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Università degli Studi di Torino
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1844-45 Rassegna di Medicina e Chirurgia

Registro degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia e degli studenti delle province. Sono indicati: n. d'ordine; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data della spedizione degli admittatur; osservazioni.

1845-46 Facoltà Medico-chirurgica

Registro degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia e degli studenti delle province. Sono indicati: n. d'ordine; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data della spedizione degli admittatur; osservazioni.

Anno 1846

Pratiche relative a Vittoria Bono e Angelo Sasso, n. 4754 (Riv. spez.) e Francesco Cazzuli, n. 4790 (St. Med.chir.).

Convento e casa di San Francesco da Paola

Il fascicolo intitolato "Acquisition de la maison de Saint François de Paule en septembre 29 1813" contiene documenti in originale e in copia dal 1806 al 1814, tra cui l'"Acte de vente de la totalité des batimens du Convent de S. François de Paule a Turin au profit de l'Academie de l'Université Imperiale de la meme Ville en vertue du décret imperial du 28 mai 1812".
Altre carte sciolte riguardano: il "testamento mistico della damigella Teresa Donaudi nella parte riguardante la pensione vitalizia legata alle sorelle" Laura Maria e Dorotea Curione, che a garanzia del proprio credito presero l'ipoteca su porzioni appartenenti alla testatrice della casa detta di San Francesco da Paola (1808-1809); il "trasporto progettatosi degli Archivi del Genio militare nel già Convento di San Francesco da Paola", cui l'Università si oppone per aver destinato quegli ambienti ad altri usi (1822); la richiesta del parroco, teologo Giuseppe Rossi, di trasferire la propria abitazione nell'alloggio affittato a Ignazio Casana (1830); "Nota dei fissi ed infissi esistenti negli infradescritti locali stati dalla R. Università degli studi di Torino ceduti alla R. Accademia di Belle Arti ..." (1833); l'ipotesi di chiusura di un passaggio esistente tra l'alloggio del parroco e quello del professor Michelotti (1835): un promemoria redatto dall'economo Cacciardi ripercorre le vicende degli spazi in uso al parroco e ai suoi collaboratori a partire dal 1814 e sono inoltre presenti due disegni riferiti al piano terreno e al piano nobile; la richiesta di indennizzo da parte del vermicellaio Giovanni Chicco, locatario di due botteghe nella contrada d'Angennes, per essere stato danneggiato da lavori fatti eseguire dall'Università: è presente il parere dell'architetto Gioacchino Marone (1846).

Esami privati

Verbali degli esami privati di primo, secondo, terzo, quarto, quinto anno e secondo esame d laurea. Con rubrica

Rubrica degli studenti di vari corsi

Rubrica articolata in sezioni, relative ai corsi di: Teologia, Legge, Medicina, Chirurgia, Filosofia, Matematica, Architettura, Lettere. Ogni sezione a sua volta è suddivisa in ordine alfabetico e per ogni lettera vengono elencati gli studenti, suddivisi per anno scolastico. Sul frontespizio "Nota degli studenti i quali in seguito al disposto degli art. 4, 5 e 11 del Regolamento annesso al Manifesto del 13 giugno 1826, furono ammessi a qualche esame con obbligo di fare negli ultimi anni di corso quello di cui mancavano".

Rassegne e registri di iscrizione al corso di Filosofia per gli aspiranti al grado di Magistero

Per i registri degli anni accademici 1820-21 e 1821-22 sono stati utilizzati moduli prestampati con instestazione "Rassegna degli studenti" articolati nei seguenti campi distribuiti su due pagine: numero d'ordine; cognome; nome; luogo e data di nascita; numero e data della rassegna; firma dello studente; domicilio del padre o di chi tien le veci del padre; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; osservazioni.
Per i registri degli anni successivi sono utilizzati moduli prestampati con instestazione "Registro degli studenti" e articolati nei seguenti campi distribuiti su due pagine: ordine successivo; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni.

Verbali degli esami privati e pubblici di Matematica e Architettura e per agrimensore e misuratore

Il Manifesto del Magistrato della Riforma sopra gli studi del 3 ottobre 1822 prevede una durata di quattro anni per il corso di Matematica ed idraulica, per gli aspiranti al titolo di ingegnere idraulico, di tre per il corso di Architettura civile (quattro dal 1834), per gli aspiranti al titolo di architetto civile. Dopo aver superato gli esami privati dei primi tre anni, alla fine del quarto anno gli studenti di Matematica sono ammessi all'esame pubblico, consistente in "uno scritto ragionato ... accompagnato dagli opportuni calcoli e disegni". Se approvati, ottengono il titolo di ingegnere idraulico. Gli studenti di Architettura civile, dopo un primo anno ed esame analogo agli studenti di Matematica. "frequenteranno la scuola d'architettura civile". Già alla fine del terzo anno è previsto "un lavoro coi disegni regolari sugli ordini architettonici sopra il tema che gli avrà assegnato il professore di architettura". Al termine del quarto anno lo studente è ammesso all'esame di Architettura civile, consistente in una "invenzione architettonica su di un tema proposto in iscritto dal professore di Architettura". Se approvato, ottiene il titolo di architetto civile (cfr. Raccolta dei sovrani provvedimenti relativi agli studenti, al corso scolastico, ai gradi accademici..., Torino, Stamperia Reale, 1839, pp. 97-109).
Il Manifesto del Magistrato della Riforma del 4 ottobre 1847 conferma in quattro anni la durata dei corsi di Matematica e Architettura, con esami privati alla fine di ciascun anno e un esame pubblico finale per conseguire la qualifica rispettivamente di ingegnere idraulico e architetto civile. E' prevista la possibilità di passare da un corso all'altro, a patto di sostenere gli esami dovuti. Gli ingegneri idraulici possono sostenere l'esame di architetto civile trascorsi tre mesi, senza dover seguire ulteriori corsi. Gli architetti civili possono sostenere l'esame per ingegnere idraulico "dopo aver frequentato per un anno la scuola d'Idraulica ed aver sostenuto un esame privato sulla Analisi e sulla Meccanica" (art. 31).
La verbalizzazione degli esami pubblici per il conseguimento dei titoli di architetto civile e di ingegnere idraulico si interrompe nel 1846 (p. 222 del registro con segnatura SC. LETT.- Esami Mat. Arch. 1845-47 http://atom.unito.it/index.php/esami-di-matematica-di-architettura-misuratori-e-agrimensori-2) e non risultano conservati registri dedicati alla verbalizzazione di questi soli esami.
Registri con rubrica.

1846-47 Rassegna di medicina e Chirurgia

Registro degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia e degli studenti delle scuole secondarie. Sono indicati: n. d'ordine; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data della spedizione degli admittatur; osservazioni.

Assenze ai corsi

Sulla base dei regolamenti vigenti gli studenti erano tenuti a recuperare le porzioni di corso che non avessero seguito per assenza giustificata o meno (cfr. il capo IV, paragrafo 4, artt. 38-42 della Raccolta dei Sovrani provvedimenti relativi agli studenti, al corso scolastico, ai gradi accademici ed agli esami nella R. Università di Torino, Stamperia Reale, 1839). Registri articolati a rubrica. Per ogni studente sono indicati: nome e cognome; esame; quantità di corso cui manca; motivi della mancanza; osservazioni.

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