Lettera inviata da Nizza il 15 ottobre 1853. Deporta chiede a Moris se può aiutarlo ad ottenere dal ministro la sospensione dall’insegnamento di Anatomia, a causa del cattivo stato di salute. Egli infatti da anni soffre di asma e negli ultimi tempi ha gravi disturbi di vista, che non gli consentono più di leggere con facilità.
Lettera inviata da Biella il 14 novembre 1855. Demichelis è stato nominato dal ministro Lanza membro della commissione per il concorso a cattedra di Anatomia, resasi vacante a Cagliari, ma non è in grado di accettare, date le sue condizioni di salute. Potrebbe occuparsene se il ministro giudicasse possibile esaminare in sede i titoli dei concorrenti. In tal caso i documenti potrebbero essergli fatti pervenire tramite l’amico Riberi.
Lettera inviata da Chiavari il 25 ottobre 1867. Delpino invia a Moris un suo scritto, che vuole essere un compendio delle proprie osservazioni sulla dottrina della dicogamia vegetale.
Lettera inviata da Chiavari il 20 luglio 1867. Delpino invia a Moris un suo scritto e lo ringrazia della sua estrema gentilezza, augurandogli lunga vita.
Lettera inviata da Firenze il 12 aprile 1866, in cui Delpino si dichiara profondamente commosso per l’attenzione prestata da Moris alla sua precedente lettera, scendendo dal suo grado, “per mettersi paro a paro con un novizio”. Delpino ha rimorso perché, nei suoi dieci anni di permanenza a Torino, non ha osato mettersi in contatto con Moris, per poterlo aiutare a compilare le parti “tediose” della Flora Sardoa. Parla poi della sua tristezza dovuta al fatto che, appassionato di botanica, è stato dalla famiglia indirizzato alla carriera impiegatizia.
Lettera inviata da Firenze il 7 febbraio 1866. Delpino invia a Moris un opuscolo sull’ apparato di fecondazione delle Asclepiadeae, pregandolo di fargli avere le sue osservazioni.
Lettera inviata da Montpellier il 7 febbraio 1842. Moris ha mandato a Delile una Asperula, per confrontarla con Asperula vinaica raccolta dal barone Taylor in Arabia petraea. Delile ha ricevuto, tramite il conte St. George, la monografia sulle Tuberosae di Vittadini e non sa come ringraziare l’autore. Segue un lungo elenco di piante richieste a Torino dal giardino di Montpellier.
Lettera inviata da Montpellier il 6 marzo 1839. Delile ha ricevuto i semi; anche il tartufo era in buone condizioni, per cui è stato possibile paragonarlo con quello trovato da Audibert a Tarascon. Delile ha scoperto vari funghi nuovi e riporta la descrizione in latino di uno di essi che si propone di pubblicare.
Lettera inviata da Montpellier il 19 marzo 1832, in cui Delile raccomanda Seringe per una sistemazione a Lione. Invia a Moris alcuni semi giunti di recente.
Lettera inviata dal Museo di Storia naturale di Parigi, senza data di invio. Decaisne segnala nuovamente a Moris il signor Félix Leblanc e garantisce trattarsi di ottima persona, che ha dovuto emigrare dalla Francia, però non per motivi politici o morali. Moris dovrebbe fargli avere un permesso di soggiorno a Chambéry, dove potrebbe lavorare, riuscendo così a mantenere la famiglia.
Lettera inviata dal Museo di Storia naturale di Parigi il 12 febbraio 1858, in cui Decaisne raccomanda a Moris un abile artista, Félix Leblanc, che circostanze varie hanno allontanato dalla Francia.
Lettera inviata dal Museo di Storia Naturale di Parigi l’ 1 dicembre 1857. Decaisne invia a Moris il catalogo della biblioteca compilato da Adrien de Jussieu. Prega Moris di far pervenire alla persona indicata lo scritto accluso alla lettera.
Lettera inviata dal Museo di Storia naturale di Parigi il 27 aprile 1853. Decaisne invia a Moris un lunghissimo elenco di semi desiderati e si rallegra che le orchidee inviate siano attecchite.
Lettera inviata da Parigi il 25 giugno 1852. Decaisne comunica a Moris di avergli inviato esemplari di orchidee esotiche, che formano la base di una collezione che il museo di Parigi vuole allestire. Se Moris fosse interessato allo scambio potrebbe contribuire inviando semi delle orchidee di Sardegna.
Lettera inviata da Bruxelles il 25 marzo 1841, in cui lo scrivente ringrazia per l’accoglienza ricevuta a Torino e comunica il prossimo arrivo a Torino dell’incaricato d’affari belga Ippolito Vilani XIIII. Manda a Moris un esemplare delle sue favole e una medaglia che ha fatto coniare in memoria di Petrarca quando era prefetto di Vaucluse.