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Descrizione archivistica
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Protocolli T.S.L.

I registri sono strutturati in finche prive di intestazione. Sono riportati il numero e la data di registrazione della istanza in arrivo, un'ampia descrizione del suo contenuto e un riassunto delle tappe successive del procedimento a cui l'istanza dà l'avvio. Salvo rare eccezioni, sono riportate due registrazioni per pagina. Con rubrica.

Registri del protocollo generale

Protocolli della corrispondenza in entrata e in uscita gestita dal segretario dell'Università. I protocolli anteriori al 1860 sono strutturati in finche così intestate: nome dello scrivente e data della lettera; numero d'ordine; oggetto e tenore della lettera; corso della pratica; data della risposta; tenore della risposta. Presentano una rubrica. Non sono conservati i registri dal 1852 al 1940. Dal 1941 i registri si presentano strutturati in finche, con la pagina di sinistra destinata alla registrazione della corrispondenza in arrivo, quella di destra alla registrazione della corrispondenza in partenza. Il protocollo in arrivo prevede i campi: numero di protocollo; data, distinta in data della registrazione e data della carta in arrivo; numero di protocollo della carta in arrivo; provenienza; titolo delle pratiche in archivio; riassunto della lettera; classe; fascicolo. Il protocollo in partenza prevede i campi: numero delle carte in partenza, utilizzato in realtà per indicare la data della risposta; titolo della pratica in archivio; destinazione; riassunto della lettera. Si segnala che è assegnato lo stesso numero di protocollo alle lettere di risposta nonché alle successive lettere relative allo stesso procedimento.

Adunanze del Collegio delle Scienze e belle Arti

Verbali delle adunanze del Collegio, a partire dalla prima seduta successiva alla creazione di un Collegio autonomo con regia patente del 29 agosto 1737. Sono registrati gli esiti delle votazioni per le elezioni del priore e dei consiglieri e le funzioni per l'aggregazione dei nuovi componenti del Collegio medesimo: Michele Casati e Pietro Lorenzo Vacca (Classe di Filosofia e Matematica, 1740); Amedeo Agnesi (Classe di Filosofia e Lingue, 1740); Giambattista Sicca, medico collegiato (Classe di Filosofia, 1742); Gian Paolo Ricolvi, Giovanni Antonio Braida, Domenico Cassuli e Giovanni Francesco Guenzi (Classe di Eloquenza e Lingue, 1742); Goffredo Franzini, professore di Umanità (Classe di Belle Lettere, 1748); Francesco Berta e Filippo Revelli (Classi di Filosofia e Matematica, 1749); Ignazio Somis (Matematica e Belle Lettere, 1749); Secondo Sinesio (Belle Lettere, 1749); Giovanni Domenico Pisceria (Filosofia e Belle Lettere, 1749); Giuseppe Bartoli (Filosofia ed Eloquenza, 1751); Giovanni Battista Beccaria (Filosofia e Matematica, 1751); Giacinto Sigismondo Gerdil (Filosofia e Matematica, 1751); Maurizio Triveri, Giovanni Bernardo Vigo e Giuseppe Sicco (Classe di Belle Lettere, 1758); Michele Antonio Prato, Vittorio Maria Boyer e Canonica (Classe di Filosofia, 1764); Tacconis e Mussa (Classe di Eloquenza, 1764); Giuseppe Antonio Cauda (Classe di Filosofia, 1775); Vincenzo Tarino (sovrannumerario in Matematica, 1775); Giovanni Battista Mazzucchi, Giovanni Francesco Edoardo Cochis, Giovanni Battista Turinetti e Casasopra (Classe di Eloquenza, 1775); Francesco Regis e Giacomo Gariglio (Classe di Belle Lettere, 1782); Francesco Baretta e Giovanni Battista Arleri (Classe di Belle Lettere, 1785); Cesare Dionigio Garretti di Ferrere, Carlo Ferrero Vittorio della Marmora, abate di Saint Marcel, Giuseppe Pavesio e Gaspare Morardo (Classe di Filosofia, 1786); Pietro Tommaso Cajoli e Giovanni Francesco Zavatteri (sovrannumerari, Classe di Filosofia, 1786); Teresio Michelotti (sovrannumerario, Classe di Matematica, 1786), Pietro Barucchi, Giovanni Battista Marenco, Giovanni Battista Operti (sovrannumerari, Classe di Eloquenza, 1786); Ignazio Michelotti (Classe di Matematica, 1788); Francesco Benedetto Feroggio (sovrannumerario, Classe di Matematica, 1788); Carlo Tenivelli e Giuseppe Antonio Gallerone (sovrannumerari, Classe di Eloquenza, 1788); Ignazio Degiovanni ed Evasio Leone (sovrannumerari, Classe di Belle Lettere, 1790); Alessandro Sclopis (sovrannumerario, Classe di Eloquenza, 1791); Luigi Spagnolini (sovrannumerario, Classe di Filosofia, 1791); Giovanni Antonio Giobert (sovrannumerario, Classe di Filosofia, 1796); Giacomo Difendente Caretto e Giuseppe Antonio Castellani (sovrannumerari, Classe di Matematica, 1796); Cesare Saluzzo (sovrannumerario, Classe di Filosofia, 1797); Francesco Antonio Morelli e Paolo Luigi Raby (sovrannumerari, Classe di Eloquenza, 1797); Benedetto Brunati (Classe di Matematica, 1816); Giuseppe Franchi di Pont (straordinario, Classe di Eloquenza, 1816); Giuseppe Lavini (straordinario, Classe di Filosofia, 1816); Giuseppe Benedicti (Classe di Eloquenza, 1833); Giovanni Deandrea (Classe di Eloquenza, 1845). Nelle ultime pagine sono trascritti verbali successivi alla divisione della Facoltà di Scienze e Lettere e creazione della Facoltà di Belle Lettere e Filosofia e della Facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche disposta con R.D. 9 ottobre 1848, n. 826.
Con rubrica

