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Descrizione archivistica
Unità documentaria Con oggetti digitali
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Felicitazioni per il matrimonio

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 6
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1962-12-31
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: porge le proprie felicitazioni per il matrimonio con Delia Frigessi [1], che si augura di conoscere al più presto, e li invita quindi a una mostra di arte spagnola da lui curata [2].

Complimenti per una pubblicazione di Castelnuovo

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 17
  • Unità documentaria
  • s.d. [post 1959 - anni Sessanta]
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: si complimenta con Castelnuovo per un suo scritto, non specificato, al cui riguardo avanza come uniche critiche l’assenza di rimandi al ritratto di Jacopo Stefaneschi di Simone Martini e agli affreschi presenti presso l’ambiente che precede la cappella a Villeneuve-lès-Avignon (definiti “restes des freques") [1].

Quesiti su Avignone e M. Giovannetti

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 4
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1959-07-05
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: come annunciato in precedenza [1], Laclotte pone alla sua attenzione svariate questioni sulla scansione cronologica dell'attività di Matteo Giovannetti e sull’attribuzione degli affreschi del Palazzo dei Papi di Avignone (Cappella di San Giovanni, Cappella di San Marziale, Cappella di San Michele, Camera del Concistoro, Camera della Grande Udienza, Camera della Guardaroba o del Cervo, Camera del Papa), del Palazzo Orsini e della Certosa di Villeneuve-lès-Avignon, dell'Abbazia de La Chaise-Dieu e del trittico cosiddetto "Fordor-Correr" [2]. Menziona i pareri di Pietro Toesca e Bernard Berenson, favorevoli a datare precocemente gli affreschi della Cappella di San Giovanni, che non condivide; segnala le proposte avanzate da Ferdinando Bologna e Roberto Longhi in merito a un viaggio ad Avignone rispettivamente di Roberto d'Oderisio e di Bartolomeo da Camogli [3].

Aggiornamenti e parere sulla tavola "Requin" del Palazzo dei Papi di Avignone (E. Quarton?)

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 3
  • Unità documentaria
  • 1959-04-14
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: ringraziandolo per l'approvazione data al progetto editoriale annunciato il 2 marzo, anticipa che presto gli scriverà per esporgli i propri dubbi su Avignone nel XIV secolo poiché, a suo parere, erano ancora molte le questioni aperte [1] ("à part Thouzon et évidemment les fresques, rien n'était certain" [2]). Segnala che al momento aveva focalizzato le ricerche sul XV secolo, portando all'attenzione di Castelnuovo una tavola vicina alla maniera di Enguerrand Quarton, legata per lascito testamentario al Palazzo dei Papi di Avignone dal canonico Henri Requin [3].
Lo informa di un suo soggiorno ad Avignone, ospite di Roseline Bacou presso il Fort Saint-André, sui prossimi viaggi a Varsavia per accompagnare alcune opere destinate a un’esposizione di pittura moderna [4] e a Roma per una vacanza dedicata al Seicento bolognese [5].

L'École d'Avignon

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 2
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1959-03-02
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: comunica che l’editore Pierre Seghers gli ha proposto di dirigere una nuova collana intitolata “L’école de”, il cui primo volume sarebbe stato dedicato ad Avignone [1]. Dopo aver suggerito Castelnuovo, rifiutato da Seghers per ragioni sciovinistiche, e Charles Sterling, scartato a favore di più giovani ricercatori, Laclotte accetta di scrivere il volume, chiedendo supporto a Castelnuovo: gli domanda notizie sulla pubblicazione degli studi su Matteo Giovannetti ed esprime l'auspicio di allargare gli orizzonti tematici della serie a questioni non francesi (il cantiere d’Assisi, Urbino sotto Federico di Montefeltro, la scuola di Ferrara). Domanda, infine, una fotografia di un’opera di Jacques Iverny presente a Torino, per un confronto con un’Annunciazione rinvenuta a Marsiglia [2]. In conclusione, Laclotte prega Castelnuovo di donare le copie che già possiede dei vecchi cataloghi che gli invia assieme alla lettera ad Andreina [Griseri].

Lettera di Rodolfo Amprino a Salvatore Luria

  • IT ASUT AMPRINO Luria S. 1958
  • Unità documentaria
  • 1958-11-29
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Minuta. Amprino ringrazia Luria per l'invio di un contributo dedicato al comune maestro, Giuseppe Levi, in occasione del suo 85. compleanno ed esprime grande apprezzamento per il saggio sulla moltiplicazione dei virus appena pubblicato da Luria sulla rivista Protoplasmatologia.

