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Descrizione archivistica
Unità documentaria Con oggetti digitali
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Accordi per l’intervento chirurgico del figlio di Polini a Torino.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.12
  • Unità documentaria
  • 1896-11-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 26 novembre 1896. Bicknell manda a Gibelli i fiori, chiamati “fiori di flanello”, provenienti da New South Wales, di cui gli ha parlato di recente. Il dottore di Bicknell ha già parlato con il professor Carle per quanto riguarda l’operazione. Quando vi sarà l’accordo, verrà con il giovane a Torino e rivedrà Gibelli [si tratta probabilmente non del figlio di Bicknell, bensì di Luigi Polini, figlio del suo assistente e aiutante Giacomo Polini, a cui era molto affezionato – v. lettera n. 20.15]. Burnat gli ha scritto di sentirsi meglio e spera di vederlo a Vevey [luogo di residenza di Burnat]. Dal figlio Jean ha però saputo che ha ancora vomitato sangue e che il miglioramento non è gran cosa.

Aggiornamenti e parere sulla tavola "Requin" del Palazzo dei Papi di Avignone (E. Quarton?)

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 3
  • Unità documentaria
  • 1959-04-14
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: ringraziandolo per l'approvazione data al progetto editoriale annunciato il 2 marzo, anticipa che presto gli scriverà per esporgli i propri dubbi su Avignone nel XIV secolo poiché, a suo parere, erano ancora molte le questioni aperte [1] ("à part Thouzon et évidemment les fresques, rien n'était certain" [2]). Segnala che al momento aveva focalizzato le ricerche sul XV secolo, portando all'attenzione di Castelnuovo una tavola vicina alla maniera di Enguerrand Quarton, legata per lascito testamentario al Palazzo dei Papi di Avignone dal canonico Henri Requin [3].
Lo informa di un suo soggiorno ad Avignone, ospite di Roseline Bacou presso il Fort Saint-André, sui prossimi viaggi a Varsavia per accompagnare alcune opere destinate a un’esposizione di pittura moderna [4] e a Roma per una vacanza dedicata al Seicento bolognese [5].

Aggiornamenti sui lavori in corso e sulle ultime ricerche (Arte alpina nel XV secolo, Gotico, Arte e Rivoluzione industriale)

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Chastel A.2
  • Unità documentaria
  • Torino, 1968-04-02
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Minuta della lettera di Castelnuovo a Chastel; offre un aggiornamento sui propri progetti in corso: la voce enciclopedica “Attribution” [1], un’antologia di scritti di Roberto Longhi in traduzione francese per l’editore Pierre Berès [2] e un volume sulle vetrate per l’editore Giovanni Pittaluga [3]. Castelnuovo si sofferma su tre argomenti che lo interessano particolarmente, oggetto delle ultime ricerche e dei corsi universitari: i problemi figurativi dell’area alpina nel XV secolo, il Gotico e il rapporto tra arte e Rivoluzione industriale.
Sul primo punto era intervenuto nella lezione inaugurale all’Università di Losanna [4] e, l’anno precedente, nell’assemblea generale della Società di Storia dell'arte in Svizzera [5]; avrebbe inoltre dedicato parte della didattica del 1968 [6], con l’auspicio di trasformare il Séminaire d’Histoire de l’Art del proprio Ateneo in un punto di riferimento per questi studi, dotandolo di una fototeca e di uno schedario [7].
Castelnuovo annuncia di avere in progetto un libro sul Gotico internazionale, da pubblicare con Einaudi e dedicato all’indagine su alcuni aspetti del periodo, come il rapporto che gli artisti ebbero con la tradizione classica e le particolari declinazioni nazionali del Gotico, da analizzare in chiave sia diacronica sia sincronico nell’Europa occidentale [8].
Nell’ultimo punto Castelnuovo manifesta le proprie predilezioni circa le pubblicazioni sul rapporto tra arte e Rivoluzione industriale: non apprezza Art et technique aux XIX et XX siecles di Pierre Francastel (1956, II ed. 1964; I ed. italiana Feltrinelli Editore, 1959), preferendo invece le ricerche di Sigfried Giedion, Francis Donald Klingender, Lewis Mumford, James Maude Richards e Robert Rosenblum. Richiamando il corso tenuto all’Università di Losanna nel 1966-67 su arte e rivoluzione industriale e quello dell’anno corrente sul Gothic Revival, esprime il desiderio di preparare un’antologia di testi sulla questione, che comprenda anche pagine di ingegneri e costruttori del XVIII secolo [9].
In chiusura accenna alla mostra L'Europe Gothique XIIe XIVe siècle (Parigi, Musée du Louvre, 2 aprile-1°luglio 1968); al progetto di una nuova rivista annunciato da Michel Laclotte e Jacques Thuillier, da riferire alla «Revue de l’art»; alle rivolte studentesche del Sessantotto e a Philippe Junod, proprio allievo a Losanna.

