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Descrizione archivistica
Orto botanico
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Trattative per l’eredità di Webb.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 255.18
  • Unità documentaria
  • 1854-11-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 27 novembre 1854. Parlatore ha tardato a rispondere alla lettera di Moris di ottobre, in attesa di disporre dell’erbario di Desfontaines per fare alcuni riscontri che gli interessavano. Si tratterrà a Parigi ancora una ventina di giorni per il “noto affare” [si tratta probabilmente del trasferimento da Parigi dell’erbario e della biblioteca che Webb per testamento aveva lasciato al museo di Storia naturale di Firenze]. Ringrazia Moris per i semi di Pinus cembra e il professore Delponte per le piante secche. Parlatore prega Moris di fargli spedire in una cassa le piante secche raccolte a Lanslebourg e a Ginevra, e il vascolo con i rami di Pinus, indirizzando il tutto al cavaliere Vincenzo Antinori, direttore del museo di Scienze naturali fiorentino. Parlatore acclude una lettera da fare avere a Clementi. Manda a Moris i saluti di Gay e Decaisne. A Parigi, dopo la morte di Gaudichaud e Mirbel, molte persone aspirano al posto. I favoriti sono Duchartre e Payer, però vi aspirano anche Germain, Trécul, Chatin, Lestiboudois e persino Gay. Parlatore pensa al viaggio di ritorno a Firenze. Ritiene che il passaggio delle Alpi non sia agevole, data la stagione. Potrebbe passare da Tolone e Nizza. Però dovrà poi andare a Milano e proseguire per Bassano per incontrare Parolini, che dovrebbe avere notizie esatte sulla gioventù di Webb e sul viaggio fatto da ambedue in Grecia e in Asia Minore.

Trattato degli alberi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.6
  • Unità documentaria
  • 1835-04-04
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 4 aprile 1835. La lettera accompagna la spedizione del Trattato degli alberi, delle due Centurie e di un certo numero di semi.

Trattato degli Alberi della Toscana.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.5
  • Unità documentaria
  • 1835-03-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 19 marzo 1835. Savi ha messo a disposizione di Moris una copia del suo Trattato degli alberi della Toscana. Purtroppo ha una sola copia delle due Centurie, che potrà mandargli, se gli interessano, con preghiera di restituzione. Chiede a Moris come possa eventualmente spedirgliele.

Trattato sul colera a Palermo.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.48
  • Unità documentaria
  • 1849-11-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 20 novembre 1849. Parlatore manda a Moris il suo trattato sul colera di Palermo, che la moglie gli aveva richiesto. La signora non deve badare allo stile, perché in quegli anni Parlatore era abituato alla lingua del Trecento ed imitava il modo di scrivere di Boccaccio, senza però imitarlo nei pregi. Prega la signora, quando avrà terminata la lettura, di prestare il libro alla signora Tecofila Blachier, che glielo aveva chiesto. Purtroppo non ne ha un’altra copia.

Trattazione delle graminacee ligustiche.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.39
  • Unità documentaria
  • 1847-05-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 1 maggio 1847, in cui lo scrivente ringrazia Moris per le belle piante ricevute. Solo la Parkinsonia è morta; è la terza o la quarta volta che la compera. Boissier e Reuter gli hanno scritto che gli manderanno le pubblicazioni richieste [vedi lettera n. 241.36]. Pare che Arrighetti abbia chiesto di essere esonerato dalla carica di consigliere del Protomedicato; Parodi lo sostituirebbe. De Notaris si sta occupando delle Graminacee ligustiche e si sta esercitando a disegnare i fiori.

Tre nuove specie. Genista. Stufe nel calidario

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.1
  • Unità documentaria
  • 1834-03-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera spedita da Bologna il 18 marzo 1834, in cui Bertoloni comunica a Moris di avergli inviato i semi di tre nuove specie, su cui ha scritto una memoria, suggerendo come coltivarle. Seguono osservazioni su alcuni esemplari di Genista. Vengono chieste a Moris informazioni a proposito di stufe che Bertoloni vorrebbe sistemare nel calidario.

