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Descrizione archivistica
Archivio storico. Università degli Studi di Torino Amprino, Rodolfo Martinoli, Gino Italiano
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Lutti, Accademia dei Lincei, decennale della scomparsa di Amedeo Herlitzka

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1960 10
  • Unità documentaria
  • Torino, 1960-3-18
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Ringrazia per i fiori e gli auguri ricevuti per il proprio onomastico, nonché per gli estratti dei lavori che Amprino gli ha inviato. Informa della nomina a presidente dell’Olivetti di Giuseppe Pero, in sostituzione di Adriano Olivetti. E' rattristato per la morte di Alberto Chiarugi, botanico di valore, come anche Tonzig a Milano. Accenna anche alla morte di Pierantoni: si augura che al suo posto sia eletto Olivo all’Accademia dei Lincei, anche se prevede un'opposizione da parte di Ghigi, Grandi e Puntoni. Commenta positivamente il lavoro di Seidel pubblicato sul Roux’ Archiv, soprattutto dal punto di vista tecnico. Suo figlio Gino sta per rientrare dagli Stati Uniti. Ritorna sulla cerimonia per il decennale della scomparsa di Amedeo Herlitzka, in cui è intervenuta Anna Maria Di Giorgio ed erano presenti Margaria e Bergomi. Lo informa che Filogamo ha ottenuto i finanziamenti per il viaggio negli Stati Uniti.

Lettere di Gino Martinoli

Si segnalano le lettere: dell'8 febbraio 1965, all'indomani della morte di Giuseppe Levi, in cui Martinoli ricorda come Amprino fosse per il proprio padre l'allievo prediletto, "il figliuolo spirituale"; del 22 maggio 1965, in cui offre ad Amprino la restituzione delle lettere da lui indirizzate negli anni al proprio padre; del 25 settembre 1966, in cui annuncia la propria presenza alla commemorazione del padre da parte di Olivo in programma a Bari il 10 ottobre; del 12 novembre 1966, in cui sottopone ad Amprino, per averne un parere, un dattiloscritto sul tema"Organizziamo l'Università" (poi edito nel 1967 col titolo "L'Università come impresa").

Ricerche di Amprino a Bari e di Rita Levi Montalcini a St. Louis

  • IT ASUT RA LEVI Amprino 1959 8
  • Unità documentaria
  • Testona, 1959-8-13
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Amprino e Filogamo si recheranno a fare visita a Levi a Saas-Fee, non appena il dottor Eugene Bell del MIT di Boston sarà giunto a Torino per un incontro con lo stesso Amprino a proposito degli esperimenti sulle estremità degli embrioni di pollo che sta conducendo insieme a Eugenia Camosso. Ha ricevuto nella stessa giornata del 13 una lettera di Rita Levi Montalcini da St. Louis che conferma il suo arrivo in Italia per il giorno 18 agosto e che gli comunica le sue ultime osservazioni, che Amprino definisce “originali ed importanti” su “ghiandole salivari del topo”, “gangli simpatici del topo”, “tronco simpatico” sia del topo sia di alcuni altri animali. Trasmette i saluti di Camosso, di Barasa, della propria sorella e di Maria Sacerdote. Chiede a Levi di salutare da parte sua il figlio Gino.

Avvicendamenti di cattedre, partecipazione a convegni, attività di ricerca

  • IT ASUT RA LEVI Amprino 1961 9
  • Unità documentaria
  • Bari, 1961-05-19
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Ringrazia Levi per l’interessamento nei suoi confronti, con riferimento sia alla candidatura a socio corrispondente dei Lincei sia rispetto a un eventuale trasferimento a Napoli, che tuttavia non prende in considerazione per il numero eccessivo di studenti, l'ambiente ”adattato ai compromessi ed aperto ai favoritismi” e la presenza di persone che giudica in modo estremamente negativo, quali Olivieri, Loffredo Sampaolo e il di lei marito. Ha comunicato la sua decisione anche a Califano e al rettore Giuseppe Tesauro. Ringrazia per l’invio di una pubblicazione dell’Einstein College e di un opuscolo di Gino Martinoli sui finanziamenti alla ricerca.
Commenta i candidati per un posto a Perugia: Virno sostiene Ruotolo e Loreti invece Borghese. Trova inaudito che Loreti non consenta a Filogamo di pubblicare i risultati delle proprie ricerche.
È dispiaciuto per la scomparsa della professoressa Di Giorgio.
Ha scritto una relazione per il Simposio sull’Autoradiografia, cui interverranno Chèvremont e Occhialini.
Commenta positivamente le ricerche di Marotti, assistente retribuito sul fondo Rockefeller e pensa che quando “le due cariatidi che ereditai da Bairati” andranno via potrà cercare collaboratori capaci e motivati.
Rispetto ai fatti della Corea del Sud, ritiene l'azione della diplomazia britannica molto più raffinata rispetto a quella statunitense.

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