Risultati 449

Descrizione archivistica
Archivio storico. Università degli Studi di Torino Collezione "Marco Albera"
Stampa l'anteprima Vedere:

402 risultati con oggetti digitali Mostra i risultati con gli oggetti digitali

Carte relative a Enrica Fortunati

  • Attestazione del corso di Assistenza sanitaria e soccorsi d'urgenza (Delegazione dei Fasci femminili, Giovani italiane), 11 maggio 1928;
  • 2 quietanze di pagamento della Tesoreria dell'Università di Torino, 12 gennaio 1934;
  • lettera del tecnico dell'Orto Botanico di Torino [Pietro] Fontana a [Pietro] Fortunati, 30 giugno 1936.

Carte istituzionali inerenti alla carriera studentesca

Raccolta di carte sciolte, di natura istituzionale, inerenti la carriera accademica degli studenti di vari Atenei, provenienti da archivi privati: tessere di riconoscimento, libretti di iscrizione, certificati, quietanze di pagamento, etc.

Carte e pubblicazioni

Carte sciolte e pubblicazioni a stampa riconducibili al G.U.F. di Torino e ai nuclei provinciali di Alessandria e Asti:

  • cartoncino con il menù della cena tenutasi il 17 luglio 1927 in occasione del match calcistico tra studenti italiani e austriaci, 1927; sul verso reca le firme di alcuni partecipanti;
  • opuscolo: Canzoniere goliardico. Raccolta di canzoni goliardiche e di montagna a cura di Giuseppe Bergamino e pupazzettate da Pino Pini, Torino, Stabilimento C. Mulatero & A. Perrero, s.d. [1929]. In testa al frontespizio: Gruppo Universitario Fascista di Torino (3 copie, di cui una colorata);
  • foglio d’invito alla serata danzante “Augusta Taurinorum”, tenutasi alla Promotrice delle Belle Arti di Torino il 14 febbraio 1931, in onore degli ufficiali e degli studenti "albanesi, bulgari, rumeni e delle altre colonie straniere", 1931;
  • foglio d’invito alla commemorazione di Enrico Baudi di Vesme, tenutasi presso l’Università di Torino il 1° maggio 1931, a firma del fiduciario dell’ufficio coloniale del G.U.F. Alberto Vigna, 1931;
  • medaglia in metallo commemorativa della visita alla Mostra della Rivoluzione Fascista, 1932; sul verso presenta la facciata del Palazzo delle Esposizioni con i fasci e il cappello goliardico, con la legenda "GUF TORINO I DECENNALE PELLEGRINAGGIO MOSTRA RIVOLUZIONE ROMA" e l'iniziale "G" (Garelli?);
  • numero unico ciclostilato: «Cras studebo», Litografia Gili di Torino, post ottobre 1933;
  • 2 cartoline viaggiate, realizzate in occasione della crociera del G.U.F. negli Stati Uniti d’America (settembre-ottobre 1934) e illustrate da Franco Garelli, 1934;
  • opuscolo sulla Scuola d’alpinismo del Triolet a cura della Sezione alpina (20 luglio al 10 agosto 1935), Torino, E.S.T. Esercizio Stampe Teatrali, 1935;
  • manifesto della conferenza di Arnaldo Volpicelli, vice-direttore della Scuola superiore di Scienze corporative di Pisa, sul tema "Riforma o superamento della rappresentanza?", stampa E.S.T. Esercizio Stampe Teatrali di Torino, 1935, 1060x700 mm;
  • 7 comunicazioni inviate a Franco [Francesco] Agostini dai segretari del G.U.F. (Emilio Soria, Giuseppe Stampini), dall’ispettore di zona e comandante del Battaglione Torino del Reggimento Fanti d’Italia (Luigi Maccari) e dal console comandante della legione universitaria “Principe di Piemonte” di Torino (Mario Vedani), 1935-40;
  • tessera del Club Alpino Italiano, sezione del G.U.F. di Aosta, intestata a Luigi Sclaverano, 1936;
  • tessera del G.U.F., sezione di Asti, per l’anno XVI (1937-38) di Giuseppe Dardanello, 1938;
  • volume: Tre anni XIV - XV - XVI , Torino, «Il Lambello Editore», stampa S.E.T. Società Editrice Torinese, 1938. In testa al frontespizio: Gruppo dei fascisti universitari “Amos Maramotti” - Torino (2 copie);
  • opuscolo: La casa del fascista universitario, Torino, S.E.T. Società Editrice Torinese, [post 1938]. In testa: Gruppo degli universitari fascisti "Guido Pallotta" Torino;
  • opuscolo: Gabriele de Rosa, La rivincita di Ario, Alessandria, Sezione editoriale del Gruppo Universitario Fascista di Alessandria, stampa Stabilimento Tipografico Edoardo Grasso, 1939;
  • opuscolo: Ermanno Amicucci, Guido Pallotta, Torino, Edizioni della «Gazzetta del Popolo», stampa S.E.T. Società Editrice Torinese, 1941;
  • opuscolo: Cerrato, Comazzi, Cottini, Massaglia, Moreni. Mostra d’arte dei fascisti universitari. Torino, La Stampa, 6-16 febbraio XIX, Torino, S.E.T. Società Editrice Torinese, 1941;
  • opuscolo: Mostra di pittura contemporanea. Salone de «La Stampa», Torino, 6 maggio 1942-XX, Torino, S.A.T.E.T., 1942. In testa: Gruppo dei fascisti universitari “Guido Pallotta”;
  • buono sconto per spettacoli teatrali, cinematografici e riunioni sportive, s.d..

