Mottura, Giacomo

Area dell'identificazione

Tipo di entità

Persona

Forma autorizzata del nome

Mottura, Giacomo

Forma(e) parallele di nome

Forme normalizzate del nome in conformità ad altre regole

Altra(e) forma(e) di nome

Codice identificativo dell'ente

Area della descrizione

Date di esistenza

1906-1990

Cronologia

Uomo di grande cultura e poliedrica personalità, titolare della cattedra di Anatomia e istologia patologica presso l'Università di Torino dal 1951, applicò il suo ideale di giustizia sociale allo studio delle malattie professionali. Il suo interesse scientifico per le malattie da inalazione di polveri, quali la silice cristallina e le fibre di asbesto, non si esauriva nella loro attribuzione nelle usuali categorie della patologia, ma si estendeva alle circostanze di esposizione e ai meccanismi patogenetici.
Combatté sempre quale medico perché la vita dei lavoratori venisse protetta, anche quando medici di importanti industrie metallurgiche negavano pubblicamente che nei loro stabilimenti vi fosse ragione di preoccuparsi per la silicosi, in un tempo in cui già operai, da loro visitati, erano poi deceduti e riconosciuti morti per silicosi in autopsie da lui eseguite.
Fu autore di un importante articolo di denuncia sul primo numero della rivista Cultura e Realtà (1950): “L'ammalato per contratto di lavoro. Considerazioni indotte dallo studio delle malattie polmonari da polveri industriali”. In esso scrisse tra l’altro: “L'indennizzo obbligatorio è una grande conquista, ma il medico non può non considerare il suo aspetto di puro ripiego di fronte al fallimento della terapia e della prevenzione. … La prevenzione obbligatoria delle malattie professionali si trova in contrasto con l'esigenza del basso costo a oltranza e, stia pure essa a far bella mostra di sé nella legislazione, il sistema attuale di produzione non può non cercare di eluderla, giacché la salute dell'operaio è il bene per esso meno costoso.”
Fu assessore (con sovraintendenza allo Stato civile e ai cimiteri) della prima giunta dopo la Liberazione di Torino (Giunta Roveda) dal 1945 al 1946, come componente del CLN rappresentante della Sinistra Cristiana. Ricorda egli stesso in appunti autobiografici che in questo ruolo ebbe a occuparsi della registrazione di nascite, morti, matrimoni: “In tema di accertamento di morti ebbi il non lieve compito di numerare gli uccisi nei giorni della Liberazione e di provvedere alla loro identificazione. E’ mio dovere precisare quanto ben so per prova diretta. Gli uccisi furono all’incirca trecento, quasi tutti tedeschi sorpresi a smantellare motori o altre apparecchiature … Non più di una trentina erano italiani fascisti: fra questi vi furono certamente vittime non solo della lotta ideologica, ma anche di vendette personali… Sono assolutamente da smentire le cifre smodatamente gonfiate che vennero poi in voga”.

Luoghi

Stato legale

Funzioni, occupazioni, attività

Anatomo-patologo, professore universitario

Mandato/Fonti autoritative

Articolazioni interne/Genealogia

Contesto generale

Area delle relazioni

Entità collegata

Mottura, Ferdinando (1873-1950)

Identifier of related entity

Categoria della relazione

famiglia

Date della relazione

Descrizione della relazione

Padre e figlio

Entità collegata

Gamna, Laura (1883-1964)

Identifier of related entity

Categoria della relazione

famiglia

Date della relazione

Descrizione della relazione

Madre e figlio

Entità collegata

Mottura, Luisa (1938-1944)

Identifier of related entity

Categoria della relazione

famiglia

Date della relazione

Descrizione della relazione

padre e figlia

Area dei punti di accesso

Punti d'accesso per soggetto

Punti d'accesso per luogo

Occupazioni

Area del controllo

Identificatore del record di Autorità

IT\ICCU\CFIV\007888

Codice identificativo dell'istitituto conservatore

Norme e convenzioni utilizzate

Stato

Livello di completezza

Date di creazione, revisione, cancellazione

Lingue

Scritture

Note di manutenzione

  • Area di lavoro

  • Esporta

  • EAC

Soggetti collegati

Luoghi collegati