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Descrizione archivistica
Archivio storico. Università degli Studi di Torino Giacomini, Carlo Con oggetti digitali
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Corrispondenza del 1926

Tra le carte relative al personale, si segnalano: la mancata conferma del comando di Tiziano Provasi in qualità di aiuto; l'incarico di aiuto per tre mesi conferito alla dottoressa Hena Rigotti; la messa a disposizione del Ministero delle Colonie del tecnico Domenico Gemesio, per essere distaccato in Somalia; la nomina a tecnico di Eugenio Gili.

Placchetta con emblema dell'Università di Torino

Placchetta in argento 925: diametro mm 40, spessore mm 10; sul retro è saldata una vite in acciaio ottonato di mm 10.

Risale al novembre 1925 la prima attestazione dell’emblema dell’Università di Torino attualmente in uso, composto da un toro che poggia su tre libri, rimirante e sostenente sulla groppa un’aquila coronata che fissa il sole, con attorno la leggenda “+ Sigillum universitatis Augustae Taurinorum”. Era rettore Alfredo Pochettino e l’Università si avviava a celebrare il quarto centenario della nascita di Emanuele Filiberto. Con l’avallo di Federico Patetta, titolare della cattedra di Storia del diritto italiano, fu assunto come modello il sigillo aderente, in cera sotto carta, apposto in calce all’ordine del Collegio riformatori dell’Università del 15 maggio 1615, conservato presso l’Archivio di Stato di Torino. La corrispondenza al modello è filologica, ad esclusione di minimi dettagli: sui tre libri dell’originale vi sono una crocetta patente, un fermaglio e un segno indistinto a causa di una rottura, forse un altro fermaglio o il quarto zoccolo del toro. Chi concepì la placchetta interpretò invece come una seconda crocetta con un lungo piede il segno sul secondo libro e come un fiore araldico quello sul terzo.
Il toro è derivato dallo stemma della città e rimarca il legame dell’Università con Torino. L’aquila, unico volatile a poter fissare lo sguardo nel sole, rappresenta l’uomo che fissa la mente in Dio e in generale la sapienza, virtù dell’uomo di studio. L’uccello è coronato e allude quindi all’insegna dell’imperatore, che con un diploma del 1412 aveva confermato la bolla di fondazione dello studium di Benedetto XIII, del 1404. I tre libri su cui poggia l’animale rappresentano probabilmente le prime tre Facoltà: Teologia, Leggi, Arti e medicina.
Non è chiaro chi sia l’incisore dell’oggetto, ma il fatto che risulti in tutto sovrapponibile al timbro a secco realizzato tra 1925 e 1926 dalla ditta Navarra & Prandi incisori e della tipografia Villarboito Federico & figli potrebbe ricondurlo all'attività delle medesime aziende.

Corrispondenza generale in preparazione della stagione

  • IT ASUT MOTTURA GUM 6.1
  • Unità archivistica
  • 1927-04-01 - 1927-11-05
  • Parte diMottura, famiglia

Minute, di mano di Giacomo Mottura, di lettere in partenza e lettere in arrivo dalla Direzione Italiana Concerti, poi Unione Nazionale Concerti - Ufficio Scritture Artisti (Roma) e dall'Ufficio Concerti (Milano). Le lettere sono relative agli artisti rappresentati, alle condizioni di ingaggio, alle possibili date dei concerti. L'elenco degli "Artisti rappresentati dala Direzione Italiana Concerti", inviato in data 1 aprile 1927, presenta insieme, suddivisi per strumento, musicisti italiani e stranieri, mentre l'anno seguente l'Unione Nazionale Concerti - Ufficio Scritture Artisti invierà due elenchi separati.
E' stata qui inserita anche una lettera in tedesco della pianista Annie Riethof (1897-1970), che si firma Annie Leifs, dal cognome del coniuge Jon Leifs, in cui si propone per un concerto e si dichiara disponibile a inviare un curriculum.