Altra escursione in Sardegna con Lisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.6
  • Unità documentaria
  • 1837-05-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata dalla Maddalena il 15 maggio 1837. Lo scrivente racconta a Moris che la settimana scorsa è stato, in compagnia di Lisa, con la gondola regia alle isole Budelli, S.ta Maria, Rizzolo, Razzolo e sugli scogli intermedi. A causa del maltempo non è stato possibile visitare Spargi, Spargiotti e i Berrettini. De Notaris elenca parecchie piante interessanti trovate. Il sole e il vento hanno reso i loro volti del colore del rame. Sono stati invitati a Tavolara dal signor Giuseppino Polo.

Apprezzamento di Romeis per il lavoro di ricerca di Amprino

  • IT ASUT AMPRINO Levi G. 1958 7
  • Unità documentaria
  • Bologna, 1958-03-05
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Acclude la risposta di Romeis [non conservata], con "espressioni molto lusinghiere per il suo lavoro in ispecie e sulla sua opera scientifica in genere". Comunica che rientrerà il giorno seguente a Torino, accompagnato da Olivo.

Apprezzamento per l’opera sui trifogli.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.5
  • Unità documentaria
  • 1891-02-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 22 febbraio 1891. Bicknell si scusa con Gibelli per avere ritardato a ringraziarlo del dono della monografia sui Trifolium, opera chiara e completa, però non tanto complicata come alcune monografie che lo hanno reso mezzo pazzo. Di tanto in tanto, Bicknell riceve notizie di Gibelli da Burnat. A Cuneo ha conosciuto il signor Mattirolo. Se Gibelli lo desidera, può mandargli piante della Liguria occidentale.

Arrivo a Genova con la sorella.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.9
  • Unità documentaria
  • 1839-11-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 26 novembre 1839. De Notaris è a Genova da pochi giorni [De Notaris nel 1839 si trasferisce a Genova, dove nel 1843 sarà professore di Botanica e direttore dell’Orto Botanico]. Deve occuparsi di mille cose; deve anche fare compagnia alla sorella, che nei primi tempi lo aiuterà, ed è chiusa tutto il giorno in una camera di albergo. Si trasferirà quanto prima in due camere ammobiliate, nella stessa casa del signor Ratti. Tutti sono molto gentili con lui. De Notaris fa una descrizione sommaria dell’orto botanico e delle serre. Il lavoro sarà impegnativo, anche perché deve svolgere tre lezioni alla settimana; teme di non potersi occupare per parecchio tempo delle sue crittogame.

Arte, industria, rivoluzioni. Temi di storia sociale dell'arte

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Chastel A.3
  • Unità documentaria
  • 1986-06-11
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Biglietto di Chastel a Castelnuovo: invita l'amico a intervenire sulla «Revue de l’art» sui temi indagati nella raccolta di saggi Arte, industria, rivoluzioni [1], appena edita da Einaudi, inserendosi nel dibattito aperto da Hans Belting sulla cosiddetta “fin de l’histoire de l’art” [2].
Reca una nota di Castelnuovo da ricollegare, verosimilmente, alla data della propria risposta: "3/7" [3].

Complimenti per una pubblicazione di Castelnuovo

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 17
  • Unità documentaria
  • s.d. [post 1959 - anni Sessanta]
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: si complimenta con Castelnuovo per un suo scritto, non specificato, al cui riguardo avanza come uniche critiche l’assenza di rimandi al ritratto di Jacopo Stefaneschi di Simone Martini e agli affreschi presenti presso l’ambiente che precede la cappella a Villeneuve-lès-Avignon (definiti “restes des freques") [1].

