Minute degli Stati di servizio
- IT ASUT A.II.2.1/7
- Unità archivistica
- XIX sec.
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Schede degli stati di servizio dalla lettera L alla lettera Z
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Minute degli Stati di servizio
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Schede degli stati di servizio dalla lettera L alla lettera Z
Registri delle assenze e delle presenze
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Sono indicati, distinti per settimane e per Facoltà: data, Facoltà, professore assente dalla scuola, giorno in cui viene rimpiazzato, motivo per cui non ha fatto scuola, rimpiazzante, osservazioni.
Registri delle assenze e delle presenze
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Sono indicati per ciascun professore: mese, lezioni a darsi, lezioni date, lezioni mancate
Fascicoli personali dei docenti del regio Istituto superiore di Scienze economiche e commerciali
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Fascicoli personali intestati a: Abello Luigi (1906-1932), Ambruzzi Lucillo (1908-1930), Bonaudi Emilio, Broglia Giuseppe (1893-1932), De Gobbis Francesco (1931), Garino Canina Attilio (1920-1935), Gribaudi Piero (1900-1934), Insolera Filadelfo (1910-1918), Mengarini Publio (1927-1934), Olivetti Gino (1931-1934), Spinelli Nicola (1909-1931), Vignolo Lutati Ferdinando (1901-1929).
Fascicoli personali dei docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Titoli del professor Canelli F. Adolfo, assistente ordinario dell'Istituto di Anatomia patologica e volontario della Clinica pediatrica.
Fascicoli personali dei docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Statistica operatoria ostetrica del dottor Nota Filippo, assistente volontario
Rubrica alfabetica del personale docente, suoi personali e domestici
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Rubrica alfabetica del personale docente, suoi personali e domestici
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Rubrica alfabetica del personale docente, suoi personali e domestici
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Rubrica alfabetica del personale docente, suoi personali e domestici
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Rubrica alfabetica del personale docente, suoi personali e domestici
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Allegati: minuta del rettore riguardante la sottoscrizione e lettera del sindaco del comune di Cogne all'economo dell'Università datata 8 febbraio 1919 di ringraziamento per contributo ricevuto per le famiglie bisognose dei combattenti del comune di Cogne.
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Pratica relativa al trasferimento al Ministero dell'Istruzione di Annibale Orani.
Verbali delle adunanze del Consiglio di Facoltà (1936-1947)
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Corso di Scienze applicate all'agricoltura
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Documenti riguardanti il Corso di Scienze applicate all'agricoltura e la sua trasformazione in Istituto superiore agrario universitario. Documenti allegati: regolamenti e programmi della R. Scuola superiore di agricoltura di Milano (1914-15)
Verbali del Consiglio didattico del corso di Scienze applicate all'agricoltura
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Verbali di laurea - I volume - Dal 18/10/938 al 17/2/1972
Parte diUniversità degli Studi di Torino
Parte diCollezione "Marco Albera"
Le agitazioni del 1791 scoppiarono a seguito dell'arresto di Giuseppe Parena, studente di Chirurgia apprendista presso il chirurgo Verna. Il ragazzo aveva schiaffeggiato una prostituta, Vittoria Fontana detta "bella Cabassina", dopo che questa lo aveva derubato. Le fonti e la storiografia propongono almeno due ricostruzioni dei fatti: la prima identifica come protettore della donna il sostituto assessore Antonio Zappa, che servendosi delle false accuse del parrucchiere e spia del Vicariato Lorenzo Oddono fece arrestare il giovane. La seconda vede invece come complice della donna solamente Oddono, che tramite una denuncia fraudolenta fece ordinare l’arresto del giovane da parte di Zappa, vittima anch’egli del raggiro. In entrambi i casi era violato il privilegio del foro: a difesa di questa immunità giuridica si levò la violenta sommossa armata degli studenti universitari e del Collegio delle Provincie, spalleggiati dagli artigiani e dai commercianti al minuto, che fu fronteggiata dall'esercito e si placò solamente dopo le pubbliche scuse di Zappa, la sua rimozione dalla carica e l'arresto di Oddono e della prostituta, esposti alla pubblica gogna. Il manoscritto in esame riporta la versione che incrimina Zappa come reo del misfatto, citando i nomi di varie autorità accademiche e della pubblica sicurezza cittadina, ma non quelli dello studente e della donna.