Carriera di Valeriano Serponti

Attestato di diligenza e buona condotta rilasciato dall’Università cattolica di Ingolstadt a Valeriano Serponti [Valerianus Serpontus] di Milano, a seguito di un trienno di studi presso la Facoltà di Leggi.

Carriera di Filiberto Avogadro di Collobiano

Si compone di un certificato ufficiale, sul recto della prima carta, e di due memorie non coeve tra di loro, sul verso della seconda.
Il certificato di buona condotta è relativo a Filiberto Avogadro di Collobiano, firmato dal rettore della Regia Università Antonio Del Carretto di Lesegno, con il visto del riformatore Giovanni Battista Incisa Beccaria di Santo Stefano, 1° giugno 1815. Riporta che il suddetto, insieme ad altri studenti, prese parte ai disordini nel ghetto verificatisi il 1° marzo 1815, in seguito ai quali fu arrestato e interruppe gli studi senza sostenere alcun esame, ma ciò nonostante era uno studente meritevole e mantenne una "lodevole condotta" dopo quell'episodio.
Come risulta dalla prima delle due memorie, a firma di B. Morra di Lavriano, questo certificato, insieme a un secondo "più favorevole", fu richiesto da Morra medesimo all'Università poiché, essendosi egli speso col ministro della Guerra Giuseppe Maria Galleani di Agliano per far ottenere ad Avogadro "una sottotenenza in un Reggimento di cavalleria", dovette poi fornirgli di che rassicurare il re sulla natura e la condotta di Avogadro, quando si diffuse la notizia del suo precedente arresto, per evitarne la destituzione. Nei fatti, il presente certificato fu trattenuto presso di sé da Morra, ritenendo che "avrebbe fatto cattivo effetto agli occhi del re", mentre consegnò al ministro solo il secondo.
La seconda memoria, anonima, probabilmente aggiunta nel 1842, ricorda che Avogadro di Collobiano poté proseguire la propria carriera, divenendo uomo di fiducia e favorito del re Carlo Felice ("ne era il segretario particolare, l'amico, il confidente ed il volea continuamente presso di sé in tutti gli affari. Dicesi ne abbia ricevuti regali vistosissimi") e, dopo la sua morte nel 1831, conservatore della Casa ed Azienda della regina vedova Maria Cristina e suo cavaliere d'onore nel 1842.

