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Manomissione da parte della Finanza del pacco di libri per Moris.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Cesati 78.8
  • Item
  • 1841-11-07
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Como il 7 novembre 1841. Cesati ha spedito al libraio Meisner il pacco destinato a Moris. Meisner gli ha però mandato una lettera ove dice che il pacco è stato gravemente manomesso, probabilmente dalla Finanza. Cesati è adirato con Meisner perché non ha protestato con chi di dovere per l’inconveniente. Gradirebbe avere un esemplare di Trifolium Balbisii, per confrontarlo con un Trifolium da lui raccolto al Col di Tenda.

Elenchus delle piante sarde

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 27.4
  • Item
  • 1827-10-13
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bologna il 13 ottobre 1827, in cui Bertoloni, dopo tre mesi di assenza, risponde alle ultime tre lettere di Moris, ringraziandolo dell’Elenchus delle piante sarde, che garantisce a Moris la priorità della descrizione delle piante sino ad allora ignote alla scienza, evitando che tale priorità venga riconosciuta all’Accademia Linneana di Ratisbona, che ha inviato in Sardegna un “alemanno” a raccogliere piante indigene. Si fa notare a Moris che una Potentilla, da lui descritta come nuova, è identica a quella descritta nel 1825 per la Corsica da Viviani, cui pertanto spetta la priorità. Seguono alcune osservazioni nomenclaturali su una specie di Carduus descritto come specie nuova da Viviani, su un Hypericum ricevuto da Persoon e su una Linaria raffigurata da Desfontaine. Seguono altre osservazioni su piante riportate da Moris nell’Elenchus. Viene riportato un elenco delle piante dell’Elenchus di cui Bertoloni desidera un esemplare.

Ritorno dalla Sardegna.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.4
  • Item
  • 1835-06-27
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 27 giugno 1835. Dopo otto giorni di “placidissima navigazione”, De Notaris e Genè sono arrivati a Genova. Quest’ultimo è partito immediatamente per Novara e De Notaris andrà a Milano per rivedere i suoi parenti e per preparare roba e libri da trasferire a Torino. Arriveranno presto a Moris le piante raccolte in Sardegna. Purtroppo il Mesembryantemum crystallinum e la Phyllirea latifolia ricercati a fine aprile a S. Pietro non erano ancora fioriti. De Notaris ha incaricato Meloni Baille di procurarli. Sta preparando la descrizione delle due specie di Opuntia. Consultando a Genova l’erbario di Vittadini, ha scoperto di avere commesso un grosso sproposito: la pianta che riteneva essere un Asphodelus è invece Bulbine planifolia.

Arrivo a Genova con la sorella.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.9
  • Item
  • 1839-11-26
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Genova il 26 novembre 1839. De Notaris è a Genova da pochi giorni [De Notaris nel 1839 si trasferisce a Genova, dove nel 1843 sarà professore di Botanica e direttore dell’Orto Botanico]. Deve occuparsi di mille cose; deve anche fare compagnia alla sorella, che nei primi tempi lo aiuterà, ed è chiusa tutto il giorno in una camera di albergo. Si trasferirà quanto prima in due camere ammobiliate, nella stessa casa del signor Ratti. Tutti sono molto gentili con lui. De Notaris fa una descrizione sommaria dell’orto botanico e delle serre. Il lavoro sarà impegnativo, anche perché deve svolgere tre lezioni alla settimana; teme di non potersi occupare per parecchio tempo delle sue crittogame.

Apprezzamento di Romeis per il lavoro di ricerca di Amprino

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1958 7
  • Item
  • Bologna, 1958-03-05
  • Part of Amprino, Rodolfo

Acclude la risposta di Romeis [non conservata], con "espressioni molto lusinghiere per il suo lavoro in ispecie e sulla sua opera scientifica in genere". Comunica che rientrerà il giorno seguente a Torino, accompagnato da Olivo.

Lettera di Rodolfo Amprino a Salvatore Luria

Minuta. Amprino ringrazia Luria per l'invio di un contributo dedicato al comune maestro, Giuseppe Levi, in occasione del suo 85. compleanno ed esprime grande apprezzamento per il saggio sulla moltiplicazione dei virus appena pubblicato da Luria sulla rivista Protoplasmatologia.

