Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
Italiano
Ricerca avanzata
Lettera inviata da Vercelli il 16 marzo 1866. Cesati assicura Moris che gli farà avere le crittogame raccolte da Marcucci in Sardegna. Purtroppo gli esemplari delle precedenti esplorazioni di Rabenhorst sono esauriti.
Lettera inviata da Genova il 7 marzo 1866. De Notaris ha chiesto al nuovo ministro, per mezzo del signor Berti Pichat, due mesi di congedo per motivi di salute e per continuare lo studio su alcune piante interessanti. Il ministro ha risposto, dicendo che il congedo è possibile, a patto che lui provveda a pagare il supplente. De Notaris è al colmo della sopportazione, dopo tanti anni di dedizione e dopo tanti torti, specie economici, subiti. De Notaris suggerisce a Moris di acquistare almeno una parte delle crittogame che Marcucci ha portato dalla Sardegna, mentre lo sconsiglia di occuparsi in Flora Sardoa di crittogamia, essendo al momento la materia in pieno rivolgimento. Quantomeno potrebbe limitarsi alle crittogame vascolari, lasciando per il momento le crittogame cellulari. De Notaris sta terminando il suo estratto di Briologia Italiana, che farà pubblicare in Germania, per averlo stampato senza costo.
Lettera inviata da Vercelli il 6 marzo 1866, in cui Cesati ringrazia Moris per le informazioni sulla carta della Sardegna e gli spiega in dettaglio il funzionamento della Società Crittogamologica di Dresda, fondata da Rabenhorst e Schimper. Spiega inoltre i motivi per cui Baglietto, Caldesi e Gennari non accettarono di accompagnare la spedizione, cui partecipò invece Marcucci. In seguito Baglietto accettò di determinare i licheni, mentre De Notaris rifiutò di determinare i funghi. Cesati aggiunge che neppure lui fu disponibile, perché sprovvisto di libri stranieri indispensabili.
Il Rettore Bruno avverte Moris che il commendator Garneri Giuseppe, già direttore capo di divisione, è stato incaricato dal ministro della Pubblica Istruzione di fare un’ispezione in tutte le università d’Italia. I direttori sono pregati pertanto di inviare al Rettore l’inventario dei mobili e delle suppellettili scientifiche dei vari stabilimenti.
Lettera inviata da Vercelli il 26 febbraio 1866, in cui Cesati informa Moris che da qualche anno, per iniziativa di Rabenhorst e di Schimper, fratello dell’esploratore botanico stabilitosi in Abissinia, è sorta una società avente lo scopo di indagare le Crittogame di Europa. Per l’anno in corso è stata scelta la Sardegna. Per vari motivi Baglietto, Caldesi e Gennari non possono accompagnare la spedizione, per cui è stato scelto Marcucci. Rabenhorst vorrebbe acquistare una carta della Sardegna e vorrebbe sapere il costo di quella preparata dal cavaliere Lamarmora e se la carta acclusa alla Flora Sardoa è la stessa, rimpicciolita. Cesati piange Montagne, Gussone, Vittadini e Zumaglini, morti di recente.
Lettera inviata da Firenze il 25 febbraio 1866. Parlatore è lietissimo di potere riabbracciare presto Moris a Firenze. Lo ringrazia delle piante secche che gli porterà. Gli offrirà una copia del lavoro sui cotoni. Pensa che anche Moris sia addolorato per la morte di Gussone.
Copia di nota ministeriale del 17 febbraio 1866, firmata da Napoli, inviata a Moris. Sono date indicazioni circa le modalità di votazione per il superamento dell’esame generale del corso di Chimica Farmaceutica, che deve essere diviso in due parti.
Copia di nota ministeriale del 10 febbraio 1866, firmata da Napoli, f. f. del ministro della Pubblica Istruzione, inviata a Moris. Si tratta del permesso di aprire una sessione straordinaria di esami nei mesi di novembre e dicembre.
Lettera inviata da Firenze il 7 febbraio 1866. Delpino invia a Moris un opuscolo sull’ apparato di fecondazione delle Asclepiadeae, pregandolo di fargli avere le sue osservazioni.
Copia di nota ministeriale del 3 febbraio 1866, firmata da Napoli, f.f. del ministro della Pubblica Istruzione, inviata a Moris il 15 febbraio 1866, contenente alcune raccomandazioni utili per effettuare aperture di credito in modo corretto. In particolare si richiamano alcune modalità per organizzare gli appalti dei lavori e per acquistare materiale. Si raccomanda l’obbligo di tenere un inventario delle attrezzature, con una dettagliata descrizione delle caratteristiche degli strumenti.
Lettera inviata da Torino il 17 gennaio 1866. Il signo Vassel, precettore di un giovane cugino dello scrivente, vorrebbe erudire l’allievo sulla flora del paese e prega Moris di riceverlo e di aiutarlo in tal senso.
Lettera inviata da Torino il 15 gennaio 1866 da Rocci, facente funzioni del ministro d’Agricoltura, Industria e Commercio, in cui si comunica a Moris che è arrivata la scatola contenente il catalogo dei semi di piante economiche, da fare pervenire a Mueller a Melbourne [vedi lettera n° 34 e 35].
Lettera inviata da Genova il 29 dicembre 1865. De Notaris invia a Moris gli auguri di buon anno. E’ avvilito del trattamento subito: si voleva che presenziasse all’apertura dell’anno accademico, quando un altro era già stato nominato da oltre 15 giorni. Il successore è il chiarissimo e “profumatissimo” signor Tardy di Messina, liberale del “genere meretricio dei liberali di questi giorni, bugiardi, insaziabili”, tutto fuorché onesti. Segue una serie di preoccupazioni di De Notaris sul proprio avvenire e su quello dell’Università. Si compiace che Moris continui a lavorare sul quarto volume di Flora Sardoa.
Il vice Rettore Serafino invita Moris, direttore della Scuola di Farmacia, ad indire un concorso per un posto di farmacista aggregato, e a interpellare la Scuola sull’opportunità di modificare l’elenco dei temi delle dissertazioni per gli esami di laurea.
Il vice Rettore Serafino chiede a Moris, al fine di compilare l’annuario scolastico per il 1866, di fargli avere l’elenco del personale e degli inservienti dello stabilimento da lui diretto.