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De Notaris, Giuseppe Italian
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Piante inviate via De Notaris e non arrivate

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bruera 56.1
  • Item
  • 1843-07-21
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Oliena il 21 luglio 1843. Lo scrivente si dichiara dispiaciuto che non siano arrivate a Moris le piante che aveva mandato tramite De Notaris. Non ha potuto spedirne altre, perché cadendo si è rotta la fibula. Invia i saluti a Lisa e all’amico Rasino.

Apprezzamento per l’opera Licheni Italiani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Massalongo 190.1
  • Item
  • 1855-07-18
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Verona il 18 luglio 1855, in cui lo scrivente si dice onorato delle attenzioni che Moris ha riservato alla sua pubblicazione, Licheni Italiani, apprezzata anche da Bertoloni, De Notaris, Tenore, Parlatore, Tornabene e vari altri. Ha spedito a Moris da poco il primo volume di Lichenes Italici Exsiccati. Chiede a Moris di suggerirgli il nome di qualche botanico di Sardegna e di Corsica, con cui vorrebbe entrare in contatto.

Ritrovamento di Diplotaxis viminea. Proposta di Cossu di costruzione di un orto botanico.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Meloni Baille 203.6
  • Item
  • 1834-01-24
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Cagliari il 24 gennaio 1834. Lo scrivente fa sapere a Moris di avere trovato Diplotaxis viminea, non citata nelle sue opere, e gliene invia un esemplare. Non ha denaro per partecipare alle gite che De Notaris e Genè hanno programmato. Ha chiesto appoggio al barone Manno, senza avere neppure risposta. Il professor Cossu, sino a qualche mese prima contrario alla costruzione di un orto, data l’insistenza da parte del magistrato sulla necessità di avere un Orto Botanico, accetta l’idea, a patto che gliene venga affidata la responsabilità, per cui propone il compenso di 150 scudi annui.

Dono a Montagne di Flora Sardoa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Montagne 214.4
  • Item
  • 1860-02-18
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Parigi il 18 febbraio 1860. Montagne è stato favorevolmente sorpreso dalla notizia avuta da Gay che Moris gli ha inviato la Flora Sardoa. L’amico De Notaris gli ha detto che Moris ha intenzione di pubblicare la flora crittogamica sarda. Montagne dice a Moris che non poteva rivolgersi a persona più competente. Lo prega, nel caso lo incontrasse al Senato, di salutare Blanc, conosciuto a Napoli.

Spedizione di vino a Moris e a De Candolle. Visita di Carlo Alberto all’ospizio di S. Lucifero a Cagliari.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Muscas 229.1
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  • 1841-04-20
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Cagliari il 20 aprile 1841. Lo scrivente avvisa Moris di avergli spedito una cassa grande di bottiglioni di vino del fornitore don Fortunato Pintor, da inviare a Ginevra al De Candolle, e una cassa piccola con assaggi dei vari bottiglioni per lo stesso Moris. Lo spedizioniere è Paolo Drago di Genova, che si servirà del brigantino Tamerlano del capitano Mauro Revello. Lo scrivente ha avuto febbre prolungata ed ha dovuto fare uso del citrato di chinino; non è pertanto riuscito a contattare il teologo e avvocato Stellardi. Muscas ha ricevuto da Napoli una lettera di Gussone che lo prega di spedire alcuni libri a Genova a De Notaris. Nel P. S. del 21 aprile Muscas comunica a Moris che in questo stesso giorno l’Augusto Sovrano ha visitato l’Ospizio di S. Lucifero. Lo scrivente è stato presente con i membri della congregazione e ha fatto umilmente presente le difficoltà dello stabilimento a causa della scarsità di fondi.

Vacanza di De Notaris a Trobaso.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bucco 59.6
  • Item
  • 1866-08-11
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova l’11 agosto 1866, in cui Bucco avverte Moris che De Notaris è ancora in vacanza ed eventualmente di inviargli la posta a “Intra per Trobaso”.

De Notaris alla cattedra di Botanica a Napoli

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bucco 59.7
  • Item
  • 1867-09-14
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 14 settembre 1867. Bucco avverte Moris che De Notaris è in vacanza a Trobaso in valle Intrasca, ove quest’anno si fermerà meno del solito, dovendo recarsi a Napoli, poiché ha accettato l’incarico per il concorso alla cattedra di Botanica, vacante dopo la morte di Gasparrini.

Ricevimento del volume di Flora Sardoa

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Gennari 140.19
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  • 1859-12-30
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Cagliari il 30 dicembre 1859, in cui Gennari dice a Moris che De Notaris gli ha fatto avere il volume della Flora Sardoa, assieme a piante e insetti. Gli sarà molto utile, specie per quanto riguarda il genere Orobanche.

Invio di Piante moltiplicate.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.45
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  • 1858-05-27
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Padova il 27 maggio 1858. Tramite l’amico Marini, De Visiani fa avere a Moris tre suoi opuscoletti, uno per lui e gli altri per De Notaris e il cavalier Paleocapa. Gli manda anche l’elenco delle piante moltiplicate, affinché scelga quelle che gli interessano. Chiede se la stampa della Flora terziaria di Novale è completata. Saluti al cavalier E. Sismonda.

