Lettera inviata da Finale (Sv) l’1 dicembre 1831, in cui Gallesio comunica a Moris di avergli spedito il suo opuscoletto Teoria della riproduzione vegetale; invierà quanto prima anche il Trattato sul Fico. In entrambi è possibile comprendere di quale nuova teoria si tratti. Consiglia a Moris di leggere anche quanto ha scritto sul mutismo di alcuni frutti e le note, che specifica, sulla Pomona Italiana. Gallesio è seccato con i francesi, specie con Sageret e Turpin, che ostacolano la sua teoria, che invece è stata accettata di buon grado dagli inglesi. Desiderebbe avere una piantina di Citrus hispida: la si potrebbe chiedere a Colla. Invia i saluti a Carena e a Molineri.
Lettera inviata dalla segreteria della Société botanique de France da Parigi, in cui si ricorda che alla tesoreria non risulta pagata la quota annuale di iscrizione. Si avverte Moris che, se non provvederà in breve tempo, verrà estromesso dalla società.
Lettera senza data e località di invio. Fossati, incoraggiato dal vescovo di Pinerolo monsignore Renaldi e dal cavaliere Ghiringhello, prega Moris di appoggiare la sua domanda per essere nominato economo presso il Senato.
Lettera inviata da Cagliari il 5 dicembre 1844. Floris ringrazia Moris delle attenzioni che gli ha dedicato durante il suo soggiorno a Torino. Al ritorno a Cagliari, purtroppo non ha trovato risposta alla richiesta fatta ai suoi superiori, il presidente cavalier Riberi e il conte Manara. Prega Moris di sollecitare tali persone.
Lettera inviata da Terracina (Lt) il 22 maggio 1855, in cui la Fiorini, su insistenza del professore Pietro Savi, invia a Moris un lavoro sull’identità del Nostoc con il Collema, con la speranza che venga pubblicato negli Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino, di cui è da anni socia corrispondente.
Foglio a stampa inviato da Napoli il 17 febbraio 1857. Lo scrivente, per incarico di S.A.R. il conte di Siracusa [Leopoldo II di Borbone-Due Sicilie] comunica a Moris che è stato fondato in Italia un nuovo periodico scientifico, Il Giambattista Vico. Moris è invitato a fornire qualche lavoro, senza limiti di estensione. Potrà inviarlo a Napoli al libraio-editore Giuseppe Dura.
Lettera inviata da Vienna il 4 marzo 1844, in cui lo scrivente ringrazia per le informazioni ricevute a proposito delle piante dell’erbario di Allioni. Fenzl chiede poi un parere di Moris circa i caratteri distintivi di alcune Alsineae della Sardegna.
Lettera inviata da Vienna l’1 agosto 1843, in cui Fenzl, occupandosi di Alsineae, chiede informazioni circa tre piante di Allioni: Arenaria capillaris, Cerastium lineare e Arenaria obtusa. Di una terza pianta, Cerastium palustre di Moris, gradirebbe vedere l’esemplare e possibilmente anche quelli dell’erbario di Allioni. Invia saluti a Colla.
Lettera inviata da Cagliari il 7 marzo 1840, in cui lo scrivente chiede a Moris il da farsi per quanto riguarda l’adozione del testo di Storia Naturale, il cui studio, unitamente a quello della Chimica generale, è ora riservato al corso di Filosofia, e non è ancora stato possibile ai nuovi docenti preparare un proprio testo