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Dono di Flora Fluminensis.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.62
  • Unità documentaria
  • 1855-02-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 febbraio 1855. Il bibliotecario dell’Università ha ricevuto Flora Fluminensis e desidera conoscere il nome del donatore per ringraziarlo. Vorrebbe altresì sapere se sono state pubblicate altre tavole, dato che le stampate sono arrivate al 794. De Notaris invia un elenco di semi desiderati.

Richiesta di anticipo per le spese dell’orto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.63
  • Unità documentaria
  • 1855-03-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 24 marzo 1855. De Notaris ha spedito a Tenore il pacco di Moris tramite i signori Astrua e Gil. Prega Moris di sollecitare presso il signor Carozzo l’invio dell’anticipo per le spese dell’orto.

Richiesta di Casaretto delle piante del Brasile presenti in più esemplari.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.64
  • Unità documentaria
  • 1855-04-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 19 aprile 1855. De Notaris manda a Moris i semi arrivati da Napoli. A S. Pier d’ Arena è stato segnalato un nuovo caso di colera, non si sa se sporadico o asiatico. Non è arrivato il mandato della pensione dell’Ordine di Savoia, né per De Notaris, né per il dottor Varese, né per l’ammiraglio Albini. Nel P.S. De Notaris riferisce a Moris che Casaretto chiede al governo sardo di regalargli le piante del Brasile, se presenti in più di un esemplare, come gli era stato promesso [la spedizione di Casaretto in Brasile era stata finanziata dal governo sardo e pertanto l’erbario sarebbe stato di proprietà dello stato; gli era però stato promesso - v. lettera n. 72.25 - che avrebbe potuto avere in regalo le piante risultate raccolte in più di un esemplare].

Critica al lavoro della contessa Fiorini.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.65
  • Unità documentaria
  • 1855-07-08
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’8 luglio 1855. Tramite il professore Travella, nell’ ultimo anno suo compagno di escursioni, De Notaris fa avere a Moris il manoscritto della contessa Fiorini, dicendo che il lavoro non merita l’attenzione dell’Accademia delle Scienze. Seguono ben sette facciate di osservazioni critiche sulle affermazioni della ricercatrice a proposito di un’alga e un lichene, nostor e collema.

Vacanze a Borgosesia

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.66
  • Unità documentaria
  • 1855-07-23
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Borgosesia (Vc) il 23 luglio 1855. De Notaris ha saputo da Cesati che Moris soffre nuovamente dell’irritazione all’ occhio. Lo zio non l’ha invitato a Trobaso per le vacanze, per cui ha affittato a Borgosesia un alloggetto ammobiliato. E un paesaccio che non offre nulla di interessante dal punto di vista botanico. Purtroppo non si sente più di affrontare i monti. De Notaris ha conosciuto il dottore Ferro, compagno di scuola di Moris, cui invia i suoi saluti.

Morte di Rota.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.67
  • Unità documentaria
  • 1855-08-30
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Borgosesia (Vc) il 30 agosto 1855. De Notaris il primo settembre si trasferirà a Mergozzo (Vb) dal fratello pittore. Elenca le poche piante interessanti raccolte a Borgosesia. De Notaris tornerà a Genova a fine ottobre, passando per Torino, al fine di salutare Moris, cui comunica la morte a 35 anni per colera del dottore Rota di Bergamo, autore di due prospetti della Flora Ticinese e Bergamasca.

Critica a Gennari.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.68
  • Unità documentaria
  • 1855-09-30
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Mergozzo (Vb) il 30 settembre 1855. De Notaris è afflitto da mal di denti, con tumefazione della mandibola ed apostema. Invita Moris a leggere all’Accademia quanto scritto nella lettera n. 242.65, a proposito della memoria della “celebre Botanichessa” signora Fiorini. Si fermerà a Mergozzo sino a metà ottobre e poi passerà per Torino. Gennari gli ha comunicato che chiederà di essere pareggiato come stipendio all’assistente dell’Orto Botanico di Torino. De Notaris non appoggerà la domanda, perché negli ultimi tempi Gennari è diventato scortese e villano. Sarebbe piuttosto propenso a raccomandare Bucco.

Viaggio a Torino di De Notaris.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.69
  • Unità documentaria
  • 1855-10-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Mergozzo il 22 ottobre 1855. De Notaris sarà a Torino venerdì sera o sabato mattina. Vedrà Moris sabato sera e passerà con lui la domenica. Contatterà subito il conducente Martina al Caffè Rosso, per prenotare i posti.

