto lavorare indefessamente per riuscire a consegnare alla stampatore il suo lavoro, prima della comparsa del secondo volume della lussureggiante Carpologia Fungorum dei Tulasne. Il lavoro di De Notaris sulla nuova classificazione dei Discomiceti è in stampa per il quinto numero del Commentario. Il ministro Amari l’ha invitato ad accettare la carica di Rettore. Ha acconsentito, anche se non è portato alle riunioni ufficiali e agli impegni burocratici. De Notaris si rallegra del fatto che Moris sia in buona salute e che si stia occupando del quarto volume di Flora Sardoa. Nell’ultima seduta della Società Italiana delle Scienze De Notaris ha votato per Scacchi, pensando che sarebbe stato più facile nominare Parlatore nella prossima riunione.

Membri della Società Italiana delle Scienze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.91
  • Unità documentaria
  • 1864-07-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 luglio 1864. De Notaris non scrive a Moris da qualche mese: è stato molto impegnato per il cambio di alloggio e per il matrimonio della figlia. Entro la fine del mese andrà a Trobaso. Il professore De Filippi è stato nominato membro della Società Italiana delle Scienze; De Notaris ha però votato Parlatore. Ha da eccepire anche sulla nomina del matematico Tardy, che è stato preferito a Puccinotti, di gran lunga più meritevole.

Malattia di De Notaris. Botanici defunti di recente.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.95
  • Unità documentaria
  • 1866-09-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Trobaso il 7 settembre 1866. De Notaris si vergogna del tanto tempo trascorso da che non scrive a Moris. Non è la smemoratezza, ma l’abbattimento morale e il tedio della vita. Lo stato di salute si va sempre più deteriorando. Il male è nella parte sinistra del torace. Un medico gli ha riscontrato un danno ad una valvola cardiaca. Si farà visitare anche dal professor Restellini, che è a Intra. Il ministro gli ha offerto il trasferimento a Napoli, ma De Notaris non se la sente. Ha saputo che Matteucci è diventato presidente della Società italiana delle Scienze; dovrebbe anche lui votare per l’ammissione di Parlatore. Per la cattedra di Napoli si fa il nome di Caruel, uomo senza carattere. Tutti sanno come il suo Prodromo alla Flora Toscana sia un lavoro fatto a spese del lavoro fatto in precedenza da quanti si sono occupati veramente della flora della regione. L’anno in corso è fatale per i botanici. Se ne sono andati Montagne, Greville, Gasparrini, Mettenius, Heyland e altri. Si tratterrà ancora a Trobaso, perché vorrebbe terminare un lavoro sulle Desmidiaceae.

Richiesta di piante sarde. Cataloghi dei botanici piemontesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.3
  • Unità documentaria
  • 1849-02-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 19 febbraio 1849. Requien ringrazia Moris per le piante di Sardegna che ha ricevuto tramite De Notaris. Acclude a parte un lungo elenco di piante sarde che vorrebbe ancora conoscere e di cui chiede a Moris almeno un frammento. Segue la richiesta di chiarimenti su molte piante. In futuro Requien vorrà avere notizie sulla flora del Piemonte, di cui non si è più occupato dalla morte di Balbis. Si parla di piante e semi inviati a Parlatore, che avrebbe dovuto farne avere una parte a Moris e ad altri botanici. Requien raccoglie di ogni pianta sei esemplari; uno è riservato a Moris. Aveva intenzione di recarsi a Firenze e a Pisa, ma la proclamazione della repubblica gli ha fatto cambiare idea: non gli piacciono le rivoluzioni. Sta preparando un prodromo delle conchiglie marine della Corsica. Ha ricevuto la carta della Sardegna di La Marmora; è un po’ piccola. Possiede i cataloghi dell’Orto Botanico di Torino di Balbis, Biroli, Capelli e quelli di Moris sino al 1833. Se disponibili, gradirebbe avere i successivi. Se Moris e Sismonda vogliono inviare materiale a Requien, possono servirsi del comune amico Matthieu Bonafous oppure servirsi del signor François Poulin, direttore delle diligenze di Avignone. Requien gradirebbe ricevere le pubblicazioni di Colla e le eventuali recenti di Moris.

