Showing 882 results

Archival description
With digital objects
Print preview View:

Soci e allievi

Elenchi di soci e allievi, ordinati per data di pagamento della tassa di iscrizione, di cui è indicato l'ammontare. E' coperto l'arco cronologico dal 6 novembre 1910 al 7 dicembre 1912. Sono presenti le dimissioni da allievo di Diego Alberti (15-4-1910).

Esposizione Internazionale di Torino

Documenti relativi alla partecipazione del Laboratorio all'Esposizione, nel gruppo XXIV Economia sociale, classe 159 Istituzioni a favore dell'industria e del commercio. Sono presenti: appunti sulla composizione dei gruppi di lavoro di allievi "ai quali furono assegnati temi speciali che daranno luogo a monografie e diagrammi statistici", nonché i verbali di cinque riunioni di detti gruppi, coordinati da Giulio Fenoglio; domanda di ammissione all'Esposizione, in bianco e compilata; programma a stampa del gruppo XXIV Economia sociale e del Gruppo XXV Colonizzazione, Emigrazione, Colonie; planimetria dell'Esposizione.

Dati statistici

Richieste mensili di dati sulla consistenza del patrimonio della biblioteca, sulla sua circolazione e sul numero dei frequentatori da parte del Servizio Statistica della Città di Torino per conto dell'Istituto Centrale di Statistica. Minute di tabelle compilate in risposta all'indagine.

Scuola superiore di Metodo

La Scuola di Metodo normale fu istituita presso l’Università con il R. Biglietto del 4 giugno 1844, reso esecutivo col Manifesto del Magistrato della Riforma n. 444 del 10 luglio 1844, allo scopo di formare i maestri della Scuola elementare. A seconda dell'abilità dimostrata in sede d'esame, gli allievi conseguivano le Patenti di maestro di prima o di seconda scuola elementare; solo ai candidati più meritevoli erano concesse le Patenti di professore di Metodo, in previsione dell’apertura di scuole di Metodo provinciali. La scuola inaugurò il 26 agosto: fu Ferrante Aporti a tenere le lezioni, concluse il 30 settembre e seguite dagli esami scritti e orali.
Le R. Lettere-Patenti n. 515 del 1° agosto 1845 istituirono, a fianco della prima Scuola superiore di Metodo, le Scuole provinciali di Metodo, destinate a formare i maestri elementari; diversamente, alla Scuola superiore presso l’Ateneo rimaneva in capo la sola formazione dei professori di Metodo. Il regolamento annesso stabiliva per il corso superiore di Metodo la durata di un anno scolastico, da novembre a giugno. Le lezioni erano tenute da un professore, coadiuvato da due assistenti e da un maestro di disegno lineare. Per accedere all'esame di ammissione era necessario aver già frequentato un corso presso una Facoltà (per gli ecclesiastici non graduati era sufficiente l’attestato vescovile di frequenza al corso teologico nella diocesi d’appartenenza) e i corsi di Zoologia, Mineralogia, Botanica e Chimica Generale (la Patente di professore di Filosofia era accettata come titolo equipollente). L’esame orale verteva su queste quattro discipline e sulla Filosofia razionale ed era sostenuto con i rispettivi docenti e il professore di Metodo. A fine corso era previsto un esame scritto e uno orale alla presenza del professore, dei due assistenti, del maestro di disegno e di tre membri del Collegio di Scienze e Lettere: chi conseguiva le patenti era abilitato al ruolo di assistente presso le Scuole di Metodo provinciali e dopo due anni al ruolo di professore.
A partire dal 1849-50 il «Calendario scolastico» indica come biennale la durata del corso per conseguire il grado di professore di Metodo: "Nel 1° anno si studiano la Chimica generale, la Mineralogia, la Botanica e Zoologia, sostenendo poscia un esame di promozione su tutte le materie che formano l’argomento degli studi delle quattro classi elementari. Nel 2° anno gli alunni frequentano le lezioni teorico-pratiche sulla Pedagogia e sul Metodo generale e speciale proprio delle scuole elementari. Di questo insegnamento sono incaricati un professore e un assistente” (divenuti due a partire dall'anno seguente).
Il R.D. n. 1281 del 24 ottobre 1851 aggiunse alle cinque materie previste per l’esame di ammissione gli Elementi di Aritmetica e Geometria, suddividendo lo svolgimento della prova in due sedute con votazione distinta: il superamento della prima costituiva requisito di accesso alla seconda. Il R.D. n. 1306 del 17 dicembre 1851 separò la cattedra di Metodo generale dalla classe di Lettere, per ascriverla a quella di Filosofia.
La “legge Casati” (R.D.Lgs. n. 3725 del 13 nov. 1859, art. 357) istituisce infine nove Scuole normali per gli allievi maestri, facendo venir meno le Scuole provinciali di Metodo. Non risulta più prevista la Scuola superiore di Metodo presso l'Università.

