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Descrizione archivistica
Melchiori, Giovanni Battista
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Possibilità di trasferimento da Torino del giardiniere Battista.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.23
  • Unità documentaria
  • 1845-07-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 2 luglio 1845. Ripensando all’eventuale trasferimento da Torino a Genova del giardiniere Battista [lettera 241.22], De Notaris elenca alcuni motivi, per cui la cosa non gli sembra conveniente per l’interessato, tenendo conto anche della probabile ostilità dei colleghi. De Notaris ringrazia Moris per avergli favorito una nuova onorificenza. Vi saranno strepiti da parte di Sassi e Canobbio, che avevano pretese sul Protomedicato. De Notaris si aggiornerà, leggendo qualche trattato sulla chimica e sulle droghe. Segnala a Moris il dottor Melchiori, chirurgo primario all’ospedale di Novi, che chiede di potere esercitare nei Regi Stati.

Raccomandazione per Melchiori, Gozzo e Ardoino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.40
  • Unità documentaria
  • 1847-05-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata il 14 maggio 1847. Il dottor Melchiori vorrebbe rinnovare la domanda per potere esercitare la professione nei Regi Stati. Dopo la richiesta precedente [vedi lettera 241.23] gli è stata restituita solo una parte dei documenti. De Notaris si è già rivolto al signor Persiani e successivamente a Dellepiane. I documenti non si trovano. De Notaris non vorrebbe che si fossero vaporizzati negli archivi della segreteria, come accade quando si vuole che una pratica non abbia corso. Se Moris potesse aiutarlo … Viene segnalato anche il signor Gozzo di Ovada, che ha frequentato a Genova il triennio di Farmacia e la pratica nella farmacia del celeberrimo Canobbio. Il Gozzo, per pecoraggine, non ha richiesto a suo tempo l’attestato di frequenza e pertanto dovrà completare la pratica ancora per due anni, prima di potere lavorare nella propria farmacia. La situazione familiare di Gozzo è economicamente disastrosa e De Notaris prega Moris di aiutarlo in qualche modo. Seguono alcune variazioni del piano studi che De Notaris vorrebbe proporre. De Notaris segnala ancora a Moris il cavaliere Ardoino di Mentone, che gradirebbe avere il diploma di una qualche società per potere partecipare al congresso di Venezia.

Nomina di Moris a senatore. Filippica contro i preti.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.52
  • Unità documentaria
  • 1848-05-11
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova l’ 11 maggio 1848. De Notaris ha ricevuto le belle piante fornite da Moris. Purtroppo non può ricambiare perché due grandinate hanno molto rovinato il giardino. Ha saputo dalla Gazzetta che Moris è stato nominato senatore e si augura che contribuisca a rigenerare le civili istituzioni, cominciando dall’Università, liberandola dalle “ignominie di cui è stata teatro e dall’abietta prosapia di birboni”, quali Ratti, Canepa, Pizzorno, Gualco e Poggi, ed eliminandola dalle gesuitiche vessazioni cui sono sottoposti studenti e professori. Occorrerebbe sbarazzarsi dei preti che, salvo alcune eccezioni, non debbono avere adito all’insegnamento, iniziando dal sovrintendente, che è tuttora sotto l’influenza del tristissimo confidente, l’ex censore Poggi. Sarebbe opportuno affidare l’insegnamento di pratica medica al dottor De Rossi e quello di pratica chirurgica al dottor Melchiori, anche se teme che a quest’ ultimo non convenga lasciare Novi, per venire a Genova a languire di inedia. Persistono difficoltà per il finanziamento dell’orto.

Elogio del giardiniere Bucco. Giudizi critici su alcuni professori.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241.55
  • Unità documentaria
  • 1848-10-02
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Genova il 2 ottobre 1848, La spedizione di De Notaris a Bobbio è fallita a causa del cattivo tempo. Ha ricevuto dal marchese Spinola una nuova disposizione per la quale i direttori di giardino potranno avere in anticipo le somme destinate all’acquisto di piante. Peccato che sia necessario il preventivo consenso del sovrintendente! Il terreno del giardino è passato all’erario. Le 700 lire annualmente dovute ai Gesuiti potrebbero essere destinate all’aumento di stipendio dei giardinieri e alle spese di manutenzione. Meriterebbe attenzione particolare Bucco, mai abbastanza lodato, che dovrebbe anche essere nominato custode, nonché assistente. De Notaris non vorrebbe come assistente Casaretto, che gli sta in uggia per quel suo fare statuario, che gli ricorda il convitato di pietra. Bucco verrà a Torino dai suoi parenti; De Notaris lo ha autorizzato a fare acquisti di piante. In assenza di Spinola, è incaricato come sovrintendente il nobile professor Grillo; ha un piglio di inquisitore ed è villanamente arrogante. Si dice che diverrà censore. De Notaris risponde a vari quesiti di Moris, dicendogli che De Rossi è certamente preferibile a Felice. Bisognerebbe mettere a riposo Gherardi perennemente avvinazzato. De Notaris non crede che Arrighetti sia il successore adatto, anche perché è di vista debolissima. Per la chirurgia vi sarebbe il solito Melchiori. Si potrebbe tentare un esperimento con Battolla per due o tre anni. E’ morto il professore di Logica Valentini. “Che non venga un altro prete o frate!”

Proposte di modifiche al piano studi. Esperienza al protomedicato.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 244.14
  • Unità documentaria
  • Parte diOrto botanico

De Notaris è contrariato che all’Università non siano state ritrovate le carte del dottore Melchiori. Il Censore dell’Università ha chiesto a De Notaris quale professore fosse il più adatto a reggere la cattedra di Istituzioni Medico-Chirurgiche. Viene nominato il Diana, non esente però da difetti. Segue una serie di proposte di De Notaris, di modifiche da apportare al piano di studi. De Notaris riferisce a Moris la sua esperienza al Protomedicato e si lagna che la direzione non tenga conto delle osservazioni dei consiglieri.