Lettera inviata da Bologna il 31 marzo 1860. Bertoloni prega Moris di accogliere il Conte Giovanni Gozzadini di Bologna, appassionato di Botanica e proprietario di un giardino, che desidera visitare l’Orto Botanico del Valentino. Il padre sta bene e sta pubblicando il terzo fascicolo della Crittogamia.
Lettera senza data e località di invio. La lettera non è autografa, perché Savi deve tenere il letto, essendo colpito da reumatismi, che gli consentono solo di apporre la firma. Ha ricevuto i processi verbali riveduti da Moris [dell’argomento si parla nelle lettere n. 311.5 (14 ottobre 1841) e 311.6 (25 marzo 1842); la data della presente può pertanto essere collocata tra le due]. Savi allude ad alcuni problemi creatisi con il lavoro di Parlatore.
Lettera inviata da Cagliari il 7 marzo 1840, in cui lo scrivente chiede a Moris il da farsi per quanto riguarda l’adozione del testo di Storia Naturale, il cui studio, unitamente a quello della Chimica generale, è ora riservato al corso di Filosofia, e non è ancora stato possibile ai nuovi docenti preparare un proprio testo
Lettera inviata da Genova il 27 dicembre 1847. De Notaris ha ricevuto il sussidio di 400 lire, elargitogli da S.E. La serra è quasi finita. Teme che le sue critiche delle lettere precedenti siano state eccessive e siano dispiaciute a Moris. Auguri a Moris e famiglia per l’anno nuovo.
Lettera inviata da Genova il 9 giugno 1845. De Notaris è dispiaciuto della raucedine che affligge Moris da tempo, dovuta probilmente al tempo rigido, con temperature inferiori a quelle di marzo. Ringrazia Moris per quanto ha sempre fatto per lui: carriera, posizione, onori. Avrebbe bisogno di qualche mezzo in più, però non si lamenta come fanno tutti i suoi colleghi genovesi che pensano solo al denaro, pur avendo notevoli introiti dalla loro professione. Non sarà costruito il teatro anatomico; De Notaris pensa che la stessa fine toccherà all’ampliamento dell’orto. Segue una serie di lamentele a proposito del giardiniere, che vorrebbe licenziarsi, a meno che gli venga aumentato lo stipendio. Raccomanda a Moris un certo Panizzi di Sanremo, che non riesce a concludere gli studi per problemi economici. A De Notaris riesce difficile pagare la Stamperia Reale per le proprie pubblicazioni.
Lettera inviata da Bologna il 9 luglio 1837, in cui Bertoloni annuncia l’invio a Moris e a Colla del fascicolo primo del tomo III della Flora. Sollecita l’invio delle “verificazioni” nell’erbario di Allioni.
Lettera inviata da Bologna il 14 dicembre 1854. Bertoloni ha spedito ai librai Giannini e Fiore quattro copie del tomo IX della Flora Italica e prega Moris di ritirare l’importo. Il figlio di Bertoloni ha avuto una grave malattia, ma ora è in via di guarigione.
Lettera inviata da Bologna il 12 novembre 1839. Bertoloni informa che il secondo fascicolo del tomo IV della Flora è in stampa. Chiede a Moris lumi su una pianta raccolta da Badarò in Sardegna e una raccolta da Serafino in Corsica. Ancora, prega Moris di controllare un Colchicum nell’erbario di Allioni.