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Descrizione archivistica
Savi, Paolo
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Acquisto del materiale botanico, mineralogico e zoologico di Gaddi.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.1
  • Unità documentaria
  • 1830-02-13
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 13 febbraio 1830, in cui Savi ringrazia Moris per le piante ricevute. Lo informa che può servirsi degli spedizionieri genovesi Pasquale e Giacomo Carbone, nel caso debba spedirgli delle piante a Pisa. Non ha avuto notizie del materiale da tempo spedito a Moris tramite la casa Bonafous. Informa Moris che il Granduca Leopoldo II ha dato ordine di acquistare l’erbario del naturalista Gaddi, morto a Rodi di ritorno dall’Egitto, e di collocarlo nel museo di Pisa. Il materiale mineralogico e zoologico sarà invece affidato al cavaliere Antinori, direttore del museo di Firenze, e a Paolo, figlio dello stesso Gaetano e direttore del museo di Pisa, affinché lo distribuisca in Toscana e ne allestisca i cataloghi. Savi avverte Moris affinché dia pubblicità all’iniziativa.

Raccomandazione per Girolamo Guidoni.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 310.4
  • Unità documentaria
  • 1835-01-06
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 6 gennaio 1835. Savi e il figlio Paolo segnalano a Moris il signor Girolamo Guidoni di Vernazza, amante di storia naturale, chiedendogli se è possibile inserirlo presso il Ministero in un ruolo a lui congeniale. Savi ha inviato a Carena un lavoretto del figlio Pietro e il catalogo dei semi. Prega Moris di ricordarlo alla contessa Saluzzo. Da fine dicembre sovente a Pisa la temperatura è sotto lo zero. Savi, con i figli Paolo, Pietro e le figliole, saluta Moris.

Numero di piante in Toscana.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.1
  • Unità documentaria
  • 1834-01-14
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 14 gennaio 1834. Moris ha chiesto a Savi quante sono le piante della Toscana. Valutandone il numero dagli erbari di Babbo [il padre Gaetano], di Raddi, di Targioni, del fratello Paolo, degli amici e del proprio, ne ha rinvenute 1835. Le isole e la parte inferiore della Maremma sono però state poco esplorate e perciò Savi ritiene che se ne possano aggiungere altre 200. Anela il momento di leggere il saggio di Moris sulla Geografia Botanica della Sardegna e i primi fascicoli della sua Flora Sardoa. La salute della Saluzzo è assai migliorata. Savi ringrazia Moris per avergli fatto conoscere una così brava persona. Ringrazia altresì, unitamente al padre, delle piante che Moris ha inviato.

Memoria sugli strobili delle conifere.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.2
  • Unità documentaria
  • 1840-05-19
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 19 maggio 1840. Savi espone a Moris le sue incertezze su una specie di Illecebrum trovato all’isola d’Elba. E’ spiaciuto che sull’ultimo volume degli Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino non sia stata inserita la sua memoria sugli organismi microscopici degli strobili delle conifere. Per non essere preceduto da altri studiosi, vorrebbe pubblicare l’articolo su altra rivista. Prega Moris di fargli sapere se la cosa potrebbe essere ritenuta sconveniente. E’ prossimo ad uscire il nuovo giornale scientifico.

Congresso degli Scienziati a Padova. Passaggio a Torino.

  • IT ORTOUT MORIS Corr. Savi, 311.7
  • Unità documentaria
  • 1842-08-15
  • Parte diOrto botanico

Lettera inviata da Pisa il 15 agosto 1842. Savi, al fine di incontrare Moris, andrà al prossimo Congresso degli Scienziati che si terrà a Padova, pur essendo così lontano dalla sua dimora. Andando a Padova, passando per Genova, sarebbe comodo per Savi fermarsi a Torino, per vedere l’erbario di Moris e il giardino. Chiede di fargli sapere se tra il 20 e la fine del mese sarà ancora a Torino. Savi ha pubblicato una nota sul Giornale Agrario di Toscana, in cui evidenzia la differenza tra Araucaria ridolfiana e A. brasiliana. Lo dimostrerà ancora meglio a Padova, avendo a disposizione uno strobilo di quest’ ultima, raccolto da Guillemin in Brasile. Invia a Moris e signora i saluti personali, del babbo e del fratello Paolo. Nel post scriptum elenca alcuni personaggi toscani che saranno presenti a Padova: Ridolfi, Antinori, Amici padre e figlio, il principe di Canino, Parlatore, Mossotti, Pilla, Lavagna e lo scrivente.