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Descrizione archivistica
Archivio storico. Università degli Studi di Torino
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Istituti

Documenti relativi all'Osservatorio astronomico, e in particolare la domanda di separare la direzione dell'Osservatorio dalla cattedra di Astronomia, sono conservati all'interno del fascicolo personale del direttore, Giovanni Boccardi.

Assistenti

Carte relative agli assistenti dell'Osservatorio astronomico e al pagamento delle loro indennità sono conservate all'interno del fascicolo personale del direttore, Giovanni Boccardi.

Istituti

Documenti relativi all'Osservatorio astronomico, e in particolare alla situazione generale dell'istituto, alla richiesta di aumento della dotazione permanente presentata dal direttore Giovanni Boccardi, così come la domanda di separare la direzione dell'Osservatorio dalla cattedra di Astronomia, sono conservati all'interno del fascicolo personale di Boccardi.

Classe 2a

La pratica relativa alla denuncia presentata dall'assistente dell'Osservatorio astronomico Ettore Martin contro il direttore Giovanni Boccardi è conservata nel fascicolo personale di Giovanni Boccardi.

Varie

Costituzione e iniziative del Comitato per le onoranze a Icilio Guareschi, che intende ricordarlo attraverso un busto da realizzarsi fondendo bronzo di cannoni austriaci. Sono ricordate la scoperta di Guareschi delle proprietà assorbenti della calce sodata, poi utilizzata per la confezione delle maschere anti-gas, e "l'azione sua di propaganda illuminata nelle questioni che riguardavano la nutrizione di guerra".

Concessione di un'aula per le lezioni e le conferenze serali dell'Università Popolare.
Comunicazione da parte di Mario Carrara della donazione di una ricca collezione anttropologico-criminale da parte degli eredi di Lorenzo Frigerio, già direttore del Manicomio di Alessandria.

Documentazione relativa al corso di api-bachicoltura svolto dal Museo internazionale di apicoltura e bachicoltura, presieduto da Edoardo Perroncito, "nei locali della Scuola Pedagogica Universitaria" e frequentato da un centinaio di allievi. Il Museo, per il tramite del rettore, fa richiesta dl Ministero di un sussidio e del riconoscimento di un qualche diploma o attestato di frequenza per chi superi l'esame finale del corso. E' presente il fascicolo di marzo aprile 1919, anno X, del periodico "L'apicoltore moderno".
Relazione clinico-amministrativa dell'Istituto ostetrico-ginecologico per l'anno 1918-19.

Visita del presidente americano Woodrow Wilson (gennaio 1919): due copie dell'appello (opuscolo a stampa) sottoscritto da professori e studenti dell'Università e del Politecnico per la "ricostituzione integrale" dell'Italia; lettera di ringraziamento del rettore al sindaco della Città di Torino Secondo Frola per aver propiziato la visita all'Università. Pare collegarsi alla visita anche la conferenza sul tema "L'idealismo di Wilson" tenuta il 21 febbraio da Pio Foà, di cui sono conservati il comunicato stampa e l'invito a partecipare rivolto dal rettore agli studenti.

Corrispondenza relativa alle conferenze di propaganda organizzate dall'Intesa intellettuale, da tenersi a Torino da parte di Ernest Lémonon e Maurice Mignon. Dopo numerosi rinvii, la conferenza di Maurice Mignon si tenne il 27 novembre 1919, con tema: Le affinità intellettuali dell'Italia e della Francia".

Manifestazioni di plauso per l'unificazione all'Italia e di rivendicazione per l'annessione della Dalmazia intera da parte di studenti di Capodistria e di Zara; loro richiesta di informazioni per la prosecuzione in Italia degli studi iniziati in Austria. Circolare 8 luglio 1919 del Comando supremo dell'Esercito circa l'istituzione di corsi estivi per i maestri nel territorio occupato. Raccolta di indumenti promossa a Torino dal Comitato "Pro Fiume d'Italia".

