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Domande di iscrizione

Gli arrt. 1-6 del "Regolamento disciplinare delle Università degli Studii" approvato con R.D. 16 ottobre 1848, n. 831, descrivono puntualmente le modalità di iscrizione sui registri della rassegna, nonché attestati e certificati che gli studenti erano tenuti a presentare e che risultano infatti conservati: diploma di Magistero o, nel caso in cui tale grado non fosse prescritto, "gli attestati di tutti degli studii fatti nelle scuole secondarie, e de' rispettivi esami voluti per l'ammessione a que' corsi."; certificato di buona condotta rilasciato dall'Autorità municipale nel caso "fosse trascorso un tempo eccedente i quattro mesi" dalla data di conseguimento dei titoli predetti. Nella quasi totalità dei casi sono conservati solo gli allegati privi dell'istanza.

Verbali degli esami privati

A decorrere dal 1831 cessa di essere verbalizzata nella presente serie la totalità degli esami privati. Viene effettuata su registri comuni alle due Facoltà di Medicina e di Chirurgia la registrazione di esami comuni ai due percorsi.

Giurisprudenza - Orazioni per la licenza e la laurea

Presentazioni dei candidati e orazioni recitate da professori in occasione del conferimento dei gradi accademici presso la Facoltà di Giurisprudenza:

  • 1766: per la laurea di Antonio Guidobono Cavalchini Garofoli, presentazione e orazione di Giovanni Andrea Gastaldi;
  • 1781: per le lauree di Daniele Platzaert e di Giuseppe Francesco Scarron, presentazioni e orazioni di Innocenzo Maurizio Baudisson (di Platzaert sono presenti 2 copie);
  • 1792: per la licenza di Giuseppe Spiridio Adami, presentazione e orazione di Paolo Emilio Carena; per la laurea di Giuseppe Bertalazono, presentazione e orazione di Giacomo Reineri;
  • 1793: per la laurea di Giuseppe Spiridio Adami, presentazione e orazione di Paolo Emilio Carena;
  • 1795: per la licenza e la laurea di Vincenzo Pullini Sant'Antonino, presentazioni e orazioni di Giacomo Reineri [Raineri];
  • 1808: per la laurea di Jean Baptiste Cerignac, presentazione e orazione di Vittorio Federico Bruno (2 copie);
  • 1810: per la licenza di Giuseppe Mercurino Arborio [Arboreo] Gattinara, presentazione di Alessandro Benedetto Ceresa di Bonvillaret;
  • 1815: per le lauree di Giuseppe Mercurino Arborio [Arboreo] Gattinara, presentazione e orazione di Giovanni Ludovico Alardi (5 copie); di Pietro Antonio [Dompe] Dompé, presentazione e orazione di Giuseppe Franchi di Pont;
  • 1828: per la licenza di Cesare Icherio di San Gregorio, presentazione e orazione di Luigi Demargherita;
  • 1829: per la Laurea di Cesare Icheri di San Gregorio, presentazione e orazione di Luigi Demargherita;
  • 1831: per la laurea di Augusto Gazelli, presentazione e orazione di Felice Merlo;
  • 1832: per la laurea di Adolfo Ravicchio, presentazione e orazione di Luigi Demargherita;
  • 1834: per la laurea di Paolo Camillo Selletti, presentazione e orazione di Giovanni Francesco Vachino;
  • 1851: per la laurea di Giuseppe Alasia, presentazione e orazione di Michelangelo Tonello;
  • 1854: per le lauree di Carlo Cuttica, Marco Gonella e Giovanni Battista Rossi, presentazioni e orazioni di Giovanni Francesco Vachino.

Rubriche degli studenti iscritti

Sono articolate per anno accademico e riportano: cognome e nome dello studente, numero della rassegna, anno di corso e distinzione fra studenti in città e nelle province.

