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Ringraziamento per l’invio di Flora Sardoa.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Moretti 218.10
  • Unità documentaria
  • 1844-12-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pavia l’11 dicembre 1844. Lo scrivente ringrazia Moris di avergli mandato, tramite il dottor Piccaroli, il volume di Flora Sardoa. Gli chiede se ha ricevuto i testi di Tabernemontanus, Camerarius e Maranta. Le lezioni di Botanica nelle Università dell’Impero austriaco iniziano il I° aprile e terminano in agosto.

Critica alla Flore de Nice di Risso.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.16
  • Unità documentaria
  • 1844-12-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’11 dicembre 1844. De Notaris ha allestito l’articolo da mandare a Parlatore [vedi lettera 241.15] per il Giornale Botanico, con le correzioni suggerite da Moris. A Genova fa molto freddo e sono morte molte piante, anche perché mancano le eccellenti stufe Franklin. De Notaris ha visto la Flore de Nice di Risso e l’ha trovata piena di corbellerie.

Pubblicazione della recensione di Flora Sardoa. Lezioni sui vegetali fossili.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Parlatore 254.32
  • Unità documentaria
  • 1844-12-27
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Firenze il 27 dicembre 1844. Parlatore ha ricevuto il catalogo dei semi. Gli spiace che Moris sia costretto a fare lezione tutti i giorni, per tutto l’inverno. Finalmente De Notaris ha mandato il commento su Flora Sardoa, che è già dallo stampatore e che uscirà con il fascicolo 7-8 del Giornale. Il Giornale però deve fare a Moris un “rimprovero”, perché non ha mandato più nessuna pubblicazione. Non si potrebbe inserire la sua nota su Anthemis, comunicata al Congresso degli Scienziati di Milano? Potrebbe mandarla, unitamente all’opuscolo di Duby. Alle numerose occupazioni di Parlatore si è aggiunto il segretariato dell’Accademia dei Georgofili, che non ha osato rifiutare per la stima che gli riserva l’Accademia stessa. Il corso di lezioni lo tiene occupatissimo: tratta dei vegetali fossili e della geografia botanica nelle diverse epoche, di cui ha fatto cenno nella prolusione del presente anno, seguita da pubblico numeroso e coltissimo. Era presente anche la Granduchessa, che ha seguito sinora tutte le lezioni e pare voglia seguire l’intero corso. Parlatore ha offerto alla Granduchessa un suo opuscolo su un nuovo genere di leguminosa della Nubia, che le ha dedicato con il nome di Maria Antonia. Ringrazia Moris per le piante acquatiche.

Relazioni e progetti

Relazioni, appunti, calcoli e schizzi relativi a progetti per committenti diversi.
"Derivazione d'acqua dal fiume Po, da stabilirsi mercè una tromba idraulica nel territorio di Moncalieri", per Alessandro Costantino Mussy (1843).
Progetto, calcoli, planimetrie e corrispondenza relative al progetto per una filatura di lino e canapa per Paolo Tapparo (1843-44).
"Studio di derivazione di un corso d'acqua dal Tesso (Lanzo)" per Giovanni Pietro e Giuseppe Magnetti (1843).

Registri e rassegne degli studenti

Dopo i moti del 1821, l'Università e il Collegio delle Province vengono chiusi per tutto l'anno scolastico seguente.
Nel Manifesto del Magistrato della Riforma del 7 dicembre 1821 viene consentito ai soli studenti che non hanno preso parte ai disordini di sostenere gli esami e in particolare agli "studenti di Medicina, e di Chirurgia, i quali nelle Provincie non avessero i mezzi per potere continuare utilmente i loro studi per la mancanza degli ospedali per la clinica, e dei laboratori anatomici, potranno essere istruiti privatamente in questa Capitale dalle persone, che saranno approvate, e seguitare la pratica all'ospedale di S. Giovanni [...]" (art. 2).
Nel Manifesto del Magistrato della Riforma dell'11 ottobre 1830 sono indicati provvedimenti diversi a seconda che gli studenti siano iscritti ad anni che prescrivono la frequenza della Clinica o meno. Nel primo caso lo studente potrà proseguire lo studio nella propria provincia se sede di ospedale pubblico o, in mancanza di questo, gli sarà concesso di spostarsi di città. Nel secondo caso lo studio si svolgerà privatamente nelle propria città di residenza.
Nel Manifesto del Magistrato della Riforma del 24 marzo 1832 sono elencate le sedi nelle provincie dove gli studenti possono utilmente seguire il primo e secondo biennio di Medicina e il triennio di Chirurgia (art. 3).
I registri di iscrizione sono divisi in due sezioni: per gli studenti di Torino i moduli prestampati sono articolati nei seguenti campi: ordine successivo; cognome; nome; nascita; data della registrazione; firma dello studente; dimora dello studente; ripetitore; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni. Nella sezione dedicata agli studenti delle provincie, i campi sono: ordine successivo; cognome; nome; patria; luogo dove attende allo studio; anno del corso; data di spedizione degli admittatur; osservazioni.

Tesi del 1844

Per il grado di laurea: Achille Scipione Bernardi, Giuseppe Bersani, Massimo Biandrà di Reaglie, Federico Giuseppe Biesta, Carlo Felice Boron, Lazzaro Erasto Calvi di Bergolo, Tommaso Carnevale, Ferdinando Crola, Lorenzo Daffara, Francesco Antonio De Marchi, Eugenio Durio, Lorenzo Eula, Ignazio Faccio, Michaël Fenoglio, Guido Giacosa, Carlo Merletti, Giacomo Minoya, Ernesto Vincenzo Molina, Giuseppe Luigi Pedevilla, Giacinto Peracca, Giovanni Battista Rosari, Alessandro Scozia di Calliano (3 copie), Francesco Vignola e Vittorio Villa.

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