Carriera di Cesare Correnti

Lettera della Direzione de' Luoghi Pii Elemosinieri ed Uniti di Milano (n. 6650) a Cesare Correnti, 24 settembre 1833.
Con la presente, la Direzione concede a Correnti la pensione annua di 600 lire milanesi, da trarsi dal legato disposto da Martino Cazzaniga, a partire dall'anno scolastico 1833-34 sino al termine degli studi di Giurisprudenza presso l'Università di Pavia.

Carriera di Carlo Deblasi

  • IT ASUT ALBERA - Carte carriera stud. Deblasi
  • Unità archivistica
  • 1866-11-30 - 1869-06-26
  • Parte diCollezione "Marco Albera"

Certificato d'ammissione al primo anno del corso di Matematica con attestazioni di frequenza, rilasciato a Carlo Deblasi di Galliate [NO] dalla Facoltà di Matematiche pure dell'Università di Parma il 30 novembre 1866.
È sottoscritto dai professori che ne attestano la frequenza ai corsi di Algebra complementare, Geometria analitica e Chimica inorganica. In data 26 giugno 1869 il segretario registra che la quarta materia prescritta nel piano degli studi, Disegno, era già stata frequentata all'Università di Torino nel 1858-59, al pari della Fisica (non facente, però, parte delle materie obbligatorie del primo anno), concedendo allo studente di sostenere i relativi esami.

Carlo Emanuele Boucheron

  • Caroli Bucheroni Orationes habitae in R. Taurinensi Athenaeo, Torino, Tipografia Regia, [1827]
    Contiene le orazioni tenute da Carlo Buocheron il 6 aprile e il 3 novembre 1826 e il 6 aprile 1827.

  • Caroli Boucheroni Orationes habitae in R. Taurinensi Athenaeo, Torino, Tipografia Regia, 1829
    Contiene le orazioni tenute da Carlo Buocheron il 5 novembre 1828 e il 6 aprile 1829.

Calendari accademici

Calendari accademici dell'Università di Torino, con indicazione dei giorni di lezione e di ferie, ed elenchi dei professori con indicazione delle rispettive materie e dell'orario delle lezioni:

  • Calendarium Archigymnasij Taurinensis In quo praestituiti sunt dies, quibus DD. Professores, Antecessores, & Magistros docere, sive a consuetis paelectionibus vacare oporteat in decursu proximi anni Scholastici MDCCXX, 1720;
  • Nomina Clarissimorum DD. Professoroum, Antecessorum, & Magistrorum Taurinensis Achigymnasij, 1720;
  • Calendarium Archigymnasii Taurinensis. Praescribuntur dies, quibus a DD. Artecessoribus, & Magistris docebitur studiosa Iuventus, quibusque Academiae solemnia peragentur in decursu proximi anni MDCCXXII; Elenchus Quo continentur nomina Clarissimorum Professorum Taurinensis Archvigymnasii, liberales Disciplinae, ac tempora, quibus docebunt in decurso proximi anni Scolastici MDCCXXIII, 19 ott. 1723;
  • Calendario della Regia Università di Torino per l'anno scolastico 1906-07, 1 ott. 1906.

Si conserva inoltre un calendario scolastico relativo alle scuole pre-universitarie, recante l'elenco dei libri in uso presso le varie classi: Calendarium ad usum regiarum scholarum anni MDCCCXLII-XLIII, 1842;

Biella, goliardia universitaria e istituti scolastici

Numeri unici prodotti dagli studenti del liceo di Biella (Liceo pareggiato, dal 1936 Regio Liceo-ginnasio):

  • Il goliardo bianco. Natale 1930, 1930 (direttori responsabili: Rivetti G., Mosca M., Gerodetti F., Graziola V.; stampa a ciclostile, Tip. Amosso di Biella);
  • Il goliardo bianco. Terza eroica, s.d. [1936-37] (edito in occasione della fine degli studi del ciclo 1934-35/1936-37; stampa a ciclostile).