Richiesta di piante sarde. Cataloghi dei botanici piemontesi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Requien 286.3
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  • 1849-02-19
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Ajaccio il 19 febbraio 1849. Requien ringrazia Moris per le piante di Sardegna che ha ricevuto tramite De Notaris. Acclude a parte un lungo elenco di piante sarde che vorrebbe ancora conoscere e di cui chiede a Moris almeno un frammento. Segue la richiesta di chiarimenti su molte piante. In futuro Requien vorrà avere notizie sulla flora del Piemonte, di cui non si è più occupato dalla morte di Balbis. Si parla di piante e semi inviati a Parlatore, che avrebbe dovuto farne avere una parte a Moris e ad altri botanici. Requien raccoglie di ogni pianta sei esemplari; uno è riservato a Moris. Aveva intenzione di recarsi a Firenze e a Pisa, ma la proclamazione della repubblica gli ha fatto cambiare idea: non gli piacciono le rivoluzioni. Sta preparando un prodromo delle conchiglie marine della Corsica. Ha ricevuto la carta della Sardegna di La Marmora; è un po’ piccola. Possiede i cataloghi dell’Orto Botanico di Torino di Balbis, Biroli, Capelli e quelli di Moris sino al 1833. Se disponibili, gradirebbe avere i successivi. Se Moris e Sismonda vogliono inviare materiale a Requien, possono servirsi del comune amico Matthieu Bonafous oppure servirsi del signor François Poulin, direttore delle diligenze di Avignone. Requien gradirebbe ricevere le pubblicazioni di Colla e le eventuali recenti di Moris.

Scambio di memorie e di piante.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.10
  • Item
  • 1839-07-06
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Pisa il 6 luglio 1839. Savi comunica a Moris che il cavaliere Carena gli ha recapitato l’involucro da lui speditogli. Carena andrà poi a Volterra, Siena e Firenze. Il figlio di Savi, Pietro, partirà per compiere escursioni botaniche. Farà parte della propria pubblicazione al cavaliere Amici, assieme alla memoria di De Notaris che Moris gli ha trasmessa. Savi lo ringrazia per le piante che gli ha mandato. Spera di vederlo a ottobre a Pisa, dove potrà scegliere le piante secche e vive di suo gradimento. Lo ringrazia della Flora di Capraia.

Colera a Venezia. Echium, e Primulacee

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.26
  • Item
  • 1835-11-14
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bologna il 14 novembre 1835, dove Bertoloni annuncia che vedrà Mossotti in viaggio per Roma. Il figlio Carlo ha consegnato la lettera di Mossotti a Monsignor Altieri, a proposito dell’affare Plana. Si dice critico verso coloro che ritengono il colera (ora a Venezia) non contagioso.
Vengono riprese le osservazioni su Echium. Prega Moris di incaricare De Notaris di controllare alcune Primulacee nell’ erbario di Biroli.

Verbascum della Sardegna specie nuova

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.32
  • Item
  • 1836-03-19
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bologna il 19 marzo 1836. Bertoloni ha ricevuto il quarto tomo dell’Herbarium Pedemontanum di Colla. Ha esaminato due esemplari del genere Verbascum della Sardegna e ne ritiene uno specie nuova, di cui scrive la descrizione. Seguono osservazioni su sei specie di Verbasci descritti da Allioni in Flora Pedemontana. Segue una decina di righe destinate a De Notaris, che ringrazia per le piante inviategli e per le osservazioni sugli esemplari del genere Campanula. Chiede infine un parere su Phyteuma pauciflora descritto da Biroli.

Lychnis erecta

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.35
  • Item
  • 1836-05-14
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bologna il 14 maggio 1836, contenente osservazioni su alcune piante, in particolare su Lychnis erecta, raccolta in Sicilia dal Sig. D. Giuseppe Giglio, Cavaliere palermitano. Si compiace con Moris per avere sistemato presso di sé come aiuto De Notaris.

Flora Italica Cryptogama secondo fascicolo

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 31.27
  • Item
  • 1859-11-19
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bologna il 19 novembre 1859. Bertoloni ha avuto notizia della pubblicazione del terzo volume della Flora Sardoa, che desidera avere presto per potersene valere per la stesura della Flora Italica Cryptogama. Chiede di spedirglielo per ferrovia, che da Torino passa da Casteggio e Piacenza. Il percorso sino a Bologna dura 16 ore. Chiede se Lisa gli può mandare alcuni muschi in visione. Spedisce a Moris il secondo fascicolo della Flora Italica Cryptogama uscito a giugno.

