- IT ORTOUT MORIS Corr. Fenzi 124
- Unità archivistica
- 1843 - 1844
Parte diOrto botanico
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Identità del Nostoc con il Collema.
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Lettera inviata da Terracina (Lt) il 22 maggio 1855, in cui la Fiorini, su insistenza del professore Pietro Savi, invia a Moris un lavoro sull’identità del Nostoc con il Collema, con la speranza che venga pubblicato negli Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino, di cui è da anni socia corrispondente.
Elenco di libri da acquistare a Torino tramite il libraio Bocca. Validità scientifica delle opere.
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Lettera inviata da S. Pietroburgo nel gennaio 1840, a cui Fischer acclude un lunghissimo elenco di opere botaniche di autori italiani, che il Giardino Imperiale Botanico di S. Pietroburgo desidera acquisire [esiste anche un duplicato del catalogo, di grafia Delponte]. Si occuperà degli acquisti il libraio Bocca di Torino, che li farà avere a Parigi al signor Labaume, incaricato di affari. Moris dovrebbe indicare dove poter trovare i volumi, esprimendo giudizi sulla validità scientifica delle opere e, per quanto riguarda le opere meno recenti, sul loro valore di mercato.
Fournier, Eugène Pierre Nicolas 128
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Lettera inviata da Morano (Al) il 19 gennaio 1860, in cui Gallo annuncia di ritardare la ripresa del lavoro, non essendosi ancora del tutto ristabilito. Prega Moris di avvertire il successore del ministro Casati, dimessosi da pochissimo tempo, e il suo segretario generale cavaliere Fava.
Programma del corso di Diritto Commerciale.
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Lettera, mancante della località di invio, dell’8 maggio 1847. Nella lettera è specificato il programma del corso di Diritto Commerciale. Successivamente viene espresso un giudizio sul profitto di tre allievi, Demaria, Montaloi (?) e Pugnani.
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Lettera inviata da Montemagno (At) il 31 marzo 1847, in cui lo scrivente dice a Moris di avergli inviato due assaggi di vino, uno di grignolino, come da lui richiesto, e il secondo di un altro ottimo e squisito vino. Se la seconda qualità non gli interessasse, lo prega di farla avere al signor Bertini, caffettiere e liquorista in via della Rocca presso il teatro Gerbino (casa Brocchi). Garino chiede a Moris di avvertire Lisa che tenga pronte le piante richieste tempo addietro.
Richiesta di nomina a direttore stabile dell’orto boitanico di Pavia.
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Lettera inviata da Pavia il 17 aprile 1860, in cui lo scrivente è ancora riconoscente a Moris per aver propugnato, quale vicepresidente del Consiglio della Pubblica Istruzione, la sua innocenza politica di fronte a calunniose insinuazioni. Ha però nuovamente bisogno del suo aiuto, avendo avuto notizia che il ministro conte Mamiani ha deciso di incaricare l’Ispettorato Generale degli Studi Universitari dell’assegnazione degli incarichi definitivi. Prega pertanto Moris di segnalarlo all’Ispettore Generale professore Demaria, affinché venga tenuto in considerazione per la nomina a direttore stabile dell’orto botanico, cui da molti anni ha dedicato la massima attenzione, ottenendo i risultati che Moris ha potuto constatare.
Richiesta di muschi ed epatiche della Sardegna. Scambio con piante di Sicilia e di Napoli.
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Lettera inviata da Napoli il 15 febbraio 1838, in cui Gasparrini chiede a Moris saggi di muschi ed epatiche della Sardegna e di eventuali altre zone. Il valore in denaro potrebbe essere mandato tramite il professore Lessona o il signor Colliet, attraverso cui fece avere in passato a Moris e a Regazzoni un’operetta di agricoltura. Gasparrini potrebbe ricambiare con esemplari di piante di Sicilia e di Napoli, essendo stato per otto anni presso l’orto di Boccadifalco.
Invio di tre memorie e di 12 tavole.
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Dono di fichi secchi. Premio per il vino di arancio.
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Lettera inviata da Toirano (Sv) il 23 gennaio 1856, in cui lo scrivente comunica a Moris di avere affidato una scatola di fichi al vetturale Gandolfo, da consegnare al magazzino del signor Lorenzo Strocco, che dovrà farglielo pervenire a casa. Si augura un periodo di pace, di modo che suo figlio Onesto possa tornare in patria. Il vino di arancio da lui prodotto è stato premiato a Parigi e l’aceto ha avuto una menzione onorevole.