2° concerto (28 dicembre 1927)

  • IT ASUT MOTTURA GUM 6.4
  • Unità archivistica
  • 1927-06-13 - 1927-12-28
  • Parte diMottura, famiglia

Programma del Concerto Beethoveniano di Lieder per canto e pianoforte, testo dei Lieder, corrispondenza di Giacomo Mottura col pianista Nino Rossi. Come cantante fu inizialmente prevista Rachele Maragliano - Mori, ma, per sopravvenuta indisposizione, intervenne invece Laura Pasini. Il concerto si tenne nella sala "Giuseppe Verdi" (via Rossini, 8).

Stagione concertistica 1926-27

Se si esclude una lettera dell'organista Ulisse Matthey del 31 marzo 1927, in cui elenca i brani che eseguirà al concerto (l'unico della stagione 1926-27 di cui si abbia corrispondenza), la documentazione è rappresentata da una fattura della Tipografia Giuseppe Anfossi per acquisto di programmi e tessere, da permessi di esecuzione e da quietanze di pagamento: per diritti erariali alla Società Italiana degli Autori; per concessione di sale al Comune di Torino; per pulizia di sala al Regio Liceo Femminile di Torino; per acquisto di biglietti alla Società Italiana degli Autori; per compenso dei musicisti Nino Rossi (2), Gilberto Crepax, Alberto Poltronieri, Gregorio Raissoff (Grigorij Raisov), Alessandro Borovski (Aleksandr Kirillovic Borovskij).

Nuovo direttivo (1927)

Indirizzo di saluto, su carta intestata del Gruppo, del nuovo presidente Guido Bachi, studente dell'Istituto superiore di Scienze economiche e commerciali.
Composizione del nuovo consiglio direttivo: Guido Bachi, presidente; Aldo Mamini, studente di Giurisprudenza, vice-presidente; Giacomo Mottura, studente di Medicina e chirurgia, segretario; (Santino?) De Ambrogio, studente dell'Istituto superiore di Scienze economiche e commerciali, cassiere; Menotti Tomeselli, studente di Giurisprudenza, consigliere; Domenico Abrate, studente di Ingegneria, consigliere.

Presentazione del programma della stagione

Opuscolo a stampa "Programma 1927-28" in cui, oltre a un programma di massima, sono riportati anche l'elenco dei sette concerti tenuti nel 1926-27, la relazione finanziaria, cenni sulla nuova sede di via Rossini 8, sulle facilitazioni per i soci, composizione del nuovo direttovo, denominato Rettorato; bozza dattiloscritta di un'informativa da diffondere; rassegna stampa.

Biblioteche

"Relazione amministrativa per l'esercizio finanziario 1925-26" relativa alla Biblioteca Nazionale.
Scambio di lettere relativo all'acquisizione di una "preziosa Collezione di rarità musicali", con manoscritti di Antonio Vivaldi e Alessandro Stradella, da parte della Biblioteca Nazionale, grazie al professore di musicologia Alberto Gentili, scopritore del fondo, e al dottor Roberto Foà, generoso mecenate, «che acquistò la collezione e la donò liberamente a questa Biblioteca, in memoria di un suo bambino [Mauro Foà] rapitogli da morte».
Scambio di lettere relativo all'ipotesi di trasferire la Biblioteca Nazionale nei locali dell'Officina Carte e Valori.

1° concerto (28 novembre 1927)

Programma, corrispondenza con Vittorio Fael, in rappresentanza del Quartetto Veneziano del Vittoriale (composto anche da Luigi Enrico Ferro, Oscar Crepax e Riccardo Guarnieri), rassegna stampa. Il concerto si tenne nella sala dell'ex Liceo musicale "Giuseppe Verdi", nuova sede del GUM (via Rossini, 8).

