- IT ORTOUT MORIS Corr. Rostan, 299.4
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Part of Orto botanico
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Lettera inviata da S. Germano Chisone il primo luglio 1866
Aspirazione al titolo di conservatore dell’erbario torinese.
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Lettera inviata da Perrero di Pinerolo il 2 ottobre 1862. Rostan non è riuscito a vedere Moris a Torino, perché era ancora in campagna. E’ molto interessato alla botanica, ma il suo lavoro di medico gli impedisce di intraprendere lavori di lungo respiro e quindi si occupa essenzialmente della flora del Piemonte: gli è perciò indispensabile consultare sovente gli erbari del Valentino, specie quelli di Allioni, Bellardi, Colla e Biroli. Rostan spera di trovare il tempo per mandare qualche nota all’Accademia. Vorrebbe potersi dedicare interamente allo studio: sarebbe felice di avere la carica di conservatore dell’erbario torinese.
Elenchi delle piante dell’Iconographia Taurinensis.
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Lettera inviata da Perrero di Pinerolo il 15 novembre 1859. Rostan chiede a Moris se ha ricevuto alcune piante che gli ha mandato. Ha intenzione di sistemare per ordine di volume e di tavola le figure dell’Iconographia Taurinensis citate da Allioni. Facendo il paragone con altre opere, ha però trovato parecchi errori e pertanto invierà il signor Allis di Torino a controlllare sugli originali. L’ Iconographia è di fatto un catalogo delle piante piemontesi. Rostan ha pregato Allis di fargli un elenco anche delle piante indigene rappresentate nei volumi posteriori al 28°, l’ultimo citato da Allioni. Prega Moris di favorire Allis nella ricerca.
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Lettera senza data e località di invio. Rostan si è finalmete deciso a spedire le piante raccolte, perché desidera recuperare almeno le spese. Prega Moris, qualora venisse interpellato sulle sue qualità di botanico, di fornire informazioni rassicuranti. Rostan elenca una serie di botanici piemontesi e stranieri con cui è in rapporto e di cui conosce le opere.
Richiesta di aiuto per il trasferimento a Torino di Rosso Giuseppe.
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Lettera inviata da Sassari il 15 agosto 1849. Lo scrivente, da 10 anni professore di Operazioni e Ostetricia a Sassari, ha inviato, tramite il generale Alberto della Marmora, domanda per essere trasferito a Torino. Prega Moris, vice-presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, di aiutarlo nei limiti del possibile.
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Ricevimento dell’Elenchus di Moris.
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Traduzione di Grammaire française selon l’Académie.
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Lettera inviata da Chiavari il 14 giugno 1858. Rocca ha conosciuto Moris quando è venuto in Piemonte con Louis Leclerc, inviato dal governo francese, per studiare le malattie della vite. Rocca ha tradotto in italiano la Grammaire française selon l’Académie di Bonneau e Lucan; la traduzione è stata rivista da illustri letterati, tra cui il signor Chiarella, letterato e poeta, e da padre Isnardi; viene ritenuta degna di essere pubblicata. Rocca chiede aiuto a Moris, vice presidente del Consiglio Superiore dell’Istruzione, per la diffusione del volume.
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Pubblicazione di Flore de Nice.
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Lettera inviata da Nizza l’11 maggio 1844. Risso, tramite il chirurgo di Nizza Anfossi, presenta a Moris la sua Flore de Nice, che spera sia accolta con indulgenza. Gli chiede se sia opportuno inviarne una copia all’Accademia, dove purtroppo il segretario e alcuni membri non lo tengono in molta considerazione.
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Modalità della laurea per farmacisti.
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Lettera inviata da Torino il 3 dicembre 1855, in cui lo scrivente chiede gli siano chiarite le modalità dell’esame di laurea per farmacisti.
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Araucaria e orchidee nel giardino Demidoff.
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Lettera inviata da Firenze l’ 11 giugno 1854. Ricasoli riferisce a Moris come sono state sistemate le piante di Araucaria arrivate dal Valentino nel giardino Demidoff a S. Donato, cui ha libero accesso. Sempre a S. Donato ha visto una orchidea, Lelia purpurata, in vendita a 50 sterline. Elenca altre orchidacee presenti. Ricasoli esalta il numero e la qualità delle bellissime piante del giardino. Hugel dovrebbe mandarne a Moris, anche per desiderio del principe, un degno compendio. Ricasoli prega Moris di avvertire Burdin che molte querce da lui acquistate sono morte quasi subito; i patti erano che venissero sostituite senza aggravio di spesa. In autunno Ricasoli spera di venire a Torino. Manda i saluti a De Filippi e al marchese Alfieri. Prega Moris di rammentarsi della cattiva sorte del giardino di De Notaris a Genova.
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Lettera inviata da Fossano l’11 giugno 1840. La scrivente ha molto apprezzato le piante mandatele da Moris e lo ringrazia di cuore per la sua gentilezza.