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Adunanze dei professori

Le Costituzioni di Sua Maestà per l'Università di Torino del 1729 e con maggior dettaglio quelle del 1771 descrivono la composizione dei Collegi delle diverse Facoltà, le cariche (priori e consiglieri) e le rispettive competenze. A partire dal 1848 (R.D. 4 ottobre 1848, n. 818 artt. 28-30 e R.D. 12 ottobre 1848, n. 827) non è più prevista la figura del priore, bensì quella del preside nominato dal re su proposta dei Collegi. Sono disciplinate la composizione e le competenze dei Consigli delle Facoltà, composti dal preside e da tre professori eletti dai loro colleghi. Il capo II del Regolamento Universitario approvato con R.D. 20 ottobre 1860, n. 4373 relativo alle Facoltà (artt. 15-42) prevede che le Facoltà tengano adunanze ordinarie, due all'anno, e straordinarie ed enumera le competenze di tali consessi. L'art. 41 in particolare stabilisce la tenuta, da parte del segretario verbalizzante, di "un registro puntuale di tutti gli atti e delle deliberazioni della Facoltà. Di tali deliberazioni si farà sempre comunicazione al Rettore, il quale ne trasmetterà copia al Ministero. Il registro sarà custodito nella Segreteria dell'Università.". I successivi Regolamenti Generali per le Università del Regno approvati con R.D. 14 settembre 1862, n. 842 e con R.D. 6 ottobre 1868, n. 4638 prevedono rispettivamente una adunanza ordinaria al mese (art. 22) e una ogni due mesi (art. 22). A partire dal Regolamento Generale Universitario approvato con R.D. 3 ottobre 1875, n. 2728, sono previste adunanze della Facoltà a composizione variabile a seconda dell'oggetto di discussione, limitata ai professori ordinari e straordinari per le proposte al ministro di conferimento di incarichi di insegnamento, aperta anche agli incaricati per la formulazione del manifesto degli studi, la raccolta dei programmi di insegnamento, la definizione dell'orario delle lezioni ed estesa a tutti gli insegnanti e anche ai dottori aggregati per le proposte al Consiglio Accademico di riforme da introdurre nell'ordinamento scolastico e per finalità disciplinari. Viene inoltre esplicitato che si affida al professore più giovane il ruolo di segretario. La riunione delle diverse componenti del corpo docente a seconda dell'oggetto di discussione è ancora prevista dal Regolamento Generale Universitario approvato con R.D. 13 aprile 1902, n. 1127 (artt. 8-12), in cui sono menzionati per la prima volta anche due rappresentati dei liberi docenti, così come nel Regolamento Generale Universitario approvato con R.D. 9 agosto 1910, n. 796 (art. 12) e nel Regolamento Generale Universitario approvato con R.D. 6 aprile 1924, n. 674 (art. 10).

Agende

  • IT ASUT CICCO - Agende
  • Serie
  • 1930-1931
  • Parte diAltri fondi

Sono segnati gli appuntamenti relativi all'esercizio della professione medica.

Agitazioni e iniziative politiche studentesche

Sono qui descritti materiali eterogenei che si è ritenuto di poter raggruppare entro la categoria delle agitazioni e dell'iniziativa politica del corpo studentesco o di sue componenti tra XVIII e XX secolo, per lo più entro l'Università di Torino.

Appendice 1. Mappe geologiche

Nell'archivio del Dipartimento sono conservate le mappe geologiche elaborate nel corso del XIX e XX secolo grazie ai rilevamenti sul campo svolti da Baretti, Sacco, Sismonda... La serie delle mappe comprende fogli della Carta geologica degli Stati sardi (molte mappe hanno la didascalia geologica manoscritta da Baretti) e della Carta geologica d'Italia. Oltre a queste, sono descritte mappe geologiche di vario tipo.

Appendice 3. Lastre e negativi fotografici

L'elenco delle scatole delle lastre e dei negativi fotografici è consultabile sui cataloghi descritti nel presente inventario con numero di unità 249 e 250. All'interno di tali cataloghi ogni contenitore (scatola per lastra, scatola per negativi, busta) è contrassegnato con un numero di serie. Le scatole delle lastre recano gli estremi dellle lastre contenute, a partire dal n. 1. La serie dei negativi è contraddistinta dal numero del rullino e inizia con il n. 30001.

Appunti micologici

Quaderni di appunti sui funghi delle valli valdesi (Germanasca e Pellice), di piccole dimensioni e vario spessore, dal contenuto molto eterogeneo, talvolta anche all'interno del medesimo quaderno. Sono per lo più compilati nei due versi di lettura, moltiplicando in tal modo gli argomenti trattati. I primi 13 contengono lunghi elenchi di nomi di miceti, con brevi descrizioni, spesso prive di dati cronologici.
Nonostante il tema prevalente sia micologico, sono talvolta presenti note floristiche o di botanica sistematica.
Spesso compaiono resoconti molto stringati di esperimenti ripetuti in periodi di tempo limitati o, viceversa, a distanza di anni. Gli argomenti degli esperimenti sono costituiti da ricerche sulla vitalità dei funghi in condizioni diverse del substrato e dell’ambiente di vegetazione (aria, acqua, terreno, piante parassitate…). Le ricerche e gli elenchi riguardano anche le piante ospiti, che danno il nome ai funghi parassiti. Sono presenti considerazioni sulla composizione in microrganismi (germi atmosferici) dei diversi ambienti aerei (marino, montano, urbano e rurale). Sono riportati dati metereologici ripetuti annualmente, riferiti in escursioni nella stagione estiva in una località di area contenuta nella zona di soggiorno (valli Valdesi) dello studioso. Vi è poi ad esempio uno studio piuttosto approfondito sulle varie qualità di frumento coltivate in differenti terreni di coltura. Sono presenti indicazioni bibliografiche raggruppate per temi, in diverse collocazioni e all’interno di differenti quaderni; indicazioni di argomenti per tesi di laurea.
Compaiono inoltre numerosi schizzi a matita, a volte acquerellati, descrittivi di parti ingrandite di miceti in diverse fasi di sviluppo; è anche pregevole una raccolta di cartoncini disegnati a penna con ingrandimenti a diverse scale.

Articoli di giornale firmati Enrico Carrara, su argomenti diversi

Comprende ritagli di giornali diversi : Giornale del popolo, Critica sociale, La tribuna, Avanti, Il Mondo, Resto del Carlino, Il Tempo, Secolo, Riforma. Un solo ritaglio, relativo a un articolo su Paola Lombroso, non è scritto da Enrico Carrara, ma da Maria Bernaroli. Gli articoli erano conservati in una busta con scritta a inchiostro: "Critica per Ferrero e Lombroso".

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