Verbali degli esami privati e pubblici di Matematica e Architettura e per agrimensore e misuratore

Il Manifesto del Magistrato della Riforma sopra gli studi del 3 ottobre 1822 prevede una durata di quattro anni per il corso di Matematica ed idraulica, per gli aspiranti al titolo di ingegnere idraulico, di tre per il corso di Architettura civile (quattro dal 1834), per gli aspiranti al titolo di architetto civile. Dopo aver superato gli esami privati dei primi tre anni, alla fine del quarto anno gli studenti di Matematica sono ammessi all'esame pubblico, consistente in "uno scritto ragionato ... accompagnato dagli opportuni calcoli e disegni". Se approvati, ottengono il titolo di ingegnere idraulico. Gli studenti di Architettura civile, dopo un primo anno ed esame analogo agli studenti di Matematica. "frequenteranno la scuola d'architettura civile". Già alla fine del terzo anno è previsto "un lavoro coi disegni regolari sugli ordini architettonici sopra il tema che gli avrà assegnato il professore di architettura". Al termine del quarto anno lo studente è ammesso all'esame di Architettura civile, consistente in una "invenzione architettonica su di un tema proposto in iscritto dal professore di Architettura". Se approvato, ottiene il titolo di architetto civile (cfr. Raccolta dei sovrani provvedimenti relativi agli studenti, al corso scolastico, ai gradi accademici..., Torino, Stamperia Reale, 1839, pp. 97-109).
Il Manifesto del Magistrato della Riforma del 4 ottobre 1847 conferma in quattro anni la durata dei corsi di Matematica e Architettura, con esami privati alla fine di ciascun anno e un esame pubblico finale per conseguire la qualifica rispettivamente di ingegnere idraulico e architetto civile. E' prevista la possibilità di passare da un corso all'altro, a patto di sostenere gli esami dovuti. Gli ingegneri idraulici possono sostenere l'esame di architetto civile trascorsi tre mesi, senza dover seguire ulteriori corsi. Gli architetti civili possono sostenere l'esame per ingegnere idraulico "dopo aver frequentato per un anno la scuola d'Idraulica ed aver sostenuto un esame privato sulla Analisi e sulla Meccanica" (art. 31).
La verbalizzazione degli esami pubblici per il conseguimento dei titoli di architetto civile e di ingegnere idraulico si interrompe nel 1846 (p. 222 del registro con segnatura SC. LETT.- Esami Mat. Arch. 1845-47 http://atom.unito.it/index.php/esami-di-matematica-di-architettura-misuratori-e-agrimensori-2) e non risultano conservati registri dedicati alla verbalizzazione di questi soli esami.
Registri con rubrica.

Assenze ai corsi

Sulla base dei regolamenti vigenti gli studenti erano tenuti a recuperare le porzioni di corso che non avessero seguito per assenza giustificata o meno (cfr. il capo IV, paragrafo 4, artt. 38-42 della Raccolta dei Sovrani provvedimenti relativi agli studenti, al corso scolastico, ai gradi accademici ed agli esami nella R. Università di Torino, Stamperia Reale, 1839). Registri articolati a rubrica. Per ogni studente sono indicati: nome e cognome; esame; quantità di corso cui manca; motivi della mancanza; osservazioni.

Assenze ai corsi

Sulla base dei regolamenti vigenti gli studenti erano tenuti a recuperare le porzioni di corso che non avessero seguito per assenza giustificata o meno (cfr. il capo IV, paragrafo 4, artt 38-42 della Raccolta dei Sovrani provvedimenti relativi agli studenti al corso scolastico, ai gradi accademici ed agli esami nella R. Università di Torino, Stamperia Reale, 1839). Registri articolati a rubrica. Per ogni studente sono indicati: nome e cognome; esame; quantità di corso cui manca; motivi della mancanza; osservazioni.

Medicina - Tesi di licenza, laurea e aggregazione

Tesi a stampa presentate per il conseguimento della licenza, della laurea e dell'aggregazione al Collegio di Medicina. Nel Settecento e poi, nuovamente, con la Restaurazione nel 1815, per la laurea la discussione verteva su due argomenti estratti a sorte, uno Ex materia medica e l'altro Ex Praxi, per la licenza su un argomento di Anatomia e uno di Teoria medica.
Le tesi di laurea degli anni accademici tra il 1807-08 e il 1813-14 - non è più contemplato il grado di licenza - presentano, oltre ai punti estratti, da svolgersi oralmente in sede d'esame, un approfondimento argomentativo redatto dal candidato.
A partire dal 1817 le materie da cui sono estratti i punti diventano tre: Istituzioni mediche, Medicina teorico pratica e Materia medica.

Per gli anni accademici 1807-08, 1808-09, 1809-10 e 1814-15 la raccolta comprende il corpus completo delle tesi di laurea discusse nell'Ateneo; lo stesso sembra probabile per il periodo tra 1811 e 1814, ma la perdita dei relativi registri degli esami pubblici non consente la verifica. Per il 1814-15, oltre alle tesi di laurea, si conservano tutte le dissertazioni relative agli esami di licenza, reintrodotti a seguito della Restaurazione.

