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Descrizione archivistica
Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino Unità documentaria
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Morte del professore Cossu.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Ugo, 363.2
  • Unità documentaria
  • 1840-04-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Cagliari il 7 aprile 1840. La morte improvvisa del Cossu, professore di Materia Medica, induce lo scrivente, per anni supplente all’insegnamento di varie discipline mediche tra cui quella di Cossu, a chiedere l’affidamento della cattedra vacante, o per grazia sovrana oppure per concorso. Sembra però che il Magistrato proponga di affidare la cattedra al professore Piso, lasciando che si apra il concorso per quella di Fisiologia. Ugo prega Moris di aiutarlo in qualche modo.

Tulasne socio dell’Accademia delle Scienze di Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.7
  • Unità documentaria
  • 1857-06-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 2 giugno 1857. Tulasne ringrazia Moris e i suoi colleghi per averlo accolto come socio corrispondente all’Accademia delle Scienze torinese. Immagina che Moris sia prossimo alla pubblicazione del terzo volume di Flora Sardoa. Anche in Francia sovente gli impegni pubblici distolgono gli studiosi dalle loro ricerche scientifiche. E’ stato a Parigi un botanico di Monaco di Baviera, Martius, che dimostra ancora un’invidiabile verve giovanile.

Impegni pubblici di Moris.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.6
  • Unità documentaria
  • 1856-11-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 7 novembre 1856. Tulasne affida la lettera a un cittadino torinese che ha soggiornato a Parigi per qualche anno e che ritorna in patria, il cavalier Faà di Bruno. Ringrazia Moris per la disponibilità dimostrata nell’aiutare alcune persone protette dalla società St. Régis. Tulasne si augura che gli impegni pubblici lascino a Moris il tempo di completare la Flora Sardoa.

Società St. Régis

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.5
  • Unità documentaria
  • 1856-02-25
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 25 febbraio 1856. Tulasne chiede a Moris un favore: di far legalizzare dal console di Francia a Torino gli atti di morte di padre e madre di un onesto commissionario, il signor Luca Varachat, di cui si sta occupando la società di St. Régis. Segue l’indirizzo del signor Varachat. Tulasne illustra a Moris gli scopi principali della società di St. Régis, che consistono essenzialmente nel favorire la legalizzazione dei matrimoni e dei figli illegittimi e nel fornire alla società onesti cittadini e buoni cristiani. Nelle prossime settimane lo scrivente farà pervenire a Moris la seconda parte del suo lavoro sull’embriologia vegetale. Alla lettera è accluso un foglietto, indirizzato al console di Francia, contenente alcuni accorgimenti da seguire per la legalizzazione dei documenti inviati. In uno spazio libero si legge un appunto di grafia Moris: “Renvoyé la place legalisée le 4 mars”.

Disegno di un cane da tartufi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.4
  • Unità documentaria
  • 1850-05-16
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 16 maggio 1850. Nella lettera che ha ricevuto da Moris lo scrivente ha letto con piacere del ritrovamento di una nuova pianta, non citata nella monografia di de Jussieu. Il lavoro del botanico è come la tela di Penelope! Tulasne chiede a Moris di fargli sapere notizie di Vittadini. Ha accluso una lettera da fargli avere a Milano, dove gli chiede se può mandargli un disegno del cane barbone usato in Lombardia per la ricerca dei tartufi, disegno che lui non ha usato e che vorrebbe, con il suo permesso, riprodurre nel libro che sta preparando con suo fratello sui funghi ipogei.

Richiesta dei doppioni di Casaretto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.3
  • Unità documentaria
  • 1848-01-22
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Hyères il 22 gennaio 1848. Lo scrivente ringrazia Moris per avere fatto da intermediario con Vittadini, di cui non ha più avuto notizie da quando lo ha visto a Milano nel maggio 1845; teme abbia qualche grave problema personale. A Tulasne interesserebbe, ora che si sta occupando degli erbari della Colombia e del Brasile, di avere i doppioni di Casaretto.

Decades di Casaretto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.2
  • Unità documentaria
  • 1846-02-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Hyères il 10 febbraio 1846. Tulasne approfitta del ritorno a Torino di Bonafous per ringraziare Moris del frammento di fungo che gli ha fatto avere. Ritiene che il fungo sardo non appartenga al genere Tuber, quanto piuttosto al genere Choiromyces. Casaretto non gli ancora mandato, dopo tanti mesi, l’ultima Decades delle piante brasiliane. Tulasne gradirebbe avere anche altre piante dell’erbario di Casaretto, scambiandole eventualmente con piante della Nuova Olanda e della Nuova Zelanda. Prega Moris di chiedere a Vittadini a Milano due sue pubblicazioni; gli ha già scritto due volte senza avere risposta. Spera che Moris realizzi nell’anno in corso il suo progetto di un viaggio a Parigi.