Molta documentazione è variamente legata alla guerra appena conclusa:

  • bilancio sul contributo dell’Università alle attività di assistenza a vantaggio delle famiglie dei combattenti, dei profughi, degli studenti prigionieri (tabelle e resoconti);
  • studenti e personale militare: esonero per l’impiegato contabile Gaetano Martini; lettera dello studente di Medicina tenente Pietro Scotti, che evidenzia le enormi differenze nelle condizioni degli studenti trattenuti sotto le armi, chi nella città dove studia, chi in città di provincia “senza comodità di coltura”, chi “al fronte (Dalmazia, Albania, Asia Minore, Colonie, Carso, Trieste ecc.) senza comodità di studio e, in generale, senza comodità di vita” e pone l’accento su “esuberanza di ufficiali” e “fannullaggine sistematica”; richiesta di informazioni sullo studente Luigi Corvaglia; voto del Consiglio Accademico dell’Università di Palermo perché il Governo consenta a tutti gli studenti di riprendere gli studi;
  • manifestazioni di sostegno al Primo ministro Vittorio Emanuele Orlando, di passaggio a Torino nel viaggio verso Parigi, dove è in corso la negoziazione dei trattati di pace;
  • cerimonie e commemorazioni dei caduti, tra cui quella promossa dal Circolo universitario cattolico “Cesare Balbo” (via Po, 4);
  • pubblicazioni commemorative dei caduti;
  • inserimento nel lavoro degli invalidi di guerra;
  • distintivo per gli studenti ex militari (proposta di Vittorio Cian, fatta propria dal rettore Vidari e inoltrata al Ministero della Guerra);
  • richiesta e concessione “di quattro cannoni da campagna o montagna austriaci, per decorare la base dell’erigendo monumento ai gloriosi studenti caduti per la patria”; mancata “cessione gratuita di bronzo occorrente per la fusione” del medesimo monumento;
  • richiesta di autorizzazione alla visita dei magazzini di materiale bellico da parte di Alfredo Pochettino, per poter segnalare materiale utile agli istituti scientifici;
  • domanda di rimpatrio a Treviso da parte di una famiglia di profughi ospitata presso l’Istituto di Psicologia;
    vendita di cartoline di propaganda da parte dell’Ufficio doni e propaganda dell’Esercito, per il tramite della marchesa Margherita d’Incisa di Camerana;
  • esortazione a esser degni “dei vostri immortali Compagni” e a continuarne il pensiero e l’opera rivolta dal rettore Vidari agli studenti nel quarto anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia.

