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Descrizione archivistica
Università degli Studi di Torino Testo Italiano
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Affari diversi

Sono conservate carte relative alla nascita della principessa Mafalda di Savoia (19 novembre 1902), alla sospensione delle lezioni universitarie per due giorni (21 e 22 novembre) e alla loro ripresa da lunedì 24 novembre. La disposizione ministeriale sulla riapertura, inviata al prefetto di Torino e da questi trasmessa al rettore, contiene anche la seguente raccomandazione: "i capi degli istituti di istruzione secondaria classica, tecnica e normale cureranno che in uno dei prossimi giorni a loro scelta sia in ciascuna classe tenuta una lezione per ricordare gli avvenimenti politici e biografici che si connettono al nome di Mafalda, e a quello delle altre principesse che illustrarono con singolari virtù la casa di Savoia."

Commissione pel concorso Provincia e Municipio di Torino nelle spese per l'incremento degli studi universitari

Pareri espressi dalle Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Lettere e filosofia in merito alla relazione della "Commissione provinciale e municipale pei provvedimenti in favore dell'Università".
Copia del "Rapporto sui lavori fatti dalla Commissione provinciale e municipale pei provvedimenti in favore della R. Università", stampato nel 1876.
Richiesta di informazioni statistiche inviata da Giacinto Pacchiotti, relatore della Commissione e minute dei conteggi.
Copia della circolare del Ministero dell'Istruzione Pubblica n. 515 del 21 febbraio 1877 con oggetto "Riduzioni di tariffa per il trasporto in ferrovia degli allievi d'istituti e scuole".
Copia dello "Statuto del Consorzio Universitario di Torino".

Esami speciali. Commissioni. Programmi

Richiesta di informazioni inviata dal ministro ai rettori per valutare l'opportunità di concedere una sessione straordinaria di esami durante le vacanze pasquali.
Minute di alcune relazioni presentate al ministro in merito a questioni normative quali l'ordinamento della Facoltà di Giurisprudenza, il conferimento dei gradi accademici, gli esami.

Centenario di Dante (R.D. 20-7-1864 n. 1853)

In occasione del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri, il ministro dell’Istruzione pubblica Michele Amari si fece promotore del decreto, citato nel titolo, che prevedeva un concorso tra gli studenti e uditori che nell'anno 1864-65 fossero iscritti nelle Università e Scuole di applicazione del Regno. La prova sarebbe consistita in un tema scelto tra una rosa di quaranta, proposta da una commissione centrale eletta dal ministro “sopra le scienze delle seguenti facoltà: Giurisprudenza; Medicina e Chirurgia; Fisica, matematica e scienze naturali; Filosofia e Lettere. Corrisponderanno i temi agli studi fatti nel penultimo anno del corso scolastico, e saranno scompartiti ugualmente a dieci per ciascuna facoltà” (art. 3).
Il fascicolo riporta sulla camicia l'elenco dei quindici candidati dell’Università di Torino, di cui sono conservate le domande: Martino Torrione (Leggi), Giuseppe Sarti (Leggi), Bartolomeo Bertetti (Medicina), Carlo Cerruti (Leggi), Antonio Giorgini (Leggi), Pietro Desiderio Pasolini (Leggi), Massimo Dagna (Lettere), Flaminio Ghisalberti (Leggi), Pietro Gaudenzi (Medicina), Domenico Ghiglione (Leggi), Giacomo Lumbroso (Leggi), Vincenzo Zuccotti (Medicina), Enrico Scialoja (Matematica), Giuseppe Ballerini (Leggi) e Lionello Todros (Leggi). Si presentarono alla prova selettiva, svoltasi a Torino il 1° febbraio 1865, in quattordici (assente Ghisalberti) e si ritirarono, appena uditi i temi, gli studenti Todros e Scialoja. I dodici temi degli studenti universitari, oltre ai quattro di studenti della Scuola di Applicazione, furono trasmessi al Ministero rispettivamente il 1° e il 4 febbraio. Il Ministero li restituì in data 8 febbraio, nominando al contempo la commissione giudicatrice interna all'Ateneo, costituita da quattro docenti per ciascuna delle quattro Facoltà cui appartenevano i candidati. I temi di dieci studenti furono dalla commissione ritenuti meritevoli di concorrere al premio e dunque inviati al Ministero in data 4 marzo.
Dalla documentazione conservata nulla si evince sulle fasi successive del concorso, se non che fece parte della commissione giudicatrice che operò a Firenze il professore onorario di Ostetricia Scipione Giordano.
Al termine del concorso, il Ministero restituì all'Università di provenienza dei candidati gli elaborati (8 agosto 1865). Su quattordici partecipanti (dieci dell’Università e quattro della Scuola di Applicazione) ne risultano conservati nove: uno di argomento letterario (“De causis ob quas apud Romanos magis floruerit satira quam apud Graecos”); tre di Giurisprudenza (“Dei mezzi ed istituti ordinati alla prevenzione e difesa della sovranità civile contro gli abusi ed eccessi dell’autorità ecclesiastica”; “Influenza del Cristianesimo sul miglioramento dei diritti e delle istituzioni sociali”, due elaborati); tre di Medicina (“Confronto del vitto animale col vegetale”; “Cura dell’aneurisma”; “Studio delle erme inguino-crurali”); due della Scuola di Applicazione (“Del pendolo composto”; “Esporre le teorie delle soluzioni particolari delle equazioni differenziali semplici del primo ordine a due variabili”).
E’ conservata anche corrispondenza relativa al bando di concorso, ai requisiti di partecipazione, ai temi d'esame, alla composizione delle commissioni a livello locale e nazionale.