Il 25 marzo 1792 scoppiarono nuovi tumulti: dopo aver solidarizzato l’anno precedente, gli studenti - in particolare quelli del Collegio delle Provincie - si scontrarono con gli "Artisti" (gli artigiani), fiancheggiati dai “Bottegai”. Alla base, il malcontento suscitato dalla concessione di speciali privilegi agli studenti, non parimenti accordati ad artigiani e commercianti. Una banale rissa nei pressi della Porta Nuova degenerò nei giorni seguenti in scontri armati per le vie della città: sono segnalati morti e feriti, nonché l'intervento dell'esercito.
Si conserva un opuscolo manoscritto sui tumulti studenteschi scoppiati a Torino tra il 6 e il 10 giugno 1791 e il 25 marzo 1792, post 1792:
Parte diCollezione "Marco Albera"
L’11 gennaio 1821, al Teatro d’Angennes, alcuni studenti indossarono un berretto di lana rossa con fiocco nero, colori delle insegne carbonare. Nonostante si trattasse di un gesto goliardico, furono arrestati dai carabinieri in violazione del privilegio del foro. Il giorno seguente, per protesta, l'Università fu occupata; nonostante la mediazione di Prospero Balbo, ministro dell'Interno e capo del Magistrato della Riforma, Ignazio Thaon di Ravel, governatore militare della città di Torino, ordinò di sedare con la forza il tumulto. Le truppe, abbattuto il cancello su via Po, irruppero nel cortile e ferirono una trentina di giovani: numerosi furono gli arresti e i ricoveri presso l'Ospedale di San Giovanni. Seppur la protesta sia sorta spontaneamente, contro la violazione di antichi privilegi, i fatti assunsero un forte significato politico, in virtù del malcontento per le condizioni dell’Università. Nel 1814 erano stati allontanati alcuni tra i migliori docenti, a causa della loro partecipazione alle vicende rivoluzionarie e alla collaborazione con il regime napoleonico, sottoponendo l'Ateneo a un controllo ideologico soffocante.
Molti studenti, insieme ad alcuni docenti e numerosi “ripetitori” del Collegio delle Province, presero parte al movimento insurrezionale sorto a marzo. Dopo la sconfitta di Novara a opera dell’esercito austriaco alcuni fuggirono esuli in Spagna, tra cui tre degli studenti che avevano indossato il berretto rosso; altri furono invece arrestati. L’Università restò a lungo chiusa e furono adottati provvedimenti per evitare gli assembramenti dei giovani in città, stabilendo che si istruissero almeno per i primi anni nelle città di provenienza. Nel 1822 fu abolito il privilegio del foro, soppresso il Collegio delle Province e approvato un Regolamento in cui i doveri religiosi e il controllo costante su abitudini di vita e condotta suscitano un forte malcontento.
Si conservano:
Si conservano inoltre alcuni estratti in fotocopia di studi storici dedicati ai fatti di Pietro Egidi, Arturo Segre e Pierangelo Gentile.
Parte diCollezione "Marco Albera"
Documenti inerenti il ruolo e le iniziative studentesche nel frangente del Quarantotto:
Seppur non riferibili a iniziative studentesche, si conservano inoltre:
Si conserva inoltre un fascicolo di materiali riconducibili alla partecipazione del collezionista al convegno "Cesare Balbo 150 anni dopo (Torino, 1789-1853)", tenutosi a Torino il 24 e 25 ottobre 2003 (fotocopie, testo dell'intervento e dépliant).