Lettera inviata da Napoli il 13 marzo 1832. Gussone si rallegra che Moris, Colla e il signor Spigno siano in buona salute e che l’orto di Torino abbia acquisito l’erbario dell’amico Balbis. Cercherà per Moris le opere di Tineo e Rafinesque. Seguono alcune osservazioni sul genere Medicago di cui si sta occupando. Segue un breve elenco di semi desiderati.
Lettera inviata da Montpellier il 19 marzo 1832, in cui Delile raccomanda Seringe per una sistemazione a Lione. Invia a Moris alcuni semi giunti di recente.
Lettera inviata da Napoli il 27 marzo 1832. Tenore ha spedito a Genova, tramite il mistico napoletano [tipo di bastimento a vela] S. Maria del capitano Filippo Fiorillo, la cassa contenente la Flora Napolitana; si tratta di 34 fascicoli che compongono i primi tre volumi e di quattro fascicoli del quarto volume, con 170 tavole. Nella cassa sono contenuti anche lavori di Tenore, che Moris dovrebbe incaricarsi di distribuire a varie persone e di vendere, affidandoli eventualmente ai librai. Segue un dettagliato elenco delle opere contenute nella cassa.
Lettera inviata da Firenze il 30 marzo 1832, in cui lo scrivente comunica a Moris di avergli mandato un pacchetto di semi tramite il console di Toscana a Genova, da fare avere a De Candolle a Ginevra. La lettera è scritta a fianco di uno stampato, firmato da G. P. Vieusseux, in cui viene proposta la fondazione di una rivista, Annali Italiani delle Scienze, di cui vengono illustrati gli scopi. Al termine dello stampato vi è spazio per la firma degli aderenti all’iniziativa. Targioni chiede a Moris di sottoscrivere, nel caso sia d’accordo.
Lettera inviata da Lione il 4 aprile 1832. Seringe fa avere a Moris le piante dell’erbario del defunto Balbis, rimaste a Lione perché utili per la stesura di un lavoro sul genere Scutellaria. Manda a Moris due pacchetti di semi di Delile, dei quali uno è per Pavia.
Lettera inviata da Firenze il 21 aprile 1832. Lo scrivente ringrazia Moris per avere fatto pervenire i semi a De Candolle [vedi lettera n. 342.1] e chiede quale è stato il costo della spedizione, che vuole rimborsare. Ringrazia inoltre Moris per il catalogo dei semi. Gli comunicherà quelli scelti e gli invierà il catalogo di Firenze del 1829, che troverà pieno di errori, non avendo potuto controllare le bozze, causa malattia.
Lettera inviata da Napoli l’8 agosto 1832. Vi sono osservazioni su alcune specie dei generi Ranunculus e Berberis. E’ terminato il secondo volume di Prodromus.
Lettera inviata da Pisa l’ 1 ottobre 1832. Savi prega Moris di favorire l’osservazione di tutto ciò che spetta alle cose naturali al figlio Pietro quando verrà a Torino. Potrà anche occuparsi di eventuali scambi di piante vive.
Lettera inviata da Napoli il 27 dicembre 1832. Gussone manda a Moris il secondo volume del Prodromus da fare avere a Colla, e altri libri da restituire a De Candolle e Seringe. Prega Moris di mandargli il catalogo dei semi tramite il marchese Sagliati, che lo farà avere al commendatore Ottavio de Marsilio.
Sono stati inseriti in questo fondo i documenti che paiono raccolti con intenti espressamente collezionistici da Cesare Lombroso e dai suoi successori (primo fra tutti Mario Carrara), che ne hanno ampliato le serie.