Prodromo della Flora Sardoa (ed altro)

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Balbis G.B. 15.6
  • Item
  • 1826-04-07
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Lione il 7 aprile 1826, in cui Balbis ringrazia della lettera ricevuta il 18 marzo. Aggiunge di non aver ancora ricevuto il materiale, il cui arrivo è stato preannunciato dal sig. Groulante, spedizioniere di Marsiglia. Assicura Moris di essersi occupato delle Felci inviategli; approva l’idea di dividere per famiglie le piante nel prodromo della Flora Sardoa. Ribadisce che le spedizioni a lui dirette possono essere spedite a Genova a Bonafous, che le passerà a Torino. Balbis sta per completare la Flore Lyonnaise. Balbis prega Moris di salutare il sig. Thomas. Seguono commenti su alcune piante.

Ringraziamenti per il dono.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.4
  • Item
  • 1889-07-01
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bordighera l’1 luglio 1889. Bicknell ringrazia Gibelli per il dono ricevuto. Gli è riconoscente, soprattutto perché l’ha incontrato soltanto una volta.

Apprezzamento per l’opera sui trifogli.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.5
  • Item
  • 1891-02-22
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 22 febbraio 1891. Bicknell si scusa con Gibelli per avere ritardato a ringraziarlo del dono della monografia sui Trifolium, opera chiara e completa, però non tanto complicata come alcune monografie che lo hanno reso mezzo pazzo. Di tanto in tanto, Bicknell riceve notizie di Gibelli da Burnat. A Cuneo ha conosciuto il signor Mattirolo. Se Gibelli lo desidera, può mandargli piante della Liguria occidentale.

Ringraziamenti per i semi di Pennisetum.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.10
  • Item
  • 1895-11-30
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 30 novembre 1895. Per non disturbare Gibelli, Bicknell ha chiesto semi di alcune Medicago a Burnat. Ringrazia Gibelli per i semi di Pennisetum. Invia i saluti alla signora Gibelli.

Accordi per l’intervento chirurgico del figlio di Polini a Torino.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.12
  • Item
  • 1896-11-26
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 26 novembre 1896. Bicknell manda a Gibelli i fiori, chiamati “fiori di flanello”, provenienti da New South Wales, di cui gli ha parlato di recente. Il dottore di Bicknell ha già parlato con il professor Carle per quanto riguarda l’operazione. Quando vi sarà l’accordo, verrà con il giovane a Torino e rivedrà Gibelli [si tratta probabilmente non del figlio di Bicknell, bensì di Luigi Polini, figlio del suo assistente e aiutante Giacomo Polini, a cui era molto affezionato – v. lettera n. 20.15]. Burnat gli ha scritto di sentirsi meglio e spera di vederlo a Vevey [luogo di residenza di Burnat]. Dal figlio Jean ha però saputo che ha ancora vomitato sangue e che il miglioramento non è gran cosa.

Tristi ricordi durante le feste di fine anno.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.23
  • Item
  • 1897-12-21
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 21 dicembre 1897. Bicknell è addolorato per la morte recente di due dei suoi migliori amici; uno è morto, l'altro "non arriverà a Natale". Le feste portano ai vecchi ricordi tristi; si cerca di divertirsi per fare divertire i bimbi. Seguono alcune puntualizzazioni sulla traduzione inglese che Gibelli deve inviare al “signor Giap.” [v. n. 20.22]. Bicknell invia molti auguri di buon Natale a Gibelli e alla sua signora.

Disponibilità ad accogliere Persone nella propria casa.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.28
  • Item
  • 18??-10-11
  • Part of Orto botanico

Lettera inviata da Bordighera l’11 ottobre, senza indicazione di anno. Bicknell è compiaciuto del fatto che Gibelli sia stato soddisfatto delle poche ore passate a Bordighera. E’ disposto ad accogliere in qualsiasi momento, se lo desiderano, i tre professori di Torino, Gibelli, Belli e Mattirolo. Un tempo Bicknell dice di avere avuto l’intenzione di ricevere durante l’inverno due o tre convalescenti di Torino o di altre città, non ancora abbastanza forti da poter riprendere il lavoro. Ha però dovuto rinunciare al progetto perché le Persone di servizio sono molto difficili e hanno poco rispetto per coloro che credono inferiori al loro padrone. Pertanto la sua casa è riservata agli amici che hanno bisogno di mare. Bicknell si rammarica di non riuscire ancora a riconoscere alcune specie comuni di Trifolium.