Istituto Superiore di Magistero

Gli istituti Superiori di Magistero furono regolamentati con R.D. 13 marzo 1923, n. 736. Lo stesso decreto sanciva la soppressione dei Corsi di perfezionamento per i licenziati delle Scuole normali a partire dall'anno 1923/1924. Nel decreto si definiva che gli Istituti superiori di Magistero di Firenze e di Roma avessero funzione e grado pari agli Istituti universitari. Ad essi spettava: "a) di compiere la cultura dei licenziati dagli istituti magistrali, preparandoli ad impartire insegnamenti di filosofia e pedagogia negli istituti magistrali e di discipline letterarie nelle scuole medie maschili e femminili ; b) di abilitare gli insegnanti delle pubbliche scuole elementari all'ufficio di direttore didattico e di ispettore scolastico" . Gli istituti conferivano tre tipi di diplomi: per l'insegnamento dell'italiano e del latino nelle scuole medie di grado inferiore e di storia e geografia nelle stesse scuole e negli istituti magistrali; per l'insegnamento della pedagogia e filosofia negli istituti magistrali.

Raccolta degli atti soggetti a registrazione

Raccolta degli atti soggetti a registrazione nei pubblici registri. Vi si trovano ad esempio contratti per opere edili e scritture private autenticate per acquisti di beni, quali fondi bibliografici e oggetti d'arte. Sono presenti gli atti originali, con sottoscrizioni autografe.
Gli atti sono corredati da numero di corda progressivo da 1 a 1925, il che rende evidenti le lacune.

Commissione pel concorso Provincia e Municipio di Torino nelle spese per l'incremento degli studi universitari

Pareri espressi dalle Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Lettere e filosofia in merito alla relazione della "Commissione provinciale e municipale pei provvedimenti in favore dell'Università".
Copia del "Rapporto sui lavori fatti dalla Commissione provinciale e municipale pei provvedimenti in favore della R. Università", stampato nel 1876.
Richiesta di informazioni statistiche inviata da Giacinto Pacchiotti, relatore della Commissione e minute dei conteggi.
Copia della circolare del Ministero dell'Istruzione Pubblica n. 515 del 21 febbraio 1877 con oggetto "Riduzioni di tariffa per il trasporto in ferrovia degli allievi d'istituti e scuole".
Copia dello "Statuto del Consorzio Universitario di Torino".

M. Meiss sulla Dormitio Virginis del Musée du Louvre (M. Giovannetti?)

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 5
  • Item
  • Parigi, s.d. [1961-1962]
  • Part of Castelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: annuncia la prossima pubblicazione sulla «Revue du Louvre et des Musées de France» [1] di un articolo su una tavola nei depositi del Musée du Louvre di Millard Meiss, che la attribuisce alla cerchia di Matteo Giovannetti, sottolineandone le affinità con gli affreschi della Cappella di San Marziale del Palazzo dei Papi di Avignone [2]. D’accordo con Sylvie Béguin, a fronte del fatto che il dipinto si presenta in pessimo stato di conservazione, non concorda col giudizio e — più generalmente — con le critiche mosse a Castelnuovo, apostrofato da Meiss come "embotteld avignonist" per aver eccessivamente sottolineato l'apporto dato da Avignone all’evoluzione della pittura del XIV secolo in Francia [3]. Laclotte chiede quindi a Castelnuovo un parere sull'opera, riportando che secondo Carlo Volpe, pur presentando influssi riconducibili a Giovannetti, non era di scuola italiana bensì spagnola.