Costituzioni della Regia Università di Torino

Costituzioni della Regia Università di Torino, seguite dalla Traduction des Constitutions de S.M.té pour l'Université.

Dopo le Costituzioni del 1720 e le Addizioni dell’anno seguente, le Costituzioni per l’Università di Torino del 1729 segnano un secondo e più organico intervento di riforma promosso da Vittorio Amedeo II. La presente copia manoscritta reca la sottoscrizione autografa del sovrano, accompagnata dal suo sigllo, e quelle di Giuseppe Spirito Riccardi di Chiavazza (guardasigilli), Giovan Francesco Palma di Borgofranco, Victor-Amé Chapel de Saint-Laurent (per il Generale delle Finanze) e Pietro Mellarède De Bettonet (primo segreterio di Stato agli Affari interni).

Descrizione dei jumping beans messicani.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.8bis
  • Unità documentaria
  • 1895-11-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera il 7 novembre, senza indicazione dell’anno [dal contesto si evince però chiaramente che l’anno è il 1895]. Bicknell sarebbe lieto di accogliere il figlio di Gibelli, se il loro amico dottor Boggi ritenesse utile il clima di Bordighera. Bicknell ha visto l’ultima novità arrivata dal Messico, il jumping bean. Un suo cugino ne ha portati alcuni recipienti a Nizza: i legumi sono saltati via e spariti! Pare che all’interno vi sia un insetto molto robusto, che fa esplodere la sua casa, dopo essersi nutrito dell’albumina. Certo è uno spasso vedere saltare i beans, che lasciati sul tavolo per cinque minuti si trovano sparsi per tutta la camera. Il giorno seguente Bicknell partirà per Firenze per ascoltare il giovane tenore di Bordighera Pietro Zeni, che canterà nel Faust; cercherà di salutare il professore Mantegazza.

Disponibilità ad accogliere Persone nella propria casa.

  • IT ORTOUT GIBELLI Corr. Bicknell, 20.28
  • Unità documentaria
  • 18??-10-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bordighera l’11 ottobre, senza indicazione di anno. Bicknell è compiaciuto del fatto che Gibelli sia stato soddisfatto delle poche ore passate a Bordighera. E’ disposto ad accogliere in qualsiasi momento, se lo desiderano, i tre professori di Torino, Gibelli, Belli e Mattirolo. Un tempo Bicknell dice di avere avuto l’intenzione di ricevere durante l’inverno due o tre convalescenti di Torino o di altre città, non ancora abbastanza forti da poter riprendere il lavoro. Ha però dovuto rinunciare al progetto perché le Persone di servizio sono molto difficili e hanno poco rispetto per coloro che credono inferiori al loro padrone. Pertanto la sua casa è riservata agli amici che hanno bisogno di mare. Bicknell si rammarica di non riuscire ancora a riconoscere alcune specie comuni di Trifolium.

Elenchus delle piante sarde

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Bertoloni 27.4
  • Unità documentaria
  • 1827-10-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Bologna il 13 ottobre 1827, in cui Bertoloni, dopo tre mesi di assenza, risponde alle ultime tre lettere di Moris, ringraziandolo dell’Elenchus delle piante sarde, che garantisce a Moris la priorità della descrizione delle piante sino ad allora ignote alla scienza, evitando che tale priorità venga riconosciuta all’Accademia Linneana di Ratisbona, che ha inviato in Sardegna un “alemanno” a raccogliere piante indigene. Si fa notare a Moris che una Potentilla, da lui descritta come nuova, è identica a quella descritta nel 1825 per la Corsica da Viviani, cui pertanto spetta la priorità. Seguono alcune osservazioni nomenclaturali su una specie di Carduus descritto come specie nuova da Viviani, su un Hypericum ricevuto da Persoon e su una Linaria raffigurata da Desfontaine. Seguono altre osservazioni su piante riportate da Moris nell’Elenchus. Viene riportato un elenco delle piante dell’Elenchus di cui Bertoloni desidera un esemplare.

