Copia delle “Domande indirizzate dal ministero della Pubblica Istruzione alle facoltà universitarie del Regno” . Si tratta dell’elenco di 35 domande, relative alla struttura e al funzionamento delle facoltà, ai doveri dei docenti e alle norme disciplinari riguardanti gli studenti.
Il Rettore Pollone comunica a Moris che alla signora Maddalena Lisa è stato assegnato dal ministro della Pubblica Istruzione la solita gratifica annuale di lire 100, per i disegni eseguiti nel 1860.
Lettera mancante di data e località di invio. Celi chiede a Moris i semi di alcune piante, scusandosi di non poter inviare il catalogo dei semi [probabilmente dell’Orto botanico di Modena] non compilato per l’anno in corso.
Lettera inviata da Parigi. Cocchi ringrazia Moris per le gentilezze ricevute a Torino. E’ ora a Parigi dove è tornato passando dal Moncenisio e da Chambéry. A Ginevra ha conosciuto De Candolle e i signori Vogt e Pictet. Prega Moris di salutare i professori De Filippi ed Eugenio Sismonda, che gli hanno suggerito di incontrare queste persone. Appena arrivato a Parigi ha consegnato a Decaisne i bulbi di Cyclamen; un secondo pacco, inviato da E. Sismonda, è stato consegnato al signor Michelin d’Ardouin, presso il quale ha conosciuto Constant-Prévost.
Lettera inviata dalla segreteria della Société botanique de France da Parigi, in cui si ricorda che alla tesoreria non risulta pagata la quota annuale di iscrizione. Si avverte Moris che, se non provvederà in breve tempo, verrà estromesso dalla società.
Lettera senza data e località di invio. Lo scrivente ha sentito parlare della gentilezza di Moris, che non lo conosce ancora, e lo prega di presentare all’Accademia delle Scienze di Torino alcune sue pubblicazioni sulle crittogame dell’Italia settentrionale.
Lettera senza data e località di invio. Gennari è sempre alla ricerca dell’Aristolochia che interessa a Moris, cui riferisce delle sue ultime escursioni e illustra i progetti per le prossime. Chiede a Moris di aiutare il dottore Cheirasco che si presenterà al prossimo concorso per la cattedra di Igiene e Medicina Legale.
Lettera senza data e località di invio. Fossati, incoraggiato dal vescovo di Pinerolo monsignore Renaldi e dal cavaliere Ghiringhello, prega Moris di appoggiare la sua domanda per essere nominato economo presso il Senato.
Lettera senza data e località di invio. Lo scrivente ha saputo dalla moglie che Moris è andato a cercarlo a casa. Gli trascrive letteralmente quanto gli ha scritto un amico di Parigi [in lingua francese], che gli chiede di mettere in contatto due suoi nipoti appassionati di botanica, i signori De Lambertye e Mallet, con qualche botanico del nostro paese, con cui entrare in corrispondenza e in rapporto di scambio di piante. Ovviamente Pollone è “costretto” a chiedere a Moris, “le plus savant parmi les savants botanistes”, se è disposto ad accettare l’invito. In caso contrario lo prega di suggerirgli la persona adatta.
Lettera inviata da Ginevra. La contessa F. de Ricaldon si rivolge a Moris, che conosce solo di fama, tramite la zia contessa Corte le Chevalier. Desidererebbe avere alcune piante grasse, di cui è appasionata. Ne elenca alcune, che gradirebbe maggiormente.
Lettera senza data e località di invio. Lo scrivente chiede a Moris di acquistare piante di camelia vive e di mandargliele, via Genova e Civitavecchia, a Roma.
Lettera senza data e località di invio. Alfonso De Candolle aveva chiesto a Savi di fargli avere esemplari delle numerose begonie del suo giardino. Il pacco fu affidato a Ferdinando Rosellini affinché lo consegnasse a Moris, che lo avrebbe fatto pervenire a De Candolle. Nel frattempo quest’ultimo pregò Savi di fargli avere il pacco tramite Parlatore. Savi vorrebbe sapere che fine ha fatto il pacco.
De Notaris ha spedito a Moris i bulbi e i tuberi che è riuscito a procurarsi. E’ molto spiaciuto e seccato delle cattiverie che va spargendo in giro la signora Genè, dopo che ha rifiutato di sposare “quell’orrido ceffo” che gli aveva proposto. In una lettera la signora l’ha definito bugiardo, maligno, cattivo soggetto e simili galanterie. De Notaris ha preferito non rispondere: avrebbe voluto spiegarle che si era molto ingannata nel crederlo così stupido da lasciarsi abbindolare con quel “brutto mobile”. Si lamenta delle difficoltà di bilancio e degli ostacoli che incontra ad organizzare il giardino secondo i suoi criteri; in più è arrivato un nuovo don Basilio, il signor prete De Ferrari, prefetto della scuola, che si è stupito di vedere nel giardino cardi e carciofi.
De Notaris ha prestato giuramento presso il presidente del Senato ed è stato nominato consigliere effettivo del Magistrato al posto del professor Tavella, essendo quest’ultimo stato nominato a capo del Magistrato stesso. De Notaris ha visto Bubani, che è stato molto soddisfatto di avere fatta la conoscenza di Moris. Taluni hanno giudicato insulsa la richiesta di De Notaris di costruire una serra interrata. Il guaio dell’Università è che vi sono troppe persone che vogliono consigliare e comandare.
De Notaris non è riuscito a dire a Peveraro, prima della sua partenza, quali siano le numerose necessità dell’orto botanico genovese. Il marchese Serra sembrerebbe propenso ad iniziare, ma le difficoltà sono molte. Vorrebbe sistemare l’erbario Viviani, eventualmente integrandolo con le sue quattromila piante raccolte nei quattro anni di permanenza a Genova. Prega Moris di dare un’occhiata al suo Repertorium.