Complimenti per una pubblicazione di Castelnuovo

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 17
  • Item
  • s.d. [post 1959 - anni Sessanta]
  • Part of Castelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: si complimenta con Castelnuovo per un suo scritto, non specificato, al cui riguardo avanza come uniche critiche l’assenza di rimandi al ritratto di Jacopo Stefaneschi di Simone Martini e agli affreschi presenti presso l’ambiente che precede la cappella a Villeneuve-lès-Avignon (definiti “restes des freques") [1].

Mostra di pittura francese del XVII secolo a Londra

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 1
  • Item
  • Londra, 1957-06-14
  • Part of Castelnuovo, Enrico

Cartolina di Laclotte a Castelnuovo: invitando Castelnuovo a raggiungerlo al Louvre non appena arrivato a Parigi [1], Laclotte lo aggiorna sull’avanzamento del progetto di un’esposizione d’arte francese del XVII secolo in programma a Londra [2].

Studenti militari (1915)

Elenchi in doppia copia degli studenti arruolati, suddivisi per Facoltà e per anno di iscrizione: Scuola di Farmacia e Facoltà di Medicina e chirurgia (elenco redatto in modo continuativo), Facoltà di Giurisprudenza, Facoltà di Lettere e filosofia, Facoltà di Scienze, Corso di perfezionamento per i licenziati dalle Scuole Normali (quest'ultimo in copia unica).
Gli elenchi non recano data, ma sono riferibili al 1915, sulla base di controlli effettuati in base all'anno di immatricolazione degli studenti.

Commemorazione del 25 marzo 1917

Materiale preparatorio (primi elenchi degli studenti da commemorare, notizie biografiche); elenco definitivo dei caduti commemorati (bozze dell'Annuario accademico del 1916-17, pagine 75-87); minuta di invito alla cerimonia; documenti relativi all'iscrizione marmorea (due elenchi dei caduti e fattura della ditta Catella Fratelli, incaricata dell'incisione).

Treves, Marco

  • IT ASUT TREVES
  • Fonds

La documentazione copre un periodo da fine '800 al 1942 e comprende carte che testimoniano la sua intensa e originale attività professionale, i suoi molteplici interessi verso altre discipline nonché il suo impegno politico (anche in relazione allo stretto rapporto con il fratello Claudio, deputato socialista, in seguito fuoriuscito).

Untitled

Estratti e pubblicazioni raccolte da altri membri della famiglia Castelnuovo

Opuscoli a stampa ricevuti o raccolti da membri della famiglia Castelnuovo tra fine XIX secolo e anni Settanta del XX secolo: la moglie Delia Frigessi (1929-2012), il padre Gino (1903-1995), i nonni Attilio Mori (1865-1937), Guido Castelnuovo (1865-1952) e Elbina Enriquez (1870-1960) e il bisnonno Enrico (1839-1915). Si tratta di pubblicazioni edite in occasione di matrimoni a scopo celebrativo, testi di discorsi tenuti presso istituti culturali o nell'ambito di ricorrenze ed estratti da volumi e periodici.