Numeri unici prodotti per il carnevale dagli studenti universitari biellesi. La prima uscita de L’orso frenetico per il solletico, a cura del Nucleo universitario fascista “Mario Cucco”, è del 1938, seguita da una seconda l’anno successivo. Nel 1948 prese avvio la pubblicazione de L’orso schizofrenetico ovvero Le balle dell'orso, ispirato al precedente, che proseguì con vari titoli almeno sino agli anni Sessanta.

  • L’orso frenetico per il solletico, Biella, Ramella Arti grafiche, 1938 (4 copie; sulla prima carta: “Nucleo universitario fascista «Mario Cucco» Biella. Numero unico febbraio 1938 XVI”; direttore responsabile: Franco M. Pecoraro);
  • L’orso frenetico per il solletico, Biella, Ramella Arti grafiche, 1939 (sulla prima carta: “Nucleo universitario fascista «Mario Cucco» Biella. Numero unico febbraio 1939 XVII”; direttore responsabile: Franco M. Pecoraro). In allegato un disco illustrato, formato da due cartoncini girevoli, e il menù del pranzo tenutosi a Biella il 20 febbraio 1939 (stampato sul verso di una copia sciolta della copertina del numero unico);
  • L’orso schizofrenetico ovvero Le balle dell'orso, Torino-Biella, S.A.T.I.Z.-S.A.T.E.B., s.d. [1948] (in testa al frontespizio: “L’Universita contea “Ursae Bugellensis”; direttore responsabile: Giuseppe Cavallo; redattore capo: Piero Barbera);
  • L’orso schizofrenetico ovvero Le balle dell'orso, Biella, Tip. Industria et Labor, 1949 (in testa al frontespizio: “Il Piccolo Teatro Città di Biella sotto l’egida della Contea Universitaria Ursae Bugellensis”; direttore responsabile: Pietro Minoli; redattore capo: Massimo Rivetti);
  • L’orso schizofrenetico ovvero Le balle dell'orso, Biella, S.A.T.E.B., 1951 (direttore responsabile: Giuseppe Cavallo);
  • Il figlio de l’orso frenetico, edito dal Municipali Ordo Ursi Bugellensis, Ordine universitario biellese, Biella, Ramella Arti grafiche, 1952 (2 copie; direttore responsabile: Enrico Lucci);
  • Il Sinistrorso frenetico, Biella, S.p.a. Tip. ed. Biella, 1964 (in testa al frontespizio: “L’ASU presenta”; numerico unisco dell’Associazione studenti universitari, a cura di Alberto Alberta e Mauro Vercellotti).

Si conserva inoltre un numero unico della goliardia di Valle Mosso [oggi Valdilana]: Vallemosso è quel paese… Numero unico del Club studentesco vallemossese, Biella, Ramella Arti grafiche, 1948 (redattori: Ferruccio Martinotti, Gianfranco Bertotto, Romeo Bosco, Zoilo Viale, Pia Mongilardi; riporta l’organigramma e l’elenco dei soci dell’associazione).

Ballo dell'orso del 1755

  • IT ASUT ALBERA - Agitazioni. Ballo orso
  • Unità archivistica
  • ultimo quarto del XVIII sec. - 1902
  • Parte diCollezione "Marco Albera"

Materiali relativi ai fatti occorsi a Torino alla fine di novembre del 1755, quando gli studenti si opposero con la forza allo svolgimento del ballo dell'orso e di un combattimento tra animali nel cortile dell'Ateneo, ritenendo tali manifestazioni lesive dell'onore dell'istituzione e proprio. Lo spettacolo, proposto da un "ciurmadore", era stato autorizzato da Carlo Luigi Caissotti, capo del Magistrato della Riforma. Dopo la distruzione delle palizzate montate per il circo, gli studenti respinsero un corpo di guardia inviato sul posto dalle autorità, che desistettero dall'intento e disposero il trasferimento dello spettacolo al Valentino.

