Medicinae Prolytae et Doctores - a die XXVII Maii 1842 ad diem XIV Augusti 1845
- IT ASUT MEDICINA - Esami pubblici 1842-45
- Unità archivistica
- 1842-05-27 - 1845-08-14
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Con rubrica.
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Medicinae Prolytae et Doctores - a die XXVII Maii 1842 ad diem XIV Augusti 1845
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Con rubrica.
Parte diOrto botanico
Lettera senza data inviata da Padova. Meneghini si scusa con Moris per le imprecisioni relative agli indirizzi dei destinatari dei libri contenuti nel pacco di cui alla lettera n. 205.7. Meneghini chiarisce i dubbi.
Iurisprud. Prolytae ac Doctores a die 1 iun. 1842 ad 14 maii 1844
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Documenti inseriti: richiesta dell'avv. Jean Baptiste Gal di Torgnon di un duplicato del diploma di laurea, datata 20 ottobre1874; richiesta di informazioni sulla laurea di Lorenzo Eula, già primo presidente della Corte di Cassazione di Torino poi di Roma, datata 27 aprile1936.
Raccomandazione per Valerio Cauda
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Rivoli il 3 giugno 1842, in cui Colla segnala nuovamente a Moris il signor Valerio Cauda, affinché possa aiutarlo ad ottenere la nomina a ”Visitatore della Farmacia”
Invio dei giardinieri a Sanremo e ad Albenga
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 3 giugno 1842. De Notaris ringrazia Moris per avergli ottenuto un sussidio, necessario a raggiungere lo scopo che si sono prefissi [non è chiaro di che cosa si tratti]. Ha disposto di mandare il giardiniere a Sanremo e ad Albenga, dove ha già trovato magnifici fiori, che elenca. Potrà poi valicare ad Albenga l’Appennino [!] e tornare passando per Acqui e Novi. Al termine della scuola, De Notaris si propone di andare a La Spezia e ad agosto sul lago Maggiore. Sta ultimando la quarta decade dei micromiceti. Prega Lisa, se non gli ha ancora spedito le piante richieste, di aggiungere Centaurea gymnocarpa. Ha comprato alcune piante rare, che il conte Maffei di Bergamo ha ceduto a Tagliabue di Lainate, che è tra i più onesti negozianti di piante. Segue l’elenco degli acquisti. La moglie di De Notaris continua ad avere qualche disturbo: pare si tratti di flogosi lenta dell’utero, che comporta dolori e qualche emorragia.
Sollecito delle etichette delle piante dell’arciduca Ranieri.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata il 4 giugno 1842, mancante della località di invio. Delponte sollecita a Moris l’invio delle etichette delle piante di S. A. l’Arciduca Ranieri. E’ però molto seccato della scarsa pazienza di certi signori!
Croce piccola dell'ordine di Savoia
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Bologna l’8 giugno 1842, dove Bertoloni ricorda a Moris di spedirgli la croce piccola dell’Ordine di Savoia. Chiede notizie di Bonjean.
Invio di Lisa in valle Anzasca e ad Alagna
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 9 giugno 1842. De Notaris avrebbe piacere che Moris mettesse il proprio nome nella comunicazione all’Accademia torinese del nuovo genere [Serapias triloba di Viviani, vedi lettera 243.11]. Ne sollecita la pubblicazione prima che altri lo precedano. De Notaris ha anche un Astragalus di Nizza, raccolto da un certo Berti; la pianta è però senza frutti. Suggerisce di mandare Lisa a Bognanco, dove nessun botanico ha mai erborizzato, e di lì passare il monte Moro e scendere in valla Anzasca, dove a Pestarena troverà un albergo “confortable”. Attraverso il passo del Turlo potrebbe passare ad Alagna e scendere a Varallo. Ovvero da Domo [Domodossola] potrebbe recarsi a Varzo e vedere l’altissimo monte Cistella, spesso citato da Biroli, su cui però non c’è mai stato. La vallata grande dell’Ossola non presente invece una flora interessante. De Notaris si scusa con Moris e il fratello avvocato per il disturbo loro recato per il problema di Bollo.
Scuola di Filosofia e Geometria a Sarzana
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Bologna il 13 giugno 1842. Bertoloni ha spedito il primo fascicolo del tomo IV della Flora. Il genero Franchini rinnova a Moris preghiera di cercare di convincere il Presidente degli Studi ad istituire la Scuola di Filosofia e Geometria a Sarzana.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 16 giugno 1842. De Notaris manda a Moris il testo e l’abbozzo di un disegno per la pubblicazione della nota sulla Serapias di Viviani. Quanto al nome proposto, Serapias turia, analogo a Turia di Forsskhal, derivante da un vocabolo arabo, nel caso della Serapias in questione si fa riferimento a Turio, farmacista di Chiavari. Si potrebbe comunque chiamare turiana o turiusia.
1842-43 Esami di Leggi in Provincia
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Registrazioni di esami dati nelle province di Asti, Chambéry, Nizza, Novara.