Raccomandazione per il figlio Armando.
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Lettera inviata da Toirano il 30 dicembre 1857, per fare gli auguri per l’anno nuovo; invia la solita scatola di fichi secchi. Per quanto riguarda il figlio Armando, Garassini ha deciso di seguire il suggerimento del conte Galli di attendere la primavera per fare domanda di cambiamento di corpo.
. Auguri di buon anno e invio di fichi secchi.
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Lettera inviata da Toirano il 30 dicembre 1858, in cui si fanno a Moris gli auguri per l’anno nuovo e gli si annuncia l’invio di una scatola di fichi secchi.
Interesse per Anthemis, Matricaria e Diomma. Dubbi sulle sinonimie.
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Lettera inviata da Parigi il 4 agosto 1840, in cui si scusa con Moris per non averlo ancora ringraziato dei due volumi che gli ha mandato; quanto prima ne segnalerà l’importanza in una pubblicazione. Gay si occupa dei generi Anthemis, Matricaria e Diomma; chiede a Moris se gliene può fornire esemplari della Sardegna. Moris ha citato in Flora Sardoa i sinonimi di Allioni e di Bellardi, però rimangono molti dubbi sulla corrispondenza delle varie sinonimie; Gay esprime il suo parere al proposito e chiede a Moris di esporgli il suo.
Interesse per Polycarpaea. Ricerche dei botanici francesi.
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Lettera inviata da Parigi il 23 gennaio 1847. Gay si sta occupando del genere Polycarpaea. Gaultier de Claubry ha ricevuto da Moris 100 franchi da consegnare a Webb e 10 franchi per Charrier. Gay ringrazia Moris per le piante di Sardegna che gli ha mandato e gli porta i saluti degli amici di Parigi, che sono molto occupati, Webb alla flora delle Canarie, Durieu a quella d’Algeria, Noè alle Labiatae della stessa regione e di Decaisne, supplente di Mirbel. Cercherà di procurarsi il giornale di Parlatore, in cui è contenuta la memoria di Amici, oppositore della teoria di Schleidens sulla fecondazione. Gay ha saputo che Bertoloni spedirà a Moris, che glielo farà avere, un esemplare di Hagea alsinefolia di Badarò
Interesse per gli Asphodelus. Richiesta di Saxifraga florulenta.
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Lettera inviata da Parigi il 16 dicembre 1856. A Gay servirebbero ancora i frutti secchi e deiscenti di due specie di Asphodelus, per poterli distinguere l’uno dall’altro. Segue una lunghissima disquisizione su varie specie di Asphodelus e sui caratteri distintivi tra le varie specie. Gradirebbe moltissimo avere un esemplare di Saxifraga florulenta.
Problemi di diagnosi in Statice e Micromeria.
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Lettera inviata da Parigi il 5 gennaio 1857, in cui Gay risponde a Moris su problemi di diagnosi differenziale riguardanti una pianta del genere Statice e soprattutto un esemplare di Micromeria, che Gay ha sottoposto anche all’attenzione di Balansa e confrontato con campioni raccolti da Noè per Durieu e da Cosson, senza pervenire a risultati probanti. Gay ritorna sull’argomento Asphodelus, aggiungendo alcune precisazioni sugli esemplari piemontesi.
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Lettera inviata da Parigi il 23 gennaio 1858, in cui Gay informa Moris che gli sono arrivati i bulbi, senza che abbiano sofferto per il gelo al colle del Moncenisio. L’accuratezza della preparazione gli ha fatto riconoscere la mano di Lisa, con cui si complimenta. Seguo numerose osservazioni su piante dei generi Amaryllis e Quercus.
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Matrimonio della sorella Amalia.
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Lettera inviata da Novara il 16 ottobre 1854, in cui lo scrivente comunica a Moris che il 29 agosto è stato celebrato, dall’ arciprete Tarantola Giovanni, il matrimonio della sorella Amalia con il dottore Giuseppe Tarantola. Gli sposi hanno compiuto un viaggio, visitando Como, Arona, Venezia, Gallarate e Sesto, per tornare infine a Novara, dove avranno dimora. Genè prega Moris di partecipare la notizia alla famiglia, in particolare alla suocera signora Bianchini.