Istituto di Estetica

La gran parte dei documenti è relativa all'organizzazione del Comité International pour les Etudes d'Esthétique, Torino 28-30 settembre 1967: documenti preparatori, elenchi dei partecipanti, corrispondenza coi partecipanti, inviata a ricevuta dal professor Luigi Pareyson, direttore dell'Istituto. Sono presenti lettere o risultano comunque menzionati: Jan Aler, Teddy Brunius, Mikel Dufrenne Joseph Gantner, Per Gustav Hamberg, Helmut Hungerland, Heinrich Luetzelen, Panayotis A. Michelis, Thomas Munro, Harold Orborne, Arsène Soreil, Etienne Souriau, Wladyslaw Tatarkiewicz, André Veinstein.
Sono inoltre presenti: uno scambio di lettere tra Pareyson e Luciano Anceschi nell'estate del 1967 su un concorso di Estetica e progetti di pubblicazioni; appunti dattiloscritti sulla distribuzione geografica dei voti per il concorso di Filosofia teoretica a Macerata; la segnalazione del futuro VI Congresso internazionale di Estetica, 15-20 agosto 1968, Uppsala, Svezia.

Registri delle lezioni 1955-56

Registri di: Cataldo Agostinelli (Fisica matematica; Meccanica superiore), Carlo Ambrosino (Esercitazioni di chimica fisica I), Aldo Andreotti (Geometria descrittiva; Matematiche superiori), Giacinta Andruetto (Esercitazioni di Geometria analitica e proiettiva), Enrico Angeletti (Preparazioni organiche e analisi organiche), Guido Ascoli (Matematiche complementari), Renato Ascoli (Esercitazioni di fisica I), Lodovico Avogadro di Cerrione (Chimica organica I), Ada Balzanelli (Esercitazioni di Meccanica razionale e statica grafica, per ingegneri), Ottavio Barbera (Disegno d'ornato e di architettura elementare II), Guido Bonfiglioli (Esercitazioni di fisica, per chimici), Marcello Bussi (Esercitazioni di Laboratorio di mineralogia), Piero Buzano (Geometria differenziale), Maria Cambria (Esercitazioni di Analisi infinitesimale; Esercitazioni di Analisi algebrica), Ettore Carruccio (Storia delle matematiche), Ettore Castellani (Patologia vegetale), Angelo Castiglioni (Chimica delle fermentazioni), Antonio Catino (Esercitazioni di chimica industriale I), Giuseppe Ceccarelli (Disegno di elementi di macchine), Gino Cecchini (Astronomia), Giuseppe Cetini (Misure elettriche), Marcello Cini (Spettroscopia), Marco Civera (Chimica di guerra), Pompeo Colombino (Fisica tecnica), Bonaparte Colombo (Analisi infinitesimale; Teoria delle funzioni), Arnaldo Corio (Esercitazioni di Analisi algebrica; Esercitazioni di Analisi infinitesimale), Romolo Deaglio (Fisica sperimentale I; Fisica