Varie

Documentazione sulla guerra:
nel sotto-fascicolo "Laboratorio delle studentesse per i combattenti" sono conservati i "Nomi delle studentesse assidue al Laboratorio Universitario” (della Facoltà di Lettere e filosofia Ada Bovio, Antonietta Regis, Giannina Regis, Maria Rosa Nasi, Fernanda Levi, Cristina Montù, Edvige Brero, (Anita o Elena) Tioli , Bianca Oliver, Egle Segrè, Attilia Manacorda, Elda Pagliano, Emilia Morando, Antonietta Pizzo, Margherita Defilippi, Edvige Capra, Luigia Lutz; della Facoltà di Scienze fisiche, matematiche e naturali Beatrice Pugno, Adelaide Carozzi, Cordelia Carozzi, Clotilde Montù, Margherita Raineri, Caterina Migliorero, Annetta Segre, Ester De Benedetti, Angiolina Piva, Clara Viviani) e dettagliati resoconti su tipologia, numero e destinatari (soldati al fronte, identificati con nome, cognome e inquadramento, o profughi ospitati in locali universitari, identificati con nome, cognome e residenza) degli indumenti in lana da loro realizzati, oltre che sulla raccolta di coperte in lana tra i professori promossa dal rettore, su indicazione ministeriale;
elenchi dettagliati degli studenti prigionieri di guerra (cognome e nome, Facoltà e anno di corso, inquadramento, luogo di detenzione, talvolta nome e indirizzo dei famigliari) e carte relative all'invio di libri come mezzo di sostegno morale e intellettuale (12 settembre e 31 ottobre 1918). E' conservata la circolare del 9 febbraio 1918 dell'Unione generale insegnanti italiani in cui si illustra l'operato dell'Opera universitaria svizzera di patronato e assistenza in favore degli studenti prigionieri, con sede a Losanna, definita "una specie di Croce rossa intellettuale", con la quale l'Unione si è posta in relazione e collabora per l'assistenza degli studenti, maestri e professori italiani;
sotto-fascicolo "Studenti di medicina militari”: richiesta del rettore dell’Università di Torino al Ministero dell’Istruzione, su sollecitazione di Benedetto Morpurgo e sostenuto dagli Atenei di Roma, Palermo, Siena, Pisa, Cagliari di congedo degli studenti universitari sotto le armi, e in particolare degli studenti della Facoltà di Medicina e chirurgia, per evitare la drastica diminuzione del numero dei laureati e la scarsa preparazione di quelli per troppi anni non abbiano potuto seguire regolarmente i corsi, con gravi conseguenze per l’assistenza sanitaria, quanto mai necessaria al termine della guerra;
rinnovo del prestito di venti bandiere dal Municipio di Torino all'Università, bandiere da utilizzarsi in occasione di commemorazioni e feste "in attinenza colla Vittoria".
Corrispondenza relativa alle conferenze di propaganda organizzate dall'Intesa intellettuale, da tenersi a Torino da parte di Ernest Lémonon e Maurice Mignon. Inizialmente previste nell'ottobre del 1918, si tennero l'anno successivo.
Richiesta presentata dall'Associazione medica torinese (a firma Vinai) di disponibilità dell'aula dell'Università per ospitare una conferenza di Icilio Guareschi "sopra una questione di alta importanza in questi momenti e che tocca un problema dell'alimentazione col riso".
Richiesta di un sussidio ministeriale, non concesso, al Museo internazionale di apicoltura e bachicoltura.

