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Commissioni per il conferimento della libera docenza per esami

La L. 13 novembre 1859, n. 3725 (Legge Casati) (artt. 93-104) prevedeva il conferimento dell'autorizzazione all'insegnamento a titolo privato, oltre che per titoli o per chiara fama, tramite un esame che consisteva: "1. in una dissertazione scritta sopra un tema proposto dalla Commissione esaminatrice; 2. in una conferenza intorno al tema della dissertazione ed intorno alla scienza od al ramo di scienza che deve formare oggetto dell'insegnamento; 3. in una lezione intorno ad un tema proposto pure dalla Commissione. L'ultimo esperimento sarà fatto in pubblico.". La commissione, di nomina ministeriale, era presieduta dal preside di Facoltà e composta in egual numero da membri interni ed esterni. Alla Casati si richiamano esplicitamente i successivi regolamenti universitari almeno fino al R.D. 21 agosto 1905, n. 638, (artt. 124-140), che tuttavia prevede esplicitamente che due membri della commissione provengano da altre Università e che "[...] Uno di questi ultimi dovrà essere libero docente preferibilemte della stessa disciplina, ed effettivamente insegnante. [...]". Il R.D. 30 settembre 1923, n. 2102, pur mantenendo la possibilità di essere abilitati alla libera docenza per "alta fama di singolare perizia nella materia che debbono insegnare", avoca il giudizio di merito sui candidati a "una Commissione unica per ciascuna materia nominata dal Ministro su designazione del Consiglio Superiore e composta di tre professori o cultori della materia o di materia affine. [...] i membri delle commissioni durano in ufficio un biennio [...].".

Lezioni ed esercitazioni: registri e prospetti

Registri prestampati riportanti sulla camicia i giorni e l'orario delle lezioni, mentre ogni pagina interna è suddivisa in riquadri giornalieri nei quali dovevano essere indicati la data e il programma della singola lezione, completati dalla firma del docente. La compilazione dei registri è prevista, sia per i professori ufficiali sia per gli insegnanti a titolo privato, dall'art.101 del Regolamento Universitario approvato con R.D. 26 ottobre 1890 che ne prevede la consegna alla fine dell'anno al rettore. La medesima previsione è confermata nei successivi regolamenti (R.D. 13 aprile 1902, n. 127 art. 79; R.D. 26 ottobre 1903, n. 465 art. 79; R.D. 21 agosto 1905, n. 638 art. 97; R.D. 9 agosto 1910, n. 796, art. 50).

Appunti micologici

Quaderni di appunti sui funghi delle valli valdesi (Germanasca e Pellice), di piccole dimensioni e vario spessore, dal contenuto molto eterogeneo, talvolta anche all'interno del medesimo quaderno. Sono per lo più compilati nei due versi di lettura, moltiplicando in tal modo gli argomenti trattati. I primi 13 contengono lunghi elenchi di nomi di miceti, con brevi descrizioni, spesso prive di dati cronologici.
Nonostante il tema prevalente sia micologico, sono talvolta presenti note floristiche o di botanica sistematica.
Spesso compaiono resoconti molto stringati di esperimenti ripetuti in periodi di tempo limitati o, viceversa, a distanza di anni. Gli argomenti degli esperimenti sono costituiti da ricerche sulla vitalità dei funghi in condizioni diverse del substrato e dell’ambiente di vegetazione (aria, acqua, terreno, piante parassitate…). Le ricerche e gli elenchi riguardano anche le piante ospiti, che danno il nome ai funghi parassiti. Sono presenti considerazioni sulla composizione in microrganismi (germi atmosferici) dei diversi ambienti aerei (marino, montano, urbano e rurale). Sono riportati dati metereologici ripetuti annualmente, riferiti in escursioni nella stagione estiva in una località di area contenuta nella zona di soggiorno (valli Valdesi) dello studioso. Vi è poi ad esempio uno studio piuttosto approfondito sulle varie qualità di frumento coltivate in differenti terreni di coltura. Sono presenti indicazioni bibliografiche raggruppate per temi, in diverse collocazioni e all’interno di differenti quaderni; indicazioni di argomenti per tesi di laurea.
Compaiono inoltre numerosi schizzi a matita, a volte acquerellati, descrittivi di parti ingrandite di miceti in diverse fasi di sviluppo; è anche pregevole una raccolta di cartoncini disegnati a penna con ingrandimenti a diverse scale.

Lezioni di Storia moderna

Appunti ciclostilati delle lezioni svolte da Pietro Egidi negli Atenei di Messina e poi di Torino, raccolti da allieve.

Quietanze stipendi

Salvo alcune eccezioni, i registri sono articolati a rubrica alfabetica del personale dalla lettera A alla lettera Z. Le diverse categorie di personale sono registrate su registri diversi.

Lezioni ed esercitazioni: registri e prospetti

Registri prestampati riportanti sulla camicia i giorni e l'orario delle lezioni, mentre ogni pagina interna è suddivisa in riquadri giornalieri nei quali dovevano essere indicati la data e il programma della singola lezione, completati dalla firma del docente. La compilazione dei registri è prevista, sia per i professori ufficiali sia per gli insegnanti a titolo privato, dall'art.101 del Regolamento Universitario approvato con R.D. 26 ottobre 1890 che ne prevede la consegna alla fine dell'anno al rettore. La medesima previsione è confermata nei successivi regolamenti (R.D. 13 aprile 1902, n. 127 art. 79; R.D. 26 ottobre 1903, n. 465 art. 79; R.D. 21 agosto 1905, n. 638 art. 97; R.D. 9 agosto 1910, n. 796, art. 50).

Cattedra pedagogica, poi Istituto di Pedagogia

Due registri di ingresso della Biblioteca della Cattedra pedagogica: il primo (dal n. di inventario 1211 al n. di inventario 1470) riguarda i "libri donati dalla Biblioteca Civica e da altri"; il secondo va dal n. di inventario 2081 al n. di ingresso 7134 del 1-7-1959.

Personale

La serie comprende la documentazione amministrativa e la corrispondenza relative al personale docente e non docente dell’Istituto, suddivisa nelle sottoserie “Personale docente”, “Assistenti”, “Ricercatori”, “Personale non docente”.

Senato accademico. Verbali delle adunanze

La riforma dell'istruzione superiore attuata con R.D. 30 settembre 1923, n. 2102 (riforma Gentile) prevede, tra le autorità accademiche, il Senato accademico, che eredita composizione e competenze del Consiglio accademico. Il Senato accademico è composto dal rettore in carica, dal rettore appena cessato, dai presidi delle Facoltà e dai direttori delle Scuole.

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