Tuber arenarium in Algeria (e in Italia?).

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tulasne, 362.1
  • Unità documentaria
  • 1845-06-10
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parigi il 10 giugno 1845. Lo scrivente rivolge a Moris espressioni di stima. Prega Moris di fare avere a De Notaris un piccolo garofano. Sta preparando una nota su Flore d’Algérie di Durieu e vorrebbe avere informazioni su un certo fungo sotterraneo, che costituisce la delizia degli arabi; in particolare vorrebbe paragonarlo al Tuber arenarium riportato da Moris in Elenchus, che dovrebbe essere molto simile, se non identico, a quello di Algeria. Gradirebbe avere un piccolo frammento del fungo sardo. Tulasne ha altresì ricevuto un fungo analogo dalla signora Fiorini di Roma, che lo ha raccolto a Terracina. Si parla di eventuali scambi di piante sarde e di piante brasiliane di Casaretto.

Modalità degli esami di profitto.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Truffi, 359bis.1
  • Unità documentaria
  • 1851-06-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Parma il 19 giugno 1851. Lo scrivente presenta a Moris alcune osservazioni critiche sulle modalità di recente attivate per quanto riguarda gli esami di profitto. Un tempo l’esame veniva sostenuto dinanzi al professore insegnante, il quale aveva avuto modo, durante tutto l’anno scolastico, di valutare attenzione, costanza, diligenza e capacità di ragionare dello studente. Le nuove disposizioni prevedono che l’esame venga sostenuto di fronte a una commissione, dove l’insegnante è in minoranza, e pertanto gli altri professori esprimono il loro giudizio esclusivamente in base all’esito della prova, dove sono favoriti i candidati con buona memoria. Truffi coglie l’occasione per segnalare a Moris il fratello Siro della sezione farmaceutica, allievo di Moris, che dovrà sostenere l’esame.

Giudizio del Consiglio Superiore di Sanità.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Torre, 357.4
  • Unità documentaria
  • 1861-06-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 11 giugno 1861. Lo scrivente chiede a Moris un favore per un suo amico, Briasco Gio Batta, il quale ha urgenza di ottenere dal Consiglio Superiore di Sanità il giudizio favorevole, ottenuto con la maggioranza dei voti nel recente concorso per la farmacia di S. Pier d’Arena.

Richiesta di incarico.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Torre, 357.3
  • Unità documentaria
  • 1858-12-31
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 31 dicembre 1858. Nel formulare gli auguri di fine anno, Torre ricorda a Moris la necessità di continuare ad aiutarlo al fine di ottenere l’incarico desiderato [vedi le due lettere precedenti]. Lo prega di parlarne nuovamente con il suo collega Gioia e con il professore Riberi.

Incarico di conservatore.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Torre, 357.2
  • Unità documentaria
  • 1858-02-20
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 20 febbraio 1858. La domanda di Torre [vedi lettera n. 357.2] giace ancora senza risposta, probabilmente per i cambiamenti avvenuti tra il personale del ministero. Corre voce che il nuovo conservatore dovrebbe essere il figlio dello scaduto dottore Prasca e non il vice direttore Lemoyne, genero del defunto. Torre si augura che a tale incarico non venga nominato un avvocato, poiché l’impegno non consiste soltanto nella compilazione di una statistica, ma contempla anche decisioni di tipo prettamente medico. Chiede pertanto a Moris di continuare ad appoggiarlo.

Conservatore capo del vaccino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Torre, 357.1
  • Unità documentaria
  • 1857-12-29
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 29 dicembre 1857. Torre ha fatto domanda al ministro degli Interni per essere nominato Conservatore capo del vaccino della provincia di Genova, dato il cessato servizio del dottore Prasca. Si accontenterebbe del posto di vice direttore, nel caso venisse promosso al grado superiore l’attuale vice, dottore Lemoyne, persona assolutamente meritevole. Già si è fatto raccomandare dal dottore Riberi, però chiede a Moris se potesse appoggiarlo, poiché la pratica viene anche portata al Consiglio Superiore dell’Istruzione Pubblica, dove egli ha tanta influenza. Torre ha pochi titoli, ma si è sempre occupato di epidemie, di morbi contagiosi e di quarantene.