Viaggio in Sardegna. Acquisto dell’erbario Serafino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.4
  • Unità documentaria
  • 1849-06-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 26 giugno 1849. Requien spera che Moris non abbia subito disagi dagli avvenimenti politici del tempo. Non ha ancora ricevuto le raccomandazioni per il nord della Sardegna e per Cagliari e perciò non ha potuto visitare i luoghi previsti; purtoppo ora la stagione botanica è quasi finita. Spera che Parlatore abbia fatto avere a Moris le piante che gli ha spedito. Ha acquistato l’erbario Serafino. Nel prossimo inverno Requien se ne starà tranquillo a Bonifacio. Spera che Moris continui il suo lavoro su Flora Sardoa. Sollecita l’invio dei cataloghi dell’orto torinese, delle pubblicazioni di Colla e della piante sarde cha da tempo ha richiesto. Non ha più notizie di Sismonda. Prega Moris di chiedere all’abate Gazzera di inviargli le sue osservazioni numismatiche e il volume del Congresso degli Scienziati. Su un piccolo foglio incollato alla lettera gli chiede ancora informazioni su alcune località intorno a Bonifacio e sull’isola Tavolara.

Lavoro della contessa Fiorini Mazzanti. Giudizio di Moris

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.18
  • Unità documentaria
  • 1856-02-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 19 febbraio 1856. Savi è d’accordo con il giudizio di Moris sul lavoro dei Collema della contessa Elisabetta Fiorini Mazzanti, la quale non dovrebbe essersi offesa per il rifiuto, data la sua modestia e ragionevolezza. Moris potrebbe restituirgli il manoscritto, inviandolo a Parlatore assieme ai semi.

Testo delle relazioni al Congresso degli Scienziati di Pisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.23
  • Unità documentaria
  • s.d.
  • Parte diOrto botanico

Lettera senza data e località di invio. La lettera non è autografa, perché Savi deve tenere il letto, essendo colpito da reumatismi, che gli consentono solo di apporre la firma. Ha ricevuto i processi verbali riveduti da Moris [dell’argomento si parla nelle lettere n. 311.5 (14 ottobre 1841) e 311.6 (25 marzo 1842); la data della presente può pertanto essere collocata tra le due]. Savi allude ad alcuni problemi creatisi con il lavoro di Parlatore.

Invio di begonie a De Candolle.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.24
  • Unità documentaria
  • s.d.
  • Parte diOrto botanico

Lettera senza data e località di invio. Alfonso De Candolle aveva chiesto a Savi di fargli avere esemplari delle numerose begonie del suo giardino. Il pacco fu affidato a Ferdinando Rosellini affinché lo consegnasse a Moris, che lo avrebbe fatto pervenire a De Candolle. Nel frattempo quest’ultimo pregò Savi di fargli avere il pacco tramite Parlatore. Savi vorrebbe sapere che fine ha fatto il pacco.

Congresso degli Scienziati a Padova. Passaggio a Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.7
  • Unità documentaria
  • 1842-08-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 15 agosto 1842. Savi, al fine di incontrare Moris, andrà al prossimo Congresso degli Scienziati che si terrà a Padova, pur essendo così lontano dalla sua dimora. Andando a Padova, passando per Genova, sarebbe comodo per Savi fermarsi a Torino, per vedere l’erbario di Moris e il giardino. Chiede di fargli sapere se tra il 20 e la fine del mese sarà ancora a Torino. Savi ha pubblicato una nota sul Giornale Agrario di Toscana, in cui evidenzia la differenza tra Araucaria ridolfiana e A. brasiliana. Lo dimostrerà ancora meglio a Padova, avendo a disposizione uno strobilo di quest’ ultima, raccolto da Guillemin in Brasile. Invia a Moris e signora i saluti personali, del babbo e del fratello Paolo. Nel post scriptum elenca alcuni personaggi toscani che saranno presenti a Padova: Ridolfi, Antinori, Amici padre e figlio, il principe di Canino, Parlatore, Mossotti, Pilla, Lavagna e lo scrivente.

Raccomandazione per la marchesa Mussaye.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Targioni Tozzetti, 342.7
  • Unità documentaria
  • 1842-05-04
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 4 maggio 1842. Targioni raccomanda alla gentilezza della famiglia Moris la marchesa De La Mussaye, dama francese, che verrà a Torino per un periodo di soggiorno. Potrebbe avere bisogno di un medico, essendo stata in passato gravemente ammalata e pertanto Targioni prega Moris di trovargliene uno abile, qualora fosse necessario. Parlatore si è installato a Firenze ed ha iniziato a lavorare.

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