Si conservano:

  • fascicolo recante le Composizioni poetiche sul fatto seguito nella Regia Università di Torino nel 1759, post 1759;
  • opuscolo: Efisio Giglio Tos, Il ballo dell'orso, Tipografia degli Artigianelli, Torino, 1902 (4 copie).

Associazioni goliardiche, culturali e politiche

Carte, volumi, manifesti e altri materiali relativi ad associazioni giovanili ricollegabili principalmente al contesto studentesco e goliardico torinese, ma anche a differenti città italiane sede di Ateneo, da fine XIX a fine XX secolo.

Associazione Universitaria Torinese - A.U.T., poi Associazione Torinese Universitaria - A.T.U.

Documenti inerenti al funzionamento e all'attività dell’Associazione universitaria torinese (A.U.T.) e dell'Associazione torinese universitaria (A.T.U.).
L'associazione fu fondata nell'inverno 1889; il suo stemma è composto dalla testa della Minerva sormontata da un toro, simboli della sapienza e della città di Torino, accompagnati dal motto "semper et virtus". L’A.U.T. ebbe carattere apolitico e aconfessionale e fu animata da fini filantropici: la beneficenza e la tutela della classe studentesca furono suoi interessi primari, perseguiti tramite la promozione di una serie di agevolazioni per i suoi iscritti, come visite mediche gratuite, sconti presso negozi e teatri, l’istituzione di sezioni sportive e di sussidi tramite un fondo di assistenza. Sul versante culturale promosse esposizioni, conferenze e scambi con gli Atenei d’Oltralpe. Nel 1894 Efisio Giglio Tos fu eletto presidente: durante il suo mandato cercò di aprire gli orizzonti dell'associazione all'estero, organizzando iniziative come l’Esposizione fotografica internazionale, che accolse nel 1895 a Torino espositori da tutta Italia, Francia, Svizzera, Belgio, Impero Austro-ungarico, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, e una raccolta di firme a favore degli studenti moscoviti arrestati nel dicembre 1896.
Le prime riunioni dei soci si tennero in birreria; nel 1894 furono inaugurati i locali in via Principe Amedeo 20-20A, dove secondo il periodico studentesco “Il Goliardo” rimase collocata la sede sino al 1897. Nel 1903 l'A.U.T. fu rifondata, con l’apertura dei nuovi spazi associativi: alcune carte dello stesso anno riportano l’indirizzo via Ospedale 26, attuale via Giolitti. Nel 1909 fu sciolta e rifondata con sede in via Maria Vittoria 27: lo statuto datato 12 dicembre 1909 riporta la denominazione "Associazione torinese universitaria". Sulla copertina della Guida dello studente del 1910, a cura dell'organizzazione, compare per la prima volta il nuovo stemma composto dalla testa della Minerva entro una corona di foglie di rovere, accompagnata dal motto di Giosuè Carducci "ciò che fu torna e tornerà nei secoli" (da Canto di Marzo, Odi barbare, libro II).
La parabola dell'A.T.U. terminò il 15 giugno 1917, quando fu chiusa a causa della chiamata alle armi della maggior parte dei cinquecento soci aderenti. Nel 1919 fu rifondata: il primo segretario fu Paolo Maria Guala, già laureato in Giurisprudenza e Lettere, seguito nella carica da Luigi Olivieri nel 1922 e da Emanuele Pesati nel 1923. Operò sino al 1928 quando fu sciolta e almeno parte dei suoi iscritti confluì nel Gruppo universitario fascista: il presidente, Pino Valle, fu nominato fiduciario fiduciario per la sezione universitaria del G.U.F.

Associazione Torinese Universitaria - A.T.U.

