- IT ORTOUT MORIS Corr. Brongniart 55.1
- Unità documentaria
- 1838-02-15
Parte diOrto botanico
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Parte diOrto botanico
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Lettera inviata da Firenze il 30 giugno 1857. Parlatore si rallegra con Moris che ha superato una grave malattia e ringrazia il professore Delponte che tanto lo ha aiutato durante tutto il periodo.
Gravidanza della moglie di De Notaris
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Lettera inviata da Genova il 14 aprile 1842. De Notaris è contentissimo di quanto Moris ha proposto ed ottenuto per lui. Suo suocero lo incarica di ringraziare Moris per l’aiuto dato a Bollo. In giornata andrà alla cattedrale per il Te Deum e tra alcuni giorni vi sarà all’Università un’accademia dove i colleghi “poetici” leggeranno componimenti allusivi alla fausta circostanza [Non è specificato a quale circostanza si alluda]. La moglie di De Notaris è incinta; purtroppo ha qualche perdita di sangue.
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Gussone, Giovanni Battista 147
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Guthnick, Heinrich Joseph, 148
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Herbarium Pedemontanum di Colla
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Lettera inviata da Bologna il 6 dicembre 1836. Bertoloni avverte Moris che Foster ha fatto avere la scatola dei semi a Viviani, che provvederà a fargliela pervenire. Ha ricevuto le copie richieste del tomo quinto dell’Herbarium Pedemontanum di Colla. Invia una copia del fascicolo sesto del tomo secondo della Flora. Si rallegra per il fatto che all’inizio del 1837 uscirà il primo volume della Flora Sardoa. Bertoloni chiede informazioni su alcuni Chenopodium descritti da Allioni; seguono alcune osservazioni su questo genere.
Heyland disegnatore al parco di Monza.
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Lettera senza data e località di invio. [La data dovrebbe essere stabilita, in base al contesto, non prima del 1848, anno in cui il vicerè di Lombardia, Ranieri d’Austria, lascia Milano]. Nella lettera Heyland si dice in attesa di ricevere piante da disegnare. Dopo la partenza del vicerè Ranier [18 gennaio 1848], gli è stata provvisoriamente mantenuta la rendita precedente, però non gli è stata assegnata la diaria di quando lavorava a Monza; pertanto abita di nuovo a Milano in piazza Fontana. Heyland spera di essere reintegrato nella precedente posizione, quando la Lombardia sarà sotto la sovranità del Piemonte [purtroppo si dovrà aspettare sino al 1859!].
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Identità del Nostoc con il Collema.
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Lettera inviata da Terracina (Lt) il 22 maggio 1855, in cui la Fiorini, su insistenza del professore Pietro Savi, invia a Moris un lavoro sull’identità del Nostoc con il Collema, con la speranza che venga pubblicato negli Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino, di cui è da anni socia corrispondente.
Il genere Allium molto "imbrogliato"
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Lettera inviata da Bologna nel marzo 1839, in cui dice che il genere Allium è molto “imbrogliato”, né hanno migliorato la situazione Schultes nel Syst. Veget. e Don nella sua monografia. Seguono osservazioni su nove specie di Allium, otto delle quali descritte da Allioni
Il giovane Bonaz utile con matita e pennello
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Lettera inviata da Parigi il 24 novembre 1847. Nelle sue escursioni in Olanda e Belgio gli sono state chieste notizie dell’autore della molto ammirata Flora Sardoa. Tra gli altri ricorda Bergsma di Utrecht, di cui acclude una missiva contenente dei semi. Si augura che il giovane [o il figlio?] Félix, che sta con lui, possa in futuro essere utile a Moris con matita e pennello; per il momento è occupato presso il pittore Decaisne. Si parla dell’erbario di Allioni, conservato alla Crocetta nell’Orto Sperimentale della Società di Agricoltura di Torino.
Il nipote di Bertoloni esentato dal servizio militare
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Lettera inviata da Bologna il 17 dicembre 1848. Bertoloni comunica che il nipote è stato esentato dal servizio militare e pertanto non ha bisogno di raccomandazioni.
Illustrazione tramite un' "ottima pittrice" e determinazione di funghi (ed altro)
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Lettera inviata da Lione il 18 novembre 1821, in cui si parla delle modalità di spedizione di materiale a Sprengel, professore a Halle. Balbis dice di attendere dal Bertoloni osservazioni su alcune piante dubbie ricevute dal Gussone e si complimenta con il Moris perché si sta occupando di funghi, potendo altresì disporre per la loro rappresentazione di una “ottima pittrice” (si tratta di Angela Bottione, pittrice dell’Iconographia Taurinensis dal 1800 al 1825). I funghi riprodotti da Bulliard sono infatti mal dipinti, come pure sono difficili da riconoscere quelli dipinti da Fries. Balbis ricorda quanti esemplari gli sono stati portati dal Molineri e le difficoltà avute nel determinarli.
Balbis non sa dare a Moris notizie precise di Mueller, definito “tedescaccio” e uno di quei “diavoli di mercanti di piante che non badano che a’ loro interessi pecuniari”; dice che probabilmente è un inviato di Sieber, botanico di Praga. Viene citato il Thomas, esperto di muschi e di licheni. Balbis dice ancora che Ponzols ha raccolto molte piante in Sardegna e afferma cha la Scilla verna di Moris è Hyacinthus Ponzolzii descritto da Loiseleur.
Seguono 2 post scriptum di poca importanza.
Imballaggio per la spedizione di piante.
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Si tratta di un appunto senza data, in cui Delponte spiega a Moris come sono fatti certi imballaggi per le spedizioni di piante.
Imbarazzo alle richieste di De Candolle
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Lettera inviata da Genova il 9 settembre 1843, in cui Casaretto apprende che anche Moris si è trovato imbarazzato di fronte alla richiesta di De Candolle di avere alcuni esemplari di piante brasiliane. Ha spedito il settimo fascicolo delle Decades.
Imbarazzo per l'interruzione della Flora Sardoa
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Lettera inviata da Torino il 7 maggio 1844. Botta è molto imbarazzato per l’interruzione delle Flora sardoa; ricorda a Moris come la previsione per il completamento dell’opera fosse di due o tre anni, e invece ne sono già passati dieci. Si affida al buon cuore di Moris per avere un prestito, avendone assoluta necessità.