superiore), Gaetano Di Modica (Chimica organica II), Pascal Dupont (Esercitazioni di matematiche I), Renato Einaudi (Meccanica razionale), Massimo Fenoglio (Mineralogia; Petrografia), Bruna Fogagnolo (Istituzioni di matematiche II), Sergio Fubini (Esercitazioni di fisica II), Savina Fumagalli (Antropologia), Augusto Gamba (Fisica teorica), Carola Maria Garelli (Esercitazioni di fisica III), Michele Giua (Chimica organica industriale), Bruna Griseri (Esercitazioni di Analisi superiore; Esercitazioni di Analisi algebrica; Istituzioni di matematiche, per naturalisti), Camillo Lenti (Chimica biologica), Francesco Loreti (Anatomia umana), Roberto Malaroda (Geologia; Paleontologia), Renato Malvano (Fisica terrestre), Valdo Mazzi (Anatomia comparata; Istologia ed embriologia), Eugenio Meda (Fisiologia generale), Mario Milone (Chimica fisica I; Chimica generale II), Alberto Montel (Elementi di diritto, di economia e di legislazione sociale), Silvia Noto (Esercitazioni di Geometria analitica e proiettiva; Esercitazioni di Geometria superiore), Giorgio Ostacoli (Esercitazioni di Preparazioni chimiche inorganiche), Leo Pardi (Zoologia generale), Maria Luisa Pavesi (Esercitazioni di Matematiche complementari), Aldo Pesante (Patologia vegetale), Beniamino Peyronel (Botanica generale), Franco Ricca (Esercitazioni di chimica fisica II), Germain Rigault de la Longrais (Geochimica), Pier Filippo Rossi (Esercitazioni di chimica industriale II), Guido Saini (Chimica analitica), Paolo Salmon (Esercitazioni di matematiche II), Gino Salvestrini (Disegno d'ornato e architettura elementare), Giovanni Sanfilippo (Complementi di analisi), Costantino Socin (Geografia fisica), Adriano Solerio (Analisi chimica quantitativa), Rainero Stratta (Impianti industriali chimici), Giuseppe Tanturri (Istituzioni di matematiche I), Alessandro Terracini (Geometria analitica; Geometria superiore), Sergio Tira (Esercitazioni di analisi chimica qualitativa), Uberto Tosco (Briologia), Francesco Tricomi (Analisi matematica algebrica; Analisi superiore), Luigi Trossarelli (Esercitazioni di analisi chimica applicata), Elda Valabrega (Esercitazioni di Teoria delle funzioni; Esercitazioni di Matematiche complementari), Guglielmo Ventura (Impianti industriali chimici), Gleb Wataghin (Fisica sperimentale; Radioattività e fisica nucleare), Modestino Zeuli (Esercitazioni di Meccanica superiore e di fisica matematica; Calcoli numerici e grafici).
E' presente un elenco dei docenti che non hanno consegnato i registri delle lezioni.