Criticità dell’orto botanico di Catania.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tornabene, 355.5
  • Unità documentaria
  • 1862-09-08
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Catania l’ 8 settembre 1862. Tornabene ringrazia Moris per il dono della Flora Sardoa ed acclude alla lettera un vaglia postale di lire 80 per la copia acquistata dalla blblioteca dell’Università. Spera esca rapidamente il quarto volume, per potere consultare la parte delle Graminaceae di cui è ricca la Sardegna. Ha notato come molte piante di Sicilia siano presenti anche in Sardegna. Tornabene prega Moris di mettere sotto la sua protezione l’Orto Botanico di Catania, perché il commendatore Brioschi, segretario generale dell’Istruzione Pubblica, da tre mesi ha sospeso il pagamento al capo giardiniere e a un lavorante. Per non far deperire il giardino, Tornabene ha pagato il loro stipendio di tasca sua, come ha già fatto dal 1° gennaio con altri lavoranti. Occorrerebbe convincere Brioschi a guardare di buon occhio l’Orto Botanico. Tornabene spera nell’aiuto di Moris.

Spedizione di libri a Catania.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tornabene, 355.4
  • Unità documentaria
  • 1862-07-21
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Catania il 21 luglio 1862. Un amico di Tornabene, Francesco Boscarini, verrà a Torino per ritirare il pacco di libri a lui destinato da De Candolle e due copie di Flora Sardoa, una delle quali destinata alla biblioteca universitaria di Catania. L’amico spedirà il tutto a Genova al signor Antonio Currò, negoziante catanese ivi dimorante.

Catalogo dei semi di Catania.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tornabene, 355.3
  • Unità documentaria
  • 1862-04-09
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Catania il 9 aprile 1862. Alphonse De Candolle ha spedito a Moris alcuni lavori per Tornabene. Quest’ultimo chiede a Moris di farglieli avere tramite il ministero della Pubblica Istruzione oppure affidandole al deputato Benedetto Maiorana, suo amico. Tornabene ha ricevuto il catalogo dei semi dell’orto di Torino. Il prossimo anno ne compilerà uno dell’orto di Catania. Vorrebbe sapere se il marchese Casolotto ha consegnato a Moris la sua Flora fossile dell’Etna.

Acquisto di opere di Moris, De Notaris e Moretti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tornabene, 355.2
  • Unità documentaria
  • 1861-02-17
  • Parte diOrto botanico

Lettera, su carta intestata “Orto Botanico della Università di Catania”, inviata da Catania il 17 febbraio 1861. Tornabene, tramite il marchese Casolotto, deputato al Parlamento, fa avere a Moris la sua ultima opera, Flora fossile dell’Etna. Conosce poco le opere botaniche dell’Italia superiore. Vorrebbe acquistare Flora Sardoa e le altre opere di Moris, nonché quelle di De Notaris e di Moretti. Tornabene possiede le opere del defunto Massalongo. Per l’invio, Moris potrebbe giovarsi del signor Besson, che già deve fargli avere alcune specie di Pinus.

Scambio di opere di Tornabene.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tornabene, 355.1
  • Unità documentaria
  • 1857-04-26
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Catania il 26 aprile 1857. Lo scrivente spedisce a Moris, tramite il signor Dufour, alcune copie di sue opere. Vorrebbe conoscere quelle di Moris, a cui chiede anche qualche doppione di piante.

Esame di abilitazione all’insegnamento.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tonso, 354.2
  • Unità documentaria
  • 1855-11-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ivrea il 13 novembre 1855. Il signor Durando ha informato Tonso che a Parigi i superiori in capo delle suore non permettono assolutamente di sottoporle all’esame abilitante all’insegnamento. Tonso è in attesa di conoscere, tramite il senatore Riva, per molti anni membro dell’amministrazione delle opere pie, le motivazioni della necessità dell’esame per la scuola locale, trattandosi di un’opera pia. Se necessario, si provvederà all’assunzione di maestre laiche. Tonso prega Moris di continuare ad interessarsi della questione.

Abilitazione all’insegnamento.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Tonso, 354.1
  • Unità documentaria
  • 1855-11-07
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Ivrea il 7 novembre 1855. Lo scrivente rammenta a Moris la loro vecchia amicizia e gli espone un problema che molto lo angustia. La Congregazione di Carità, di cui Tonso è presidente, ha aperto nel 1838 una scuola per le fanciulle povere della città e nel 1844 un orfanotrofio per fanciulle senza parenti capaci di educarle. Le suore dell’ospedale gestiscono le due istituzioni, ma la congregazione non ha sinora loro permesso di assoggettarsi agli esami previsti per l’insegnamento. Per non opporsi agli ordini ministeriali, Tonso ha fatto sospendere momentaneamente l’insegnamento elementare, in attesa che la superiora delle suore si rechi a Parigi per parlare del problema. Tonso chiede a Moris di intercedere presso il provveditorato, in attesa della decisione dei superiori di Parigi.

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