- IT ORTOUT MORIS Corrispondenza
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- 1827 - 1870
Part of Orto botanico
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Part of Orto botanico
Disegni preparatori alle incisioni presenti in “Flora Sardoa”
Part of Orto botanico
Disegni eseguiti da Maddalena Mussino e Jean Cristoph Heyland. Rivestono un interesse storico documentario perché attestano le correzioni imposte da Moris ai propri collaboratori.
Part of Orto botanico
Oltre al carteggio dei corrispondenti, la Biblioteca conserva anche numerosi manoscritti di Moris. Si tratta di materiali di varia tipologia: da bozze di scritti editi o inediti a minute di lettere, da note di lavoro ad appunti di viaggio, da scritti di argomento medico ad elenchi di piante.
Part of Orto botanico
Lettera inviata da Parigi il 13 giugno 1837. De Jussieu ringrazia Moris per il dono del volume di Flora Sardoa. Ha consegnato a Mirbel la copia a lui destinata. Il lavoro verrà certamente segnalato a mezzo stampa. In cambio di piante italiane, potrebbe fargliene avere di quelle raccolte da Botta in Egitto. Prega Moris di salutare Colla e Bonafous.
Part of Orto botanico
Lettera inviata da Monza il 26 marzo 1844. Assieme alla lettera, Manetti manda parte dei semi richiesti. Ne mancano, perché Moris per errore ha chiesto a Monza semi del catalogo di Modena. Manetti si rallegra per il lieto evento di Casa Reale.
Sistemazione del nuovo alloggio.
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Lettera inviata da Genova il 18 dicembre 1839. De Notaris dice a Moris che aveva ragione a dirgli che cambiando paese gli sarebbero venute nuove malattie. Gli è infatti spuntato un noiosissimo tumore alla gamba, che sta curando con empiastri e dieta. Deve ancora rimandare la sistemazione del nuovo alloggio e non può pertanto avere a disposizione i suoi libri. Ritorna sulle difficoltà ad organizzare la sistemazione dell’Orto Botanico. Invia i saluti a Genè e Sismonda.
Supplenza al professore Cossu.
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Lettera inviata da Cagliari il 24 marzo 1840. Data la cronica malattia da cui è affetto il professor Cossu, è molto probabile che lo scrivente, già supplente fisso della sua materia, debba occuparsi di sostituirlo per un lungo periodo di tempo. Pertanto chiede a Moris su quali testi sia più opportuno aggiornarsi. Ugo sinora si è documentato sul testo di Alibert, già adottato da Cossu, e su quello di Franchi, più adatto alla patologia italiana. Non conosce però il Barbier, vantato da molti, su cui vorrebbe avere il parere di Moris.