Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
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Lettera inviata da Pavia il 12 dicembre 1865. Garovaglio invia a Moris la sua monografia sul genere Verrucaria, pregandolo di presentarla all’Accademia delle Scienze di Torino, di cui è socio corrispondente. Segnala a Moris Gaetano Cantoni, fratello di Giovanni, illustre fisico e Rettore dell’Università di Pavia, che vorrebbe concorrere alla cattedra di Economia rurale, vacante all’ Istituto Superiore di Firenze.
Lettera inviata da Torino il 30 novembre 1865 da Rocci, facente funzioni del ministro d’Agricoltura, Industria e Commercio, in cui si comunica che il cavalier Ferdinando Mueller, direttore del giardino botanico di Melbourne, vorrebbe stabilire contatti con gli stabilimenti botanici italiani, per attivare scambi di piante e di semi.
Lettera inviata il 25 novembre 1865. Giovanni Cantoni prega il destinatario [professore Giovanni Battista Delponte?] di segnalare a Moris il fratello Gaetano per il concorso alla cattedra di Economia rurale all’Istituto Superiore di Firenze. Vengono elencati gli incarichi e le pubblicazioni del candidato.
Lettera inviata da Vercelli il 18 ottobre 1865, in cui Cesati ringrazia Moris per avergli messo a disposizione le collezioni dell’Orto Botanico torinese. In particolare gli sono state utili le piante delle Filippine raccolte da Cuming e quelle raccolte in Suriname da Kappler e da Hostmann. Rimprovera garbatamente Delponte per non aver rimediato al disordine di molte collezioni, danno che ormai è pressoché irreparabile. Cesati cita molti esempi di campioni che gli sono stati utili; molte altre cose gli rimangono da controllare, ma dovette desistere per impegni a Vercelli e a Milano. Prega Moris di aiutarlo a trovare materiale autografo di botanici e botanofili, onde creare un archivio di confronto, utile per attribuire moltissimi esemplari non firmati. Enumera parecchi botanici di cui ha individuato la grafia e molti di cui cerca il ritratto.
Lettera inviata da Cagliari il 26 giugno 1865. Masala ha ricevuto tramite il signor Zandrino cartoni e carta per le piante. Pochi giorni prima ha avuto un permesso dal marchese di Laconi ed è andato a raccogliere qualche tralcio di Linaria muelleri; l’ha ritrovata sullo stesso masso del 1862 con fiori, capsule e semi. Invierà il tutto in una busta grande da lettera. Fa a Moris le condoglianze per la perdita di una delle sue sorelle.
Estratto da nota ministeriale del 31 marzo 1865, inviata a Moris il 31 marzo 1865 dall’Università di Torino. Viene riportato un breve elenco di situazioni in cui si può ammettere un ritardo nelle iscrizioni ai corsi, che in ogni caso debbono essere effettuate entro il 2 dicembre di ogni anno.
Lettera inviata da Firenze il 12 marzo 1865, in cui Caruel si dice pessimista per il futuro dell’Università, a causa delle riforme praticate in nome di un malinteso senso di economia. La soppressione delle piccole università priverà del lavoro molti professori. Lo scrivente sta pensando alla Svizzera, come luogo ove continuare i suoi studi.
Lettera inviata da Firenze il 9 marzo 1865. Parlatore è stato molto impegnato perché dopo la morte del marchese Ridolfi il professore Bufalini gli ha affidato, come professore più anziano, la direzione del Museo. Ringrazia Moris dell’apprezzamento per il suo lavoro sui cotoni. Purtroppo la stampa è tuttora ferma, perché Devincenzi, nonostante le ripetute sollecitazioni, non gli ha ancora mandato il denaro occorrente. La moglie di Parlatore e la cognata Ida sono felici di avere a Firenze la figlia di Moris.
Lettera inviata da Genova il 3 gennaio 1865. De Notaris è in ritardo nel mandare gli auguri a Moris, ma è stato indaffaratissimo. Matteucci si è di nuovo infilato nel ministero della Pubblica Istruzione, per cui si teme per la sopravvivenza dell’Università di Genova, cui il ministro tenderebbe, senza pensare che anche nelle piccole Università vi possono essere elementi eccellenti. Il professor De Filippi inoltre vorrebbe popolare le nostre Università di scienziati tedeschi, svilendo tutta la nostra tradizione scientifica. De Notaris informa Moris che il marchese Lorenzo Pareto è gravemente malato.
Lettera inviata da Torino il 2 maggio 1864. Carbonis ha fatto domanda al Ministero della Pubblica Istruzione per avere un posto nel ramo di Storia naturale. Segue l’elenco delle ragioni che ritiene più che sufficienti per ottenere un incarico: titoli scientifici e di carriera. Carbonis chiede a Moris di appoggiare la sua richiesta.
Lettera senza data e località di invio. Con gli auguri di fine anno, Todaro manda a Moris una cassetta di agrumi. Gli chiede di aiutare, quale membro della commissione esaminatrice, il signor [nome illeggibile] aspirante ad una cattedra al Museo Industriale.
Lettera inviata da Padova il 30 maggio 1848. Sono mesi che De Visiani non riceve lettere di Moris ed è preoccupato, data anche la situazione di guerra in cui si trova il Piemente. E’ però tranquillo sulla sua salute, avendo recentemente ricevuto buone notizie da Paravia. Secondo De Visiani non lascia dubbi la votazione per l’aggregazione immediata della Lombardia e di Venezia al Piemonte. Venezia però vuole attendere che la guerra sia finita.