Esperimenti sugli embrioni di pollo

  • IT ASUT RA LEVI Amprino 1958 2
  • Unità documentaria
  • 1958-03-14
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Incoraggia Levi e si informa sul lavoro di revisione del Trattato di Chiarugi.
Prosegue gli esperimenti sugli embrioni di pollo per confermare su un campione più vasto i risultati già ottenuti e manifesta l’intenzione di analizzare più a fondo “l’anatomia degli arti reduplicati, ricercando la disposizione dei nervi, dei vasi, muscoli e tendini. Il problema della distribuzione dei nervi potrebbe avere un certo interesse, perché bisognerebbe per lo meno poter escludere che le differenze rispetto agli arti normali nella distribuzione dei rami terminali precede la suddivisione dei territori organogenetici nei casi di reduplicazione”. Comunica di aver spedito ad Hans Mislin per Experientia una breve nota con figure “sempre sugli esperimenti di rotazione di 180° della calotta distale dell’arco”. Si definisce “bôgia-nen” della ricerca, per la difficoltà a introdursi in campi nuovi, che non gli siano famigliari.
Riferisce con stupore di una brutta prova di Nicolò Miani, assistente di Bucciante “fra i candidati alla docenza in Anatomia”, nonostante il valore dei lavori presentati.

Apprezzamento di Romeis per il lavoro di ricerca di Amprino

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1958 7
  • Unità documentaria
  • Bologna, 1958-03-05
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Acclude la risposta di Romeis [non conservata], con "espressioni molto lusinghiere per il suo lavoro in ispecie e sulla sua opera scientifica in genere". Comunica che rientrerà il giorno seguente a Torino, accompagnato da Olivo.

Mostra di pittura francese del XVII secolo a Londra

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 1
  • Unità documentaria
  • Londra, 1957-06-14
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Cartolina di Laclotte a Castelnuovo: invitando Castelnuovo a raggiungerlo al Louvre non appena arrivato a Parigi [1], Laclotte lo aggiorna sull’avanzamento del progetto di un’esposizione d’arte francese del XVII secolo in programma a Londra [2].

Laureandi in Medicina e chirurgia 1900 - 1901

  • IT ASUT BECHIS Michele. Laureandi
  • Unità documentaria
  • 1900 - 1901
  • Parte diAltri fondi

Quadro dei laureandi in Medicina e chirurgia dell'anno accademico 1900-1901.
G.B. Berra fotografo; E. Pina pittore . Nell'angolo superiore sinistro è raffigurata una divinità alata a cavallo col caduceo, rappresentazione allegorica della Medicina.

Richiesta di letteratura su Protomyces violaceus.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.22
  • Unità documentaria
  • 1897
  • Parte diOrto botanico

Si trovano riuniti alcuni fogli di grafia Bicknell, contenenti la traduzione di una lettera in lingua inglese (“inglese giapponesizzato” come annota Bicknell) che Gibelli ha ricevuto da Tokyo, in data 3 novembre 1897, da H. Nomura, che sta lavorando su Protomyces violaceus. Nomura chiede indicazioni sulla letteratura esistente. Oltre alla traduzione, sono presenti la minuta della risposta scritta in lingua italiana da Gibelli e la traduzione inglese che Bicknell propone.

Tristi ricordi durante le feste di fine anno.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.23
  • Unità documentaria
  • 1897-12-21
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 21 dicembre 1897. Bicknell è addolorato per la morte recente di due dei suoi migliori amici; uno è morto, l'altro "non arriverà a Natale". Le feste portano ai vecchi ricordi tristi; si cerca di divertirsi per fare divertire i bimbi. Seguono alcune puntualizzazioni sulla traduzione inglese che Gibelli deve inviare al “signor Giap.” [v. n. 20.22]. Bicknell invia molti auguri di buon Natale a Gibelli e alla sua signora.

Ricerca di un esperto di licheni.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.21
  • Unità documentaria
  • 1897-11-03
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 3 novembre 1897. Gibelli ha “castigato” Bicknell perché ha fatto ciò che non vuole gli venga fatto da altri, cioè gli eccessivi complimenti nei ringraziamenti. Bicknell chiede a Gibelli se a Torino c’è qualche esperto di licheni. Ha acquistato un trattato sui licheni francesi, che non gli è stato di molto aiuto. Qualcuno dovrebbe occuparsi dei licheni liguri. Aveva incaricato suo "figlio" Luigi [Luigi Polini], che si è un po’ scoraggiato. A Bordighera vi sono molti fiori. Se la signora Gibelli desidera garofani, pelargoni e altri fiori, Bicknell sarebbe lieto di farglieli avere.

Prenotazione per due sere per gli spettacoli della Duse.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.20
  • Unità documentaria
  • 1897-10-30
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 30 ottobre 1897. Bicknell afferma di non sentirsi meglio dopo il ritorno a Bordighera, anche a causa dell’arrivo di troppi forestieri e del conseguente affollamento della città. Verrà a Torino e manderà un dispaccio per prenotare due posti, da 10 lire, con sedie a braccioli, per le sere del 16 e del 18, per sentire la Duse. Studierà per tre giorni all’Orto Botanico e farà lunghe prediche a Belli affinché lasci in pace gli uccellini italiani, accontentandosi della caccia agli Hieracium.

