Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
Unità documentaria
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Lettera inviata da Torino il 31 marzo 1849, in cui Des Ambrois, quale vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità, invita Moris a prendere parte come esperto alla riunione per discutere i provvedimenti da prendere, dato il pericolo di epidemia di colera.
Lettera inviata da Torino il 9 luglio 1851, in cui De Filippi espone a Moris un dettagliatissimo programma del corso di zoologia, utile sia agli studenti di Medicina sia agli aspiranti al dottorato in Scienze.
Lettera inviata dal Museo di Storia naturale di Parigi il 27 aprile 1853. Decaisne invia a Moris un lunghissimo elenco di semi desiderati e si rallegra che le orchidee inviate siano attecchite.
Lettera inviata l’1 settembre 1851. De Filippi manderà a ritirare alcune annate degli Annales des Sciences naturelles chieste in prestito. Spera che il ministro della Pubblica Istruzione approvi la sua proposta, che sarà presentata al Consiglio Superiore dal marchese Corti.
Lettera inviata da Montpellier il 7 febbraio 1842. Moris ha mandato a Delile una Asperula, per confrontarla con Asperula vinaica raccolta dal barone Taylor in Arabia petraea. Delile ha ricevuto, tramite il conte St. George, la monografia sulle Tuberosae di Vittadini e non sa come ringraziare l’autore. Segue un lungo elenco di piante richieste a Torino dal giardino di Montpellier.
Lettera inviata da Firenze il 7 febbraio 1866. Delpino invia a Moris un opuscolo sull’ apparato di fecondazione delle Asclepiadeae, pregandolo di fargli avere le sue osservazioni.
Lettera inviata da Firenze il 12 aprile 1866, in cui Delpino si dichiara profondamente commosso per l’attenzione prestata da Moris alla sua precedente lettera, scendendo dal suo grado, “per mettersi paro a paro con un novizio”. Delpino ha rimorso perché, nei suoi dieci anni di permanenza a Torino, non ha osato mettersi in contatto con Moris, per poterlo aiutare a compilare le parti “tediose” della Flora Sardoa. Parla poi della sua tristezza dovuta al fatto che, appassionato di botanica, è stato dalla famiglia indirizzato alla carriera impiegatizia.
Lettera inviata da Chiavari il 25 ottobre 1867. Delpino invia a Moris un suo scritto, che vuole essere un compendio delle proprie osservazioni sulla dottrina della dicogamia vegetale.
Lettera inviata da Mombaruzzo il 4 ottobre 1842, in cui Delponte, al termine delle vacanze, si lamenta della pioggia continua, che gli ha impedito di raccogliere piante ed ha ostacolato i lavori per la nuova serra.
Lettera inviata da Chiavari il 20 luglio 1867. Delpino invia a Moris un suo scritto e lo ringrazia della sua estrema gentilezza, augurandogli lunga vita.
Lettera inviata da Mombaruzzo [paese natale di Delponte] il 31 agosto 1837. Moris ha ricevuto da Delponte un “assaggio” di vino bianco, elogiato, a detta dello scrivente, in modo eccessivo. Ringrazia Moris della continua benevolenza.
Lettera inviata dal Valentino [Orto Botanico di Torino] il 19 novembre 1846, cui Delponte acclude la lettera di risposta al cavalier Serra. Riferisce poi che il signor Pomba non è solito incaricarsi della vendita di opere stampate; farà però un’eccezione per l’affare Moretti, visto l’interesse manifestato da Moris e da Delponte.
Lettera inviata da Mombaruzzo il 12 aprile 1854. La madre di Delponte ha subito due salassi a causa di una irritazione gastro-enterica. Ora sta meglio, ma è ancora troppo debilitata per sostenere il viaggio sino a Torino, dove dovrebbe trattenersi per qualche mese. Delponte pertanto si fermerebbe in campagna ancora per alcuni giorni.
Lettera inviata da Torino il 27 giugno 1867. Delponte ha comunicato agli impiegati dell’Orto Botanico il decreto di nomina. La sua vertigine è assai migliorata. Alla lettera acclude l’elenco delle piante del catalogo van Houtte, affinché Moris lo confermi, prima di procedere all’acquisto dal signor Bessoi. Ha spedito a Parlatore le piante richieste, unitamente all’elenco di quelle desiderate dall’orto torinese. Delponte elenca una serie di provvedimenti presi per la conduzione dell’orto, tra cui la richiesta da parte dei giardinieri di due opere, Almanac du bon jardinier e Flore des jardins de l’Europe.
Lettera inviata da Mombaruzzo il 22 marzo alle otto di sera. Manca la data Delponte è arrivato a Mombaruzzo, dove la madre è affetta da febbre catarrale; ha già praticato sei salassi e pare vi sia un certo miglioramento. Si tratterrà però con lei sino a quando sarà fuori pericolo.
Lettera inviata da Nizza il 30 dicembre 1861, in cui Deporta segnala a Moris il proprio figlio magistrato, che vorrebbe trovare spazio in Italia, dopo che il Nizzardo è stato ceduto alla Francia.