Tesi a stampa presentate per il conseguimento della laurea e dell'aggregazione al Collegio di Medicina e chirurgia. Dal 1851 le tesi di laurea presentano oltre ai punti estratti, da svolgersi oralmente in sede d'esame, un approfondimento argomentativo.
Lettera inviata da Bologna il 6 gennaio 1846. Bertoloni augura buon anno a Moris e famiglia. Sollecita una sua risposta sulle Orobanche. Pensa che Orobanche “a minore diversa” inviatagli a suo tempo da Moris dalla Sardegna sia l’O. canescens di Presl e di Gussone. Bertoloni vorrebbe sapere su quale pianta è stata trovata parassita.
Lettera inviata da Milano il 13 gennaio 1846. Heyland ha ricevuto la piante e ha dovuto pagare il porto da Novara a Milano, nonostante sul pacco fosse scritto “franco Milano”. Sarebbe meglio impiegare la diligenza, evitando la dogana.
Lettera inviata da Hyères il 10 febbraio 1846. Tulasne approfitta del ritorno a Torino di Bonafous per ringraziare Moris del frammento di fungo che gli ha fatto avere. Ritiene che il fungo sardo non appartenga al genere Tuber, quanto piuttosto al genere Choiromyces. Casaretto non gli ancora mandato, dopo tanti mesi, l’ultima Decades delle piante brasiliane. Tulasne gradirebbe avere anche altre piante dell’erbario di Casaretto, scambiandole eventualmente con piante della Nuova Olanda e della Nuova Zelanda. Prega Moris di chiedere a Vittadini a Milano due sue pubblicazioni; gli ha già scritto due volte senza avere risposta. Spera che Moris realizzi nell’anno in corso il suo progetto di un viaggio a Parigi.
Lettera inviata da Vienna il 24 febbraio 1846, in cui si riferisce che alcuni botanici austriaci hanno proposto di fondare un’associazione allo scopo di favorire lo scambio di piante per completare il proprio erbario. A Vienna avrebbero a disposizione piante della flora austriaca, della Svizzera e della Germania settentrionale. Skofitz spera che Moris aderisca all’associazione, di cui acclude lo statuto per i soci.
Lettera spedita da Bologna il 26 febbraio 1846. Bertoloni comunica a Moris che la figlia si è sposata. Chiede commenti su due specie di Orobanche che Moris a suo tempo ha inviato dalla Sardegna. Sollecita l’invio della Flora di Nizza di Risso, per poter concludere il nuovo fascicolo della Flora. Segue accurato elenco di debiti e crediti di Bertoloni e Moris.
Lettera inviata da Parigi il 3 marzo 1846, in cui Gay si scusa con Moris per non averlo ringraziato a suo tempo, quando ricevette il secondo volume di Flora Sardoa. Gli manda un esemplare della famiglia Cruciferae raccolto da Thomas in Piemonte. Al momento Gay si sta occupando del genere Herniaria; vorrebbe avere notizie delle specie piemontesi, in particolare sulla località di raccolta di H. fruticosa descritta da Balbis in Miscellanea Botanica 1804, e sugli esemplari raccolti da Boissier e da Biroli.
Lettera inviata da Milano il 19 marzo 1846. Heyland è contento che Moris sia stato soddisfatto dei disegni che gli ha mandato. Si fermerà a Monza sino a metà maggio.
Lettera inviata da Monaco il 20 marzo 1846. Martius ha saputo dal comune amico Hugo Mohl che Moris è sofferente per motivi di salute. Gli augura, per il bene della scienza, di ristabilirsi presto. Spera di terminare entro l’anno l’opera sulle palme, arrivata all’ottavo fascicolo. Rinnova l’invito a fargli sapere se l’Accademia di Torino possiede già tutte le pubblicazioni di quella di Monaco.
Lettera inviata da Napoli l’1 aprile 1846. Gussone prega Moris di controllare, quando andrà a Londra e a Parigi, alcune piante su cui esiste disaccordo con Parlatore. Purtroppo non riuscirà a partecipare al Congresso degli Scienziati. Invia a Moris i saluti di Tenore e di Gasparrini.
Lettera inviata da Bologna il 5 aprile 1846. Bertoloni si stupisce che Moris non abbia tutti i fascicoli dei Nuovi Annali delle Scienze Naturali, avendoli mandati con quelli della Flora. Vengono riprese osservazioni sul Genere Orobanche, due delle quali sono specie descritte da Moris. Bertoloni lo invita a fidarsi delle sue determinazioni, avendo avuto modo di studiare a fondo le 29 specie italiane.
Lettera su carta intestata Museum d’Histoire Naturelle, inviata da Parigi il 12 aprile 1846. Lo scrivente annuncia a Moris che passerà da Torino per conoscere personalmente il signor Cosson, autore di una buona flora di Parigi.
Lettera inviata da Milano il 15 aprile 1846. Heyland ha cercato a Milano i professori indicatigli da Moris. Jan non è più a Milano da tempo. Balsamo gli ha messo a disposizione la sua biblioteca e quella di Brera. Non sono però presenti la monografia di Reichenbach e l’opera di Vaucher.
Lettera inviata da Cagliari il 24 aprile 1846, in cui Gennari comunica a Moris di avere affidato al professore Rovea l’incarico di fargli avere i semi richiesti. Gli scriverà per informarlo delle continue difficoltà che s’incontrano nella costruzione dell’orto botanico.
Lettera inviata da Torino il 27 aprile 1846 dal segretario della Regia Camera d’Agricoltura e di Commercio, Angelo Sismonda, in cui comunica a Moris che l’adunanza del 28 aprile è rinviata di un giorno.
Lettera inviata da Milano il 29 aprile 1846. Lo scrivente restituisce a Moris le tavole con le correzioni, di cui però Heyland non è ancora soddisfatto. Quando le piante saranno in fiore, sarà più facile essere fedeli alla natura. Qualche correzione potrebbe farla l’incisore, senza rinviare i disegni a Milano.
Lettera inviata da Pisa il 12 maggio 1846, in cui Matteucci raccomanda il dottor Cima, già segnalato anche al Plana, per il concorso alla cattedra di Fisica a Genova.