Rassegne e registri delle iscrizioni

Nel corso degli anni le segreterie studenti hanno adottato modulistiche diverse per annotare le iscrizioni, adeguandosi alla normativa vigente.
Fino all’a. s. 1847-48 erano in uso le così dette “Rassegne degli studenti” articolate nei seguenti campi: ordine successivo; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni. [TIP. 1]
Dall’a. a. 1848-49 vengono apportati alcuni cambiamenti e aggiunti i campi diventano “domicilio” e “dritto d’iscrizione” [TIP. 2] e nell’a. a. 1859-60 viene ancora aggiunta l’indicazione della “data di iscrizione”. [TIP. 3]
Va fatto notare che nella Facoltà di Medicina e chirurgia questi registri sono divisi in due sezioni: per gli studenti di Torino e per gli studenti delle provincie. In questa seconda sezione ai campi “dimora dello studente” e “ripetitore” si sostituiscono i campi “patria” e “luogo dove attende allo studio”. Dall'anno scolastico 1854-55 al 1860-61 vengono registrati come fuori sede - e quindi registrati separatamente - solo gli studenti di Nizza e di Chambery.
Dall’a. s. 1860-61 all’a. s. 1874-75 i registri assumono la denominazione di “Iscrizione nella matricola e nel corso” articolate nei seguenti campi: n. d’ordine; cognome e nome e luogo di nascita; firma dello studente; abitazione; corsi che elegge per frequentare; se quale studente o uditore; se aspirante o no alla laurea; nome dei professori ufficiali od insegnanti liberi di cui intende seguire le lezioni; data della iscrizione per lo 1° e 2° trimestre; n. d’ordine della quietanza per l’iscrizione; somma pagata; data della corrispondente esenzione avuta; data e titoli per l’ammissione all’iscrizione; osservazioni. [TIP. 4]
Dall'a. s. 1861-62 nelle pagine finali dei registri sono riportate le iscrizioni delle allieve levatrici, mentre dal 1866-67 sono quadripartiti, riportando sia le iscrizioni per Medicina e chirurgia, che quelle per la Scuola di Farmacia e per i corsi di Flebotomia e per Levatrici.
Con il R.D. 3 ottobre 1875 n. 2728, in particolare all’art. 15: "Il segretario dell'università terrà due registri: 1. Degli studenti ed uditori immatricolati, ripartiti per facoltà; 2. Della carriera scolastica di ciascuno studente. [...]" subentrano i registri propriamente detti “di carriera” che seguono il corso degli studi di ogni studente dal momento dell’iscrizione sino alla laurea riportando sia dati relativi al pagamento delle tasse, sia dati relativi alla didattica (corsi seguiti, esami sostenuti e relativa votazione, nonché data e votazione di laurea). Sono altresì annotate informazioni relative a eventuali congedi o interruzione di carriera per qualsiasi ragione.
Tuttavia i registri di iscrizione non vengono abbandonati, pur assumendo una nuova forma: n. d’ordine; cognome e nome e luogo di nascita; firma e abitazione dell’iscritto; data dell’iscrizione; se iscritto quale studente o uditore; materie del corso; insegnanti; titoli per l’ammissione all’iscrizione; esami relativi all’anno in corso (materie, date, punti); tasse pagate; data del decreto di esenzione dalla tassa; osservazioni. [TIP. 5].
Della Facoltà di Medicina e chirurgia si conservano solo due registri di questo tipo, relativi agli a. s. 1875-76 e successivo. Ma abbiamo testimonianze di altre segreterie dove questa forma di registro parallela a quello di carriera resta in uso sino 1880 circa (v. Giurisprudenza o Scienze MNF).
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento universitario nel 1891 i registri di iscrizione riducono il numero di informazioni riportate per ciascuno studente, limitandosi a quelle relative al versamento delle tasse, configurandosi più come uno strumento dell’ufficio economale e lasciando le altre informazioni ai registri di carriera. Questa tipologia documentale resta in uso sino alle soglie del XX secolo.

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