Riordino dell’erbario Pestalozza. Spore di Psilonia ampelofaga sulla vite.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.7
  • Unità documentaria
  • 1851-08-05
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 5 agosto 1851. Dopo le vacanze, De Notaris metterà ordine nell’erbario Pestalozza. Vi sono molti doppi, che spartirà con Moris. La famiglia di Pestalozza è di Vacciago sul lago d’Orta. De Notaris spera di trovare materiale nuovo nell’erbario, anche se Boissier e Griesebach vi hanno mietuto abbondantemente. Ha esaminato la polvere farinacea che si deposita sui grappoli di uva in Liguria, Monferrato e Toscana. Si direbbero spore di un ifomicete del genere Psilonia di Corda, che De Notaris definisce provvisoriamente come P. ampelofaga. Il fungillo è molto simile a quello trovato assieme a Balsamo in Lombardia nel 1832 sulle foglie delle piante ortensi, etichettato come Oidium oblongum. De Notaris ha tracciato sul foglio uno schizzo della mucedinea delle viti. Bucco è sposo con la figlia del portiere dell’Università. Gennari è ancora sulle Alpi Marittime. De Notaris andrà in vacanza a Trobaso.

Raccomandazione per Bucco.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.70
  • Unità documentaria
  • 1855-10-29
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 29 ottobre 1855. Per un disguido creatosi con l’albergatore a Mergozzo, De Notaris è rimasto senza denaro e ha dovuto andare direttamente a Genova, non riuscendo pertanto a passare a Torino, come promesso a Moris. Ritorna sulla richiesta di Gennari e ribadisce la propria intenzione di raccomandare Bucco.

Invio del lavoro di Baglietto sui licheni liguri, da presentere all’Accademia delle Scienze.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.71
  • Unità documentaria
  • 1855-11-21
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 21 novembre 1855. De Notaris invia a Moris un piccolo lavoro di un suo giovane discepolo di Voltri, il dottore Baglietto: si tratta del primo lavoro di lichenologia ligustica, meritevole di essere accolto dall’Accademia delle Scienze. De Notaris invita Moris a completare rapidamente la trattazione delle dicotiledoni nella sua flora. Chiederà un aumento di stipendio per i dipendenti dell’orto, anche se non hanno ancora raggiunto l’anzianità necessaria. D’altra parte a Lessona è stata sin dall’inizio concessa la cifra massima consentita per il suo ruolo. De Notaris chiede a Moris di favorire la nomina del professore Massalongo a corrispondente dell’Accademia.

Invio delle figure del lavoro di Baglietto

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.72
  • Unità documentaria
  • 1855-11-24
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 24 novembre 1855. De Notaris manda a Moris le figure del lavoro di Baglietto, rimaste per una svista sul suo tavolo. Sta componendo il catalogo dei semi che, come al solito, quella “canaglia di tipografi omeopatici” non riuscirà a stampare se non alla fine di gennaio. De Notaris ha nuovamente avuto disturbi intestinali con “strabocchevoli deiezioni di sangue”.

Prefazione al lavoro di Baglietto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.73
  • Unità documentaria
  • 1856-01-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 gennaio 1856. Il dottore Travella ha consegnato a De Notaris il pacco di Moris. De Notaris acclude alla lettera una prefazione al lavoro di Baglietto, da leggere come preambolo, onde evitare che durante la presentazione all’ Accademia persone estranee alla lichenologia si addormentino. Invia inoltre alcuni opuscoli di Le Jolis, da presentare all’Accademia per farlo inserire tra i candidati alla nomina di socio corrispondente. Il posto vacante a Genova di consigliere universitario è stato assunto dal professore Ansaldo. Non vi è più “misura di equità”. In uno spazio libero della lettera è scritto, di grafia Moris: “aspira ad essere nominato corrispondente dell’Accademia il signor Auguste Le Jolis, archivista perpetuo della Società Imperiale delle Scienze Naturali di Cherbourg”.

Soppressione dei Consigli Universitari.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.74
  • Unità documentaria
  • 1856-02-17
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 17 febbraio 1856. De Notaris si rallegra che la salute di Moris sia buona. Gli manderà appena possibile i muschi delle isole intermedie del professore Travella. De Notaris ha ricevuto per l’erbario genovese molte piante raccolte in Sicilia dai fratelli Huet. E’ contento della soppressione dei Consigli Universitari: non servivano a nulla! Però gli è stato fatto uno “sfregio”, perché il merito di anzianità, concesso ai Travella, ai Garassini ecc., spettava a lui, che già contava sui proventi per acquistare un nuovo microscopio Oberhauser. Si allestirà a Genova un laboratorio di chimica per il professore Canizzaro che – a quanto pare – “non è poi l’inventore della Chimica”! Non passeranno due anni e il laboratorio sarà abbandonato, mentre gli impiegati non hanno quanto è necessario per vivere.