Registri delle lezioni. Anno 1956-57

Registri di: Cataldo Agostinelli (Fisica matematica; Meccanica superiore), Carlo Ambrosino (Esercitazioni di chimica fisica I), Giacinta Andruetto (Esercitazioni di Geometria analitica e proiettiva), Giancarlo Angela (Microbiologia, "La cellula batterica"), Enrico Angeletti (Esercitazioni di chimica organica), Guido Ascoli (Matematiche complementari), Renato Ascoli (Esercitazioni di fisica I), Lodovico Avogadro di Cerrione (Chimica organica I), Ada Balzanelli (Esercitazioni di Meccanica razionale e statica grafica, per ingegneri), Ottavio Barbera (Disegno d'ornato e di architettura elementare II), Guido Bonfiglioli (Esercitazioni di fisica, per chimici), Piero Buzano (Geometria differenziale), Maria Cambria (Esercitazioni di Analisi infinitesimale; Esercitazioni di Analisi algebrica), Ettore Carruccio (Storia delle matematiche), Ettore Castellani (Patologia vegetale), Angelo Castiglioni (Chimica delle fermentazioni), Antonio Catino (Esercitazioni di chimica industriale I), Giuseppe Ceccarelli (Disegno di elementi di macchine, per chimici), Gino Cecchini (Astronomia), Giuseppe Cetini (Misure elettriche, per chimici), Pompeo Colombino (Fisica tecnica), Bonaparte Colombo (Analisi infinitesimale; Teoria delle funzioni), Arnaldo Corio (Esercitazioni di Analisi algebrica; Esercitazioni di Analisi infinitesimale), Romolo Deaglio (Fisica sperimentale I; Fisica superiore), Davide Demaria (Esercitazioni di Geometria superiore; Esercitazioni di Geometria analitica, Esercitazioni di matematiche I)); Gaetano Di Modica (Chimica organica II), Pascal Dupont (Esercitazioni di matematiche II), Renato Einaudi (Meccanica razionale), Massimo Fenoglio (Mineralogia; Petrografia), Bruna Fogagnolo (Istituzioni di matematiche II), Savina Fumagalli (Antropologia), Elisa Gallo (Esercitazioni di Geometria descrittiva), Carola Maria Garelli (Esercitazioni di fisica III), Luigi Gatteschi (Esercitazioni di Analisi superiore; Esercitazioni di Analisi algebrica), Michele Giua (Chimica organica industriale), Bruna Griseri (Istituzioni di matematiche, per naturalisti), Antonietta Guardabassi (2 registri di Morfologia sperimentale), Camillo Lenti (Chimica biologica), Francesco Loreti (Anatomia umana), Roberto Malaroda (Geologia; Paleontologia), Renato Malvano (Fisica terrestre), Valdo Mazzi (Anatomia comparata; Istologia ed embriologia), Eugenio Meda (Fisiologia generale), Mario Milone (Chimica fisica I; Chimica generale II), Natale Missana (Astronomia stellare), Alberto Montel (Elementi di diritto, di economia e di legislazione sociale), Antonio Nasini (Chimica generale e inorganica; Chimica fisica II), Giorgio Ostacoli (Esercitazioni di Preparazioni chimiche inorganiche), Leo Pardi (Zoologia sistematica), Anna Maria Penna (Esercitazioni di Matematiche complementari), Beniamino Peyronel (Botanica II), Tullio Regge (Esercitazioni di fisica II), Franco Ricca (Esercitazioni di chimica fisica II), Germain Rigault de la Longrais (Geochimica; Esercitazioni di Laboratorio di mineralogia), Pier Filippo Rossi (Esercitazioni di chimica industriale II), Giovanni Rosso (Microbiologia generale), Guido Saini (Chimica analitica; Chimica colloidale e macromolecolare), Gino Salvestrini (Disegno d'ornato e architettura elementare), Giovanni Sanfilippo (Complementi di analisi), Costantino Socin (Geografia fisica), Adriano Solerio (Analisi chimica quantitativa), Rainero Stratta (Impianti industriali chimici), Giuseppe Tanturri (Istituzioni di matematiche I; Esercitazioni di Geometria descrittiva), Alessandro Terracini (Geometria analitica; Geometria superiore), Sergio Tira (Esercitazioni di analisi chimica qualitativa), Uberto Tosco (Briologia e lichenologia), Francesco Tricomi (Analisi matematica infinitesimale; Analisi superiore), Luigi Trossarelli (Esercitazioni di analisi chimica applicata), Elda Valabrega (Esercitazioni di Teoria delle funzioni; Esercitazioni di Matematiche complementari), Guglielmo Ventura (Impianti industriali chimici II), Mario Verde (Fisica teorica; Radioattività), Gleb Wataghin (Fisica sperimentale; Spettroscopia), Modestino Zeuli (Esercitazioni di Fisica matematica; Calcoli numerici e grafici), Giovanni Zin (Meccanica statistica; Onde elettromagnetiche).
E' presente un prospetto numerico delle lezioni impartite dai diversi professori nell'anno accademico.

Tesi e diplomi per il conferimento della laurea presso la Scuola d'applicazione per gli ingegneri di Torino

Tesi e diplomi di laurea in ingegneria della Scuola d'applicazione per gli ingegneri di Torino, dall'avvio sino alla seconda metà degli anni Settanta del XIX secolo.