Parini, Benedetto

Frammenti dell'archivio privato, rinvenuti all'interno di arredi a lui appartenuti.
Sono presenti: fotografie di Benedetto Parini, del padre Giovanni Luigi e probabilmente della madre Carolina Galvano Chirio;
pagelle scolastiche, dalle scuole elementari al liceo (1890-1901);
documenti relativi alla causa di separazione tra Pietro Brondi e Teresa Dogliero (1924-1927), coniugati nel 1920 (sono menzionati l'avvocato Bernardo Rippa e il procuratore Gioachino Boglione);
corrispondenza privata tra Teresa Dogliero e Benedetto Parini;
ricevute di alberghi, ristoranti, tintorie, sartorie.

Parini, Benedetto

3° concerto (28 gennaio 1928)

  • IT ASUT MOTTURA GUM 6.5
  • Unità archivistica
  • 1928-01-19 - 1928-01-29
  • Parte diMottura, famiglia

Il concerto di musiche antiche italiane si tenne presso il Teatro di Torino e fu una delle prime esecuzione di musiche facenti parte del fondo donato da Roberto Foà alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Intervennero gli interpreti Graziella Valle (canto), Beppe Monetti (violino), Giacomo Camosso (violoncello), Sandro Fuga (pianoforte). Sono conservati il programma a stampa del G.U.M. e quello del Teatro di Torino, oltre a un biglietto di Giovannina Valle e Simone Marsan circa le prove di domenica 22 gennaio e alla rassegna stampa.

4° concerto (22 febbraio 1928)

  • IT ASUT MOTTURA GUM 6.6
  • Unità archivistica
  • 1927-06-08 - 1928-02-22
  • Parte diMottura, famiglia

Programma, scambio di lettere col pianista Guido Agosti e con Alberto Orefice (Gruppo Universitario Musicale Milano - Pavia).
Il concerto si svolse presso la sala "Giuseppe Verdi" (via Rossini, 8).

9° concerto (20 aprile 1928)

  • IT ASUT MOTTURA GUM 6.8
  • Unità archivistica
  • 1928-04-20 - 1928-04-23
  • Parte diMottura, famiglia

Programma e rassegna stampa.
Il concerto dell'Orchestra d'archi del G.U.M. diretta dal Gaetano De Napoli si tenne preso il Teatro di Torino. Intervennero come solisti Enrico Pierangeli, Modesto Bruni e Laura Rissone.

10° concerto (20 maggio 1928)

  • IT ASUT MOTTURA GUM 6.9
  • Unità archivistica
  • 1928-01-23 - 1928-05-18
  • Parte diMottura, famiglia

Corrispondenza con l'Unione Nazionale Concerti (Roma) e corrispondenza con Ernesto Consolo e Mario Corti. Non è conservato il programma a stampa. Il concerto si tenne "nel Teatro dell'Esposizione" al Valentino.

Diploma di laurea in Chimica

Diploma di laurea rilasciato dalla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali a Giovanni Battista Wooldridge (laurea in Chimica, 24 nov. 1928).

Quattro concerti schubertiani (5°, 6°, 7°, 8°)

Programma sintetico, programma dettagliato (con testi dei Lieder), minute del programma, rassegna stampa. Sono presenti due note manoscritte di Elena Marchisio e di Stella Calcina.
I quattro concerti in occasione del centanario della morte di Franz Peter Schubert si tennero nella sala "Giuseppe Verdi" (via Rossini, 8) rispettivamente il 28 marzo, 4, 11 e 14 aprile. Intervennero Stella Calcina, Elena Marchisio, Enrico Pierangeli, Modesto Bruni, Giuseppe Sanpietro e Fernando Previtali.

