Lettera inviata da Montpellier il 15 luglio 1845. Dunal invia il programma del corso estivo di Botanica richiestogli da Moris. Girard ha ricevuto gli esemplari di Statice. Bubani sta percorrendo l’impervia Aragona con grande coraggio e spirito di sacrificio; ha scoperto una piccola catena di montagne sconosciuta ai geografi. Gli rimarrà ancora la Catalogna. Gli fa piacere sapere che Mathieu Bonafous non ha perso la buona abitudine di recarsi sovente a Parigi. Prega Moris, quando l’anno prossimo si recherà a Parigi e a Londra, di trattenersi a Montpellier, terra dove hanno erborizzato botanici illustri, quali Bahuin, Cherler, Clusius, Lobel, Magnol ecc.
Lettera inviata da Bordeaux il 28 febbraio 1860, in cui lo scrivente ringrazia Moris per il pacco che gli ha inviato, assieme ad una bellissima lettera in cui, non solo non giudica eccessive le sue richieste, ma lo invita per l’anno seguente ad abbondare. E’ felice di avere ricevuto lo splendido volume [si tratta del 3° volume della Flora Sardoa], di cui già molto si parla tra i botanici bordolesi. Gli invierà piante dell’Algeria e del proprio territorio, l’Aquitania.
Lettera inviata da Cagliari il 7 marzo 1840, in cui lo scrivente chiede a Moris il da farsi per quanto riguarda l’adozione del testo di Storia Naturale, il cui studio, unitamente a quello della Chimica generale, è ora riservato al corso di Filosofia, e non è ancora stato possibile ai nuovi docenti preparare un proprio testo
Lettera inviata da Vienna il 4 marzo 1844, in cui lo scrivente ringrazia per le informazioni ricevute a proposito delle piante dell’erbario di Allioni. Fenzl chiede poi un parere di Moris circa i caratteri distintivi di alcune Alsineae della Sardegna.
Lettera inviata da S. Pietroburgo il 25 gennaio-6 febbraio 1841, in cui Fischer ringrazia Moris del catalogo dei semi, accludendo l’elenco dei desiderata disponibili. Ringrazia altresì dei suggerimenti avuti a proposito dei libri che la biblioteca vuole acquistare. Il corriere in partenza da Vienna porterà a Moris un pacco di piante secche. Fischer parla delle difficoltà che incontra a migliorare il giardino di S. Pietroburgo.
Lettera inviata da Parigi il 27 marzo 1841 [la lettera non è di Fischer, ma di Labaume, inviata a Torino al libraio Bocca; viene qui inserita per analogia di argomento con la lettera 127.1]. Labaume dice a Bocca di fargli avere i libri acquistati per Fischer, che spedirà con una nave in partenza da Le Havre. Per il pagamento provvederà, non appena gli saranno arrivate istruzioni.
Lettera inviata da Finale (Sv) l’1 dicembre 1831, in cui Gallesio comunica a Moris di avergli spedito il suo opuscoletto Teoria della riproduzione vegetale; invierà quanto prima anche il Trattato sul Fico. In entrambi è possibile comprendere di quale nuova teoria si tratti. Consiglia a Moris di leggere anche quanto ha scritto sul mutismo di alcuni frutti e le note, che specifica, sulla Pomona Italiana. Gallesio è seccato con i francesi, specie con Sageret e Turpin, che ostacolano la sua teoria, che invece è stata accettata di buon grado dagli inglesi. Desiderebbe avere una piantina di Citrus hispida: la si potrebbe chiedere a Colla. Invia i saluti a Carena e a Molineri.
Lettera inviata da Finale Borgo (Sv) il 16 maggio 1840, in cui il figlio di Giorgio Gallesio, Giovanni Battista, fornisce particolari circa il trasporto a Torino da Finale di tronchi di palma e di arancio.