La legge sul Riordinamento dell’Istruzione Pubblica 13 novembre 1859, n. 3725 (legge Casati) stabilisce la trasformazione dell’Istituto tecnico di Torino nella Scuola d’applicazione per gli ingegneri, annessa alla Facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche dell’Università (artt. 53 e 309). Il successivo regolamento, approvato con R.D. 4338 del 17 ottobre 1860, prevede, per ottenere il diploma di “ingegnere laureato”, la frequenza di un corso biennale, concluso da un esame generale: “L’esame generale consisterà in una disputa attorno a una dissertazione scritta liberamente dal candidato sulle materie degli esami speciali, ed intorno a tesi di meccanica, di costruzioni e di geometria pratica. Le dissertazioni e le tesi saranno messe a stampa per cura del candidato e presentate quaranta copie alla Segreteria della Scuola almeno dieci giorni prima della disputa” (art. 24). Il regolamento annesso al R.D. 11 ottobre 1863, n. 1718 conferma quanto già in vigore per gli esami generali (art. 30), ma prevede come titolo di accesso alla Scuola, non più, come sino ad allora, la laurea in Matematica, bensì la licenza nella stessa disciplina. Contrariamente al dettato dei due regolamenti, gli esemplari presenti in collezione documentano la discussione non di tre, ma di quattro tesi, con l’aggiunta di una dal corso di Macchine a vapore.
Il Museo industriale è istituito a Torino con R.D. 23 novembre 1862, n. 1001, alle dipendenze del Ministero d'Agricoltura, industria e commercio; il seguente R.D. 30 dicembre 1866, n. 1844, disciplina i corsi impartiti dal Museo, che rilasciava, dopo non meno di quattro anni di corso, il diploma di professore per gli istituti tecnici industriali e professionali e di ingegnere per le industrie meccaniche, chimiche, agricole e metallurgiche (art. 3).
Il R.D. 23 novembre 1867, n. 4052, approva il nuovo regolamento della Scuola d'applicazione, al fine di coordinarne l'azione a quella del Museo industriale e dell'Accademia Albertina di Belle Arti. Oltre all'ingegneria civile, la Scuola inizia a erogare cinque nuovi corsi di laurea, quattro in ingegneria industriale (per le industrie meccaniche, chimiche, agricole e metallurgiche) e uno in architettura civile. Per i soli aspiranti ingegneri chimici e per gli architetti il corso preparatorio universitario propedeutico all'accesso alla Scuola è ridotto a due anni, per gli altri resta in vigore l'obbligo del conseguimento della licenza in Matematica, dopo tre anni di corso all'Università. Al termine del corso biennale presso la Scuola d'Applicazione, per ottenere il diploma di laurea i candidati presentavano una dissertazione su un tema a loro scelta, stampata in 50 copie (art. 3); vengono meno le tesi discusse oralmente.
Il Regolamento per le Regie Scuole d'applicazione per gli ingegneri, allegato al R.D. 8 ottobre 1876, n. 3434, uniforma i requisiti d'accesso ai corsi, richiedendo la "licenza fisico-matematica" ossia aver frequentato un biennio presso la Facoltà di Scienze MFN, e prolunga la durata degli studi in ingegneria e architettura a tre anni (art. 3). Per il conseguimento della laurea era infine previsto un esame generale, diviso in due parti: la prima consiste nella "realizzazione di un progetto pratico complesso, da eseguirsi nel tempo di 15 giorni"; la seconda orale, in cui si discute il tema del progetto e le materie affini (art. 12). Nel regolamento viene meno la richiesta della dissertazione a stampa.

Pier Giorgio Frassati, Adelaide Ametis

  • pagina del quotidiano «La Stampa» recante l'articolo "In memoria di Pier Giorgio Frassati", 10 luglio 1925;
  • fotografia ritagliata da un periodico illustrato, accompagnata dalla didascalia "Torino - Gli imponenti funerali del figlio del senatore Frassati", senza data;
  • 9 cartoline commemorative, con riproduzioni di ritratti di Pier Giorgio Frassati, della casa in cui ha vissuto (corso Galileo Ferraris 70, Torino), della tomba a Pollone (Biella) e della lapide commemorativa posta nella parrocchia di Nostra Signora delle Grazie a Torino; una è in bianco, le altre sono compilate da Adelaide Ametis: si tratta per lo più di saluti e ringraziamenti in risposta a lettere inviate dai coniugi Collo, l'ingegnere Paolo e la moglie Lidia Baggio, in occasione dell'anniversario della morte di Pier Giorgio (4 luglio 1925), 1935-48;
  • lettera di Adelaide Ametis in risposta alla missiva di Lidia Baggio sulla difficile situazione lavorativa del marito Paolo Collo, 13 febbraio 1941.

Pietro Maria Fioretta

Componimento poetico "Al Cav. Pietro Dott. Fioretta", a lui dedicato dal nipote Bartolomeo Fioretta in data 29 giugno 1877 per lo scampato pericolo di morte dovuto a una grave malattia, 1877.

Results 201 to 220 of 882