Saluti dal 121° Congres Archéologique de France

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Chastel A.1
  • Item
  • Avignone [Francia], 1963-06-10
  • Part of Castelnuovo, Enrico

Cartolina di Chastel a Castelnuovo: ironizzando sulla scena riprodotta, un pastore col proprio gregge verosimilmente nei pressi del Palazzo dei Papi di Avignone, Chastel porge i propri saluti dal 121° Congres Archéologique de France [1] e chiede informazioni sulla mostra del Barocco [2]. Sono presenti i saluti autografi di Michel Laclotte, accompagnati da un'altra sottoscrizione non identificata.

Riedizione di Arte e umanesimo e Fables, formes et figures; ringraziamento per I Mesi di Trento

Lettera di Chastel a Castelnuovo: dopo l’incontro con Giulio Einaudi a Parigi, si mostra soddisfatto della sua proposta per la riedizione di Arte e umanesimo a Firenze e per la traduzione di Fables, formes, figures [1]. Commentando il volume I Mesi di Trento, donatogli da Castelnuovo, concorda riguardo alle affinità del ciclo pittorico della Torre Aquila – che aveva visitato di recente – con le Très Riches Heures dei fratelli Limbourg [2]. In chiusura comunica che la direzione della «Revue de l’art» sarebbe passata a Michel Laclotte e Jean Guillaume [3].

Mostra di pittura francese del XVII secolo a Londra

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 1
  • Item
  • Londra, 1957-06-14
  • Part of Castelnuovo, Enrico

Cartolina di Laclotte a Castelnuovo: invitando Castelnuovo a raggiungerlo al Louvre non appena arrivato a Parigi [1], Laclotte lo aggiorna sull’avanzamento del progetto di un’esposizione d’arte francese del XVII secolo in programma a Londra [2].

M. Meiss sulla Dormitio Virginis del Musée du Louvre (M. Giovannetti?)

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 5
  • Item
  • Parigi, s.d. [1961-1962]
  • Part of Castelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: annuncia la prossima pubblicazione sulla «Revue du Louvre et des Musées de France» [1] di un articolo su una tavola nei depositi del Musée du Louvre di Millard Meiss, che la attribuisce alla cerchia di Matteo Giovannetti, sottolineandone le affinità con gli affreschi della Cappella di San Marziale del Palazzo dei Papi di Avignone [2]. D’accordo con Sylvie Béguin, a fronte del fatto che il dipinto si presenta in pessimo stato di conservazione, non concorda col giudizio e — più generalmente — con le critiche mosse a Castelnuovo, apostrofato da Meiss come "embotteld avignonist" per aver eccessivamente sottolineato l'apporto dato da Avignone all’evoluzione della pittura del XIV secolo in Francia [3]. Laclotte chiede quindi a Castelnuovo un parere sull'opera, riportando che secondo Carlo Volpe, pur presentando influssi riconducibili a Giovannetti, non era di scuola italiana bensì spagnola.

Complimenti per una pubblicazione di Castelnuovo

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 17
  • Item
  • s.d. [post 1959 - anni Sessanta]
  • Part of Castelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: si complimenta con Castelnuovo per un suo scritto, non specificato, al cui riguardo avanza come uniche critiche l’assenza di rimandi al ritratto di Jacopo Stefaneschi di Simone Martini e agli affreschi presenti presso l’ambiente che precede la cappella a Villeneuve-lès-Avignon (definiti “restes des freques") [1].

Laureandi in Medicina e chirurgia 1900 - 1901

  • IT ASUT BECHIS Michele. Laureandi
  • Item
  • 1900 - 1901
  • Part of Altri fondi

Quadro dei laureandi in Medicina e chirurgia dell'anno accademico 1900-1901.
G.B. Berra fotografo; E. Pina pittore . Nell'angolo superiore sinistro è raffigurata una divinità alata a cavallo col caduceo, rappresentazione allegorica della Medicina.

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