Lettera inviata da Toirano (Sv) il 3 dicembre 1855, in cui Garassini porge a Moris gli auguri per il nuovo anno e lo ringrazia per aver raccomandato il proprio figlio Armando al cavaliere Rocci. L’altro figlio, Onesto, si trova da alcuni mesi in Crimea. Il gelo straordinario della settimana passata ha fatto morire gli alberi di limone e le arance. Con i frutti farà dell’ottimo aceto; quest’anno con i frutti di varie specie di agrumi spera di fare un vino andante. Invia i saluti al cavaliere Peveraro e al marchese Alfieri.
Lettera inviata da Parigi l’1 dicembre 1843. Gay sta cercando di fare ordine nel genere Euphorbia, dove l’arrivo di molte specie esotiche sta creando confusioni. Vorrebbe avere qualche frammento di tre specie di Euphorbia raccolte da Bertero nel suo primo viaggio oltremare e citate da Sprengel. Chiede ancora a Moris un parere su Euphorbia maculata, descritta da Pollini in Flora Veronensis.
Lettera inviata da Parigi il 31 maggio 1856. Gay non ha notizie di Moris da parecchi anni. Si sta occupando del genere Asphodelus. Vorrebbe avere un esemplare intero, con i suoi frutti, di A. ramosus, presente secondo Allioni a Superga. Chiede a Moris quale nome darà nella sua flora alle due specie di Asphodelus presenti in Sardegna.
Lettera inviata da Parigi il 13 marzo 1857. Gay informa Moris di avere ritrovato tra le sue piante esemplari di Micromeria, sotto il nome di M. microphylla var. beta Guss., raccolti da Huet de Pavillon a Favignana; gliene invia un frammento. Ringrazia Moris per l’Asphodelus vivente della collina torinese.
Lettera inviata da Parigi il 26 marzo 1857, in cui Gay ringrazia Moris per le piante ricevute. In modo particolare elogia la bravura di Lisa, abile a raccogliere, sistemare, preparare e spedire le piante. Soprattutto è entusiasta della Saxifraga florulenta. Gay invia a Moris un bell’esemplare di Phillyrea latifolia.
Lettera inviata da Parigi il 2 dicembre 1857. Gay si rallegra che il terzo volume di Flora Sardoa sia pronto per la stampa e assicura Moris che la sua domanda di iscrizione alla Société Botanique de France verrà certamente accolta. Riceverà subito la raccolta completa dei Bulletins, facendo eccezione alla regola che impone di attendere la nomina ufficiale. Gay invia a Moris due lavori, sulle querce e sugli asfodeli; attualmente si sta occupando di Sternbergia lutea e vorrebbe avere notizie di quelle segnalate da Allioni sulla collina torinese, specie per quanto riguarda il loro indigenato.
Lettera inviata da Parigi il 18 dicembre 1857. Moris ha ricevuto i tre volumi del Bulletin e viene informato da Gay sui costi della pubblicazione e della tassa di iscrizione. Lo scrivente spera che l’adesione di Moris alla Société, che conta ormai circa 400 aderenti per la maggior parte dell’Europa occidentale, induca altri botanici italiani all’iscrizione. Seguono precisazioni sul genere Quercus e sull’Amaryllis lutea. Gradirebbe ricevere bulbi di piante del genere Narcissus.
Lettera inviata da Turbigo (Mi) [paese natale di Genè] il 18 gennaio 1840, in cui lo scrivente dice di avere ricevuto da Moris notizie sulla malattia di Sismonda. Segue una dettagliata descrizione della malattia che affligge Genè: quattro ascessi, tre salassi, quattro applicazioni di mignatte e ultimamente un ascesso più grande dei precedenti al lato interno della coscia. Ha ricevuto da Casaretto una lettera scritta il 13 novembre piena di lagnanze, di cui Genè si meraviglia, poiché il governo ha già inviato istruzioni a Rio de Janeiro dove la nave è in avaria. Genè consegna la lettera a Moris, che ne faccia uso discreto con il cavaliere Collegno e il cavaliere Cesare di Saluzzo.