L'Associazione Torinese Universitaria (A.T.U.) fu fondata nell'anno accademico 1945-46 ed ebbe sede presso i locali dell'Ateneo in via Po 17. Il logo è composto da uno scudetto con la sigla dell'associazione e la sagoma del colonnato dell'Ateneo, con all'interno la Mole Antonelliana; lo coronano una feluca goliardica e il motto "ciò che fu torna e tornerà nei secoli". Il gruppo si dichiarava erede della tradizione dell'associazionismo universitario laico e apolitico della seconda metà dell'Ottocento, rimasto in vita sino all'avvento del Gruppo universitario fascista in cui confluirono la gran parte delle organizzazioni studentesche durante il Ventennio . L'attività dell'associazione era gestita da specifiche sezioni interne dedicate a cultura, spettacoli, sport, servizio sanitario, rapporti interuniversitari, stampa e laureati. Parallelamente all'attività assistenziale a tutela dei soci, come l'assistenza medica e la richiesta di sconti presso gli esercizi commerciali torinesi, promosse eventi goliardici, feste e veglioni. Oltre agli studenti dell'Università, l'A.T.U. fu aperta anche a quelli del Politecnico e tenne rapporti con il Supremus Ordo Taurini Cornus, con cui organizzò alcune serata danzanti.

Associazione Studenti Universitari di Cuneo - A.S.U.

Materiali inerenti all'Associazione Studenti Universitari di Cuneo:

  • manifesto relativo alla "Cagnara goliardica di mezza estate" tenutasi l'11 agosto 1946, stampa Tipografia Piemonte di Cuneo, 1946, 1055x745 mm; reca indicazione dei campionati piemontesi universitari di tiro al piattello e del "Pluriveglione del 18... e lode";
  • numero unico: Il raglio. Numero unico nel giubileo del A.S.U. Cuneo 1945-1950, Borgo San Dalmazzo, Istituto grafico Bertello, 1950 (redazione: Emilio Roggery (redattore responsabile), Nello Streri, Nino Marabotto).

Associazione "Galileo Ferraris", poi Sindacato nazionale allievi ingegneri - S.N.A.I.

Materiali relativi all'Associazione "Galileo Ferraris", poi sezione torinese del Sindacato nazionale allievi ingegneri:

  • biglietto d'invito "al trattenimento musicale" indirizzato a "Avv. Riva e fam.", stampa Wolf e & di Torino, s.d. [anni Dieci XX secolo];
  • cartolina non compilata relativa al I congresso internazionale degli allievi ingegneri di Torino (3-6 maggio 1911) illustrata da E. Musso, stampa Tip. Vincenzo Bona di Torino, 1911;
  • opuscolo: 50° anniversario della fondazione della Scuola d'applicazione degli ingegneri al Valentino. La scuola e le sue glorie, Torino, Fiandesio e C., 1911. In testa: "Associazione Galileo Ferraris"; trattasi del numero speciale della rivista «Il Valentino», A. I (2 copie);
  • «Il Valentino. Rivista tecnica mensile illustrata dell'associazione Galileo Ferraris», A. II, n. 3, marzo 1912 (2 copie);
  • «Il Politecnico italiano. Organo ufficiale del Sindacato nazionale allievi ingegneri», A. I, n. 1, dicembre 1921.

Associazione amichevole fra gli ingegneri ex-allievi della Scuola di Torino, poi Associazione ingegneri e architetti del Castello del Valentino

Materiali relativi all'Associazione amichevole fra gli ingegneri ex-allievi della Scuola di Torino:

