Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
Orto botanico
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Lettera intestata “Real Corpo di Stato Maggiore Generale” inviata da Torino il 22 agosto 1845 e firmata da A. Di Saluzzo. Viene offerto a Moris il primo volume dell’opera relativa alle Alpi italiane, cui ha collaborato lo stesso Moris.
Lettera autografa di Alessandro Di Saluzzo, intestata “Il Presidente della Reale Accademia delle Scienze”, inviata da Alpignano [To] il 21 settembre 1845. Si parla di una pratica in corso in favore della signora … [nome illeggibile].
Lettera autografa intestata “Carlo Schiepatti, libraio in contrada di Po n° 47”, inviata da Torino il 23 settembre 1845, firmata da Chiorando, in vece di Carlo Schiepatti, in cui si chiede a Moris se può fornire una copia del secondo volume di Flora Sardoa, richiesta da un collega libraio di Vienna.
Lettera intestata “Gabinetto di S.M.”, inviata da Torino il 19 ottobre 1839 e firmata dal segretario privato di Sua Maestà, Di Castagnetto. Lo scrivente manda a Moris sementi di alcune piante della costa dell’Oceano Pacifico e della California, spedite dal conte Vincenzo Piccolomini. Moris è pregato di studiarle, onde verificarne l’eventuale utilità.
Lettera autografa intestata “Il Causidico Collegiato in Saluzzo”, inviata da Saluzzo [Cn] il 18 marzo 1847, firmata da L. Borelli in cui si comunica a Moris la scadenza dei termini per creditori Gillio; pertanto la causa proseguirà il suo iter.
Lettera autografa intestata “Regia Corriera [servizio postale dell’epoca] di Pinerolo” inviata da Pinerolo il 15 luglio 1847, firmata “il tuo Caldo”, il quale si scusa con Moris di non essere riuscito a salutare la sua famiglia, essendo dovuto partire d’urgenza. Se avrà occasione di passare a Saluzzo, andrà a salutare madama Bianchini [suocera di Moris] e a darle notizie della causa in corso, relativa al fallimento Gillio.
Lettera autografa intestata “Il Causidico Collegiato in Saluzzo”, inviata da Saluzzo [Cn] l’1 ottobre 1847, firmata da L. Borelli. Lo scrivente chiede a Moris, nell’interesse del signor Caldo e delle dame Bianchini [per Moris sono la suocera e la moglie Luigia], di procurare un certificato che dovrebbe servire ad accelerare l’iter della causa Gillio.
Lettera intestata “G. de Cancelleria di S. M.” inviata da Torino il 30 ottobre 1847 e firmata “Aveta”, in cui si comunica a Moris che il Re ha deciso di nominare una commissione per definire alcune norme al fine di consentire una maggiore libertà di stampa. Il conte Sclopis sarà il presidente e Moris uno dei commissari.
Lettera intestata “R. Commissione Superiore di Revisione della Stampa”, inviata da Torino il 14 dicembre 1847, firmata da Monti, segretario del presidente. Lo scrivente prega Moris di partecipare all’adunanza del 16 dicembre.
Lettera intestata “R. Commissione Superiore di Revisione della Stampa”, inviata da Torino il 28 dicembre 1847, firmata da Monti, segretario del presidente. Lo scrivente prega Moris di partecipare all’adunanza del 30 dicembre.
Lettera autografa della “R. Commissione Superiore di Revisione della Stampa” inviata da Torino l’11 gennaio 1848 da Monti, in cui si prega Moris di partecipare il giorno seguente a una riunione urgente.
Lettera intestata “G. de Cancelleria di S. M.” inviata da Torino l’11 aprile 1848 e firmata “Sclopis”. La R. Commissione Superiore di Revisione della Stampa ha esaurito il suo compito nel marzo u. s. Lo scrivente ringrazia Moris [membro di detta commissione] per l’impegno e la lealtà dimostrati.
Lettera intestata “Azienda generale delle Strade Ferrate”, inviata da Torino il 30 marzo 1849, con firma illeggibile. Si chiede a Moris se ritiene vantaggioso pennellare le traversine delle rotaie con la soluzione chimica già sperimentata dal maggiore Picasso nella darsena di Genova. Viene inviata la ricetta del liquido. Si fa altresì avere a Moris un campione del legno impiegato, per sapere se si tratta di cerro oppure quercia (Robur), come previsto dal contratto.
Lettera intestata “Città di Torino” inviata dal Palazzo della città il 18 aprile 1849 dal sindaco Pinchia, che comunica a Moris [consigliere comunale] che vi sarà una cerimonia nella chiesa del Corpus Domini in suffragio dell’anima della regina Maria Cristina.
Lettera intestata “Regie Università di Torino, e di Genova - Direzione Superiore degli Studi”, inviata da Torino il 22 maggio 1840, firmata Provana di Collegno, il quale comunica a Moris che alla Regia Dogana sono pervenute tre casse di piante essiccate e di minerali [dalla lettera n° 5 si arguisce trattarsi di materiale di Casaretto, proveniente dal Brasile]. Moris è pregato di provvedere al loro ritiro ed al collocamento nel luogo che riterrà opportuno.
Lettera in parte stampata, intestata “Città di Torino”, inviata da Torino dal sindaco Pinchia il 19 aprile 1849. Moris [consigliere della città di Torino] è convocato all’adunanza del Consiglio Comunale, che dovrà discutere della parte passiva del bilancio 1849.
Lettera intestata “Città di Torino” inviata da Torino dal sindaco Pinchia il 20 agosto 1849. Moris [consigliere della città di Torino] è invitato a presenziare alla cerimonia di premiazione degli alunni delle scuole elementari, che si terrà nella chiesa della Gran Madre.
Lettera intestata “Presidenza del Collegio Convitto Nazionale di Torino”, inviata il 27 novembre 1849, firmata dal preside G. Racheli, il quale comunica a Moris che, dietro suggerimento del professor Sismonda, è stato istituito un corso di Scienze Naturali. Racheli ha chiesto al Ministero della Pubblica Istruzione l’autorizzazione, concessa, di rivolgersi direttamente a Moris per avere esemplari botanici scelti tra i doppi.
Lettera intestata “Sovrintendenza generale della Lista Civile” inviata da Torino il 29 maggio 1850, firmata Girard, in cui si dice di avere preso atto delle lamentele di Moris per la ripartizione dell’acqua della bealera del Valentino, che danneggia l’Orto Botanico. Le sue osservazioni sono state ritenute valide e passate all’Ufficio d’Arte. Viene acclusa copia delle decisioni di tale ufficio per una nuova ripartizione.
Lettera autografa intestata “Académie Royale de Savoie, inviata da Chambéry il 12 marzo 1851 dal segretario Rabut F.çois. Si comunica a Moris la nomina a membro aggregato dell’Accademia.