Personale militare

Le carte riguardano le ultime chiamate al servizio militare e il rientro alle proprie sedi del personale a guerra finita.
Elenchi di tutto il personale universitario in servizio militare: uno raggruppa il personale in base all'inquadramento e alla sede di destinazione, l'altro in base alla qualifica presso l'Università (professori, assistenti e aiuti; impiegati di Segretaria, tecnici, bidelli). Sono presenti due lettere di Alberto Aggazzotti e di Amedeo Herlitzka rispettivamente maggiore medico e tenente colonnello medico di complemento presso il Comando Scuole Aviatori, Ufficio psico-fisiologico di Aviazione in Roma, via Monte della Farina, 12.
Sottofascicolo "Pratica esonero sanitari presso la Commissione Provinciale D.L. 9 dicembre 1917 n. 1985 e circolare 26 dicembre 1917 n. 23106": in esecuzione a quanto richiesto dalla circolare del 26 dicembre 1917, è predisposto un elenco definitivo del personale sanitario impegnato nelle Cliniche e negli Istituti delle quali si sottolinea anche la funzione pubblica e non solo come strutture militarizzate: Mario Sapegno, Ottorino Uffreduzzi, Federico Grignolo, Ugo Camera, Andrea Bertocchi, Giuseppe Roasenda, Pietro Biffis, Gaetano Viale, Giovanni Grillone, Piero Della Porta, Arturo Fontana, Mario Giorgis, Mario Trossarello, Leone Lattes, Argeo Angiolani, Giuseppe Satta. Con lettere inviate successivamente i direttori degli Istituti e delle Cliniche chiedono la dispensa per altri assistenti o aiuti, non citati nella lettera al Ministero del 15 gennaio 1918. In relazione ai problemi sorti sia per la didattica sia per il servizio alla popolazione, dovuti all'assenza di assistenti, si segnalano: la comunicazione del presidente dell'Ospedale di S. Luigi Gonzaga che l'Ospedale "... ha rimesso la sezione delle malattie della pelle al Municipio di Torino: detta sezione funziona sotto il titolo di Istituto Dermopatico Carlo Alberto..."; la richiesta di esonero dal servizio militare inviata al rettore da Giovanni Battista Allaria motivandola con la sua nomina a dirigente dell'infermeria pediatrica "... che l'Amministrazione dell'Ospedale di S. Giovanni istituì pei bambini malati dei profughi del Friuli e del Veneto", "... l'insegnamento ai Corsi femminili di Sanità la cui importanza pratica s'è da tre anni esplicata con la creazione di uno speciale ospedale militare a Torino..." e per l'incarico di esecutore testamentario dell'eredità lasciata dal professor Lenti "... per la difesa sanitaria dei lattanti di madri povere ... di cui in modo speciale troveranno giovamento e soccorso anche le madri ed i bimbi profughi delle terre invase"; la riapertura per un solo mese della Clinica ostetrica, unica soluzione trovata dal direttore, professor Vicarelli, cui "... duole il dovere constatare che vi sia chi non veda, e non comprenda, quanto sia indispensabile per il regolare e buono funzionamento di un qualunque Reparto ostetrico, e tanto più di una Clinica e Scuola ostetrica, ... l'opera coadiuvatrice di un Medico assistente...".
"Richieste di congedi provvisori agli aiuti od assistenti per il corso accelerato della Facoltà di Medicina" per l'anno scolastico 1918-19: richieste presentate dai rispettivi direttori per Carlo Gamna, Angelo Bruni e Leone Lattes.
"Richieste di esonero o di dispensa dal servizio militare di aiuti, professori o di assistenti per l'insegnamento" per l'anno scolastico 1918-19: richieste presentate dai rispettivi direttori per Alessandro Vaccari, Pietro Egidi, Mario Trossarello, Ugo Camera, Alessandro Terracini e Mauro Picone.
Sottofascicolo "Pratica indispensabilità e insostituibilità professori o assistenti 1918": tutti i documenti riguardano Pericle Ducati.
Sottofascicolo "Esonerazioni temporanee": corrispondenza relativa ad Andrea Audezzano, Michele Bogge, Giovanni Botto, Giuseppe Masera, Antonio Musso, Cino Poli, Giuseppe Eugenio Togliatti. Elenchi, aggiornati al 25 novembre, di tutto il personale sotto le armi di cui il rettore chiede il sollecito ritorno. Lettera della Commissione esonerazioni temporanee dei militari richiamati del 2 dicembre che comunica la proroga, fino a nuovo ordine, degli esoneri precedentemente concessi. Circolari del 3 dicembre 1918 e dell'11 dicembre del Ministero della guerra con oggetto "Invio in temporaneo congedo di funzionari o agenti dello Stato e delle altre pubbliche amministrazioni".
Richiesta di informazioni ai direttori di alcuni Istituti in merito al personale richiamato che presti servizio presso stabillimenti industriale ausiliari.
Richiesta di congedo per Mario Sapegno e Francesco Vercelli.
Nel sottofascicolo "Subalterni militari" è conservata una lettera di Oreste Mattirolo al rettore del 20 ottobre 1918 per ottenere l’esonero dal servizio militare di Pietro Fontana, da cui si evince come il laboratorio dell’Orto botanico fosse utilizzato «anche per analisi di indole militare» e, più nello specifico, per rispondere «ai quesiti che in ordine ai materiali vegetali usati fraudolentemente dai soldati per ottenere esenzioni, ad ogni momento gli vengono rivolti (in specie dai medici militari oculisti). Altre carte precisano che Giovanni Battista Veglia, sotto le armi dal luglio 1917, non risulta disperso, bensì prigioniero.

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