Corrispondenza tra Marco Chiarini ed Enrico Castelnuovo, scambiata nella prima metà degli anni Sessanta. Sul verso del biglietto, senza data, sono presenti appunti verosimilmente relativi alla disposizione degli altari della Chiesa di San Verano, presso Abbadia alpina (Pinerolo).
Corrispondenza tra Elisabeth Chirol ed Enrico Castelnuovo, scambiata nella seconda metà degli anni Cinquanta. La prima lettera sembra destinata a Jean Lafond, che l'ha poi girata a Castelnuovo.
Lettera di Ciccuto a Castelnuovo: accompagna l'estratto segnalato in nota [1]. Ciccuto dà conferma in merito alla recensione al volume di Nuccio Ordine su Giordano Bruno destinata a «L'Indice dei Libri del Mese» [2].
Corrispondenza tra Michele Ciliberto ed Enrico Castelnuovo, scambiata alla fine degli anni Novanta. Si conserva unicamente la minuta di un fax redatta da Castelnuovo.
Corrispondenza tra Renata Cipriani ed Enrico Castelnuovo. Seppur senza data, per i temi trattati l'unica lettera rinvenuta si colloca tra il matrimonio di Castelnuovo (26 ottobre 1962) e la morte di Cipriani (12 aprile 1963).
Corrispondenza tra John Clark ed Enrico Castelnuovo, scambiata nella prima metà degli anni Cinquanta: seppur senza data, si colloca nei primi anni in cui Castelnuovo si trasferisce a Firenze per gli studi di perfezionamento (dall'anno academico 1951-52). Si conserva, inoltre, copia della lettera di presentazione di Clark e della Scala, inviata da Bruno Vasari a Kodak (riporta la nota manoscritta: "Per Enrico").
Corrispondenza tra Alberto Colli ed Enrico Castelnuovo, scambiata alla metà degli anni Novanta. Si conserva unicamente una lettera di accompagnamento a un dattiloscritto intitolato Le tavole del cassone nuziale attribuito ad Ambrogio Lorenzetti. Le punzonature dell'oro e le decorazioni.
Lettera di Colli a Castelnuovo: accompagnava l'estratto segnalato in nota [1]. Ricordando un recente e breve viaggio a Torino, Colli comunica di essersi candidata al Premio Nuova Antologia con il suo libro su Le Corbusier, che Castelnuovo aveva già presentato a Torino [2]. Sono citati i membri della commissione: Carlo Bertelli, Gian Alberto Dell’Acqua, Stefano Borsi, Philippe Junod, Franz Georg Maier e Gualtiero Schönenberger.
Lettera di Colli a Castelnuovo: accompagna l'estratto segnalato in nota [1]. Colli annuncia di aver conseguito con il suo libro su Le Corbusier [2] il primo premio Nuova Antologia ad ex aequo con Rossana Bossaglia [3] e ricorda il congresso CENSUS, che si teneva in quei giorni a Pisa [4].
Corrispondenza tra Michel Laclotte ed Enrico Castelnuovo, scambiata tra la seconda metà degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Novanta. Ad esclusione della minuta della lettera del 7 agosto 1985 si tratta, per la totalità, di lettere e cartoline inviate da Laclotte; tre non presentano la data, ma sono verosimilmente riconducibili ai primi anni Sessanta.
Cartolina di Laclotte a Castelnuovo: invitando Castelnuovo a raggiungerlo al Louvre non appena arrivato a Parigi [1], Laclotte lo aggiorna sull’avanzamento del progetto di un’esposizione d’arte francese del XVII secolo in programma a Londra [2].
Lettera di Laclotte a Castelnuovo: ancora in attesa della voce enciclopedica sulla pittura gotica che Castelnuovo doveva redigere per il Petit Larousse de la peinture [1], Laclotte comunica che la redazione del dizionario aveva riassunto il suo contributo sull'attribuzionismo già edito nell’Enciclopaedia universalis, al fine di ripubblicarlo [2]. Chiede quindi di rivedere le bozze e fare alcune aggiunte in merito ai cataloghi di vendita del XVIII secolo e alle figure di alcuni conoscitori (Mariette, Cavalcaselle, Thoré, Longhi e i suoi allievi).
Lettera di Laclotte a Castelnuovo: comunica che le liste richieste da Castelnuovo sono incomplete e superate e gli invia, quindi, i contatti di Jean-Pierre Cuzin esortandolo a contattarlo per organizzare un incontro con entrambi a Parigi, prima di avviare il suo progetto editoriale [1].