Il ministro Lanza ringrazia Moris per lo zelo impiegato nel reggere la presidenza della Commissione direttrice del Regio Istituto Tecnico. Il Re ha ora decretato di attivare una direzione di tale istituto, nominando direttore e presidente del consiglio di amministrazione il professor Carlo Ignazio Giulio e membri del consiglio i professori Menabrea, Sobrero e Borio.
Lettera (in lingua francese) inviata da Berna il 25 aprile 1840, in cui Brunner ribadisce le richieste espresse nella lettera 57.12. Chiede se la signora Maddalena Mussino Lisa si interessa ancora di disegno.
Lettera inviata da Bologna il 29 dicembre 1856, che annuncia l’invio di libri: - tomo X della Flora da mandare a Vercelli al Barone Cesati; - quattro copie in carta fina dei tomi IX e X della Flora, da consegnare alle autorità di cui alla lettera 31.7; - pacchetto per il Sig. Alphonse De Candolle a Ginevra con due copie dei fascicoli IV e V del tomo X della Flora, una per lui, l’altra per il Sig. Boissier. Bertoloni dice a Moris che si sta divertendo attorno alla Crittogamia. Gli chiede se è possibile avere un frammento di Acrostichum ilvense di Balbis.
Lettera autografa, intestata “Ufficio del Provveditore agli studi della città e mandamento di Sospello”, inviata da Sospello il 30 dicembre 1855, in cui il signor Ceuda porge con piaggeria a Moris gli auguri di fine anno.
Lettera inviata da Chiavari il 20 luglio 1867. Delpino invia a Moris un suo scritto e lo ringrazia della sua estrema gentilezza, augurandogli lunga vita.
Lettera inviata da Cagliari il 23 novembre 1859, in cui Gennari si dichiara soddisfatto dell’aumento di stipendio stabilito dalla nuova legge. Non è pertanto più necessario che Moris si occupi di quanto richiesto nella lettera del 16 novembre.
Lettera inviata da Genova il 31 maggio 1859. De Notaris è molto spiaciuto di non potere contribuire a liberare il patrio suolo contaminato dall’Austria. Raccomanda a Moris il suo amico Paolo Macchiavelli di Sarzana, il quale vorrebbe diventare capo di ambulanza alla colonna del generale Ribotti. In mattinata è giunta la notizia che l’esercito sardo ha passato il Sesia e sconfitto gli Austriaci. De Notaris spera si avveri il sogno di vedere il nostro paese diventare “il più potente, il più florido, il paese modello d’Italia, se non di tutta Europa!!”
Lettera inviata da Ginevra il 14 agosto 1838, in cui Heyland si presenta a Moris illustrandogli le sue capacità di illustratore botanico. Spera in futuro di poter collaborare con lui.
Copia di lettera di Castagnetto, intendente generale della Real Casa, inviata l’8 agosto 1838 al conte Gazelli di Rossana, Magistrato della Riforma, dove gli si comunica l’autorizzazione ad eseguire alcune riparazioni all’alloggio destinato alla signora Maddalena Lisa, disegnatrice dell’Orto Botanico, situato nel reale castello del Valentino, al fine di renderlo abitabile.
Gazelli di Rossana comunica a Moris che il Magistrato della Riforma gli ha concesso un periodo di convalescenza, dato il suo cagionevole stato di salute. Agli esami sarà sostituito dal medico collegiato Carmagnola.
Il rettore Tonello avverte Moris che non è più necessario chiedergli l’autorizzazione per le spese già previste in bilancio all’inizio dell’anno e approvate in quell’occasione dal ministro.
Lettera inviata da Rio de Janeiro il 27 giugno 1839. Casaretto dice che la nave ha subito gravi danni per una tempesta alle isole Malouines [Malvine, oggi Falkland], per cui è dovuta ritornare a Rio per le riparazioni. Purtroppo la zona nei dintorni di Rio è già stata molto studiata dal punto di vista botanico. Con Guillemin e Caffer ha compiuto escursioni nella zona; ricorda in particolare quella su Serra dos Orgaos, che sono i monti più alti della zona, dove ha trovato molte piante interessanti, in particolare orchidee parasitiche, che cominciano ad interessare molto i botanici di Parigi e Londra. Tramite il capitano Vinelli, ne spedisce tre ceste a Genova, una cadauno per gli orti botanici di Genova e Torino, la terza per l’avvocato Colla. Casaretto spera di poter ripartire presto e di potere superare Capo Horn, come previsto. Invia saluti al cavaliere Cesare Saluzzo, a Sismonda, Genè, Colla e De Notaris.
Lettera inviata da Genova il 3 luglio 1844, in cui De Notaris annuncia a Moris di avere ricevuto la Patente Sovrana annunciatagli dal conte Gallina e lo ringrazia, perché senza il suo interessamento non avrebbe certo ricevuto tale riconoscimento. Il professor Meloni ha portato a Genova un suo figlioletto gravemente ammalato, sperando che il clima gli giovi. Il mese scorso vi sono stati sei casi di avvelenamento da funghi arrivati da Novi. A suo avviso si tratta di Agaricus pantherinus. Vi è stato uno scambio di opinioni con un medico di Novi sulla determinazione del fungo. De Notaris prega Moris di controllare con le figura del Vittadini sui funghi mangerecci.
Lettera del 9 agosto 1858 spedita da Mentone, in cui Ardoino ringrazia Moris per l’appoggio avuto, unitamente a quello del sig. J. Gay, per essere stato accettato a far parte della Société Botanique de France. Inoltre chiede a Moris quali siano a suo avviso i 20 principali botanici europei. Gli spiegherà in seguito il motivo della richiesta; nel frattempo lo prega di inviargli l’elenco di 19 (ovviamente il 20° è Moris!).