Eredità della moglie rapinata dallo zio

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.75
  • Unità documentaria
  • 1856-02-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 20 febbraio 1856. De Notaris esprime nuovamente le sue preoccupazioni per la salute di Moris e per il rischio da lui corso di perdere una parte cospicua dei suoi averi. Per essere felici sarebbe necessario non essere onesti! De Notaris ricorda il comportamento dello zio di sua moglie, che ha spogliato la nipote, sua moglie e la sorella della parte migliore dell’eredità paterna. L’umanità è divisa in due classi: lupi ed agnelli, ladri e derubati!

Restituzione e prestito di libri. Costo di 12 lire austriache del 1° volume di Massalongo sui Licheni Italiani.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.76
  • Unità documentaria
  • 1856-03-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 15 marzo 1856. Tramite Travella, che verrà a Torino per la Pasqua, De Notaris manda a Moris i semi richiesti e gli restituisce i due volumi di Kunth. Chiede, al ritorno di Travella, di prestargli nuovamente Tentamen Hydrophytologiae Danicae di Lyngbye. De Notaris spedirà presto i suoi semi, con quelli di Moris, a Napoli per il cavaliere Tenore. Comunica a Moris il prezzo del primo volume dei Licheni Italiani di Massalongo, che è di 12 lire austriache.

Mania di moltiplicare generi e specie. Richiesta a Lisa di doppioni di piante sarde.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.77
  • Unità documentaria
  • 1856-03-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 27 marzo 1856. De Notaris si augura che entro l’anno Moris completi la trattazione delle dicotiledoni per la sua opera sulle piante sarde, così piena di osservazioni esatte e di critica giudiziosa, contrariamente a quanto avviene nei lavori contemporanei, caratterizzati da precipitazione e leggerezza. Vi è poi la mania di moltiplicare generi e specie, come ad esempio ha fatto Jordan, che si vanta di avere distinto ben 800 specie di Hieracium. De Notaris prega Moris di incaricare Lisa di tenergli da parte alcune piante della Sardegna, che elenca, sempre che ve ne siano in esubero.

Eventuale ampliamento dell’orto genovese.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.78
  • Unità documentaria
  • 1856-04-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 15 aprile 1856. De Notaris ha saputo da Lessona, di ritorno da Torino, che il ministro, incontrato per caso, gli ha detto che si sta discutendo dell’ampliamento dell’orto genovese. Ha saputo che Lessona, come compenso trimestrale per la direzione del museo, ha ricevuto già dall’inizio il massimo dello stipendio, mentre lui ha dovuto aspettare ben 12 anni. De Notaris, nonostante l’estrazione di un dente, continua ad avere tumefazione ascessuale della mandibola inferiore. Elenca poi una serie di altri piccoli guai che negli ultimi tempi rendono sempre più precaria la sua salute. Appena finita la scuola ha intenzione di praticare una cura con acque solforose e marziali, come gli è stato suggerito anche dal dottore Bertani, a Crodo e Craveggia.

Villa di Pietra Minuta. Sussidio per erborizzare a Craveggia.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.79
  • Unità documentaria
  • 1856-04-18
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 18 aprile 1856. L’Università non trova la mappa dell’orto botanico e della villa di Pietra Minuta [si tratta di costruzione agricola nella zona di Pietra Minuta, così chiamata probabilmente per la composizione del terreno], per cui De Notaris fa uno schizzo che manda a Moris, per spiegargli come detta villa debba essere parte dell’orto, e pertanto l’Università non deve disfarsene. De Notaris spera di avere un sussidio per la sua permanenza a Craveggia dove, contemporaneamente alla cura delle acque, potrebbe compiere escursioni e raccogliere piante per l’erbario genovese.

Malattia della vite.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 242.8
  • Unità documentaria
  • 1851-08-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 6 agosto 1851. De Notaris fa una lunga disquisizione su un campione di uva colpito da miceti, mandatogli da Moris. A suo avviso si tratta di contaminanti diversi da quelli di cui si è parlato nella lettera 242.7. De Notaris dubita che la polvere farinacea la causa della malattia della vite; pensa piuttosto che la presenza dei funghi sia uno dei tanti effetti sulla vegetazione dovuti a particolari condizioni climatiche. Il fenomeno è analogo a quello che ha colpito anni prima i pomi di terra. In Liguria sono soprattutto colpite le viti nei terreni bassi e umidi. A Nizza sono colpite anche le melanzane e i pomodori.

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