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Descrizione archivistica
Università degli Studi di Torino
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Esami privati di matematica e architettura

Il registro raccoglie soltanto trentuno verbali d'esame e presenta un riferimento al Regio biglietto del 4 aprile 1831, in base al quale nei mesi di giugno e luglio tutti gli esami, a eccezione degli esami di laurea o dell'ultimo anno, dovevano tenersi in forma scritta, tanto per gli studenti di Torino che per quelli delle Provincie.
Non raccoglie esami per agrimensori e misuratori.

Verbali degli esami privati e pubblici di Matematica e Architettura e per agrimensore e misuratore

Il Manifesto del Magistrato della Riforma sopra gli studi del 3 ottobre 1822 prevede una durata di quattro anni per il corso di Matematica ed idraulica, per gli aspiranti al titolo di ingegnere idraulico, di tre per il corso di Architettura civile (quattro dal 1834), per gli aspiranti al titolo di architetto civile. Dopo aver superato gli esami privati dei primi tre anni, alla fine del quarto anno gli studenti di Matematica sono ammessi all'esame pubblico, consistente in "uno scritto ragionato ... accompagnato dagli opportuni calcoli e disegni". Se approvati, ottengono il titolo di ingegnere idraulico. Gli studenti di Architettura civile, dopo un primo anno ed esame analogo agli studenti di Matematica. "frequenteranno la scuola d'architettura civile". Già alla fine del terzo anno è previsto "un lavoro coi disegni regolari sugli ordini architettonici sopra il tema che gli avrà assegnato il professore di architettura". Al termine del quarto anno lo studente è ammesso all'esame di Architettura civile, consistente in una "invenzione architettonica su di un tema proposto in iscritto dal professore di Architettura". Se approvato, ottiene il titolo di architetto civile (cfr. Raccolta dei sovrani provvedimenti relativi agli studenti, al corso scolastico, ai gradi accademici..., Torino, Stamperia Reale, 1839, pp. 97-109).
Il Manifesto del Magistrato della Riforma del 4 ottobre 1847 conferma in quattro anni la durata dei corsi di Matematica e Architettura, con esami privati alla fine di ciascun anno e un esame pubblico finale per conseguire la qualifica rispettivamente di ingegnere idraulico e architetto civile. E' prevista la possibilità di passare da un corso all'altro, a patto di sostenere gli esami dovuti. Gli ingegneri idraulici possono sostenere l'esame di architetto civile trascorsi tre mesi, senza dover seguire ulteriori corsi. Gli architetti civili possono sostenere l'esame per ingegnere idraulico "dopo aver frequentato per un anno la scuola d'Idraulica ed aver sostenuto un esame privato sulla Analisi e sulla Meccanica" (art. 31).
La verbalizzazione degli esami pubblici per il conseguimento dei titoli di architetto civile e di ingegnere idraulico si interrompe nel 1846 (p. 222 del registro con segnatura SC. LETT.- Esami Mat. Arch. 1845-47 http://atom.unito.it/index.php/esami-di-matematica-di-architettura-misuratori-e-agrimensori-2) e non risultano conservati registri dedicati alla verbalizzazione di questi soli esami.
Registri con rubrica.

Esami degli architetti e misuratori

La registrazione sistematica degli esami cessa il 26 settembre 1822, per riprendere nel registro successivo. Nelle pagine da 388 a 396 sono registrate spedizioni di patenti avvenute nel periodo 1823-1838 e rilasciate a persone dispensate dagli esami o che hanno superato gli esami prescritti in città diverse da Torino (Chambéry, Pavia, Genova).

Verbali degli esami per il conferimento delle patenti di agrimensore, misuratore, maestro de' conti, architetto civile e idraulico

Registri manoscritti con rubrica finale.
Le Costituzioni di Sua Maestà per l'Università di Torino del 1729 prevedono (titolo XI) che "tutti i pubblici Misuratori, Architetti e Maestri de' Conti, che vorranno esser'ammessi ad esercitare in avvenire alcuna di quest'Arti, dovranno essere esaminati, ed approvati da uno de' Professori di Matematica" (appartenenti al Collegio delle Arti). Per gli abitanti "di là da'Monti, e Colli, come altresì nelle Provincie" l'esame si svolge davanti ad esperti individuati dal Magistrato della Riforma in loco, ma la successiva spedizione della patente avviene da parte del segretario dell'Università. Non è ancora prevista la frequenza a specifici corsi.
Il Regio Biglietto del 9 marzo 1762 oltre a prevedere che gli esami si svolgano solo a Torino, richiede agli agrimensori, prima di presentarsi agli esami, una pratica di due anni sotto un agrimensore approvato dalla Riforma, ai misuratori una pratica di tre anni. Agli aspiranti architetti civili è richiesta la frequenza al corso di Geometria speculativa e pratica e di Meccanica; agli architetti idraulici la frequenza a "un corso compito di Matematica, cominciando dalla Geometria".
Queste disposizioni sono confermate nelle Costituzioni di Sua Maestà per l'Università di Torino del 1772 (titolo XIV), dalle quali si evince (tit. III, capo IV, art. 5) che "il corso intero di Matematica" richiesto agli architetti idraulici si compiva in cinque anni.

Esami di professori e maestri

Esami privati di Belle Lettere (gennaio 1843-dicembre 1851) e di Filosofia (gennaio 1843-dicembre 1850). Esami di maestri di Grammatica superiore e di quarta, quinta, sesta classe (gennaio-novembre 1843). Con rubrica.

Esami di professori e maestri

Esami pubblici per professore di Filosofia razionale, di Filosofia positiva, di Umanità, di Retorica, di Grammatica superiore; maestro di quarta, quinta, sesta classe e di Grammatica superiore. Esami privati di Belle Lettere, di Filosofia e di Eloquenza. Esami di ammissione. Con rubrica.

Esami di professori e maestri

Esami pubblici per professore di Filosofia, di Umanità, di Retorica, di Grammatica superiore; maestro di quarta, quinta, sesta classe e di Grammatica superiore. Esami privati di Belle Lettere, di Filosofia e di Eloquenza. Con rubrica.

Esami di professori e maestri

Esami pubblici per professore di Filosofia, di Umanità, di Retorica, di Grammatica superiore; maestro di quarta, quinta, sesta classe e di Grammatica superiore. Esami privati di Belle Lettere, di Filosofia e di Eloquenza. Con rubrica.

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