Tre specie di Montia

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Ascherson 11.2
  • Unità documentaria
  • 1865-03-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera spedita da Berlino il 7 marzo 1865, in cui Ascherson dice di voler mandare a Moris le tre specie di Montia esistenti in Europa, tramite il dottore berlinese Bolle, esploratore della flora delle isole Canarie e di Capo Verde. Invia due sue pubblicazioni da fare pervenire alla R. Accademia delle Scienze e trasmette a Moris i saluti dell’illustre Braun e dell’amico Reinhardt. Chiede di restituirgli due pianticelle, tramite l’amico Cesati o il Prof. Caruel.

Tredici Epilobium

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 29.21
  • Unità documentaria
  • 1839-12-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 28 dicembre 1839. Bertoloni invia a Moris e a Colla il fascicolo del tomo IV della Flora Italica. Farà stampare nel Giornale Ligustico, e invierà al Sig. Promis, due lettere sopra il Forte di Sarzanello. Elenca infine il nome dei tredici Epilobium che inserirà nella Flora. Bertoloni è risentito del fatto che il sig. Pomba abbia disdetto l’impegno di prendere sei copie della Flora, cui si era impegnato a suo tempo.

Tredici volumi di licheni secchi

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Boccard 41.1
  • Unità documentaria
  • 1860-07-30
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Friburgo il 30 luglio 1860. Boccard comunica a Moris che il dottor Lagger è riuscito a procurargli i tredici volumi di Licheni secchi; il costo unitario è di 12 franchi. Sono ancora previsti altri 160-170 esemplari (sottospecie e varietà).

Trifolium. Debiti e crediti Bertoloni Moris

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 28.44
  • Unità documentaria
  • 1836-12-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 27 dicembre 1836, con alcune osservazioni su specie del genere Trifolium. Segue una dettagliata descrizione di debiti e crediti tra Bertoloni e Moris, con precisazioni su alcune pubblicazioni di Bertoloni non pervenuto a Colla.

Trovato il Trattato di Drumont de Belfort

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 30.4
  • Unità documentaria
  • 1842-04-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 19 aprile 1842. Bertoloni ha trovato per il Cav. Saluzzo in casa Marescalchi il trattato di Drumont de Melfort, che per dimenticanza non era stato inviato in precedenza.

Tuber arenarium in Algeria (e in Italia?).

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.1
  • Unità documentaria
  • 1845-06-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 10 giugno 1845. Lo scrivente rivolge a Moris espressioni di stima. Prega Moris di fare avere a De Notaris un piccolo garofano. Sta preparando una nota su Flore d’Algérie di Durieu e vorrebbe avere informazioni su un certo fungo sotterraneo, che costituisce la delizia degli arabi; in particolare vorrebbe paragonarlo al Tuber arenarium riportato da Moris in Elenchus, che dovrebbe essere molto simile, se non identico, a quello di Algeria. Gradirebbe avere un piccolo frammento del fungo sardo. Tulasne ha altresì ricevuto un fungo analogo dalla signora Fiorini di Roma, che lo ha raccolto a Terracina. Si parla di eventuali scambi di piante sarde e di piante brasiliane di Casaretto.

Tubi per la solforazione delle viti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 245.54
  • Unità documentaria
  • 1861-03-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 16 marzo 1861. De Notaris invia a Moris i tubi per la solforazione delle viti. Rinnova la sollecitazione per avere un anticipo sulla dotazione dell’Orto. E’ sempre in attesa del parere del senatore Marioni a proposito della sua eredità. Il prossimo sabato andrà a Intra.

Tulasne socio dell’Accademia delle Scienze di Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.7
  • Unità documentaria
  • 1857-06-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 2 giugno 1857. Tulasne ringrazia Moris e i suoi colleghi per averlo accolto come socio corrispondente all’Accademia delle Scienze torinese. Immagina che Moris sia prossimo alla pubblicazione del terzo volume di Flora Sardoa. Anche in Francia sovente gli impegni pubblici distolgono gli studiosi dalle loro ricerche scientifiche. E’ stato a Parigi un botanico di Monaco di Baviera, Martius, che dimostra ancora un’invidiabile verve giovanile.

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