Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
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Lettera inviata da Berna il 17 novembre 1838, in cui lo scrivente ringrazia Moris per avergli mandato i volumi della flora di Sardegna e di Capraia. Osserva come Bertoloni nella sua flora sia eccessivamente prolisso. Si rammarica del mancato arrivo a Chavanon di piante da lui spedite del Senegal, Zambia e Capo Verde. E’ disponibile per fornire a Moris piante dell’Elba e del Senegal, scalando il costo da quello della Flora Sardoa. Prega Moris di salutare il buon vecchio Giusta.
Lettera inviata da Berna il 15 febbraio 1839, in cui Brunner si scusa per non avere ancora mandato le piante del Senegal; andrà presto a Ginevra per finire di determinarle.
Lettera inviata da Berna il 29 maggio 1839, in cui Brunner si dichiara sorpreso del fatto che Moris non ha trovato nel pacco dei semi la ricevuta del pagamento dei volumi. E’ sicuro di averla mandata; probabilmente è sfuggita aprendo il pacco, e suggerisce di cercarla nella cartaccia. Viene accluso l’elenco dei nomi di oltre 230 piante del Senegal.
Lettera inviata da Berna il 4 ottobre 1839. Brunner ha ricevuto il documento di cui si parla nella lettera 57.6. Sottolinea la modestia di Moris, per avere titolato con il termine di “Florula” il suo lavoro su Capraia, trattandosi di un volume di 240 pagine con 6 superbe incisioni. Brunner pensa di fare stampare in tedesco a proprie spese la relazione del proprio viaggio in Senegal. E’ curioso di conoscere il risultato della semina delle piante del Senegal: nel suo giardino ne sono cresciute 30 su 75.
Lettera inviata da Rio de Janeiro il 26 marzo 1840. Nella lettera vengono elencate in dettaglio le proprietà delle varie parti della castagna d’ Inhambana. Da suoi esperimenti Riedel, botanico russo, ha osservato che il riso deve essere irrigato molto meno di quello piemontese: si potrebbero risparmiare molte vittime delle febbri malariche.
Lettera inviata da Modena il 15 gennaio 1854. Lo scrivente vorrebbe pubblicare una monografia sul formentone (Zea mais), però deve terminare alcune osservazioni. Il defunto Bonafous gli aveva fornito i semi di molte specie di mais, però Brignoli non è riuscito a coltivarle perché si sono imbastardite, a causa della piccolezza del suo orto e della conseguente eccessiva vicinanza delle piante. Si rivolge a Moris, perché non conosce l’attuale direttore dell’orto dell’Accademia di Agricoltura. Desidererebbe avere semi delle numerose varietà di mais coltivate a Torino.
Lettera inviata da Parigi il 4 marzo 1841, in cui lo scrivente manifesta a Moris il piacere di averlo incontrato a Torino e spera di vederlo a Parigi. Annuncia che due suoi amici, Maire e Forestier, andranno in Sardegna a raccogliere piante. Chiede a Moris se in quel periodo vi sarà in loco qualche suo collaboratore.
Lettera inviata da Torino il 7 maggio 1844. Botta è molto imbarazzato per l’interruzione delle Flora sardoa; ricorda a Moris come la previsione per il completamento dell’opera fosse di due o tre anni, e invece ne sono già passati dieci. Si affida al buon cuore di Moris per avere un prestito, avendone assoluta necessità.
Lettera inviata da Parigi il 10 febbraio 1847. Lo scrivente dice di avere spedito l’ultima parte delle piante delle Canarie. In totale gli esemplari sono 271.
Lettera inviata da Gèdre (F) il 16 gennaio 1854, in cui Bordère offre a Moris tre serie di piante dei Pirenei, informandolo del costo. E’ accluso un elenco di circa 250 piante delle varie serie.