Pacchi per Moris, De Notaris, De Candolle e Moretti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tenore, 346.11
  • Item
  • 1847-02-16
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Napoli il 16 febbraio 1847. Lo scrivente ha preparato il pacco di semi richiesti da Moris. Per ragioni di economia, manderà a De Notaris anche il pacco a lui destinato e quelli per De Candolle e Moretti, che Moris dovrà interessarsi di far pervenire ai destinatari. Tenore ha dovuto pagare in anticipo lo spedizioniere e pertanto chiederà il rimborso. Gussone manderà i fascicoli del Rendiconto del 1846, non appena saranno stampati. Gasparrini manda a Moris i saluti.

Congresso degli Scienziati di Pisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Vaucher, 371.6
  • Item
  • 1839-09-26
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Ginevra il 26 settembre 1839. Lo scrivente ringrazia Moris e De Notaris per avere ricevuto Florula Caprariae. De Candolle è tornato a Ginevra ed è in buona salute; sta stampando un volume di Prodromus. Il figlio si occupa delle orchidee che ha portato dall’Inghilterra. Vaucher pensa che Moris sia a Pisa al Congresso degli Scienziati, ad ascoltare le novità del signor Buch in campo geologico e quelle sulla formazione dell’embrione di Mirbel e Brongniart. Il signore Mirabaud continua a gestire lo zuccherificio in Savoia e si è associato a una grossa filanda del milanese per preparare la canapa secondo il metodo inglese. Dovrebbe passare a Torino durante il viaggio per Roma, dove passerà parte dell’inverno.

Pubblicazione di Flora fossile di Novale. Tris

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.32
  • Item
  • 1854-03-01
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Padova l’1 marzo 1854. De Visiani ha spedito con la diligenza il manoscritto e le tavole della Flora fossile di Novale, affinché venga stampata negli Atti dell’Accademia di Torino. Seguono raccomandazioni e istruzioni per la composizione del lavoro in tipografia. Come autore dell’opera, De Visiani vorrebbe associare al suo il nome di Abramo Massalongo, “che è buon cristiano e cattolico, malgrado il nome”. Si tratta di persona ben conosciuta da De Notaris come valente lichenologo e sarebbe atto di giustizia accordargli il diploma di socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze. De Visiani propone a Moris uno scambio di piante coltivate di recente.

Viaggio di De Visiani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Visiani (de), 378.53
  • Item
  • 1840-10-27
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova senza data. Il timbro postale recita “Genova 27 ott.” De Visiani farà avere a Moris i testi delle relazioni tenute al congresso. Egli stesso ha avuto da Moretti l’incarico di lasciare il testo della sua relazione su Mattioli a Pavia; penserà lui a farlo pervenire a Moris. Ringrazia Moris per le piante ricevute e lo prega di spedire con urgenza i semi al vicerè [si tratta di Rainer d’Absburgo Lorena, vicerè del Lombardo-Veneto ed appassionato botanico]. Su richiesta di Moris, De Visiani descrive il viaggio che sta effettuando con Moretti. Si è fermato a Ginevra per 10 giorni, lavorando indefessamente. E’ stato poi a Lione con Seringe per due giorni, proseguendo in seguito lungo il Rodano sino ad Avignone e con la strada ferrata sino a Nimes, dove ha visitato le belle antichità. A Montpellier erano purtoppo assenti sia Delile sia Dunal. Ha erborizzato nei dintorni del ponte Juvenal, reso famoso da Delile per le rare piante ritrovate. A questo punto Moretti è ritornato a Ginevra e De Visiani è sceso a Marsiglia, dove dopo quattro giorni ha trovato un battello a vapore che lo ha portato a Genova [da dove è stata scritta la lettera], dove De Notaris gli ha consegnato le carte destinategli da Moris. Ora è a Genova e dopo avere consultato l’erbario di Viviani, tornerà a Padova, dove ha saputo che gli sono state spedite in dono due piante, che ha solo sempre viste disegnate, la Dionaea muscipula e la Nepenthes distillatoria. Nel P.S. De Visiani chiede a Moris se sia possibile avere in prestito la Crepis niceaensis dell’erbario Balbis, assicurandolo che gli verrà religiosamente restituita.

Avaria alla nave. Escursioni su Serra dos Orgaos.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Casaretto 72.1
  • Item
  • 1839-06-27
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Rio de Janeiro il 27 giugno 1839. Casaretto dice che la nave ha subito gravi danni per una tempesta alle isole Malouines [Malvine, oggi Falkland], per cui è dovuta ritornare a Rio per le riparazioni. Purtroppo la zona nei dintorni di Rio è già stata molto studiata dal punto di vista botanico. Con Guillemin e Caffer ha compiuto escursioni nella zona; ricorda in particolare quella su Serra dos Orgaos, che sono i monti più alti della zona, dove ha trovato molte piante interessanti, in particolare orchidee parasitiche, che cominciano ad interessare molto i botanici di Parigi e Londra. Tramite il capitano Vinelli, ne spedisce tre ceste a Genova, una cadauno per gli orti botanici di Genova e Torino, la terza per l’avvocato Colla. Casaretto spera di poter ripartire presto e di potere superare Capo Horn, come previsto. Invia saluti al cavaliere Cesare Saluzzo, a Sismonda, Genè, Colla e De Notaris.

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