Lettera inviata da Bologna l’8 marzo 1833, in cui Bertoloni comunica a Moris che sua moglie ha fortunatamente superato una gravissima polmonite. Vuole conoscere il costo dell’Herbarium Pedemontanum di Colla, per poterlo comunicare agli acquirenti. Elogia il Cav. Boucheron per l’eleganza con cui ha scritto in latino la vita di Valperga Caluso. Ha saputo da De Candolle che è stato spedito a Moris un pacco con libri e piante secche; Bertoloni lo prega di farglielo proseguire per Bologna. Informa di avere pubblicato il quinto fascicolo della sua Flora. Seguono osservazioni sul genere Festuca e Erodium. Invia saluti all’Avv. Colla, cui farà avere il diploma di accoglimento all’Accademia delle Scienze di Bologna.
Lettera inviata da Bologna il 17 dicembre 1836, in cui è contenuta una lunghissima disquisizione su alcuni generi di Trifolium. Informa che un suo amico, il Prof. Schiassa, ha ricevuto da Boucheron l’orazione tenuta all’Università di Torino, stampata in Torino da Chirio e Mina.
Lettera inviata l’11 luglio 1828, senza località di invio. La scrivente, che è inferma, vuole sapere da Moris dove si trova il marito Domenico, se a Genova o ancora per mare
Lettera inviata da Torino il 10 marzo 1860. Canonico comunica a Moris di volere concorrere alla cattedra di Diritto Penale, rimasta vacante a Torino, ed elenca i motivi in base ai quali ritiene di potervi aspirare. Si raccomanda alla benevolenza di Moris e dei suoi colleghi del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Copia di nota ministeriale del 22 febbraio 1869, firmata da Napoli, f. f. del ministro e controfirmata dal segretario capo Rossetti il 25 febbraio 1869. Il ministro della Pubblica Istruzione desidera sapere se la signora Maddalena Mussino Lisa, da poco deceduta, ha eredi legittimi, cui fare avere la gratifica annua di lire 100 per il suo lavoro di pittrice. Il posto della Lisa è sempre stato un’eccezione, non essendovene di simili in nessun orto botanico e pertanto il ministro ha deciso di non rinnovare l’incarico.
Lettera inviata da Berna il 31 marzo 1844. Brunner ha ricevuto i disegni delle Pedicularis dalla signora Maddalena Mussino Lisa, che sono molto ben fatti. Chiede a Moris se può avere informazioni sui colori delle varie parti della pianta del riso. Già possiede la figura di Parissot, ma è in bianco e nero.
Lettera (in lingua francese) inviata da Berna il 25 aprile 1840, in cui Brunner ribadisce le richieste espresse nella lettera 57.12. Chiede se la signora Maddalena Mussino Lisa si interessa ancora di disegno.
Lettera inviata da Dorgali il 10 giugno 1852. Lisa si rallegra per avere saputo da Moris che Sua Maestà ha molto gradito la tavola dell’Amaryllis Adelaidae dipinta dalla moglie [Mussino Maddalena]. Il giorno seguente Lisa partirà per Oliena in compagnia di Gioanni Gasparo, padrino del cavaliere della Marmora, sperando di non essere derubato per strada. A Oliena sarà sicuro, data la protezione del dottor Bruera e del fu famoso bandito Antonio Raimondo Boe. Spera di trovare Graminacee e Orobobanche, piante scarse nella regione. Ha rinvenuto una Marsilea, che ritiene nuova specie, e il Bupleurum frutisescens, pianta che si trova in Corsica.
Lettera inviata da Berna il 2 giugno 1841. Brunner è di ritorno dalla “mite e oziosa Partenope”. E’ rimasto deluso dei funghi di Napoli, ma si è dedicato al disegno di orchidee ed euforbie. Ha trovato Orchis robertiana s. longibracteata, così ben rappresentata dalla signora Maddalena Mussino Lisa nell’ultimo o penultimo volume da lei disegnato. Brunner chiede a Moris se può osare di mandare alla pittrice il suo disegno, da completare con alcuni particolari mancanti.
Lettera inviata da Berna il 7 marzo 1844, in cui Brunner si dice imbarazzato perché la pittrice Maddalena Mussino Lisa lascia a lui decidere il compenso per i disegni fatti. Parla di un progetto di coltivazione di piante all’isola d’Elba.
Copia del verbale, firmato dal preside Pollone, della riunione del Collegio della Facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche (22 dicembre 1850) per la nomina di tre membri del Consiglio della Facoltà, al posto di tre uscenti a termini di legge. Sono stati eletti Promis e Talucchi. Il terzo (dottore di Collegio, membro della classe di Matematica) non è stato eletto, avendo chiesto i membri della classe, presenti in scarso numero, di rinviare la votazione.
Il ministro della Pubblica Istruzione Cibrario nomina Moris membro universitario della commissione per il riordino del collegio di Portanuova. Gli altri due membri sono il cavaliere Angelo Fava, ispettore generale della scuola primaria, e il professor Carlo Promis. I membri del municipio sono il teologo Barino, il senatore professor Giulio e il professor Borsarelli.
Il ministro della Pubblica Istruzione Lanza, prima di sottoporre all’approvazione reale il progetto di riforma degli studi di Farmacia, desidera, data l’importanza dell’argomento, sottoporre il testo sin qui elaborato all’attenzione di una nuova commissione di esperti. Segue l’elenco dei commissari: Moris presidente, Piria Raffaele professore di chimica generale, Defilippi Filippo direttore del museo zoologico, Abbene Angelo professore di Chimica Farmaceutica e Borsarelli Pietro Antonio professore sostituto di Chimica Farmaceutica.
Lettera della Reale Accademia d’Agricoltura, inviata da Torino il 4 febbraio 1850 e firmata dal segretario P.A. Borsarelli, in cui si comunica a Moris la proposta di fondare un giornale, al fine di dare una maggiore e più pronta pubblicità ai lavori dei soci dell’Accademia. Si potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di valersi del giornale già pubblicato dal professor Ragazzoni, cambiando il titolo con uno proposto dall’Accademia. A tal fine è stata costituita una commissione composta da Moris, dal professor Defilippi, dal dottor Bertola, dal marchese di Sambuy e dal cavalier Vegezzi-Ruscalla.
Lettera inviata da Nizza Marittima il 21 maggio 1855, in cui Barla comunica a Moris che si sta occupando di una ricerca sui funghi mangerecci e velenosi del Nizzardo, e di essere impegnato a costruire e colorare modelli dei funghi in suo possesso. Vorrebbe avere alcuni dettagli dei modelli che si conservano al Valentino e nel Civico Palazzo di Torino, di cui ha sentito parlare. Chiede a Moris un parere circa l’opportunità di portare a Torino alcuni suoi funghi, per riunirli a quelli presenti nelle due collezioni locali. Ha già consegnato al Municipio di Nizza 32 esemplari, corredati da una serie di notazioni. Prega Moris di salutare il cav. Borsarelli.
Copia, senza data, di lettera del Ministero delle Finanze, inviata al Ministero della Pubblica Istruzione, in cui si comunica che è stato approvato il progetto dell’ingegnere Giuseppe Tonta per la sistemazione dell’ingresso principale del castello del Valentino. I lavori sono stati affidati all’imprenditore Giovanni Gonella. Per potere iniziare i lavori, occorrerebbe svuotare i due casotti addossati al terrazzo semicircolare, un tempo messi a disposizione della direzione dell’Orto Botanico.