Motivi della riforma anglicana. Progetto di viaggio a Torino per sentire la Duse.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.19
  • Unità documentaria
  • 1897-10-25
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 25 ottobre 1897. Bicknell ringrazia Gibelli e signora per tutte le gentilezze ricevute ed inizia a disquisire sui motivi della riforma anglicana, legati a suo avviso non solo alla volontà autocratica di Enrico VIII. In ogni caso si è trattato di un’imposizione autoritaria, cui Bicknell non ha intenzione di sottoporsi, ritenendo che l’infallibilità non debba avere spazio in questo mondo. Non nutre una devozione assoluta neppure ad Arvet-Touvet! Ha saputo che la Duse sarà a Torino nel prossimo mese. Bicknell non vuole morire senza avere veduto e sentito la più rinomata attrice del secolo. Bicknell prega Gibelli di incaricare qualcuno di acquistare un biglietto di un posto da cui si possa vedere e sentire bene, affinché non gli accada di vedere nulla e sentire poco, come quando anni prima aveva assistito a uno spettacolo di Sarah Bernhardt.

Viaggio a Palma di Majorca.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.18
  • Unità documentaria
  • 1897-03-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 23 marzo 1897. Bicknell andrà, la settimana seguente, a Palma di Majorca. Doveva andare a Palermo con un suo amico di Bordighera, che però si è rotta una gamba cadendo dalla bicicletta. Raccoglierà piante per due settimane, anche se non pensa, data la stagione, di riuscire a trovare le specialità cambessiane dell’isola.

Offerta di piante sudafricane da parte di G.M.Wood.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.17
  • Unità documentaria
  • 1897-02-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera dattiloscritta spedita il 23 febbraio 1897 a Bicknell da Bertea Durban (Sud-Africa). Quest’ultimo la gira tale e quale a Gibelli, accompagnandola con poche righe manoscritte. Lo scrivente è John Medley Wood, direttore del giardino botanico sperimentale di Durban; ringrazia Bicknell di avergli fornito l’indirizzo di Gibelli, cui ha intenzione di fornire piante sudafricane, non appena la stagione sarà propizia.

Ricerca a Torino di materiale per disegno.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.16
  • Unità documentaria
  • 1897-01-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 26 gennaio 1897. Bicknell confida a Gibelli che la sua amica [personaggio sconosciuto] sembra sempre moribonda; ha già avuto gravi crisi, quasi sempre quando lui desidera fare una lunga escursione o andare a S. Remo a sentire l’opera. Vorrebbe sentire cantare il suo concittadino Zeni, che fa molto bene in Bohème, molto meglio che in Ero e Leandro, che è piaciuta poco al pubblico torinese. Bicknell sta preparando, per farne una litografia, una veduta panoramica dei monti visibili da Bordighera, però non ne è soddisfatto, perché con il materiale che usa (carta, inchiostro e penna sottile) le linee risultano troppo grosse. Riproduce sulla lettera lo schizzo del profilo montuoso come lo vorrebbe e come invece risulta utilizzando il materiale che ha a disposizione. Chiede a Gibelli, abile disegnatore, di indicargli qualche bottega di Torino che possa soddisfare le sue esigenze. Bicknell ha ricevuto da un certo dottor Di Giovanni di Caltanissetta una lista di piante siciliane da vendere e ne elenca alcune, nel caso interessassero a Gibelli.

Richiesta della libera docenza in Botanica a Torino.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Berlese, 19.3
  • Unità documentaria
  • 1896-12-31
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Camerino il 31 dicembre 1896. Berlese chiede a Gibelli se l’Università di Torino sarebbe disposta a concedergli la libera docenza in Botanica, qualora ne facesse domanda, analogamente a quanto è stato fatto con Voglino, che pure non apparteneva a codesta sede. Potrebbe ottenere il titolo a Padova, dove il professore Saccardo ben lo conosce e ha di lui molta stima. Però Berlese non vuole che qualche maligno lo accusi di favoritismo.

Invio a Belli di esemplari di Hieracium. Posa di impianto elettrico nella casa di Bicknell.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.15
  • Unità documentaria
  • 1896-12-28
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 28 dicembre 1896. Bicknell manda a Gibelli, da consegnare a Belli che probabilmente è a Roma, parecchi Hieracium da determinare, assieme ad altre piante assai rare dei dintorni di Bordighera, per l’erbario oppure per scambi. Si augura che la famiglia di Gibelli abbia passato buone le feste, senza essere condannata a mangiare il plum pudding inglese e a soffrire in seguito di insonnia e di indigestione. Luigi, figlio di Polini, mangia e beve come un lupo, ma si sente ancora debole. La casa di Bicknell è sottosopra, perché si stanno posizionando i fili della luce elettrica. Le Alpi Marittime sono coperte di neve e assomigliano a quelle più alte di Torino. Bicknell non ha più avuto notizie di Burnat.

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