Erbario micologico e libri trasferiti in Svizzera, per evitare l’intercettazione austriaca.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Cesati 78.14
  • Unità documentaria
  • 1849-07-01
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Vercelli l’1 luglio 1849. Cesati passerà a Torino, quando si recherà alle terme di Vinadio per curare la sua orticaria. In quell’occasione porterà a Moris una richiesta di accelerare la pratica in cui viene chiesto il trasferimento di una cassa che alcuni suoi amici hanno spedito in Svizzera, indirizzandola a De Notaris, per evitare che gli austriaci la intercettassero. La cassa contiene il suo erbario micologico e libri di botanica, matematica e giurisprudenza. L’indirizzo a De Notaris era anche dovuto al fatto che Cesati, in caso di sua morte, aveva lasciato erede del materiale il suo collega botanico.

Escursione in Sardegna con Lisa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 240.5
  • Unità documentaria
  • 1837-05-08
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata dalla Maddalena [Sardegna] l’ 8 maggio 1837. De Notaris pensa che Lisa avrà già informato Moris delle raccolte effettuate in Sardegna. Elenca alcune piante che ritiene nuove; si occuperà presto di funghi e licheni. Per mezzo dello scorridore regio, ottenuto per interessamento del signor Millelire, il giorno successivo andrà con Lisa alle isole Spargi, Spargiotti, Budelli, S.ta Maria e a Lavezzi, e successivamente a S. Stefano, Caprera e sulla costa orientale. De Notaris descrive un Narcissus e accenna a un Juncus diverso da quelli a lui noti.

Escursione sui monti di Frabosa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. 180.9
  • Unità documentaria
  • 1844-07-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata dalla borgata “le Fontane” presso Frabosa il 22 luglio 1844. Sinora Lisa non è riuscito a fare una raccolta “che meriti”. La flora è scarsa e simile a quella di Limone, del colle di Tenda e di Carlino. Inoltre il terreno è arido e le montagne sono sovente inaccessibili.

Esperimenti sugli embrioni di pollo

  • IT ASUT RA LEVI Amprino 1958 2
  • Unità documentaria
  • 1958-03-14
  • Parte diAmprino, Rodolfo

Incoraggia Levi e si informa sul lavoro di revisione del Trattato di Chiarugi.
Prosegue gli esperimenti sugli embrioni di pollo per confermare su un campione più vasto i risultati già ottenuti e manifesta l’intenzione di analizzare più a fondo “l’anatomia degli arti reduplicati, ricercando la disposizione dei nervi, dei vasi, muscoli e tendini. Il problema della distribuzione dei nervi potrebbe avere un certo interesse, perché bisognerebbe per lo meno poter escludere che le differenze rispetto agli arti normali nella distribuzione dei rami terminali precede la suddivisione dei territori organogenetici nei casi di reduplicazione”. Comunica di aver spedito ad Hans Mislin per Experientia una breve nota con figure “sempre sugli esperimenti di rotazione di 180° della calotta distale dell’arco”. Si definisce “bôgia-nen” della ricerca, per la difficoltà a introdursi in campi nuovi, che non gli siano famigliari.
Riferisce con stupore di una brutta prova di Nicolò Miani, assistente di Bucciante “fra i candidati alla docenza in Anatomia”, nonostante il valore dei lavori presentati.

Felicitazioni per il matrimonio

  • IT ASUT CASTELNUOVO - Carteggio. Laclotte M. 6
  • Unità documentaria
  • Parigi, 1962-12-31
  • Parte diCastelnuovo, Enrico

Lettera di Laclotte a Castelnuovo: porge le proprie felicitazioni per il matrimonio con Delia Frigessi [1], che si augura di conoscere al più presto, e li invita quindi a una mostra di arte spagnola da lui curata [2].

Il duca Vittorio Amedeo II al medico Carlo Ricca inviato all'Università di Oxford

Lettera di Vittorio Amedeo II a Carlo Ricca: il duca incarica il medico di osservare il funzionamento e l'organizzazione dell'Università di Oxford, di cui riconosce il prestigio, e quindi di riferirne i dettagli.

Al fine di riformare l’Università di Torino, Vittorio Amedeo II richiede un resoconto sugli stabilimenti e sui privilegi detenuti dall'Università di Oxford, sui suoi regolamenti e sugli insegnamenti lì impartiti, sui lettori e sulle modalità di remunerazione, sui privilegi goduti dagli studenti e sugli eventuali obblighi contratti al conseguimento della laurea.

Reca le firme di Vittorio Amedeo II e di Francesco Antonio Lanfranchi, suo segretario ordinario.

Ricca, Carlo

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