Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Sede di Biologia vegetale. Università degli studi di Torino
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Lettera inviata da Valeyres [CH] il 9 novembre 1856. Boissier è spiacente di non avere visto Moris prima di partire da Torino. Parla della Saxifraga florulenta. Si compiace con Moris per la prossima uscita del terzo volume della Flora sardoa. Ha molto ammirato le piante alpine delle collezioni torinesi.
Lettera inviata da Ginevra [CH] il 7 dicembre [anno?]. Unitamente a Reuter, Boissier ringrazia Moris per i numerosi esemplari di Saxifraga florulenta ricevuti. Esprime il proprio parere su alcune piante inviategli da Moris. Invia i primi tre fascicoli della sua opera, Diagnoses.
Lettera senza data e senza indicazione della località di spedizione, in cui Bonafous, avendo saputo da A. De Candolle che nel Prodromus ha definito con il suo nome una pianta delle Apocyneae, chiede a Moris di dargli in prestito il volume, per soddisfare la propria curiosità.
Lettera inviata il 29 novembre 1842 [manca la località di spedizione]. Bonafous ringrazia Moris per i campioni di riso inviatigli. Si augura che i rapporti tra Inghilterra e Cina diventino tali, da permettere l’acquisizione delle specie di quella vasta regione. Spera di vedere Moris alla riunione della Società d’Agricoltura, dove terrà la commemorazione di Florio, morto l’1 dicembre 1840.
Lettera inviata da Torino il 15 agosto 1852, in cui Alphonse Bonafous, ricordando la recente morte di Matthieu, intende donare a Moris, per ricordo del fratello, un quadro della sua galleria.
Lettera inviata da Chambéry il 14 luglio 1845. Bonjean acclude alla lettera la sua opera Traité de l’Ergot de siegle, uscita da pochi giorni e costato sei anni di lavoro.
Lettera inviata da Chambéry il 7 marzo 1848. Moris dovrebbe avere ricevuto da Bertoloni 4 copie del sesto volume di Flora Italica, da distribuire secondo precedenti accordi. Ha fatto domanda per ricevere la croce al Merito Civile e spera che Moris contribuisca a favorire l’attribuzione.
Lettera inviata da Torino il 7 maggio 1844. Botta è molto imbarazzato per l’interruzione delle Flora sardoa; ricorda a Moris come la previsione per il completamento dell’opera fosse di due o tre anni, e invece ne sono già passati dieci. Si affida al buon cuore di Moris per avere un prestito, avendone assoluta necessità.
Lettera inviata da Parigi il 10 febbraio 1847. Lo scrivente dice di avere spedito l’ultima parte delle piante delle Canarie. In totale gli esemplari sono 271.