Rivista Universitaria

La «Rivista Universitaria», primo tra i periodici degli studenti fascisti torinesi, avviò la pubblicazione il 28 ottobre 1927. La data del numero inaugurale, ricorrenza del quinto anniversario della Marcia su Roma, è rivelatrice dell’indirizzo politico del giornale: una copia fu infatti inviata allo stesso Mussolini. Ribadiscono l'imprimatur fascistico la fotografia con dedica del segretario del P.N.F Augusto Turati in apertura, l’editoriale di Domenico Mittica, segretario del G.U.F., e i saluti del segretario della Federazione fascista torinese, Carlo Di Robilant. La rivista uscì per un totale di dieci numeri consecutivi nel corso dell’anno accademico 1927-28: sospesa nei mesi estivi, non riprese la pubblicazione.
Direttore: Giuseppe Valle, detto Pino; condirettore: Angelo Appiotti (nn. 7-10); redattore capo: Gino Michelotti.
Consistenza:

  • A. I, n. 1, 28 ottobre 1927;
  • A. I, n. 2, 28 novembre 1927;
  • A. II, n. 4, 28 gennaio 1928;
  • A. II, n. 5, 28 febbraio 1928;
  • A. II, n. 6, 28 marzo 1928;
  • A. II, n. 9, 28 giugno 1928.

Confrontando le tematiche e l’impostazione degli articoli, la “Rivista Universitaria” non mostra una linea editoriale precisa, presentandosi invece come una raccolta di testi eterogenei che spaziano dai comunicati ufficiali alle sezioni umoristiche, dalle rubriche di critica teatrale, artistica e letteraria alla cronaca goliardica, dai testi a carattere storico, scientifico e tecnico a pezzi dal contenuto politico.
Si fornisce un indice dei professori, dei liberi docenti e degli assistenti dell’Università, del Politecnico, dell’Istituto superiore di Scienze economiche e commerciali, dell’Istituto superiore di Medicina veterinaria e dell’Accademia Albertina di Belle Arti che collaborarono con la "Rivista Universitaria": Francesco Abba (Meminisse Juvabit, I, 2), Goffredo Bendinelli (Torino e l’archeologia classica, II, 3), Cosimo Bertacchi (Per l’italianità dell’Alto Adige, II, 5; Per la Geografia della Scuola Italiana, II, 8; Il libro di un maestro, II, 9), Giulio Bertoni (Interpretazione della poesia di Lodovico Ariosto, I, 2), Aldo Bibolini (I fondamenti della scienza delle miniere, II, 10), Luigi Bobbio (La trasfusione del sangue, II, 4; Vecchiaia naturale o ringiovanimento artificiale?, II, 7), Luigi Cesare Bollea (Le scolte principesche della Università torinese, II, 9), Vittorio Cian (Armi e munizioni di guerra in tempo di pace. La biblioteca del goliardo, I, 2), Luigi Collino (Un Poeta Goliardo, I, 1), Pietro Cremona (Per la profilassi della rabbia, II, 3), Antonio Fossati (Il fattore economico in un capitolo di storia piemontese, II, 9), Pietro Dassat (Istituto Superiore di Medicina Veterinaria. L’inaugurazione della nuova Aula Magna, I, 2), Miro Gamba (Taylorismo e organizzazione scientifica del lavoro, II, 5), Felice Garelli (Come fu risolto in Italia il problema della produzione dei sali potassici e dell’alluminio, II, 9), Pietro Gribaudi (La vallata del Giuba, II, 3), Amedeo Herlitzka (Esami di stato, II, 5), Luigi Losana (Acciai speciali, II, 6), Arnaldo Maggiora-Vergano (Un grande scienziato, II, 4), Modesto Panetti (Per la affermazione dei Giovani Universitari nella Aeronautica, I, 1), Silvio Pivano (Emanuele Filiberto e i Goliardi, II, 5), Ugo Rondelli (Scelta del mestiere e orientamento professionale, II, 9), Pietro Santarelli (Sulla sistemazione di alcune centrali di caldaie a vapore, I, 2), Angelo Taccone (Il pugilato fra Amico e Polluce, II, 4). A questi si aggiunge ancora il segretario dell’Ateneo Giovanni Gorrini (Agli Universitari, I, 1; La Vittoria e i nostri morti, I, 2; Gioventù Universitaria d’oggi, II, 6).

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