Libro in quale si descrivono tutti li Signori laureati in Medicina et delle admissioni luoro in collegio et altri ordinati d'esso illustrissimo et eccellentissimo Collegio dei signori medici di questa Città tenuto da me Gio. Michel Gibellino dei signori Causidici Collegiati nell'eccellentissimo Senato come secretaro d'esso Collegio

Sono registrati gli atti di competenza del Collegio dei medici, e in particolare: estrazione dei punti, recita e approvazione del candidato (laurea privata); presentazione del candidato, assegnazione dei punti per la discussione e conferimento della laurea (laurea pubblica), talvolta con ammissione al Collegio; ammissione e/o conferimento delle patenti agli speziali; elezione del priore e dei consiglieri; altro. A partire dalla carta 36 r sono apposti in alto due timbri, uno raffigurante uno stemma sabaudo, l'altro recante scritta "Provincia di Vercelli".

Minutari della corrispondenza in partenza del presidente del Consiglio universitario

Minutari della corrispondenza in partenza, con rubrica.
Presidente del Consiglio universitario dal novembre 1848 è Cristoforo Negri, poi, dal 10 settembre 1849, Ferrante Aporti.
Il Consiglio universitario è istituito in ciascuna Università dal R.D. 4 ottobre 1848, n. 818 (riforma Boncompagni) ed è "... composto di un presidente scelto dal re, di cinque professori attuali od emeriti appartenenti alle cinque Facoltà, nominati dal re sopra altrettante terne formate dai Collegi delle Facoltà: a questi si aggiungeranno due membri che verranno nominati dal re e scelti tra le persone illustri per merito scientifico e letterario". E' previsto l'intervento con voto deliberativo del governatore del Collegio delle Provincie di Torino e con voto consultivo di un componente del Consiglio comunale (art. 17). L'art. 18 prevede dei meccanismi di avvicendamento tra i professori componenti. Il Consiglio universitario ha il compito di redigere i regolamenti speciali "per l'esecuzione delle leggi e dei regolamenti generali"; predisporre "d'accordo coi professori i programmi di ciascun corso" e trasmetterli al Consiglio superiore di pubblica istruzione; provvedere "all'amministrazione delle proprietà spettanti all'Università"; approvare annualmente i ripetitori su proposta dei consigli di Facoltà. Tra i componenti professori è scelto dal re il rettore dell'Università, con compiti prevalentemente di vigilanza sulla condotta degli studenti. Il Consiglio universitario non è più previsto dal R.D. 4 luglio 1857 "Nuovo regolamento per le attribuzioni dei rettori, vice-rettori, dei presidi e consigli delle Facoltà e delle segreterie delle Università del Regno".

Disposizioni relative al personale insegnante. Professori ordinari, straordinari, incaricati, supplenti

Documenti relativi all’affidamento degli incarichi di Storia comparata delle Letterature neolatine (decreto ministeriale 25 ottobre 1876, n. 10.998) e Letteratura italiana (decreto ministeriale 25 febbraio 1877) ad A. Graf.
Corrispondenza con il Ministero della Pubblica istruzione circa la domanda di promozione a professore ordinario di Pedagogia avanzata da G. Allievo. Lo stesso Allievo si ritira dalla commissione esaminatrice del concorso a professore straordinario di Pedagogia nell'Università di Palermo.
Comunicazione del decesso di G.B. Peretti.
E. Garizio fa domanda a professore straordinario in Geografia ed Etnografia.
A. Capello chiede di essere confermato all'insegnamento di Storia della filosofia, incaricato ricevuto nel novembre '76 a seguito della morte del prof. G.M. Bertini e per il quale aveva avanzato domanda anche V. Papa.
Costanzo Rinaudo si assenta provvisoriamente dalle lezioni per malattia.
Incarichi di supplenza a: D. Pezzi in vece di G. Flechia per l'insegnamento di Storia comparata delle lingue classiche e neo-latine; V. Lanfranchi in vece di T. Vallauri per l'insegnamento di Letteratura latina; C. Rinaldo in vece di E. Ricotti per l'insegnamento di Storia moderna.
Elenco del personale insegnante confermato dal Ministero della pubblica istruzione per l'anno '76-'77, tra cui F. Rossi per Egittologia e V. Lanzone per Lingua araba.

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