  • cartolina non viaggiata con il menù del pranzo degli “ex-valentiniani” residenti in Roma, tenuto in occasione del cinquantenario della fondazione della Scuola d’applicazione per gli ingegneri di Torino il 30 marzo 1911, 1911. Sul recto reca una veduta della sede del Politecnico corredata da didascalia: “Torino. Riva del Po e Castello del Valentino”; sul verso presenta una nota manoscritta: Ing. Luigi Barberis;
  • medaglia in bronzo dorato per il cinquantenario della Scuola di Applicazione per gli ingegneri di Torino, coniata dalla ditta Mario Nelli di Firenze su disegno di Vito Pardo, 1911, diametro 60 mm. Sul recto vi sono due figure allegoriche femminili (la scienza col compasso, l'altra con una vittoria alata in mano) accompagnate dalla legenda "Cinquant.rio della R. Scuola per gli ingegneri in Torino 1961-1911"; il verso presenta il cortile d'onore del Castello del Valentino, con la legenda "Ass.ne amichevole fra gli ingegneri ex allievi della Scuola di Torino". La medaglia si conserva nella sua scatola originale con le iniziali dell'associazione.
  • distintivo in metallo per il I Congresso dell’associazione, su modello dalla medaglia in bronzo per il cinquantenario della Scuola di Applicazione per gli ingegneri di Torino, 1911, diametro 250 mm;
  • fototipo (positivo, gelatina a sviluppo su carta baritata, 268x386 mm), senza autore, s.d. [1911?]. La presenza di Paolo Boselli, Enrico d’Ovidio, Giulio Rubini e Severino Casana nel gruppo immortalato, in posa nel cortile del Castello del Valentino, lascia ipotizzare che sia stato scattato in occasione del I Congresso dell’associazione (25-27 settembre 1911);
  • volume Annuario della Associazione amichevole fra gli ingegneri ex-allievi della scuola di Torino fondata nel 1908. Laureati dal 1862 al 1910, Torino, Unione tipografico-editrice torinese, 1912. A cura di Oreste Lattes, presidente dell’organizzazione, contiene l’organigramma, lo statuto approvato nell’adunanza del 26 luglio 1908, un estratto degli atti del I Congresso dell’associazione con i discorsi di Lattes e Severino Casana e il prospetto dei soci e dei laureati dal 1862 al 1910;
  • cartolina viaggiata, inviata a Filippo Clavarino di Venezia, con cui la presidenza porge i ringraziamenti per aver aderito alla sottoscrizione per una medaglia d’oro, opera della ditta Mario Nelli di Firenze, da donarsi a Michele Sforza per la sua impresa in Libia, 1914. Sul recto sono riprodotte le due facce della medaglia, consegnata a Roma il 4 aprile 1914 (presenta sul recto il ritratto di Sforza, sul verso l'iscrizione dettata da Paolo Boselli); sul verso della cartolina è riportato l'indirizzo del destinatario;
  • 2 cartoline viaggiate, inviate a Pietro Belloni di Pavia e Giuseppe Delli Santi di Messina, con cui è richiesto il pagamento del contributo sociale annuale, 1916 e 1921. Sul recto è presente l’intestazione dell’associazione e un’illustrazione di G. Balsani (ex-allievo), raffigurante tre figure allegoriche femminili, la Scienza, l’Amicizia e la Giovinezza, che incontrano un gruppo di uomini, con sullo sfondo il Castello del Valentino; sul verso sono riportati gli indirizzi dei destinatari;
  • 4 fototipi (positivi, gelatina a sviluppo su carta politenata, due 279x394 mm, gli altri 290x398 e 300x398 mm), studio Silvio Ottolenghi, 1926. Si tratta del reportage dei festeggiamenti per il pensionamento di Angelo Bottiglia (1850-1934), fondatore e membro del consiglio direttivo dell'associazione. Una fotografia presenta la legenda dei soggetti intervenuti, ingegneri laureati a Torino tra anni Settanta e Ottanta del XIX secolo e aderenti all’associazione degli ex-studenti.

Materiali relativi all'Associazione ingegneri e architetti del Castello del Valentino, nata nel secondo dopoguerra dalla rifondazione della precedente:

  • cartolina non viaggiata relativa al III Convegno dell’Associazione ingegneri del Castello del Valentino e alla I Mostra fotografica ex allievi del Politecnico (presidente della mostra Italo Bertoglio), s.d. [1954]; sul recto è compilato il campo del mittente: “Gilardi di To classe 94”;
  • volume Annuario ex allievi Politecnico di Torino”, Torino, Associazione ingegneri e architetti, s.d. [1959?]; riporta l’organigramma dell’associazione e l’elenco dei laureati ad honorem, degli architetti e degli ingegneri laureati a Torino;
  • tagliando, allegato all’annuario, per indicare eventuali omissioni ed errori di stampa, s.d. [1959?].