Registri e rassegne degli studenti

Dopo i moti del 1821, l'Università e il Collegio delle Province vengono chiusi per tutto l'anno scolastico seguente.
Nel Manifesto del Magistrato della Riforma del 7 dicembre 1821 viene consentito ai soli studenti che non hanno preso parte ai disordini di sostenere gli esami e in particolare agli "studenti di Medicina, e di Chirurgia, i quali nelle Provincie non avessero i mezzi per potere continuare utilmente i loro studi per la mancanza degli ospedali per la clinica, e dei laboratori anatomici, potranno essere istruiti privatamente in questa Capitale dalle persone, che saranno approvate, e seguitare la pratica all'ospedale di S. Giovanni [...]" (art. 2).
Nel Manifesto del Magistrato della Riforma dell'11 ottobre 1830 sono indicati provvedimenti diversi a seconda che gli studenti siano iscritti ad anni che prescrivono la frequenza della Clinica o meno. Nel primo caso lo studente potrà proseguire lo studio nella propria provincia se sede di ospedale pubblico o, in mancanza di questo, gli sarà concesso di spostarsi di città. Nel secondo caso lo studio si svolgerà privatamente nelle propria città di residenza.
Nel Manifesto del Magistrato della Riforma del 24 marzo 1832 sono elencate le sedi nelle provincie dove gli studenti possono utilmente seguire il primo e secondo biennio di Medicina e il triennio di Chirurgia (art. 3).
I registri di iscrizione sono divisi in due sezioni: per gli studenti di Torino i moduli prestampati sono articolati nei seguenti campi: ordine successivo; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni. Nella sezione dedicata agli studenti delle provincie, i campi sono: ordine successivo; cognome; nome; patria; luogo dove attende allo studio; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni.

Esami privati del primo e secondo anno dati nelle Scuole secondarie universitarie in provincia

Dopo i moti del 1821, è chiuso il Collegio delle Province e si inaspriscono i controlli su abitudini di vita e condotta degli studenti (Regie Patenti del 23 luglio 1822). A partire dall'anno accademico 1830-31 (Manifesto del Magistrato della Riforma dell'11 ottobre 1830) è previsto che lo studio si svolga privatamente, nelle città di residenza degli studenti, con parziali eccezioni solo per gli insegnamenti clinici, che devono avvalersi degli Ospedali. In base al Manifesto del Magistrato della Riforma del 24 marzo 1832, frequentavano a Torino i corsi di tutto il quinquennio e vi sostenevano gli esami gli studenti delle province di Torino, Pinerolo e Susa, mentre gli studenti provenienti dalla altre province erano tenuti a seguire i corsi del quinquennio e a sostenere gli esami per i primi tre anni nei rispettivi territori, prima di passare a Torino solo per gli esami dell'ultimo biennio. La Raccolta dei Sovrani provvedimenti del 1839 (art. 142) prevedono che gli studenti delle Province seguano a Torino corsi ed esami dal terzo al quinto anno. Il Regolamento per la Facoltà medico-chirurgica approvato con Regio Biglietto del 25 luglio 1844 stabilisce la cessazione delle Scuole secondarie medico-chirurgiche di Mondovì e Vercelli (art. 29 c. 1). Soltanto agli studenti di Chambéry e Nizza resta consentito di seguire i primi due anni di corso nelle rispettive città.
I registri sono utilizzati per verbalizzare esami sia della Facoltà di Medicina che di Chirurgia, separate fino al 1844. Il biennio iniziale era tuttavia comune ai due percorsi.

Chirurgia - Tesi di licenza, laurea e aggregazione

Tesi a stampa presentate per il conseguimento della licenza, della laurea e dell'aggregazione al Collegio di Chirurgia. Le tesi di laurea degli anni accademici tra il 1807-08 e il 1813-14 presentano oltre ai punti estratti, da svolgersi oralmente in sede d'esame, un approfondimento argomentativo redatto dal candidato.

Scienze e Lettere - Tesi di laurea e aggregazione

Tesi a stampa presentate per il conseguimento della laurea e dell'aggregazione al Collegio delle Scienze e Belle Arti e per il conferimento del grado di professore di Filosofia. Oltre agli originali, si conserva in fotocopia la dissertazione di Michele Coppino.

Registri e rassegne degli studenti

Per i registri sono utilizzati moduli prestampati con instestazione "Registro degli studenti" e articolati nei seguenti campi distribuiti su due pagine: ordine successivo; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni.

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