Lettera inviata da Ginevra il 14 agosto 1838, in cui Heyland si presenta a Moris illustrandogli le sue capacità di illustratore botanico. Spera in futuro di poter collaborare con lui.
Lettera inviata da Milano il 31 ottobre 1838. De Notaris narrerà a voce tutti i guai avuti dal professore Viviani. La lettera contiene poi lunghe osservazioni su due specie di Helleborus e su alcune piante del genere Brassica.
Lettera inviata da Berna il 17 novembre 1838, in cui lo scrivente ringrazia Moris per avergli mandato i volumi della flora di Sardegna e di Capraia. Osserva come Bertoloni nella sua flora sia eccessivamente prolisso. Si rammarica del mancato arrivo a Chavanon di piante da lui spedite del Senegal, Zambia e Capo Verde. E’ disponibile per fornire a Moris piante dell’Elba e del Senegal, scalando il costo da quello della Flora Sardoa. Prega Moris di salutare il buon vecchio Giusta.
Lettera inviata da Torino il 26 novembre 1838 dal direttore della Reale Società Agraria, Valperga di Civrone, in cui si comunicano le dimissioni del professore Gené, segretario e del cavaliere Carena, vice-segretario e bibliotecario della società. Moris viene sollecitato a partecipare alla riunione per nominare i successori.
Lettera inviata da Milano il 26 dicembre 1838. Meiners comunica a Moris di avere inserito in un pacco spedito al cavalier Avogadro, l’opera di Schlechtendahl, Linnea XII n° 3. Seguono gli auguri per l’anno nuovo.
Diploma per il primo grado di approvazione nella Facoltà di Belle lettere e filosofia, converito dall'Università di Napoli a Carlo de Ferrariis di Aversa [Napoli], 27 giu. 1839.
Lettera su carta intestata “au Jardin du Roi, Culture” inviata da Parigi il 7 marzo 1844. Lo scrivente ringrazia Moris per avergli mandato il secondo volume di Flora Sardoa e gli invia l’elenco dei semi che gli è stato richiesto. Gli invia un lavoro sull’ovaio e l’embrione di alcune Conifere, scritto in collaborazione con Spach.
Lettera inviata da Berna il 24 gennaio 1839. A proposito del pacco inviato a Chavanon, Brunner si lamenta del pessimo funzionamento delle dogane. E’ contento di poter inviare a Moris le piante del Senegal e dell’Elba. Ha inviato gli esemplari doppi a Jan a Parma e a Bertoloni, per inserirle nella sua Flora Italica “prolissa”. Invierà un catalogo dei semi, che prega di fare vedere anche a Colla.
Lettera inviata da Pisa. La data della parte di Pietro Savi è 25 gennaio 1839. Savi ha appreso dalla lettera mandata da Moris al padre Gaetano, che il suo lavoro è stato accettato e che è stato nominato socio dell’Accademia; pertanto ringrazia Moris. La parte di Gaetano Savi è datata 30 gennaio 1839. Savi ha mandato a Moris i semi richiesti e gli invia la lista dei suoi desiderata. Gradirebbe anche acquisire le piante di Sardegna descritte nel primo che dovrebbe mandargli il “pepinierista” [coltivatore di piante in vivaio] Burdin Maggiore.