Indagini chimiche sul materiale
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 25 giugno 1842. Casaretto invia a Moris un esemplare del fascicolo della 2° Decade di piante nuove trovate in Brasile. Ha intenzione di pubblicarne altre, però vorrebbe sapere se Abbene ha eseguito indagini chimiche sul materiale inviatogli, perché, se le conclusioni fossero interessanti, vorrebbe pubblicarle assieme alla descrizione delle piante. Chiede se è possibile avere in visione due campioni della collezione carpologica.
Fascicolo della Flora non pervenuto a Moris e Colla
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Bologna il 27 giugno 1842. Bertoloni è preoccupato che non sia pervenuto a Moris e a Colla l’ultimo fascicolo della Flora. Non ha visto Baruzzi e pertanto non ha potuto fargli l’ambasciata. Parlerà con il Prof. Gherardi per il problema che Moris gli ha segnalato.
Preparazione elenco delle piante ligustiche.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 28 giugno 1842. De Notaris è riuscito a vedere la figura della Serapias, eseguita da padre Denegri. A suo avviso è una “figuraccia”, che occorrerà arrangiare alla bell’ e meglio. Accetta il nome Isias che Moris ha proposto. De Notaris voleva mostrare al conte Gallina le nuove piante arrivate da Milano, però è dovuto partire improvvisamente. Sta preparando l’elenco delle piante ligustiche. Ha dei dubbi su un Ranunculus, che ritiene R. neapolitanus di Tenore. Ne invierà un esemplare a Moris per avere un parere.
Escursioni in valle di Bugnanco, Antrona e Anzasca.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Bugnanco [valle Ossola] il 5 luglio 1842. Lisa ha portato al Prefetto le lettere di raccomandazione per le valli di Bugnanco, Antrona e Anzasca. Il Prefetto, nativo della zona, gli ha detto che ha intrapreso il viaggio al contrario, come se per la valle di Susa avesse iniziato ad erborizzare al Moncenisio per poi scendere in pianura. Lisa è rimasto deluso della valle di Bugnanco, anche perché vi sono rupi e balze inaccessibili: neppure la guida si avventura, neppure se gli si promette un aumento del salario.
Marmo di Pinerolo. Statua meravigliosa di Baruzzi
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Bologna il 10 luglio 1842. Bertoloni si recherà a Firenze per studiare il genere Rubus. Al ritorno passerà a Sarzana per salutare la figlia e fare qualche bagno. Ha visto Baruzzi, il quale ha scritto al Cav. di Saluzzo per la faccenda del marmo di Pinerolo. Invita Moris, tornando da Padova, di venire a Bologna per ammirare una statua meravigliosa che Baruzzi sta preparando. Bertoloni chiede a Moris chiarimenti su alcune specie del genere Rosa.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova l’11 luglio 1842. De Notaris ringrazia Moris per la presentazione del nuovo genere botanico fatta all’Accademia; lo ringrazia altresì per le considerazioni sul Ranunculus che gli ha mandato. Ha rinvenuto una Calendula, simile a una che ha visto vicino a Cagliari. Sta mettendo da parte le piante di difficile determinazione, per poi consultare Moris durante le vacanze. Un suo giardiniere è tornato dall’Appennino con un fascio di specie nuove, che elenca. Prega Moris di mandargli qualche pianta di Spigelia anthelmia per la contessa Regis, che vuole trarne un rimedio omeopatico. Vorrebbe anche sapere il costo di tre mazzi di matite, che non gli è riuscito di trovare a Genova.
Piante di La Spezia e Palmaria.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 16 luglio 1842. De Notaris comunica a Moris il costo dei letti di ferro. Ringrazia per le notizie su Lisa e spera che negli alti pascoli trovi piante interessanti. Un suo giardiniere è tornato da La Spezia e Palmaria con molte piante. Fà alcune osservazioni su piante del genere Polygala trovate di recente.
Nascita del terzo figlio di Moris. Escursione sull’Appennino pistoiese.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Firenze il 22 luglio 1842. I ritratti sono pronti; Parlatore li ha affidati al signor Berti, giovane botanico, amico e allievo del professore De Notaris, che li porterà a Livorno e poi a Genova. Il testo della biografia non è ancora pronto; Parlatore vuole vederlo quando sarà stampato, come pure vorrà controllare quella del professore Genè. Si congratula con Moris e con la moglie per la nascita del terzo figlio; ha avuto la notizia dal cavaliere Carena. Prega Moris di ricordare a Colla di inviare per l’erbario di Firenze le piante che aveva promesso. E’ andato con Pietro Savi per qualche giorno ad erborizzare sull’Appennino pistoiese.
Intitolazione di una pianta al principe di Carignano
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Genova il 23 luglio 1842, in cui Casaretto prega Moris di avvertire il cavaliere Cesare Saluzzo della sua intenzione di dedicare al principe di Carignano una pianta brasiliana, intitolandola Lecythis Cariniana; è tra i più grandi alberi della foresta e con il tronco vengono fabbricate le canoe. La pianta si trova appena nominata negli scritti di padre Cazal e di Freycinet. Martius si limita a dire che l’albero è del genere Lecythis. Nella Decade seguente verrà inserita una pianta di un genere del tutto nuovo, Cariniana. La pianta verrà chiamata Cariniana brasiliensis. Casaretto ringrazia Moris per avere sollecitato le analisi chimiche di Abbene.