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Amprino, Rodolfo Ciardi Dupré, Giovanni
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Accademia dei Lincei e vita accademica

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1962 9
  • Item
  • Torino, 1962-06-15
  • Part of Amprino, Rodolfo

Commenta i risultati della votazione per i posti vacanti all’Accademia dei Lincei: come Corrispondente per la Zoologia è prevalso Pasquini su Amprino, secondo, e Levi non ne è sorpreso per la prevalenza dei Soci romani. Deplora la scelta di Amantea come Socio Nazionale, anche per i legami con Martini.
Olivo gli ha riferito che l’Accademia ha proposto il nome di Levi per il premio Balzan, cosa che Levi non apprezza per questioni di opportunità, facendo egli stesso parte dell'Accademia dei Lincei.
Godina non si è recato al congresso di Genova, sostituito da Filogamo, che lo ha messo al corrente della situazione problematica all’Università di Sassari: Ciardi ha acquistato attrezzature costose per l’Istituto di Anatomia “mentre mancano le cose più indispensabili e mancano del tutto i libri e i periodici”. Riferisce di aver visto Rita Levi-Montalcini ed Eugenia Sacerdote Lustig, che è stata invitata a partecipare ad un congresso a Mosca dove apprezzano i suoi lavori sull'induzione prodotta da neoplasma, cui Sacerdote si dedica “senza conoscere affatto la letteratura” in proposito.

Vita accademica e attività di ricerca

È rammaricato per le condizioni di salute di Levi, costretto a letto.
Si sofferma sulla carriera di Filogamo, che ambisce all'incarico a Perugia, con successiva apertura del concorso, ma teme le manovre di Ciardi-Duprè a vantaggio di Balboni, l’assistente di Fazzari.
È stato nominato in una commissione presieduta da Califano per l’assegnazione di borse di studio per l'estero offerte dalla NATO: prega Levi di non diffondere la notizia per timore che Loreti e i diretti interessati gli chiedano raccomandazioni; tra i concorrenti ci sono Franceschini, di cui non ha una considerazione positiva, e Candiollo, oltre a due assistenti di cliniche ostetriche dei quali critica la mole di lavori presentati, che giudica di scarsa qualità.
Ha inviato a Levi un ritaglio della rivista francese «Express» con un articolo sul sindacalismo italiano e in particolare sull’attività e l'orientamento di Vittorio Foa, che pensa interesserà lui e suo figlio Alberto.
Ha ricevuto le bozze del capitolo scritto per l'Handbuch der medizinischen Radiologie, ma non quelle dei lavori inviati a Gomez Oliveros. Lamenta che la lentezza dei tempi di pubblicazione renda i contributi non più aggiornati.

Attività di ricerca e avvicendamenti di cattedre

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1961 12
  • Item
  • Torino, 1961-10-28
  • Part of Amprino, Rodolfo

Ha letto la memoria che Amprino gli ha dedicato in occasione del suo ottantacinquesimo compleanno: a questo proposito gli consiglia di non abbandonare le ricerche sulle ossa che hanno contraddistinto il suo lavoro e che lo vedono come specialista riconosciuto, e di non insistere invece con le ricerche relative alla “cresta apicale dell’arto”, pur riconoscendo che con il suo lavoro abbia confutato errori di altri scienziati.
A proposito delle ricerche di Delfina Bonetti, pur approvando i temi che vorrebbe suggerire alla moglie, consiglia di lasciare che proceda di sua iniziativa sugli argomenti che le interessano. Ha letto un articolo di Luria: ne loda la competenza e riferisce che negli Stati Uniti, secondo le informazioni avute da Rita Levi - Montalcini, gode di grandissima stima ed è candidato al premio Nobel.
Ha letto un libro di Florkin su Theodor Schwann inviatogli da Chèvremont, e ha parole di grande ammirazione per Schwann, che è stato allievo di Johannes Müller a Berlino.
Informa dei movimenti nelle varie Facoltà: Andreassi intende rimanere a Perugia, vanificando i disegni di Filogamo, e pensa che Virno stia progettando di far avere l’incarico a Ruotolo; per Napoli, aveva scritto a Califano raccomandandogli Fumagalli, ma Califano gli ha risposto di essersi impegnato con Ciardi. Ha avuto un colloquio con Palumbi, che giudica in modo molto negativo.

Premio Feltrinelli e avvicendamenti di cattedre

Commenta il quarto volume di un trattato, intitolato “The Cell”, curato da Brachet e da Mirsky. Esprime un giudizio molto negativo sul capitolo "Nerve Cell" di cui è autore Hyden. Parla poi dell’assegnazione del premio internazionale Feltrinelli per la Biologia: la sua proposta di premiare Moscona non è stata accolta perché si pensa di attribuire il premio ad uno studioso di Genetica, e D’Ancona propone Brachet, sul quale Levi, che ha delle riserve, chiede un parere ad Amprino. Propone allo stesso Amprino di curare la quinta edizione del proprio trattato di Istologia, del quale è in esaurimento la quarta edizione. Accenna poi ad alcuni avvicendamenti nelle Università: Filogamo gli ha riferito che Ciardi-Dupré vorrebbe essere trasferito a Palermo per succedere a Bruno; ha suggerito allo stesso Filogamo di candidarsi per Sassari o a Roma.

Centralità del metodo della coltura in vitro

Si compiace di aver incontrato Levi durante le vacanze e di averlo trovato bene. Riconosce come il metodo della coltura in vitro, coltivato da Godina, stia diventano essenziale e vorrebbe impiantare anche a Bari un piccolo laboratorio, nonostante la scarsità di mezzi e anche di collaboratori, iniziando con la tecnica di Wolff, che giudica la più adatta a studiare alcuni fenomeni. Ha fatto questa affermazione a conclusione dello scritto suo e di Camosso destinato alla pubblicazione in memoria di Harrison. Ritiene che Godina dovrebbe pubblicare il suo studio “sull’organogenesi dell’ippocampo”.
Manifesta grande apprezzamento per Allara, che ha incontrato a Firenze e di cui ha visitato l’Istituto di Istologia che Allara sta letteralmente dotando di laboratori con le proprie mani. Non ha un'opinione negativa di Waddington né sulle pubblicazioni provenienti dall'istituto da lui diretto, che trova ben impostate e originali. Bairati gli sembra stare un po' meglio sia fisicamente sia spiritualmente.
Ha visto i primi due volumi della la nuova edizione del trattato di Anatomia umana di Testut rivisto da Latarjet e tradotto da Ciardi Dupré con Bianchi e Fumagalli; lo giudica molto costoso e poco utilizzabile perché molto invecchiato.

Attività di ricerca e vita accademica

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1958 3
  • Item
  • Torino, 1958-01-29
  • Part of Amprino, Rodolfo

Manifesta scarsa stima per Palumbi e Ciardi, compomenti di una commissione di concorso. Ribadisce la necessità che Camosso ricordi K. Peter, che per primo descrisse la cresta apicale (“Extremitatscheitelleiste”). Si felicita con Amprino per l’invito ricevuto a lavorare presso l’Argonne Natural Laboratory. Intende informarsi presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, tramite Olivo, per valutare se potrebbe imparare, alla propria età, a usare un arto articolato. Riferisce di incontri con Bairati, che ha pubblicato i risultati delle osservazioni sulle fibre nervose cresciute in vitro, Margaria e Bucciante.