Sono infine presenti due tessere che, seppur non rilasciate da queste associazioni di ex-allievi, sono comunque legate al campo dell’architettura e dell’ingegneria a Torino:

  • tessera rilasciata della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino (S.I.A.T.) a Carlo Giovara, gennaio 1899;
  • tessera dell’Associazione nazionale ingegneri italiani (A.N.I.I.), rilasciata in occasione del III Congresso nazionale dell’organizzazione (19-24 aprile 1922), 1922; sul recto è presente una veduta del Castello del Valentino, sul verso il nome del titolare è stato abraso.

Annuari e guide dello studente

  • Annuario dell'Associazione universitaria torinese. Anno I (1889-96), Tip. G. Candeletti, Torino, 1896;
  • Guida per lo studente in Torino pel 1904, R. Steglio e Comp., Torino, 1904;
  • Guida dello studente con illustrazioni e una pianta topografica dell'Esposizione, Stabilimento Tipografico Dott. Guido Momo, Torino, 1910.
    La Guida dello studente è redatta da Gino Galeazzi: nei ringraziamenti è segnalato che la copertina fu realizzata da Gaetano Nave; a seguire sono riportati il comitato d’onore e i soci benemeriti dell’A.T.U. e in chiusura sono pubblicati l’annuario dell’associazione universitaria per l’anno sociale 1909-10, il programma delle iniziative per quello successivo, lo statuto e i regolamenti. L’opuscolo passa in rassegna i vari dipartimenti collegati alle Facoltà dell’Università, il Politecnico, la Scuola superiore di commercio e la Scuola superiore di veterinaria, dei quali è dato un breve profilo storico, le biblioteche e i musei di Torino. Una sezione è specificamente dedicata alle norme e ai regolamenti degli Istituti superiori e fornisce informazioni pratiche sullo svolgimento della vita accademica e sul pagamento delle tasse scolastiche, dall’immatricolazione alla laurea. Seguono varie pagine riservate alle informazioni pratiche sulla città e all’Esposizione internazionale delle Industrie e del Lavoro, tenutasi a Torino nel 1910, di cui in chiusura è fornita una mappa. All’interno è inoltre pubblicato un intervento di Francesco Ruffini (L'Ateneo Torinese) e sono riprodotte le fotografie del cortile del Palazzo del Rettorato, della facciata e del cortile della sede del Politecnico in via Cavour, del Castello del Valentino visto da corso Marconi, del Museo del Risorgimento presso la Mole Antonelliana, di Palazzo Carignano e del monumento a Carlo Alberto e dell’Armeria Reale.

Amici della Musica

Programmi dei concerti promossi tra il 1936 e il 1938 dagli Amici della Musica di Torino:

  • programma del 10°, 11° e 12° concerto (9, 13 e 22 marzo 1937): Magda Tagliaferro, pianoforte; Ulisse Matthey e Enrico Pierangeli, organo e pianoforte e violino; Quintetto di fiati di Praga (Rudolf Hertl, flauto; Vàclav Smetaček, oboe; Vladimir Ritta, Clarinetto, Otakar Prochazka, corno; Harel Bidlo, fagotto).
  • programma del 3° e del 4° concerto (10 e 17 gennaio 1938): Nonetto di Praga (Leichner, violino; Kostecka, viola; Blazek, violoncello; Hertl, contrabasso; Hanzl, flauto; Kubat, oboe; Brychta, clarinetto; Hotovy, fagotto; Hobik, corno); in allegato, un foglio di sala illustra i pezzi in scaletta e i compositori. Trio vocale di Roma (Lavinia Mugnaini, contralto; Olga Lamanuzzi, soprano; Guglielmo Bandini, basso).
  • programma del 15° concerto (20 aprile 1938): Edna Thomas, canto, accompagnata al pianoforte da Kurt Sòber; in allegato, un foglio di sala illustra i pezzi in scaletta.

In coda agli opuscoli sono pubblicizzati i concerti dei mesi seguenti.

Ferrero

Risultati da 421 a 440 di 449